Le inondazioni hanno fatto saltare dighe, interrotto l'erogazione di energia elettrica e ucciso almeno 15 persone, mentre dopo 4 giorni di maltempo alcune comunità sono ancora isolate. Venti forti e piogge insolitamente intense hanno colpito zone di Austria, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania e Slovacchia da venerdì
Continua a salire il bilancio delle vittime delle alluvioni causate dal maltempo che ha colpito l'Europa centrale (VIDEO). Almeno 15 le persone che hanno perso la vita a causa della tempesta Boris, la peggiore in Europa dal 1997. Il maggior numero di morti è stato registrato in Romania, dove sei persone hanno perso la vita, mentre sono cinque le vittime certe in Polonia. Tre sono le persone decedute a causa del maltempo in Austria dove un vigile del fuoco è morto mentre cercava di prestare soccorsi e due persone sono state trovate annegate nelle loro case. Anche la Repubblica Ceca registra una vittima.
Migliaia di sfollati
Per far fronte ai danni, il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha messo a disposizione un fondo per le emergenze del valore di 300 milioni di euro. Se ce ne sarà bisogno, il fondo verrà aumentato, ha affermato su 'X'. La Polonia ha invece introdotto uno ''stato di calamità naturale'' di 30 giorni, come ha annunciato l'ufficio del primo ministro su 'X'. Inoltre il primo ministro polacco Donald Tusk ha dichiarato che il Paese ha stanziato 260,31 milioni di dollari per aiutare le vittime delle inondazioni. Il primo ministro ceco, Petr Fiala, ha descritto una situazione ''difficile'' nel suo Paese. I problemi maggiori, ha detto, sono nella Boemia meridionale. Agli abitanti di Ostrava è stato chiesto di non recarsi in città. Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è detto pronto ad aiutare i vicini europei colpiti dalle alluvioni. Ha inoltre affermato che i livelli dell'acqua in Germania stanno aumentando e che la situazione viene monitorata attentamente. Dopo 4 giorni di maltempo alcune comunità sono ancora isolate. Venti forti e piogge insolitamente intense hanno colpito zone di Austria, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania e Slovacchia da venerdì ed hanno costretto gli abitanti di molte aree a trovare una sistemazione altrove ed abbandonare le loro dimore abituali. L'acqua ha anche sommerso la città di Glucholazy, al confine tra Polonia e Repubblica Ceca, con molti residenti costretti a cercare rifugio in una scuola. Il bilancio delle vittime delle inondazioni in Romania, dove le persone si sono arrampicate sui tetti per sfuggire all'acqua, è salito a sette. L'Ungheria ha schierato più di 350 soldati per rinforzare le barriere anti-inondazione, poichè si prevede che il Danubio e i fiumi lungo il suo bacino si innalzeranno nelle prossime ore.