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Ucraina Russia, Mosca: scambio di prigionieri con Kiev: 103 per parte

©IPA/Fotogramma

Oggi la Russia ha scambiato 103 prigionieri di guerra ucraini con Kiev in cambio di altrettanti prigionieri russi in un accordo mediato dagli Emirati Arabi Uniti, ha dichiarato il ministero della Difesa russo. Il segretario generale della Nato Stoltenberg: "La Nato avrebbe potuto fare di più per armare l'Ucraina cercando di impedire l'invasione russa nel 2022". La Gran Bretagna si prepara a dare il via libera all'Ucraina ad usare le sue armi per colpire anche il territorio russo, con il via libera degli Stati Uniti

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Ucraina: scambio 206 prigionieri compresi catturati a Kursk

"Attualmente, tutti i militari russi si trovano sul territorio della Repubblica di Bielorussia, dove viene fornita loro la necessaria assistenza psicologica e medica, nonche' la possibilita' di contattare i loro parenti", ha aggiunto il ministero. Nonostante le ostilita' in corso, la Russia e l'Ucraina sono riuscite a scambiare centinaia di prigionieri nel corso dei due anni e mezzo di conflitto, spesso in accordi mediati dagli Emirati Arabi Uniti, dall'Arabia Saudita o dalla Turchia. L'annuncio arriva solo tre settimane dopo che la Russia e l'Ucraina hanno scambiato 115 prigionieri di guerra ciascuna in un accordo di scambio mediato anche dagli Emirati Arabi Uniti. 

Mosca: scambiati 103 prigionieri per parte con l'Ucraina

Oggi la Russia ha scambiato 103 prigionieri di guerra ucraini con Kiev in cambio di altrettanti prigionieri russi in un accordo mediato dagli Emirati Arabi Uniti. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa di Mosca. "Oggi 103 soldati catturati nella regione di Kursk (dagli ucraini) sono stati restituiti dai territori controllati dal regime di Kiev" e "in cambio, 103 soldati ucraini prigionieri sono stati consegnati", si legge nel comunicato.

Ucraina, scambio 206 prigionieri compresi catturati a Kursk

La Russia e l'Ucraina si sono scambiate 206 prigionieri di guerra tra cui i soldati russi catturati dall'esercito ucraino durante il raid al confine nella regione di Kursk. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato in un comunicato che ciascuna delle due parti ha scambiato 103 soldati con la mediazione degli Emirati Arabi Uniti. 

Mosca, presa la località di Zhelannoye Pervoye

Le autorità russe hanno annunciato oggi che le truppe dispiegate nell'Ucraina orientale hanno preso il controllo di un altro centro abitato nella provincia di Donetsk. Con un comunicato diffuso via Telegram il ministero della Difesa russo ha riferito che la città di Zhelannoye Pervoye è stata "liberata" grazie "all'azione attiva e decisa" delle forze russe dopo una serie di scontri nella zona. 

Tajani: "Andare avanti per un tavolo di pace giusta"

"Credo che si debba lavorare per andare avanti nella direzione di un tavolo per la pace, di una Conferenza come quella che si svolse in Svizzera un paio di mesi fa, con la partecipazione anche della Russia e della Cina. Ovviamente, la Russia non puo' arrivare con la soluzione, cioè la resa dell'Ucraina. La pace e' un'altra cosa, la pace deve essere una pace giusta, che garantisca l'indipendenza dell'Ucraina". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo ai giornalisti a Cagliari a proposito delle preoccupazioni per un'eventuale escalation del conflitto dopo il via libera della Gran Bretagna ai missili in territorio russo.


Tajani: "Per Ucraina la pace giusta non è la resa del Paese"

"Io credo che si debba lavorare per andare avanti nella direzione di un tavolo per la pace e di una conferenza come quella che si svolse in Svizzera un paio di mesi fa con la partecipazione anche della Russia e della Cina. Ma la Russia non può arrivare con la soluzione e cioè la resa dell'Ucraina, la pace è un'altra cosa: la pace è una pace giusta che garantisca l'indipendenza dell'Ucraina". Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha risposto ai giornalisti sulla possibilità che venga autorizzato l'uso di armi occidentali in territorio russo. 

Stoltenberg: "Avremmo potuto fare di più per impedire guerra"

La Nato avrebbe potuto fare di più per armare l'Ucraina cercando di impedire l'invasione russa nel 2022: lo ha detto il segretario generale della Nato  Jens Stoltenberg in un'intervista rilasciata al settimanale tedesco Fas citata dal Guardian. "Ora forniamo materiale militare per una guerra, allora avremmo potuto fornire materiale militare per impedire la guerra", ha osservato. Stoltenberg ha inoltre sottolineato la riluttanza della Nato a fornire le armi che Kiev aveva chiesto prima dell'invasione su vasta scala da parte della Russia a causa dei timori di fare crescere le tensioni con Mosca.

Mosca, riconquistato un altro villaggio nell'Est

La Russia ha affermato di aver riconquistato un altro villaggio nell'Ucraina orientale, dove ha fatto una serie di progressi. "La località di Jelannoe Pervoe è stata liberata grazie alle operazioni attive e decisive delle unita' meridionali", ha affermato il ministero della Difesa di Mosca. 

Medvedev: "Abbiamo le armi per fondere Kiev"

L' ex presidente russo Dmitry Medvedev ha affermato che la Russia potrebbe distruggere Kiev con armi non nucleari in risposta all'uso di missili occidentali a lungo raggio da parte dell'Ucraina. In un post su Telegram, citato dal Guardian, Medvedev ha affermato che Mosca aveva già basi formali per usare armi nucleari dopo l'incursione dell'Ucraina nella regione russa di Kursk, ma sarebbe anche in grado di usare invece alcune delle nuove tecnologie belliche a sua disposizione per ridurre Kiev a "un gigantesco punto fuso" quando la sua pazienza si esaurirà. 

Ben Wallace: "Ritardi su uso missili a lungo raggio favoriscono Mosca"

La disputa sull'uso di missili a lungo raggio in Russia va a beneficio di Vladimir Putin. A dirsene convinto è l'ex ministro della Difesa britannico, Ben Wallace. "Tutti questi ritardi, questo braccio di ferro favorisce la Russia e consente a Putin di approfittarne per fare minacce, mettere nuove linee rosse, e compiere nuovi sforzi per dividere la comunità internazionale", ha dichiarato alla Bbc. "Putin è un prepotente e perché un prepotente abbia successo non deve far altro che intimidire la gente e bloccarla. Così ci porta a modificare il nostro atteggiamento". 

Medvedev: "Potremmo distruggere Kiev con armi non nucleari, la pazienza ha un limite"

Nuove minacce all'Ucraina arrivano da Dmitry Medvedev, ex presidente russo e numero due del Consiglio di Sicurezza nazionale di Mosca. Commentando l'ipotesi dell'uso di missili a lungo raggio occidentali da parte di Kiev, Medvedev ha affermato che Mosca ha già motivi formali per ricorrere all'utilizzo di armi nucleari dopo l’incursione dell’Ucraina nella regione di Kursk, ma potrebbe invece utilizzare alcune delle sue nuove tecnologie belliche per ridurre Kiev a "un gigantesco luogo fuso". La Russia - ha aggiunto - potrebbe distruggere la capitale dell'Ucraina solo con le sue armi non nucleari. Finora ha 'scelto' di non farlo, ha voluto puntualizzare, sottolineando poi che la "pazienza ha i suoi limiti".-

Ucraina: Zelensky, in luglio Trump mi promise il suo appoggio

Il presidente Volodymyr Zelensky ha rivelato che Donald Trump, durante una telefonata a luglio, gli ha detto di essere "molto favorevole" e che, se eletto presidente, avrebbe fatto "tutto per rafforzare l'Ucraina". In un'anteprima di un'intervista con la CNN che andra' in onda domani, scrive il Kiev Independent, Zelensky ha affermato che Trump gli ha anche detto "di capire quanto sia difficile sopravvivere durante la guerra", in contrasto con le altre dichiarazioni pubbliche di Trump sull'Ucraina. Durante il dibattito presidenziale del 10 settembre, l'ex presidente ha ribadito le precedenti dichiarazioni secondo cui la sua preoccupazione principale era porre fine alla guerra, cosa che in precedenza aveva affermato di poter fare in 24 ore, ma si è astenuto dal fornire dettagli concreti

Ucraina: 2 morti e 9 feriti in bombardamenti russi nel nord-est

Due persone sono state uccise e altre nove sono rimaste ferite a seguito dei bombardamenti russi su 15 aree nella regione di Sumy, nell'Ucraina nord-orientale. Lo hanno affermato le autorità locali, aggiungendo che i due sono stati uccisi vicino alla città di Yampil. Inoltre, il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha annunciato che frammenti di un drone russo hanno colpito un edificio nella capitale, ma non è scoppiato alcun incendio. 

Ucraina, cosa succede se la Russia conquista Pokrovsk

I russi sono quasi alle porte della città di Pokrovsk, in territorio ucraino. Le truppe di Mosca, infatti, si trovano a soli otto chilometri dal centro, considerato da Kiev e dalle truppe comandate dal generale Syrsky uno snodo cruciale per il fronte sud-orientale della guerra. La città, infatti, è un hub logistico fondamentale per i soldati ucraini: ospita una ferrovia e un'arteria autostradale per gli spostamenti di personale e mezzi. E, cosa più importante, è la porta d'accesso al Donbass. I POSSIBILI SCENARI

Guerra Ucraina Russia, Leopoli attaccata da bombardieri Tu-95

L’attacco russo sulla città dell’Ucraina occidentale ha riportato in scena i bombardieri di fabbricazione sovietica, più precisamente dell’azienda Tupolev, in grado di trasportare e lanciare fino a 16 missili da crociera di varie tipologie, come i Kinzhal, i Kh-55 e i Kh-102, dotati di testata nucleare. Questi bombardieri sono da sempre considerati come una delle armi più potenti in mano a Mosca. COSA SONO E COME FUNZIONANO

Offensiva Kursk, timori per centrale nucleare a Kurcatov: “Se colpita rischio Chernobyl”

Il presidente russo Putin ha accusato gli ucraini di aver provato a bombardare l’impianto, posizionato a circa 50 chilometri ad ovest dal capoluogo della regione. Costruito dall'Urss nel 1971, il sito conta attualmente due unità in funzione. Secondo il fisico Dimiti Gorchacov, la centrale nel Kursk è più vulnerabile rispetto a quella di Zaporizhzhia per la mancanza di strutture di contenimento in cemento sopra il reattore. "Sarebbe sufficiente un razzo o un colpo di artiglieria per fare gravi danni", ha affermato l'esperto. Ecco tutti i rischi e perché il sito è diventato strategico. COSA SUCCEDE

Guerra o pace in Ucraina? Occhi puntati su novembre

Le elezioni americane segneranno un punto di svolta. E molti segnali fanno pensare a un negoziato di pace più vicino. L'ANALISI

Zelensky-Putin, strategie a confronto

Cosa sta succedendo veramente in Ucraina e perché tutti guardano all’inverno? Un'analisi tra il fronte di Kursk e la battaglia energetica di Mosca, guardando alle elezioni americane. IL PUNTO

'Mosca produce droni kamikaze con componenti cinesi'

La Russia ha iniziato l'anno scorso a produrre un nuovo drone d'attacco a lungo raggio denominato Garpiya-A1, che ha utilizzato in Ucraina, utilizzando motori e componenti cinesi. Lo riporta la Reuters in un'esclusiva sul suo sito, citando due fonti di un'agenzia di intelligence europea e documenti visionati dalla stessa testata. Le informazioni "indicavano che Iemz Kupol, sussidiaria del produttore di armi statale russo Almaz-Antey, ha prodotto più di 2.500 Garpiya da luglio 2023 a luglio 2024. L'esistenza del nuovo drone russo che incorpora tecnologia cinese non è stata precedentemente segnalata", sottolinea Reuters.

Biden e Starmer ribadiscono il sostegno all'Ucraina

Joe Biden e il primo ministro britannico hanno ribadito il loro sostegno all'Ucrainache continua a difendersi contro l'aggressione della Russia. Lo afferma la Casa Bianca, riferendo dell'incotnro fra i due leader, che hanno "espresso profonda preoccupazione" sulla fornitura di armi letali alla Russia da parte di Iran e Corea del Nord, e per il sostegno della Cina alla base industriale russa.