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Medioriente, raid israeliano su scuola-rifugio a Gaza: cinque morti

©Getty

Un attacco aereo ha colpito un edificio scolastico trasformato in rifugio a Gaza city. Lo riferiscono soccorritori palestinesi, segnalando 5 morti. L'esercito israeliano ha dichiarato di aver preso di mira militanti di Hamas. Proseguono i raid sulla Striscia, colpita da un'emergenza umanitaria senza precedenti: circa 55 razzi sono stati lanciati verso Safed e le zone circostanti questa mattina. Il conflitto  si sposta anche verso nord, con Israele che allarga sempre più il fronte verso Cisgiordania, Libano e Siria

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Al Jazeera, 10 morti in bombardamento israeliano a Gaza

Almeno dieci palestinesi sono morti nel bombardamento israeliano di un'abitazione nel quartiere di Al-Tuffah, nella zona orientale di Gaza City. Si tratta del bilancio aggiornato riferito da Al Jazeera, precisando che tra le vittime ci sono donne e bambini. 

La questione israelo palestinese, cos'è e come è nata

L'attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. COSA SAPERE

Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto

Come conseguenza del conflitto arabo-israeliano, la seconda metà del secolo scorso ha visto un'escalation di attacchi terroristici di matrice palestinese che hanno insanguinato il Vecchio Continente. Dai dirottamenti di aerei al massacro alle Olimpiadi di Monaco, fino al doppio attentato a Fiumicino. Alcuni di questi episodi drammatici sono raccontati in Sangue loro - Il ragazzo mandato a uccidere, nuovo podcast originale di Sky Italia e Sky TG24, realizzato da Chora Media, scritto da Pablo Trincia e Luca Lancise. IL PUNTO

Wafa, almeno 9 morti in raid notturni israeliani su Gaza

Almeno 9 civili palestinesi sono rimasti uccisi la scorsa notte e nelle prime ore della mattina nella Striscia di Gaza, colpita da diversi raid israeliani. In particolare - scrive l'agenzia palestinese Wafa -, due sono le vittime nel campo profughi di Jabalia, mentre nel sobborgo di Al-Tuffah, a est di Gaza City, almeno sei persone, fra cui tre bambini e una donna, hanno perso la vita nel bombardamento di una casa. Inoltre - scrive a sua volta Al Jazeera - un altro palestinese è morto in una tendopoli colpita dall'artiglieria su al-Mawasi, a ovest di Khan Younis. Un numero non specificato di vittime, infine, si registra nel nord. 

Chi sono i coloni israeliani in Cisgiordania e perché gli insediamenti sono illegali

Gli insediamenti sono il frutto di una politica imperialista e di un lungo processo di colonizzazione. Le violazioni dei diritti umani compiute nel processo coloniale, che dura ancora oggi, sono condannate anche dall'Unhcr COSA SAPERE

M.O.: Netanyahu, ritorno residenti nord a casa obiettivo guerra

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu presenterà domani una proposta al gabinetto di sicurezza per rendere il ritorno dei residenti del nord alle loro case un obiettivo di guerra ufficiale. "Il primo ministro ha a lungo sottolineato la necessita' cruciale di riportare in sicurezza i residenti del nord alle loro case come obiettivo di guerra, e questa è stata la politica de facto", ha fatto sapere il suo ufficio.

Medioriente, il piano di pace dall’ex premier israeliano Olmert e dal nipote di Arafat: cosa prevede

Illustrata durante un'intervista alla Cnn, la proposta per giungere a una pacifica convivenza tra i due Stati ruota innanzitutto intorno a una mutua cessione di territori. L'APPROFONDIMENTO

M.O.: Usa, distrutti tre droni e un veicolo Houthi in Yemen

Il Comando centrale dell'esercito americano (Centcom) ha dichiarato di aver distrutto tre droni e un veicolo appartenenti ai ribelli filoiraniani Houthi nello Yemen nelle ultime 24 ore. "E' stato stabilito che questi sistemi rappresentavano una minaccia imminente per le forze statunitensi e della coalizione, e per le navi mercantili nella regione. Queste azioni sono state intraprese per proteggere la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali più sicure e protette per le navi statunitensi, della coalizione e delle navi mercantili", ha affermato. 

M.O.: famiglia ostaggio ucciso autorizza diffusione ultimo video

La famiglia di Alex Lobanov, uno dei sei ostaggi giustiziati da Hamas due settimane fa, ha autorizzato la pubblicazione di parti del video finale che il gruppo armato palestinese ha girato di lui. Il 32enne racconta delle "circostanze molto, molto difficili" in cui ha vissuto oltre dieci mesi a Gaza, tra mancanza di "beni di prima necessita'" e i "bombardamenti in continuazione". Lobanov riferisce di essere stato spostato da un nascondiglio all'altro dieci volte durante la prigionia. L'ostaggio fa quindi appello al premier Benjamin Netanyahu e al governo, dicendo che hanno deluso la gente il 7 ottobre e hanno deluso gli ostaggi da allora "in tutti gli sforzi per liberarci vivi". Accusa l'esecutivo di aver cercato di ucciderli in modo da non dover fare un accordo ed esorta gli israeliani a far sentire la propria voce, "scendendo in piazza, protestando, facendo di tutto in modo che usciamo vivi da qui". Per il Forum dei familiari degli ostaggi, "questo video orribile dimostra ulteriormente la crudelta' di Hamas". "Il tempo stringe per i restanti 101 ostaggi. Bisogna raggiungere immediatamente un accordo per salvarli", ha sottolineato.

Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. L'APPROFONDIMENTO

Vaccini anti-polio a oltre 560mila bimbi di Gaza, Dg Oms 'grande successo'

Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato che il primo ciclo di vaccinazioni contro la poliomielite a Gaza si è concluso con successo, raggiungendo più di 560mila bambini in tutta l'enclave palestinese.

"Oltre 560mila bambini di età inferiore ai 10 anni sono stati vaccinati contro la poliomielite durante il primo ciclo di una campagna di vaccinazione di emergenza a Gaza, che si è concluso ieri", scrive il capo dell'Oms sul social X. Tedros ha ringraziato tutti i team sanitari che hanno condotto la "complessa operazione", parlando di "un enorme successo in mezzo a una tragica realtà quotidiana in tutta la Striscia di Gaza", e ha aggiunto: "Immaginate cosa si potrebbe ottenere con un cessate il fuoco".

Papa: 'la guerra a Gaza? E' troppo, non si fanno passi per la pace'

"La guerra a Gaza? E’ troppo. Non si fanno passi per la pace”. Lo ha evidenziato il Papa sul volo di ritorno da Singapore. C’è il pericolo che il conflitto di Gaza si estenda anche alla Cisgiordania, cosa si sente di dire alle parti in guerra? C’è la possibilità di una mediazione della Santa Sede per arrivare a un cessate fuoco e alla pace? “La Santa Sede lavora su questo. - la risposta del Pontefice - Io chiamo la parrocchia di Gaza tutti i giorni, lì dentro ci sono seicento persone, cristiani, musulmani, ma vivono come fratelli. Mi raccontano cose brutte, cose difficili”.  

“Io - ha aggiunto - non posso qualificare se questa azione di guerra sia troppo sanguinaria o no, ma per favore, quando si vedono i corpi di bambini uccisi, quando per la presunzione che lì ci siano alcuni dei guerriglieri si bombarda una scuola, è brutto questo, è brutto. Delle volte si dice che è una guerra difensiva, ma alcune volte credo sia una guerra troppo, troppo… Mi scuso di dire questo, ma non trovo che si compiano i passi per fare la pace”.  

Quindi ha ricordato che “a Verona ho avuto una esperienza molto bella, c’era un ebreo cui era morta la moglie e uno di Gaza al quale era morta la figlia, e hanno parlato della pace, si sono abbracciati, hanno dato una testimonianza di fratellanza. Alla fine, chi vince la guerra troverà una grande sconfitta. La guerra è sempre una sconfitta, sempre, senza eccezione. Voglio dire una cosa, questo forse è un po’ immischiarmi in politica: io ringrazio tanto, tanto, il re della Giordania per quello che fa; è un uomo di pace, Re Hussein, un uomo bravo».