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Israele: salvacondotto per leader Hamas in cambio di ostaggi. Raid a Khan Younis: 19 morti

©Getty

Attacco in un'area umanitaria. L'esercito israeliano ha comunicato che i suoi aerei hanno colpito "importanti terroristi di Hamas che operavano all'interno di un centro di comando e controllo". I miliziani negano che nell'accampamento bombardato da Israele a Khan Yunis ci fossero propri combattenti. Israele ha proposto al leader di Hamas, Yahya Sinwar, un salvacondotto per uscire da Gaza in cambio del rilascio degli ostaggi israeliani e della rinuncia da parte dell'organizzazione al controllo sulla Striscia

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Gaza: Israele, accordo su tregua sarebbe opportunità strategica

Un accordo di tregua a Gaza tra Israele e Hamas che permetta il rilascio degli ostaggi detenuti nel territorio palestinese sarebbe una "opportunità strategica" per Israele: lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. Riportare indietro gli ostaggi "è la cosa giusta da fare, non è solo uno degli obiettivi della guerra, ma riflette anche i nostri valori", ha dichiarato Gallant, secondo il quale "raggiungere (un tale) accordo è anche un'opportunità strategica che ci offre un'alta probabilità di cambiare la situazione della sicurezza su tutti i fronti".

Borrell: "Oggi 40 morti in raid; guerra ha regole"

"Oggi, un nuovo attacco delle Forze di difesa israeliane contro un campo profughi di Gaza ha causato più di 40 morti e 60 feriti. Non riesco a smettere di alzare la voce contro questo genere di cose. La guerra ha sempre delle regole ed è difficile credere che quelle regole non vengano rispettate". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in un punto stampa al Cairo con il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty.

Idf , falsi i numeri pubblicati da Hamas su attacco Khan Yunis

"L'Idf respinge i numeri pubblicati da Hamas sull'attacco notturno a Khan Yunis, dichiarando che in generale, e secondo una revisione preliminare, i dati forniti dall'ufficio di informazione del governo di Gaza, gestito da Hamas, che ha costantemente diffuso bugie e false informazioni durante la guerra, non coincidono con quelli in possesso dell'Idf, le munizioni precise utilizzate e l'accuratezza dell'attacco". L'esercito israeliano ha affermato di aver adottato misure per ridurre al minimo i danni ai civili, tra cui una "lunga raccolta di informazioni" e una sorveglianza aerea continua nelle ore precedenti l'attacco, "per verificare la presenza degli obiettivi nell'area insieme ad altri terroristi". Hamas ha affermato che nell'attacco sono state uccise 40 persone e 60 sono rimaste ferite. L'Idf ha dichiarato che i bersagli dell'attacco erano tre alti esponenti di Hamas, identificati come Samer Ismail Khader Abu Daqqa, capo delle forze aeree di Hamas; Osama Tabash, responsabile della sorveglianza e degli obiettivi nell'intelligence di Hamas; e Ayman Mabhouh, un altro alto ufficiale di Hamas. Tutti e tre erano "direttamente coinvolti nel massacro del 7 ottobre" e in altri attacchi contro truppe a Gaza e contro Israele negli ultimi mesi. L'Idf ha inoltre dichiarato che, nonostante gli sforzi per permettere alla popolazione di Gaza di allontanarsi dalle zone di combattimento, Hamas continua a nascondere i propri operativi e infrastrutture militari nelle aree umanitarie, utilizzando i civili come scudi umani per le sue attività terroristiche.

UNRWA denuncia convoglio umanitario fermo 8 ore a Gaza

Il capo dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), Philippe Lazzarini, ha denunciato Israele per avere fermato per otto ore, ieri a Gaza, un convoglio diretto a vaccinare i bambini contro la poliomielite nonostante vi fosse stato un "coordinamento preliminare dettagliato". "Il convoglio è stato fermato sotto la minaccia delle armi subito dopo il check-point militare di Wadi Gaza e l'esercito ha minacciato di arrestare il personale dell'Onu", ha denunciato questa mattina Lazzarini su X, aggiungendo che i bulldozer israeliani hanno causato "gravi danni ai veicoli blindati dell'Onu". 

M.O.: Borrell, no cessate fuoco a causa impunità Israele

"Il cessate il fuoco è stato annunciato così tante volte. C'eravamo quasi ma non ce l'abbiamo fatta. Perché? Molto semplice: perché chi fa la guerra non ha interesse a finirla. Fanno sempre meno finta, perchè alla loro intransigenza si accompagna la totale l'impunità e le loro azioni non hanno conseguenze, in piena violazione della legge internazionale con le istituzioni come la Corte penale internazionale minacciate e loro decisioni ignorate". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in un punto stampa al Cairo con il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty.

M.O.: Gallant, accordo tregua "opportunità' strategica"

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha offerto il suo sostegno a un accordo di rilascio degli ostaggi nella prima fase di un accordo di tregua di Gaza, affermando che darebbe a Israele un'"opportunità strategica" per affrontare altre sfide alla sicurezza. Riportare a casa gli ostaggi è "la cosa giusta da fare", ha detto Gallant ai giornalisti stranieri. "Raggiungere un accordo è anche un'opportunità strategica che ci offre un'alta possibilità di cambiare la situazione della sicurezza su tutti i fronti", ha aggiunto. 

Sondaggio, l'opposizione in Israele otterrebbe la maggioranza

I partiti contrari al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e al suo governo otterrebbero abbastanza seggi per formare una nuova coalizione di maggioranza, anche senza il sostegno delle fazioni arabe Raam e Hadash-Taal, se si votasse oggi: è quanto emerge da un sondaggio tv della società Manu Geva trasmesso ieri sera dall'emittente Channel 12.

Strage a Khan Yunis; Hamas, non c'erano miliziani

Strage nella "zona umanitaria" di Khan Yunis, nel sud di Gaza: i missili israeliani hanno colpito le tende degli sfollati, sostenendo che vi si nascondevano i militanti di Hamas, uccidendo almeno 40 persone. Il movimento islamista ha smentito che i suoi esponenti si trovassero nell'area. "Le accuse dell'esercito fascista d'occupazione secondo cui vi sarebbero membri della resistenza sul luogo dell'attacco sono una palese menzogna, con la quale cercano di giustificare questi crimini atroci", ha affermato Hamas in un comunicato. Questa mattina l'esercito di Israele ha confermato l'attacco definendolo un'operazione congiunta con i servizi segreti interni - lo Shin Bet - diretta contro "importanti terroristi di Hamas" che operavano da un presunto centro di controllo incastonato nella zona umanitaria di Khan Yunis. L'attacco è avvenuto nella notte locale e ha colpito una ventina di tende in cui dormivano gli sfollati vicino alla moschea Ozman bin Affan, dietro il British Hospital situato nella zona sud-ovest della città. "L'esplosione ha creato un grande cratere e un incendio. I corpi e le tende si sono mescolati nella sabbia e ci sono diverse persone disperse", hanno riferito i servizi di protezione civile dell'enclave, che parlano di quanto accaduto come di un "orribile massacro" mentre si continuano a cercare corpi. Nelle immagini rilasciate da queste squadre di soccorso, si vedono i loro operatori che scavano nella sabbia della spiaggia per cercare di estrarre corpi o sopravvissuti. Il portavoce della Protezione civile di Gaza, Mahmud Basal, ha detto questa mattina che "intere famiglie sono scomparse nella sabbia" del campo. Il 90% della popolazione di Gaza - più di 2 milioni di persone - e' attualmente sfollata, e quasi tutti gli sfollati sono ammassati in questa "zona umanitaria" designata dall'Esercito, che copre il 14% del centro e del sud della Striscia in aree di Mawasi, Khan Yunis e Deir al Balah. Testimoni dell'attacco hanno riferito ai servizi della Protezione Civile che Israele ha lanciato cinque missili pesanti contro le tende degli sfollati nella zona costiera.

Idf,: "A Khan Younis attacco mirato ad esponenti di Hamas"

"Durante la notte, l'esercito israeliano ha condotto un attacco mirato, basato su informazioni di intelligence, contro diversi alti esponenti dell'organizzazione terroristica Hamas, operanti da un centro di comando e controllo nascosto nell'area umanitaria di Khan Younis, Gaza". Lo ha dichiarato l'Idf. Tra questi è stato colpito Samer Ismail Khader Abu-Daka, capo delle forze aeree dell'organizzazione terroristica.

Libano, sit-in militari in pensione, rinviata riunione governo

Centinaia di militari libanesi in pensione si sono dati appuntamento all'alba di oggi nel centro di Beirut per impedire ai convogli dei ministri di raggiungere il palazzo del governo e partecipare a una controversa riunione del consiglio dei ministri. Secondo l'agenzia governativa libanese Nna, i manifestanti sono riusciti a impedire ai cortei di auto blu di raggiungere le aree vicine al Gran Serraglio, il palazzo del governo che sovrasta il centro storico di Beirut. I militari in pensione, mobilitatisi da tutto il Libano, erano stati informati che alla riunione del governo odierna, dedicata alla discussione della legge finanziaria, sarebbe stata discussa, tra le altre cose, una revisione delle quote riservate agli stipendi e alle pensioni per i dipendenti pubblici. Il governo libanese di Najib Miqati è dimissionario da quasi due anni e ha soltanto funzioni per sbrigare gli affari correnti. Le prossime elezioni legislative in Libano sono previste per la primavera del 2026. Intanto, nel paese da 5 anni alle prese con la peggiore crisi finanziaria della sua storia, rimane vacante da due anni anche la carica di presidente della  Repubblica.

Idf: "In nottata raid aerei nel Libano meridionale contro edifici usati da Hezbollah"

Le Forze di difesa israeliane hanno annunciato di aver colpito con raid aerei sferrati in nottata alcuni edifici usati da Hezbollah nel Libano meridionale. I bersagli colpiti si trovano nelle zone di Ayta ash-Shab, Khiam e Naqoura, ha precisato l'Idf, citato dal Times of Israel.

Media: "Ok dell'Egitto al passaggio di Abu Mazen da Rafah per Gaza"

L'Egitto ha accettato di consentire al presidente dell'Autorità Palestinese (Anp) Mahmoud Abbas (Abu Mazen) di entrare nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah a condizione che Israele approvi la visita: lo riporta il Jerusalem Post, che cita l'emittente tv Kan. Il 15 agosto Abu Mazen aveva annunciato la sua intenzione di andare a Gaza insieme a membri dell'Anp. Qualche giorno dopo il ministro palestinese Hussein Al-Sheikh aveva inviato una lettera al capo del consiglio di sicurezza nazionale israeliano, Tsachi Hanegbi, per concordare la visita. Sarà il primo ministro Benjamin Netanyahu a decidere se autorizzarla. 

Iaf, raid sul centro di comando di Hamas a Khan Yunis. Per la Difesa civile colpite tende degli sfollati: "40 morti"

L'aeronautica israeliana ha annunciato di aver colpito un centro di comando dell'organizzazione militante palestinese Hamas in un'area situata a Khan Yunis, nella parte meridionale della Striscia di Gaza. Secondo la Difesa civile di Gaza, citata dai media locali, almeno 40 persone sono state uccise negli attacchi aerei sul campo di Al-Mawasi e più di 60 sono rimaste ferite. Ad essere colpite - afferma - sono state le tende che ospitano gli sfollati.

Alle prime ore di oggi, l'esercito israeliano ha dichiarato con un post su Telegram che l'aeronautica "ha colpito esponenti di spicco di Hamas che operavano all'interno di un centro di comando e controllo situato nell'area umanitaria di Khan Yunis". "Sono state adottate numerose misure per mitigare il rischio di danneggiare i civili", si legge nel post. "Le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza continuano ad abusare sistematicamente delle infrastrutture civili e umanitarie, anche nell'Area umanitaria designata, per compiere attività terroristiche contro lo Stato di Israele e le truppe delle Forze di difesa israeliane". 

Hamas nega la propria presenza nella zona umanitaria colpita: "Palese menzogna"

Hamas nega che i suoi miliziani si trovassero nella zona umanitaria di al-Mawasi, vicino a Khan Yunis, colpita dai caccia israeliani. Israele afferma di aver preso di mira un centro di comando e controllo di Hamas situato nella tendopoli, pur adottando diverse misure per ridurre al minimo i danni ai civili. "Le dichiarazioni dell'occupazione sulla presenza di combattenti della resistenza sono una palese menzogna”, afferma Hamas in una dichiarazione su Telegram. A riferirne è il Times of Israel.

Israele: "Sotto la direzione dell'IDF e dell'intelligence ISA, l'IAF ha colpito importanti terroristi di Hamas che operavano all'interno di un centro di comando e controllo incorporato nell'Area Umanitaria di Khan Yunis"

Ministro degli Esteri iraniano rigetta accuse bombe in Siria. VIDEO

Riapre il valico di Allenby, ancora escluso traffico commerciale

Riapre questa mattina il valico di Allenby, tra Cisgiordania e Giordania, chiuso domenica dopo l'attacco terroristico che ha causato la morte di tre civili israeliani. Il ponte resterà però chiuso al traffico commerciale. A disporre la riapertura sono stati i responsabili della sicurezza, secondo quanto riporta il Times of Israel, che cita l'Autorità aeroportuale israeliana, responsabile della gestione del valico.


Unrwa: rilasciato il convoglio Onu trattenuto a Gaza

Un convoglio di veicoli e personale delle Nazioni Unite trattenuto per più di otto ore da Israele nel nord di Gaza è stato rilasciato, ha affermato il capo dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). "Il convoglio è stato fermato sotto la minaccia delle armi subito dopo il checkpoint di Wadi Gaza con minacce di trattenere personale delle Nazioni Unite. I bulldozer hanno causato gravi danni ai veicoli blindati", ha affermato il capo dell'Unrwa Philippe Lazzarini su X, scrive Haaretz. "Il personale e il convoglio sono stati rilasciati e sono tornati alla base delle Nazioni Unite".  

Idf: raid aerei contro strutture militari di Hezbollah in Libano

Le forze aeree israeliane hanno condotto una serie di raid contro strutture militari di Hezbollah nelle aree di Aita al-Sha'ab, al-Khyam e al-Nakura, nel sud del Libano. L'esercito ha inoltre lanciato colpi di mortaio nella zona di Nakura. Lo ha annunciato l'Idf sul proprio profilo Telegram. 

Hamas: nessun nostro combattente a Khan Yunis

Hamas ha negato che nell'accampamento bombardato da Israele a Khan Yunis ci fossero propri combattenti, così come sostenuto dall'esercito dello Stato ebraico.  "Le accuse dell'occupazione sulla presenza di combattenti della resistenza - spiega una nota su Telegram - sono una palese menzogna".

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