Ucraina Russia, Usa: "Consegna missili Iran a Mosca drammatica escalation"

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Lo ha detto il vice portavoce del dipartimento di Stato Usa, Vedant Patel. La Casa Bianca, comunque, non è in grado di confermare l'invio di missili balistici iraniani alla Russia, come riferito dal portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale, Kirby. La portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, ha risposto alle dichiarazioni di Zelensky dichiarando che "i territori russi non sono in agenda per i negoziati". Si tratta di un rifiuto a trattare il ritorno a Kiev delle zone che Mosca controlla

La Cdu contro Scholz: "Spinge Kiev verso una pace falsa"

La Cdu critica il cancelliere Olaf Scholz e il suo piano di una conferenza di pace sull'Ucraina che preveda anche il coinvolgimento di Mosca. "La mossa del cancelliere era prevedibile perché si adatta alla strategia di alcune parti dell'Spd di spingere molto subdolamente l'Ucraina verso una falsa pace imposta dalla Russia, in cui il sostegno viene gradualmente ridotto e si richiedono invece negoziati fittizi", ha detto il portavoce per la politica estera dei cristiano-democratici, Roderich Kiesewetter, parlando alla Bild.  "Scholz - ha attaccato ancora il deputato - vuole fregiarsi della carica di cancelliere della pace, ma peggiora la situazione per l'Ucraina e indebolisce così la sicurezza europea e tedesca". 

Scholz

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Lettonia: "Il drone russo precipitato trasportava esplosivi"

Le autorità lettoni hanno affermato che il drone militare russo precipitato ieri nel Paese trasportava esplosivi probabilmente destinati all'Ucraina. Secondo una dichiarazione del ministero della Difesa lettone, ripresa da Sky News, il drone è caduto nella regione del villaggio di Gaigalava, a circa 90 km dal confine con la Bielorussia, da dove è entrato nel Paese. Sia la Lettonia che la Romania, entrambi Paesi Nato, stanno indagando su casi di droni russi che si sono schiantati dopo aver violato il loro spazio aereo. 

Mosca, piano di pace: "Non ci fidiamo più di Zelensky"

"Chi può fidarsi di Zelensky dopo che ha chiesto i negoziati del marzo 2022 e li ha lasciati in aprile su pressione britannica?" Lo ha dichiarato all'ANSA la portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, rispondendo a una domanda sul nuovo "piano di pace" preannunciato dal presidente ucraino e commentando l'intervista di Zelensky ad alcuni media italiani a Cernobbio. Quando le è stato chiesto se la Russia studierà "il nuovo piano" di Zelensky, Zakharova ha risposto di non avere idea di "cosa significhi nuovo piano". E  ha così ripetuto la narrazione di Mosca secondo la quale l'Ucraina avrebbe abbandonato i negoziati del marzo del 2022 su pressione dell'allora premier britannico Boris Johnson, il quale ha però sempre smentito questa versione dei fatti. Zakharova ha inoltre dichiarato che nell'autunno del 2022 Zelensky "ha firmato un decreto vietando all'Ucraina di negoziare con la Russia" e ha affermato che lo avrebbe fatto "su pressione americana". In realtà il decreto di Zelensky dell'ottobre del 2022 definisce "impossibile" la prospettiva di colloqui con il presidente russo Vladimir Putin, non in generale con la Russia. "Putin è il presidente russo che guida il paese e determina il corso della politica estera", ha osservato Zakharova. "Questa è la nostra politica: non abbiamo mai rifiutato i negoziati, nemmeno con l'Ucraina. Kiev lo ha fatto sotto la pressione occidentale", ha ribadito la portavoce del ministero degli Esteri russo. 

Zelensky: "Gli ucraini vogliono che questa guerra finisca più di chiunque altro al mondo. Ma sicuramente non attraverso la distruzione della nostra nazione, della nostra cultura, delle nostre città"

Ucraina, Teheran respinge ancora le accuse sulle forniture di armi alla Russia

L'Iran ha respinto ancora una volta l'accusa che starebbe inviando armi alla Russia, sua alleata, da utilizzare nella guerra in Ucraina. "Respingiamo con fermezza le affermazioni sul ruolo dell'Iran nell'esportazione di armi a una delle due fazioni in guerra", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanani, durante il punto stampa settimanale.

La scorsa settimana, parlando a Cernobbio, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha denunciato il ricorso della Russia a missili balistici in arrivo da Teheran. Lo stesso ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando a nome della presidenza di turno del G7, aveva ammonito: "La fornitura di armi iraniane alla Russia rappresenta un pericolo per sicurezza internazionale. Chiediamo a Teheran di evitare un'escalation".

Due giorni fa, dopo le notizie di Wsj e Cnn, la rappresentanza iraniana all'Onu aveva definito "disumana" la fornitura di armi alle parti in guerra, smentendo le notizie sull'invio di missili balistici a Mosca.

Xi: "Tutti aiutino una soluzione pacifica sulla crisi dell'Ucraina"

La Cina "incoraggia e sostiene tutti gli sforzi utili a favorire la risoluzione pacifica della crisi in Ucraina e continuerà a persistere nel promuovere pace e colloqui con un ruolo costruttivo verso una soluzione politica". Il presidente Xi Jinping, incontrando a Pechino il premier norvegese Jonas Gahr Store, ha detto che "tutte le parti dovrebbero collaborare per creare le condizioni favorevoli alla soluzione politica con il dialogo", secondo la Xinhua. Venerdì, in un briefing con Store a Bruxelles, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha chiesto alla Cina "di smettere di sostenere la guerra illegale della Russia". 

Mosca a Zelensky: "Non negoziamo sui territori controllati"

La portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, ha risposto alle dichiarazioni rilasciate dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad alcuni media italiani a Cernobbio, dichiarando all'ANSA che "i territori russi non sono in agenda per i negoziati". Mosca definisce però "territori russi" anche le regioni ucraine in parte occupate dalle truppe del Cremlino e le parole di Zakharova equivalgono quindi a un rifiuto di trattare il ritorno a Kiev delle zone che Mosca controlla. 

La Russia rivendica la conquista di un villaggio nel Donbass

Le forze russe hanno preso il controllo del villaggio di Memrik, nella regione orientale ucraina di Donetsk, secondo quanto riferisce il ministero della Difesa di Mosca, citato dalle agenzie russe. Le forze russe stanno avanzando nell'Ucraina orientale nel tentativo di conquistare l'intero Donbass. Attualmente controllano circa l'80% della regione orientale. 

Soldati Russia

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Cremlino, 'appreso di piano Scholz dai media, non rifiutiamo nulla in anticipo'

Mosca ha appreso del 'piano di pace' di Olaf Scholz dai media, ma "non respinge in anticipo" alcuna proposta. Lo ha sottolineato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, all'indomani dell'intervista rilasciata dal cancelliere tedesco, nella quale ha prospettato un piano per l'Ucraina con il coinvolgimento della Russia. "Non sappiamo nulla di più di quanto riportato dai giornali - ha detto Peskov citato dalla Tass - E' un piano in fase di elaborazione, ma non sappiamo quali siano i dettagli. Non rifiutiamo alcun piano in anticipo, ma è necessario capire di cosa si tratta”.

Iran, respingiamo l'accusa di esportare armi alla Russia

"Respingiamo con forza le affermazioni sul ruolo dell'Iran nell'esportazione di armi a una delle parti in guerra": lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani replicando all'Unione Europea secondo cui ci sono "informazioni credibili" secondo cui l'Iran avrebbe fornito missili balistici alla Russia. "Gli accusatori dell'Iran sono quelli che sono tra i maggiori esportatori di armi verso una parte della guerra", ha aggiunto, ribadendo che Teheran "non fa parte della guerra" in Ucraina.

Cremlino: "Missili iraniani a Mosca? Non sempre informazioni vere"

"Non sempre questo tipo di informazioni corrisponde alla realtà". Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha risposto alle domande dei giornalisti sulle rivelazioni del Wall Street Journal e della Cnn, secondo cui la Russia avrebbe ricevuto missili balistici iraniani da usare nella guerra in Ucraina. "Abbiamo visto le informazioni", ha tagliato corto Peskov, definendo l'Iran "un partner importante", con cui Mosca vuole "continuare a sviluppare la cooperazione e il dialogo in tutti i settori possibili, compresi quelli più sensibili, e continueremo a farlo nell'interesse dei popoli dei nostri due Paesi".

Cdu contro piano di pace Scholz: 'Così spinge verso negoziati fittizi'

La Cdu contro Olaf Scholz per il piano di pace sull'Ucraina nel quale dovrebbe essere coinvolto Vladimir Putin. Roderich Kiesewetter, portavoce per la politica estera dell'Unione cristiano-democratica, ha definito "una farsa" la mossa del cancelliere tedesco, "perché si adatta alla strategia di parti della Spd di spingere in modo molto sottile l'Ucraina verso una pseudo-pace imposta dalla Russia, in cui il sostegno sarà saranno gradualmente ridotto e saranno invece richiesti negoziati fittizi". La proposta di Scholz di invitare la Russia alla conferenza di pace non è realistica, dà alla popolazione tedesca un'immagine falsa e mette in pericolo la sicurezza della Germania. "Scholz vuole fregiarsi della carica di cancelliere della pace, ma peggiora la situazione per l'Ucraina e indebolisce così la sicurezza europea e tedesca", ha denunciato ancora Kiesewetter parlando con la Bild.


Kiev: 'Ieri colpiti impianti energetici in sette regioni'

Le forze russe hanno attaccato nella giornata di ieri impianti energetici in sette regioni ucraine, ha reso noto il ministero dell'Energia, come riporta Ukrainska Pravda. Sono state prese di mira le regioni di Dnipropetrovsk, Donetsk, Zaporizhzhia, Sumy, Kharkiv, Kherson e Chernihiv. In particolare, nelle regioni di Dnipropetrovsk (centro-est) e Kharkiv (est) sono state colpite sottostazioni elettriche e ad oggi l'erogazione di energia è stata solo parzialmente ripristinata. Nella regione di Donetsk (est), diverse sottostazioni e una miniera hanno perso energia durante i bombardamenti. Al momento dell'incidente nella miniera c'erano 74 minatori, che sono stati tutti riportati in superficie. Nella regione di Chernihiv (nord), a seguito dei bombardamenti, le linee elettriche sono state disconnesse e oltre 3.000 famiglie in tre villaggi sono rimasti al buio. 

Papa: in aree conflitto prevalgano pace e riconciliazione

Alla autorità di Timor Est papa Francesco ha ricordato e lodato "il vostro impegno assiduo per giungere a una piena riconciliazione con i fratelli dell'Indonesia, atteggiamento che ha trovato la sua fonte prima e più pura negli insegnamenti del Vangelo". "Avete mantenuto salda la speranza anche nell'afflizione e, grazie all'indole del vostro popolo e alla vostra fede, avete trasformato il dolore in gioia! - ha detto - Voglia il Cielo che pure in altre situazioni di conflitto, in diverse parti del mondo, prevalga il desiderio di pace e di purificazione della memoria, perché l'unità è superiore al conflitto sempre, e per questo si chiede una certa purificazione della memoria, per chiudere le ferite e sostituire all'odio la riconciliazione e alla contrapposizione la collaborazione!".

Kiev: 'Continuano gli attacchi russi con sostanze chimiche'

Le forze russe continuano a utilizzare munizioni speciali dotate di sostanze chimiche contro le truppe ucraine: lo ha reso noto lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina. Il mese scorso sono stati registrati 447 attacchi con munizioni chimiche da parte delle forze nemiche contro l'esercito ucraino, ha affermato l'esercito in un comunicato, sottolineando che dal 15 febbraio 2023 al 24 agosto scorso, sono stati effettuati 4.035 attacchi di questo tipo. Lo Stato maggiore ha spiegato che l'uso di munizioni dotate di sostanze chimiche avviene contemporaneamente all'uso di armi tradizionali. In particolare, i russi utilizzano le sostanze K-51 e RG-VO, il cui impego in guerra è vietato. Secondo l'esercito, inoltre, una parte significativa delle munizioni russe contiene anche composti chimici pericolosi di tipo sconosciuto. "La Russia viola gravemente così le regole della guerra, ignora le norme e gli obblighi della Convenzione sulla proibizione dello sviluppo, della produzione, dello stoccaggio e dell'uso delle armi chimiche e sulla loro distruzione", si legge nella nota.

Cremlino: 'Non vediamo precondizioni per soluzione pacifica'

"Per quanto riguarda la risoluzione del conflitto ucraino con mezzi pacifici, finora non ci sono le precondizioni": lo ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ripreso dalla Tass. "Ascoltiamo diverse dichiarazioni dei paesi europei, ma non vediamo dichiarazioni in merito da parte del paese che sta conducendo l'intero processo, guidando l'intero Occidente collettivo", ha detto ancora Peskov stando all'agenzia di stampa ufficiale russa.

Mosca: conquistato un altro villaggio nel Donetsk

Il ministero della Difesa di Mosca afferma che nelle ultime ore le forze russe hanno conquistato un altro villaggio nella regione ucraina di Donetsk, quello di Memrik.

Cremlino non conferma nè smentisce missili dall'Iran

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, non ha confermato né smentito notizie apparse su media internazionali secondo le quali l'Iran starebbe fornendo missili balistici alla Russia. "Informazioni di questo tipo non sempre corrispondono alla verità", ha affermato Peskov, citato dall'agenzia Interfax. "Sviluppiamo la nostra collaborazione e il dialogo in tutte le aree possibili, comprese le più sensibili, e continueremo a farlo nell'interesse dei popoli dei due Paesi", ha aggiunto Peskov.

Cremlino cauto su piano Scholz: prima vedere dettagli

Il Cremlino ha affermato che, di regola, non respinge  in anticipo alcuna iniziativa pacifica per una soluzione ucraina, ma  vorrebbe prima conoscere i dettagli del piano di pace di cui ha parlato  il cancelliere tedesco Olaf Scholz. "Non stiamo respingendo alcun piano in anticipo, ma è necessario  capire di cosa stiamo parlando", ha detto il portavoce della presidenza  russa Dmitri Peskov, rispondendo alla domanda dei giornalisti su cosa  sappia il Cremlino sul cosiddetto piano di pace del cancelliere tedesco e  come lo valuta.  In precedenza i media hanno riferito che su iniziativa del  cancelliere Scholz si sta preparato un piano di pace per l'Ucraina.  Riferendosi a queste informazioni, il rappresentante del Cremlino ha  osservato: "Noi stessi abbiamo appreso dai media che presumibilmente si  sta preparando una sorta di piano. Non sappiamo di quali dettagli  potrebbero parlare". 

Cremlino su iniziativa Scholz: 'Non scartiamo alcun piano'

La Russia "non scarta in anticipo alcun piano per una soluzione" del conflitto in Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda su una iniziativa del cancelliere tedesco Olaf Scholz.

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