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Papa in Indonesia: "Fede manipolata per fomentare odio e divisioni"

Mondo
©Ansa

Il pontefice, impegnato in un viaggio in Asia e Oceania di 12 giorni, ha partecipato a un incontro pubblico con le autorità politiche e religiose indonesiane, poi, si è recato alla Nunziatura apostolica per incontrare, in forma privata, i suoi confratelli. Il presidente indonesiano: questa visita "ha un messaggio molto forte sull'importanza di celebrare le differenze"

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Prosegue il viaggio di Papa Francesco in Indonesia, il più popoloso Paese musulmano, dove l’islam è professato da quasi il 90% della popolazione. Nel mondo "vi sono casi in cui la fede in Dio viene continuamente posta in primo piano, ma spesso

per essere purtroppo manipolata e per servire non a costruire pace, comunione, dialogo, rispetto, collaborazione, fraternità, ma per fomentare divisioni e accrescere l'odio", ha denunciato Bergoglio nel suo discorso a Giacarta. E, dopo il suo primo incontro pubblico, al Palazzo Presidenziale Istana Negara, davanti alle autorità politiche e religiose, al Corpo diplomatico, agli imprenditori, e ai rappresentanti della Società civile e della cultura (circa 300 persone), il pontefice si è recato alla Nunziatura apostolica per incontrare, in forma privata, i suoi confratelli, circa 200 membri della Compagnia di Gesù presenti nel Paese. 

Presidente Indonesia: "Con Papa diffondiamo pace e tolleranza"

La visita di Papa Francesco in Indonesia "ha un messaggio molto forte sull'importanza di celebrare le differenze", ha detto il presidente indonesiano Joko Widodo. E ha sottolineato lo "spirito di pace e tolleranza" che Indonesia e Vaticano "vogliono diffondere, soprattutto nel mezzo di un mondo sempre più turbolento". "Come tutti sappiamo, conflitti e guerre si verificano in varie parti del mondo, inclusa la Palestina, che ha causato più di 40.000 vittime. L'Indonesia apprezza molto l'atteggiamento del Vaticano che continua a esprimere appelli per la pace in Palestina e sostiene una soluzione a due stati. Poiché la guerra non gioverà a nessuno, la guerra porterà solo sofferenza e miseria alla gente comune", ha affermato ancora Widodo che ha esortato a celebrare "le differenze" e a rafforzare "la tolleranza per realizzare la pace per realizzare un mondo migliore per tutta l'umanità".

Indonesia, Islam e "unità nella diversità”

In Indonesia, Paese pluralista composto da varie etnie, "abbiamo 714 tribù, etnie e abbiamo anche 17mila isole su cui viviamo, tutte con culture, religioni ed etnie diverse", ha proseguito Widodo auspicando l'impegno per "mantenere l'armonia in mezzo alla diversità" presente nel Paese. "Per l'Indonesia, le differenze sono un dono e la tolleranza è un fertilizzante per l'unità e la pace come nazione". Maggioritariamente musulmana, l'Indonesia non è però uno Stato confessionale islamico, ma è fondato sulla Pancasila, cinque principi iscritti nella Costituzione che garantiscono la libertà di tutti i credenti. La società indonesiana è infatti multireligiosa e multi-etnica, tanto che il motto del Paese è "unità nella diversità", una particolarità che ha contribuito al carattere storicamente tollerante dell'Islam nel Paese.

I musulmani dell'Indonesia: "Visita del Papa onora il Paese"

E proprio i musulmani dell'Indonesia accolgono "con favore" la visita di papa Francesco nel Paese. Lo si legge in una nota del Consiglio centrale di Muhammadiyah, una delle principali organizzazioni islamiche del Paese, secondo cui "la visita di papa Francesco è un onore e un segno di rispetto per il popolo indonesiano". "È importante - si legge - che l'Indonesia usi la visita e l'incontro con il Papa come slancio per avviare e sviluppare il suo ruolo nella pace mondiale in modo più proattivo nel cercare soluzioni permanenti per il futuro della Palestina coinvolgendo varie parti a livello mondiale". 

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Il viaggio del Papa

Il viaggio in Indonesia di Papa Francesco si inserisce nel più ampio viaggio in Asia e Oceania del pontefice, con 12 giorni di durata e 32.814 km di percorrenza. Il Pontefice visiterà quattro Paesi: Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore. Nelle due settimane, Bergoglio affronterà temi cruciali e molto sentiti tra cui il dialogo e la coesistenza pacifica tra fedi diverse, la ricerca di armonia in una molteplicità di culture, la custodia del creato minacciato dalla crisi climatica, la vicinanza e il sostegno a Chiese giovani e minoritarie (tranne nella piccola Timor Est, ex colonia portoghese, reduce dalla guerra di indipendenza dall'Indonesia, che col 98% della popolazione ha la maggior quota di cattolici al mondo). Francesco pronuncerà in tutto 16 discorsi, tutti in italiano tranne i quattro a Timor Est, che saranno in spagnolo. Il viaggio si concluderà venerdì 13 settembre con la visita a un gruppo di anziani e malati, l'incontro interreligioso con i giovani e la partenza da Singapore per Roma, con arrivo previsto a Fiumicino alle 18.25. 

 

 

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