Militari lavorano all'identificazione. Morto comandante della Jihad Qatrawi coinvolto in numerosi attacchi missilistici contro le truppe israeliane. Decine di razzi dal Libano verso nord Israele, Idf bombarda i siti di lancio. Continua blitz israeliano in Cisgiordania, a Gaza pausa per vaccini antipolio. In Israele duro scontro tra il ministro della Difesa Gallant e il premier Netanyahu sulla decisione di mantenere la presenza nel Corridoio Filadelfia, la zona cuscinetto tra la Striscia di Gaza e l'Egitto
Mo, operazione Idf a Jenin: scontri a fuoco con palestinesi armati
Si stanno concentrando ora nella zona di Jenin, dopo i blitz dei giorni scorsi a Tulkarem e Far'a, le operazioni su vasta scala condotte dalle Idf in Cisgiordania. Secondo quanto riferito dal Times of Israel, le forze israeliane hanno fatto irruzione nel campo profughi della città e neutralizzato decine di ordigni piazzati lungo le strade. Stando a una nota dell'esercito, ci sono stati anche scontri a fuoco tra le Idf e palestinesi armati. Le Idf hanno comunicato di aver ucciso almeno 26 uomini armati e arrestato circa 30 ricercati dall'inizio dell'operazione lanciata a inizio settimana in diverse località della Cisgiordania.
Al via campagna vaccinazione polio a Gaza
Ha preso il via la campagna di vaccinazione contro la poliomielite nella Striscia di Gaza. È quanto annunciato dal responsabile dell'operazione, che prevede una pausa umanitaria nei combattimenti.
Gaza, 89 morti in 24 ore, bilancio sfiora i 40.700 dal 7/10
Almeno 89 morti e 205 feriti in 24 ore nella Striscia di Gaza. E' la denuncia del ministero della Salute di Gaza, che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas. Il nuovo bollettino rilanciato dalla tv satellitare al-Jazeera riferisce di un totale di almeno 40.691 morti e 94.060 feriti nell'enclave palestinese dal 7 ottobre dello scorso anno, quando è iniziata la campagna militare israeliana contro Hamas in risposta all'attacco di quel giorno in Israele.
Hamas e Jihad elogiano attacchi con autobomba in Cisgiordania
Hamas ha rilasciato una dichiarazione in cui elogia quella che ha definito una "doppia operazione eroica" dopo che due autobomba sono esplose nella zona di Gush Etzion in Cisgiordania la scorsa notte. Lo riferiscono i media israeliani. Hamas ha affermato che "si tratta di un messaggio chiaro: "La resistenza continuerà a essere impressionante, prolungata e sostenuta finché continueranno le aggressioni brutali dell'occupazione e gli attacchi contro il nostro popolo e la nostra terra". Il gruppo, tuttavia, non rivendica la responsabilità diretta degli attacchi. L'alleato di Hamas, la Jihad islamica palestinese, ha detto che si "congratula" con i responsabili "dell'attacco coordinato".
Hamas, a Gaza bilancio arrivato a 40.691 morti
Dall'inizio della guerra a Gaza sono morti in 40.691 mentre 94.060 sono rimasti feriti. E' il bilancio fornito quotidianamente dal ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas, secondo il quale nelle ultime 24 ore sono stati uccisi in 89.
Tensione e arresti a Hebron dopo attacchi in Cisgiordania
Tensione e arresti a Hebron, in Cisgiordania, dopo i due attacchi palestinesi contro un insediamento e una stazione di servizio nella zona di Gush Etzion. L'esercito israeliano ha circondato la città e ha arrestato finora sei persone. Le truppe hanno anche localizzato e distrutto un appartamento ritenuto un laboratorio usato per fabbricare ordigni esplosivi. La Tomba dei Patriarchi è stata brevemente chiusa e poi riaperta con misure di sicurezza più stringenti.
Idf, "l'operazione antiterrorismo è ora concentrata a Jenin"
L'esercito israeliano ha precisato che l'importante operazione antiterrorismo in corso nella Cisgiordania settentrionale si sta ora concentrando principalmente sulla zona di Jenin, dopo la conclusione dei raid a Tulkarem e Far'a. In mattinata le truppe hanno fatto irruzione nel campo profughi di Jenin, dove hanno neutralizzato decine di ordigni esplosivi piazzati lungo le strade. Ci sono stati violenti scontri tra l'Idf e uomini armati palestinesi in tutta la zona di Jenin. L'Idf afferma che finora almeno 26 uomini armati sono stati uccisi e altri 30 ricercati sono stati uccisi.
Famiglie ostaggi mostrano video: "donne rapite incinte"
Il Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani ha pubblicato un video, di cui le autorità avevano vietato la diffusione, in cui si afferma che le donne sequestrate sono state violentate e alcune sono rimaste incinta durante la prigionia. Lo riferisce Channel 12, che pubblica solo una parte del filmato in cui si vede un tunnel buio, si sentono i pianti di un neonato, una foto di una donna incinta con la didascalia "sono passati più di 9 mesi". Il Forum ha dichiarato: "Che ogni cittadino sappia che se verrà rapito, il premier farà di tutto per mantenere il suo posto, anche a costo di di lasciarlo morire nei tunnel di Hamas".
Idf: "Operazioni a Gaza city e Rafah, eliminati terroristi"
L'esercito israeliano (Idf), in un aggiornamento della situazione nella Striscia, rende noto che un edificio nella città di Gaza, è stato colpito con un attacco aereo dove un terrorista stava piazzando trappole esplosive. L'Idf afferma che l'edificio si trovava vicino a dove stava operando una divisione di riservisti. Un'altra cellula di uomini armati è stata uccisa e diversi siti utilizzati da gruppi terroristici sono stati distrutti nei giorni scorsi. A Rafah, nella parte meridionale di Gaza, stanno continuando le operazioni dell'esercito che ha eliminato numerosi terroristi e distrutto postazioni di lancio razzi e armi.
Wafa: "Pesanti scontri tra uomini armati e l'Idf a Jenin"
L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce di pesanti scontri tra uomini armati e truppe israeliane nella città di Jenin, in Cisgiordania. Testimoni hanno detto che ulteriori rinforzi militari sono stati inviati nel campo profughi di Jenin, dove le truppe hanno effettuato incursioni in diverse abitazioni nei quartieri del campo profughi. Secondo fonti di Wafa, l'Idf ha demolito numerose strutture nel quartiere orientale della città, causando gravi danni alle reti elettriche e idriche. Per il momento non ci sono commenti da parte dell'esercito israeliano, nel quarto giorno dell'operazione antiterrorismo in Cisgiordania.
Iran, è Israele la causa principale delle tensioni regionali
"Israele è stato il più grande ostacolo al raggiungimento di un accordo per porre fine alla guerra contro Gaza ed è la principale causa di tensione nella regione, attraverso il perdurare delle sue azioni criminali". Lo ha detto il ministro degli Esteri Abbas Araghchi durante una conversazione telefonica con il premier giordano e ministro degli Esteri Ayman Safadi, che ha sottolineato la necessità di porre fine alla tensione a Gaza "il prima possibile". Safadi ha anche espresso preoccupazione per la situazione umanitaria a Gaza e per il diffondersi del conflitto in Cisgiordania.. "L'Iran sosterrà qualsiasi accordo sulla cessazione della guerra, auspicato dalla resistenza e dal popolo palestinese", ha aggiunto il diplomatico iraniano, citato dall'Irna.
Idf, attacchi in Cisgiordania erano coordinati
Le Forze di difesa israeliane (Idf) e lo Shin Bet ritengono che i due attacchi sferrati da terroristi palestinesi nella notte con autobomba in Cisgiordania fossero coordinati. E' quanto emerge dalle indagini condotte sugli attacchi sventati nella zona di Gush Etzion. I due palestinesi, poi uccisi dai militari israeliani, sono partiti entrambi dalla zona di Hebron e si sono diretti verso l'insediamento di Etzion per realizzare i loro piani.
Un'autobomba è stata fatta esplodere in una stazione di servizio all'incrocio di Gush Etzion, mentre l'auto de secondo palestinese è esplosa nell'insediamento di Karmei Tzur.
Idf sventa attacchi con autobomba in Cisgiordania, Hamas ne promette altri
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno riferito di aver sventato due attentati con autobomba in Cisgiordania, annunciando l'uccisione di due sospetti terroristi palestinesi nella zona di Gush Etzion. Hamas, per contro, ha lodato l'esplosione delle due autobomba che avrebbero potuto causare molte vittime affermando in una nota che ''la resistenza continuerà fino a quando andrà avanti l'aggressione dell'occupante''. Nel primo incidente, un'auto è esplosa in una stazione di servizio vicino all'incrocio di Gush Etzion. Le truppe inviate sulla scena hanno ucciso a colpi di arma da fuoco un terrorista che era arrivato a bordo del veicolo e che aveva tentato di attaccarli, ha detto l'esercito.
Nel secondo attacco, un palestinese ha speronato un'auto all'ingresso del vicino insediamento di Karmei Tzur e le truppe dell'Idf hanno aperto il fuoco contro l'aggressore. Uno dei membri della sicurezza locale ha investito l'aggressore uccidendolo. Poco dopo l'auto del palestinese è esplosa per l'ordigno collocato al suo interno.
Wafa: "Decine di civili uccisi a Gaza in attacchi israeliani"
Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, decine di civili sono stati uccisi e feriti sabato negli attacchi aerei israeliani che hanno preso di mira diverse aree della Striscia di Gaza. Gli attacchi sarebbero avvenuti a sud di Gaza City, nel quartiere Zeitoun, a sud-est della città, nel campo di Jabalia, a nord della Striscia e a ovest del campo di Nuseirat.
Media: "Idf bombarda obiettivi Hezbollah nel sud del Libano"
Secondo la tv libanese al Manar, legata ad Hezbollah, le truppe israeliane stanno bombardando obiettivi nei villaggi di Deir Seryan e Taybeh, nel Libano meridionale. Il bombardamento avviene in risposta ai 40 razzi lanciati dalle milizie del partito di Dio sulla Galilea occidentale, alcuni dei quali sono stati intercettati e altri hanno colpito l'area, ma senza provocare feriti.
Idf: "Raffica di razzi stanotte dal Libano verso la Galilea"
Una raffica di circa 40 razzi è stata lanciata dal Libano verso la Galilea Occidentale questa notte. Lo afferma l'esercito israeliano, scrive Times of Israel. L'Idf ha detto che alcuni dei razzi sono stati intercettati e altri hanno colpito l'area, anche se non hanno causato feriti. Le truppe hanno bombardato i siti di lancio con l'artiglieria. Nel frattempo, l'Idf afferma di aver colpito diversi lanciarazzi di Hezbollah nel Libano meridionale.
Idf, 40 razzi lanciati dal Libano verso nord Israele
Una raffica di 40 razzi sono stati lanciati nella notte dal sud del Libano verso la Galilea occidentale, nel nord di Israele. Lo hanno riferito le Idf spiegando che alcuni razzi sono stati intercettati e altri hanno colpito la zona, ma non si sono verificati feriti. In risposta, i militari israeliani hanno bombardato i siti di lancio con l'artiglieria.
Oms, 1,2 milioni dosi di vaccino antipolio consegnati a Gaza
Circa 1,2 milioni di dosi di vaccino contro la poliomielite sono già state consegnate a Gaza in vista della campagna prevista a partire dal primo settembre per vaccinare oltre 640.000 bambini. Lo ha affermato, riferisce France 24 online, Rik Peeperkorn, rappresentante dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per i territori palestinesi occupati, aggiungendo che altre 400.000 dosi circa sono in viaggio verso la striscia di Gaza.
Gallant furioso con Netanyahu, 'condanni a morte gli ostaggi'
"Il primo ministro può prendere tutte le decisioni e può anche decidere di uccidere tutti gli ostaggi": queste le parole che il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant - stando a quanto riferito dai media - avrebbe rivolto infuriato al premier Benyamin Netanyahu durante la riunione del gabinetto di sicurezza ieri sera. Lo scontro, riferisce il Times of Israel, sarebbe esploso quando Netanyahu ha annunciato che, all'insaputa di Gallant, aveva deciso di portare al voto la questione dello spiegamento delle Idf lungo il corridoio Filadelfia, al confine tra la Striscia e l'Egitto. Ai ministri è stato chiesto di approvare una serie di mappe redatte dall'Idf che mostrano come Israele intenda mantenere le sue truppe nel corridoio: il gabinetto ha votato otto a uno, con un'astensione, per sostenere la posizione di Netanyahu a favore del mantenimento della presenza militare israeliana lungo il confine tra Gaza ed Egitto come parte di qualsiasi potenziale accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi.
Negoziati su Gaza, delegazione Israele rientrata da Doha
La delegazione negoziale israeliana è tornata dal Qatar dopo essere volata a Doha martedi' per i colloqui volti a raggiungere un accordo per un cessate il fuoco e la liberazione di ostaggi. Fonti israeliane hanno fatto sapere che non ci sono stati progressi per quanto riguarda le linee rosse indicate dal premier Benjamin Netanyahu, tra cui le ispezioni sulla rotta Netzarim, la presenza dei soldati dell'Idf sul corridoio Filadelfia e la gestione del valico di Rafah.