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Guerra Ucraina-Russia, Zelensky: "Avanziamo nel Kursk, controlliamo 74 comunità"

©Ansa

"Sono costantemente in contatto con il comandante in capo Oleksandr Syrsky e ricevo resoconti sulla situazione in prima linea e sulle nostre operazioni nella regione di Kursk. Nonostante le battaglie difficili e intense, le nostre forze continuano ad avanzare nella regione di Kursk e il 'fondo di scambio' del nostro stato sta crescendo", ha detto il leader ucraino. "Mosca preparata ad un attacco nucleare contro i Paesi della Nato": lo rivelano file segreti visionati dal Financial Times

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Gli sfollati della regione russa di Kursk saranno trasferiti nella regione occupata di Zaporizhzhia

I civili sfollati dalla regione russa di Kursk in seguito all'incursione delle forze ucraine iniziata la scorsa settimana saranno trasferiti, già nei prossimi giorni, nelle regioni occupate dai russi dell'Ucraina, ha anticipato il governatore ad interim della regione russa, Aleksei Smirnov dopo aver discusso del piano con il suo collega insediato dai russi a Zaporizhzhia, Evgeny Balitsky. Balitsky ha proposto che gli sfollati siano ospitati nei sanatori e nei pensionati sul Mare d'Azov. Il primo trasporto avverrà quindi nei prossimi giorni, ha spiegato Smirnov. 

Kiev: "Nessun interesse nell'occupazione della regione russa di Kursk ma solo a proteggere civili"

Kiev assicura che non ha alcuna intenzione di occupare la regione russa di Kursk, dopo l'incursione delle forze militari iniziata la scorsa settimana. Un portavoce del ministero degli Esteri ha precisato che l'operazione ha come obiettivo quello di rendere più difficile la logistica militare delle forze di Mosca e il rafforzamento delle unità militari nell'est dell'Ucraina. Secondo la versione ucraina, le forze di Kiev controllano mille chilometri quadrati di territorio.  "Diversamente dalla Russia, l'Ucraina non ha bisogno delle proprietà degli altri. L'Ucraina non è interessata a prendere il controllo della regione di Kursk, ma proteggere la vita degli ucraini", ha spiegato Heorhii Tykhyi.

Offensiva di Kiev in Russia, Putin vuole una risposta dura. VIDEO

Missione russa all'Onu: "Kiev merita la resa incondizionata"

Con l'attacco alla regione russa di Kursk, i dirigenti di Kiev hanno mostrato il loro "vero volto" e ora meritano "null'altro che una sconfitta totale e una resa incondizionata". Lo ha detto Dmitri Polyansky, vice rappresentante permanente di Mosca alle Nazioni Unite. "Coloro che speravano che questo barbaro attacco avrebbe creato discordia tra i russi e li avrebbe spaventati - ha aggiunto Polyansky, citato dalla Tass - hanno commesso un errore fatale. Questo crimine ha solo unito la nostra società". 

Filorussi, sale a 2 morti e 30 feriti il bilancio del raid su autobus in Lugansk

E' salito a due morti e una trentina di feriti il bilancio del bombardamento ucraino su un autobus civile avvenuto oggi nella cittadina di Lisichansk, nella regione ucraina di Lugansk, quasi interamente controllata dai russi. Lo hanno detto le autorità filorusse locali, secondo le quali il mezzo è stato colpito da una testata a grappolo. L'ambasciatore Rodion Miroshnik, responsabile del dossier riguardante le violazioni contro i civili da parte delle forze ucraine, ha accusato le truppe di Kiev di avere colpito intenzionalmente l'autobus. "Bombardare il centro di una popolosa città con una munizione a grappolo - ha affermato il diplomatico, citato dalla Tass - non può essere accidentale. Questa è un'azione voluta, con l'intento di seminare la paura e uccidere il maggior numero di civili possibile". 

Ucraina, la carità del Papa: giunti a Kharkiv i tir con gli aiuti

La carità del Papa arriva nel cuore del conflitto in Ucraina, a Kharkiv, la regione tra quelle maggiormente colpite dai bombardamenti russi. I camion con cibo (in particolare quello a lunga conservazione), prodotti alimentari per i bambini e per l'igiene personale, abiti, medicinali e altri beni di prima necessità sono giunti ieri, 12 agosto, dopo circa quattro giorni dalla partenza da Roma, lo scorso giovedì 8. Tutta l'operazione è stata gestita, come sempre, dal Dicastero per la Carità guidato dal cardinale elemosiniere Konrad Krajewski. Lo riferisce Vatican News. A questa nuova opera di carità del Papa - che dall'inizio della guerra ha continuamente inviato doni per la popolazione provata dal conflitto, di cui si è fatto latore personalmente lo stesso Krajewski in una decina di viaggi in Ucraina - ha collaborato un gruppo di Guardie Svizzere. I giovani soldati si sono recati nella Basilica romana di Santa Sofia e lì hanno caricato per alcune ore i tir manualmente, così da riempirli di scatoloni fino al tetto. I beni inviati da Roma sono quindi arrivati nella regione di Kharkiv e condivisi anche con la locale Chiesa greco-cattolica. In un video - giunto ai media vaticani - il vescovo greco-cattolico Vasyl Tuchapets, dell'Esarcato di Kharkiv, ringrazia il Papa e la Santa Sede per questo gesto di vicinanza. Alle sue spalle si vede la cattedrale di San Nicola, dove è stato allestito un centro di raccolta degli aiuti. "Sia lodato Gesù Cristo. Nella nostra cattedrale sono arrivati gli aiuti umanitari da Roma. Vorrei soprattutto ringraziare don Marco Semehen che ha organizzato la raccolta per le persone di Kharkiv che soffrono a causa della guerra. Ringrazio l'Associazione di Santa Sofia, i volontari e i membri della comunità di Roma che hanno preparato e spedito questi aiuti. Sono arrivati prodotti che la gente chiede sempre e anche altre cose di cui ha bisogno". In modo particolare l'esarca Tuchapets esprime la sua gratitudine al cardinale Krajewski per questi aiuti e la Santa Sede per il suo supporto. "Ultimamente - dice - tanta gente è stata evacuata dai luoghi vicino al confine con la Russia, in particolare da Vovchansk e Lyptsi, dove sono in corso i combattimenti. Tante di queste persone sono arrivate a Kharkiv e vengono da noi ogni giorno a chiedere cibo e altre cose essenziali come lenzuola e stoviglie, perché spesso sono dovuti scappare soltanto con i documenti in mano per salvare la propria vita. Quindi questi aiuti umanitari sono veramente importanti e ringrazio ancora tutti i benefattori che hanno accolto il nostro appello e hanno deciso di aiutare la gente di Kharkiv che soffre dalla guerra. Preghiamo per tutti i benefattori. Che Dio vi benedica". Soddisfatto si dice pure il cardinale Krajewski che, raggiunto da Radio Vaticana - Vatican News, commenta: "È veramente una gioia ricevere la notizia che i tir con i doni del Santo Padre e di tanti romani è arrivato a destinazione in Ucraina. Prima non era possibile rivelare il luogo per questioni di sicurezza. Si tratta delle zone più bombardate dove la gente soffre moltissimo".

Putin nomina Patrushev a capo organismo per sviluppo Marina

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto per la creazione del Collegio Marittimo, un organismo designato a delineare lo sviluppo strategico della Marina e delle rotte marittime, che sarà guidato da Nikolai Patrushev, fino al maggio scorso segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale. Lo riferisce l'agenzia Tass. Patrushev, che è consigliere di Putin, ha detto che il nuovo organismo avrà una funzione consultiva per lo sviluppo strategico della Marina, la protezione degli interessi nazionali nell'Artico e il sostegno allo sviluppo delle attività marittime. (ANSA).   

Mosca protesta con Chisinau per notizie su F-16 in Moldavia

L'incaricato d'affari presso l'ambasciata della Moldavia in Russia è stato convocato oggi presso il ministero degli Esteri, che gli ha espresso la "seria preoccupazione" di Mosca per notizie apparse su media russi e moldavi circa la possibilità che jet F-16 forniti da Paesi occidentali all'Ucraina siano "basati in Moldavia e che da lì compiano missioni per bombardare il territorio russo". Il ministero degli Esteri russo, si legge in un comunicato, ha inoltre stigmatizzato "la militarizzazione in corso della Moldavia e la conduzione di esercitazioni congiunte delle forze del Paese con contingenti di Stati membri della Nato", e ha invitato Chisinau ad "aderire strettamente al suo status neutrale" e a "non intraprendere iniziative che potrebbero contribuire alla escalation della crisi ucraina". Il ministero degli Esteri moldavo, citato dall'agenzia Moldpres, ha definito quelle citate dalla parte russa come "fake news online" e ha assicurato che "la Repubblica di Moldavia non ospita e non ospiterà armamenti ed equipaggiamenti militari, compresi aerei destinati all'Ucraina

Ucraina: Ue versa 4,2 miliardi di primo pilastro "facility"

La Commissione europea ha erogato il primo pagamento regolare di circa 4,2 miliardi nell'ambito della Ukraine Facility, portando a 12 miliardi il totale dei finanziamenti UE finora erogati al governo ucraino nell'ambito dello strumento. Come informa una nota di Bruxelles, a seguito della richiesta di pagamento presentata dall'Ucraina, il Consiglio ha approvato la valutazione della Commissione secondo cui l'Ucraina ha soddisfatto in modo soddisfacente i nove indicatori di riforma collegati al primo pagamento trimestrale regolare. Tali condizioni, che riguardano la gestione delle finanze pubbliche, la governance delle imprese statali, il contesto imprenditoriale, l'energia e lo sminamento, sono state stabilite nel Piano per l'Ucraina. Il pagamento odierno fa seguito ai pagamenti iniziali effettuati nell'ambito dello strumento, vale a dire 6 miliardi di euro in finanziamenti ponte e 1,9 miliardi di euro in prefinanziamenti, e testimonia la rapida attuazione del piano per l'Ucraina, secondo la Commissione. E' previsto che per il periodo 2024-2027 saranno forniti nell'ambito dello strumento dell'UE per l'Ucraina fino a 50 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti, per sostenere gli sforzi del paese volti a sostenere la stabilità macrofinanziaria, promuovere la ripresa a breve termine nonché' ricostruire e modernizzare attuando al tempo stesso le principali misure riforme per il suo percorso di adesione all'UE. Il finanziamento a sostegno del piano per l'Ucraina è subordinato al rispetto degli indicatori di riforma e di investimento trimestrali prestabiliti e approvati dal Consiglio.

Mosca, altri 2.000 civili lasciano zone combattimento Kursk

Altri 2.000 civili hanno lasciato nelle ultime 24 ore le aree dei combattimenti in corso nella regione russa di Kursk, dove dal 6 agosto è in corso un'incursione delle forze ucraine. Lo ha detto Artyom Sharov, del ministero delle Emergenze russo. Ieri il governatore della regione, Alexei Smirnov, aveva detto che dall'inizio dell'operazione erano circa 121.000 gli evacuati

Onu: "Preoccupati da operazione Kursk, proteggere civili"

L'agenzia per i diritti umani delle Nazioni Unite è preoccupata per il possibile impatto sui civili dei recenti sviluppi militari nella guerra tra Russia e Ucraina. Lo riporta il Guardian. "Ovunque si verifichino operazioni militari da entrambe le parti, la protezione dei civili in conformità con il diritto umanitario internazionale deve essere la massima priorità", ha affermato la portavoce dell'agenzia in un briefing, aggiungendo che l'Onu ha ricevuto resoconti non verificati di quattro civili uccisi, più un corrispondente di guerra e una paramedica feriti. Non è stata in grado di stabilire in quali circostanze si siano verificati questi episodi. 

Mosca sospetta Kiev di detenere una "bomba sporca"

L'Ucraina potrebbe essere in possesso di una "bomba sporca": è il sospetto del comandante delle forze russe di protezione dalle radiazioni, dai prodotti chimici e dalla biologia, Igor Kirillov. Come ha detto in un'intervista al canale tv Zvezda, "non sto rivelando un segreto: non è così difficile da realizzare e penso che ce l'abbiano". Già qualche tempo fa il ministero della Difesa russo aveva dichiarato che il combustibile nucleare esaurito e i rifiuti pericolosi della produzione chimica venivano portati in Ucraina e potevano essere utilizzati per realizzare "una bomba sporca". "Le informazioni attuali indicano che le sostanze chimiche radioattive vengono portate in Ucraina per essere rottamate, il che trasforma il paese in una discarica di combustibile nucleare esaurito e rifiuti chimici pericolosi", disse all'epoca lo stesso Kirillov. Per "bomba sporca" si intende un'arma che combina materiale radioattivo con esplosivi convenzionali.

L'Ue ribadisce: "'Kiev ha il diritto di colpire anche nel Kursk"

 La Commissione europea è "pienamente a favore dell'esercizio legittimo all'autodifesa da parte dell'Ucraina e dei suoi sforzi per ripristinare la sua integrità territoriale e sovranità e per respingere e combattere l'aggressione illegale della Russia", anche attraverso l'incursione nell'oblast di Kursk. Lo ha ribadito un portavoce dell'esecutivo Ue durante un briefing con la stampa. "I Paesi membri forniscono equipaggiamento militare all'Ucraina per il quale possono richiedere un rimborso parziale tramite l'Ue", ha ricordato

Von der Leyen: "Siamo con Kiev, finora aiuti per 114 miliardi"

"L'Europa è fermamente al fianco dell'Ucraina". Lo scrive la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su X dopo l'erogazione della prima tranche trimestrale da 4,2 miliardi di euro dalla Ukraine Facility, che prevede in tutto 50 miliardi di euro per la ripresa e alla ricostruzione dell'Ucraina. Lo stanziamento è volto a "far funzionare lo Stato ucraino mentre combatte per la sua sopravvivenza", sottolinea von der Leyen, ricordando che l'Ue, insieme ai Paesi membri, ha fornito "un sostegno di circa 114 miliardi di euro all'Ucraina dall'inizio della guerra di Putin

Filorussi, bombe ucraine su bus in Lugansk, 1 morto e 28 feriti

Una persona è morta e altre 28 sono rimaste ferite oggi in un bombardamento di artiglieria ucraino che ha colpito un autobus civile nella regione di Lugansk, secondo quanto reso noto dal governatore, Leonid Pasechnik. Sei dei feriti versano in condizioni gravissime, ha aggiunto Pasechnik, citato dall'agenzia Ria Novosti.    


Mosca, respinti nuovi tentativi ucraini di avanzare in Kursk

Le forze russe continuano a respingere i tentativi di quelle ucraine di avanzare nel territorio della regione di Kursk, ha affermato oggi il ministero della Difesa di Mosca. Inoltre, secondo quanto si legge in un comunicato, le forze aeree e missilistiche russe hanno colpito le riserve delle forze armate ucraine nelle aree di Miropol, Mogritsa e Petrushevka nella regione ucraina di Sumy. Il ministero russo afferma che nelle ultime 24 ore sono stati eliminati 420 militari ucraini, portando il totale a 2.030 militari dall'inizio dell'incursione, il 6 agosto scorso

Guerra in Ucraina, 1000 chilometri quadrati conquistati in territorio russo

Ucraina: Kiev, non vogliamo annettere territori russi

L'Ucraina non sta cercando di "annettere" il territorio russo, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Georgi Tykhii, riferendosi alle operazioni militari in corso da una settimana nella regione russa di Kursk. A differenza della Russia, l'Ucraina non ha bisogno di proprietà altrui. L'Ucraina non vuole annettere alcun territorio nella regione di Kursk, ma vuole proteggere le vite dei suoi cittadini", ha dichiarato il diplomatico in una conferenza stampa



Kiev, 'stiamo raggiungendo i nostri obiettivi nel Kursk'

Le Forze armate dell'Ucraina stanno raggiungendo i loro rispettivi obiettivi nella regione (russa, ndr) di Kursk e continueranno ad agire nella misura necessaria per la sicurezza e la difesa dell'Ucraina: lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Heorhii Tyhiy, come riporta Rbc-Ucraina. L'operazione, ha aggiunto, "impedisce alla Russia di trasferire ulteriori unità nella regione (ucraina, ndr) di Donetsk e complica la sua logistica militare".

L'Ue stanzia i primi 4,2 miliardi a Kiev per la ricostruzione

Dopo il via libera arrivato il 6 agosto da parte degli ambasciatori dei Paesi Ue, la Commissione europea ha erogato la prima tranche trimestrale da 4,2 miliardi di euro a Kiev per sostenere la ripresa e la ricostruzione tramite la Ukraine Facility. L'Ucraina ha soddisfatto "i nove indicatori di riforma" necessari a ottenere la rata, in particolare su "gestione delle finanze pubbliche, governance delle imprese statali, ambiente imprenditoriale, energia e sminamento". La tranche trimestrale segue i pagamenti iniziali effettuati nell'ambito dello strumento - 6 miliardi di euro di finanziamenti ponte e 1,9 miliardi in pre-finanziamenti - portando a 12 miliardi le risorse complessive erogate. Fino al 2027, la Ukraine Facility prevede fino a 50 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti. 

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