Evan Gershkovich, il reporter americano del Wall Street Journal condannato in Russia a 16 anni di prigione per spionaggio, e l'ex marine americano Paul Whelan sono stati rilasciati dalla Russia nell'ambito di uno scambio di prigionieri. Liberato anche il dissidente Vladimir Kara-Murza. I familiari alla Casa Bianca per incontrare Joe Biden. Il presidente Usa: "Impresa diplomatica, finita agonia"
Biden: 'Non ho bisogno di parlare con Putin'
"Non ho bisogno di parlare con Putin": lo ha detto Joe Biden parlando alla Casa Bianca dello scambio di prigionieri con la Russia, rispondendo ad una domanda se si fosse sentito col leader del Cremlino.
Biden, il brutale calvario dei prigionieri in Russia è finito
"Il loro brutale calvario è finito": lo ha detto Joe Biden parlando alla Casa Bianca dello scambio di prigionieri con la Russia. E ha aggiunto che "non necessario parlare con Putin". Poi ha ringraziato i paesi amici.
Usa-Russia: Biden, impresa di diplomazia e amicizia
"La loro brutale ordalia è finita e sono liberi", ha detto il presidente Usa Joe Biden, aggiungendo che gli ex prigionieri hanno lasciato la Russia e stanno tornando a casa. Dice che lui e i familiari sono riusciti a parlare con loro dallo Studio Ovale. Definisce il rilascio multi-paese "un'impresa di diplomazia e amicizia".
Harris, orribile calvario finito per prigionieri in Russia
"Oggi celebriamo la liberazione di Paul, Evan, Alsu, Vladimir e di altri che sono stati ingiustamente trattenuti in Russia. Mi dà grande conforto sapere che il loro orribile calvario è finito e che presto saranno riuniti alle loro famiglie. Io e il presidente non smetteremo di lavorare finché ogni americano ingiustamente trattenuto o tenuto in ostaggio non sarà riportato a casa": così Kamala Harris su X dopo lo scambio di prigionieri tra Usa, Russia e altri Paesi.
In scambio prigionieri anche reporter russo-spagnolo Gonzalez
"La liberazione è stata possibile grazie a intensi negoziati fra le parti coinvolte e a un esauriente lavoro giuridico che ha assicurato un quadro legale adeguato alla sua realizzazione", si legge nel comunicato diffuso dall'avvocato di Pablo Gonzalez, Gonzalo Boye, ripreso dall'agenzia Efe. Secondo Boye, la liberazione "rappresenta un precedente significativo a favore della libertà di tutti i giornalisti che si trovano in questi momenti incarcerati in diversi Paesi". Il ministro degli Esteri spagnolo, José Manue Albares, aveva assicurato in più occasioni di seguire il caso direttamente con il suo omologo polacco, chiedendo che fossero formalizzate le accuse contro l'arrestato. Gonzalez fu fermato dalle autorità polacche il 28 febbraio 2022, mentre copriva la crisi umanitaria al confine polacco-ucraino provocata dall'invasione russa in Ucraina, accusato di spionaggio. In precedenza, agli inizi di febbraio, era stato fermato da agenti ucraini nella regione del Donbass senza il dovuto accredito giornalistico, ed era stato rilasciato poco dopo. Al momento dell'arresto in Polonia, sarebbe stato trovato in possesso di due passaporti e di varie carte di identità russa con nominativi diversi, che hanno sollevato i sospetti sulla sua attività. Dall'arresto, è stato rinchiuso nel penitenziario di Radom in carcerazione preventiva, più volte prorogata, l'ultima volta a marzo dalla Corte di Appello della città polacca di Lublin. Varie organizzazioni umanitarie e professionali, fra cui Reporter senza Frontiere, il Comitato per la protezione dei giornalisti e il Comitato 'Free Pablo', avevano sollecitato il rilascio, chiedendo alle autorità polacche di formalizzare le accuse nei suoi confronti e di presentare prove sostanziali. Nel comunicato il suo difensore evidenzia che "i motivi umanitari sono stati fondamentali per la decisione" della liberazione e valorizza "l'interesse reale mostrato dalle autorità russe di trovare una soluzione alla situazione, mentre altri si sono dedicati a criminalizzare Pablo Gonzalez", rileva l'avvocato Gonzalo Boye nella nota.
Berlino, liberare Krasikov una decisione non facile
Il governo tedesco ha affermato che lo scambio di prigionieri con Mosca, che ha comportato in particolare il rilascio di Vadim Krasikov, presunto ex agente russo in carcere fino ad oggi in Germania con l'accusa di aver ucciso un ex comandante ceceno a Berlino, "non è stato facile" ma è stato necessario per aiutare le persone arbitrariamente imprigionate da Mosca e Minsk. "La decisione non è stata facile per il governo tedesco", ha detto in una nota il portavoce del cancelliere Scholz, Steffen Hebestreit, esortando le autorità russe e bielorusse a "liberare tutte le altre persone ingiustamente detenute per motivi politici.
Harris, orribile calvario finito per prigionieri in Russia
"Oggi celebriamo la liberazione di Paul, Evan, Alsu, Vladimir e di altri che sono stati ingiustamente trattenuti in Russia. Mi dà grande conforto sapere che il loro orribile calvario è finito e che presto saranno riuniti alle loro famiglie. Io e il presidente non smetteremo di lavorare finché ogni americano ingiustamente trattenuto o tenuto in ostaggio non sarà riportato a casa": così Kamala Harris su X dopo lo scambio di prigionieri tra Usa, Russia e altri Paesi.
Alle ore 18 dichiarazione Biden sullo scambio di prigionieri
Joe Biden rilascerà alle 12.00 ora locale, ore 18.00 italiane, una dichiarazione sullo scambio di prigionieri che si è tradotto nella liberazione di Evan Gershkovich, Paul Whelan, Alsu Kurmasheva e Vladimir Kara-Murza.
Famiglie dei prigionieri Usa liberati alla Casa Bianca
Le famiglie dei prigionieri americani rilasciati da Mosca in uno scambio con Usa e altri Paesi sono alla Casa Bianca in attesa di incontrare Joe Biden. Lo riferisce la Cnn.
Usa-Russia: Cremlino, commenteremo scambio a tempo debito
Il Cremlino commenterà lo scambio di prigionieri tra Russia, Stati Uniti e un certo numero di paesi occidentali "a tempo debito". Lo ha detto il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov in un'intervista alla stazione radio Komsomolskaya Pravda, rispondendo a una domanda sul fatto che Mosca non era ancora intervenuta sullo scambio di prigionieri avvenuto oggi con la mediazione della Turchia.
Ankara, i prigionieri sono sugli aerei pronti per il ritorno
"Completate le procedure di ratifica (dello scambio) tra le parti, i controlli sanitari dei prigionieri e l'adempimento di altre necessità richieste, i prigionieri sono stati messi sugli aerei dei Paesi in cui viaggeranno, con l'approvazione e le istruzioni del Mit (i servizi segreti turchi). Il Mit ha anche autorizzato il ritorno degli aerei delle nazioni che partecipano (allo scambio di prigionieri)". Lo si legge in una nota della presidenza della Repubblica turca sullo scambio di prigionieri in corso ad Ankara tra Russia e i Paesi occidentali. I colloqui per lo scambio si sono tenuti in Turchia in luglio, aggiunge il comunicato.
'Scambio prigionieri Usa-Russia all'aeroporto di Ankara'
I servizi segreti turchi stanno coordinando lo scambio di prigionieri tra Russia e gli Usa che coinvolge anche Evan Gershkovich, il reporter del Wall Street Journal, e l'ex marine americano Paul Whelan. Lo hanno riferito fonti informate sul dossier al quotidiano turco Daily Sabah. L'operazione sta avvenendo all'aeroporto di Ankara, come riferisce anche la Tass.
Media, è il più grande scambio di prigionieri Usa-Russia
Se fosse confermato che le persone coinvolte sono 24, detenute in più Paesi, si tratterebbe del più grande e complesso scambio di prigionieri tra Washington e Mosca, e anche nella storia Usa. Lo sottolineano alcuni media americani.
Fox, Gershkovich potrebbe tornare in Usa a fine giornata
Il reporter del Wsj Evan Gershkovich potrebbe tornare negli Usa a fine giornata nello scambio di detenuti tra Usa e Russia. Lo riferisce Fox News.
Media, 24 prigionieri compresi nello scambio
Tra coloro che dovrebbero essere liberati anche Vadim Krasikov, russo imprigionato in Germania per aver ucciso nel 2019 a Berlino l'ex comandante ribelle ceceno Zelimkhan Khangoshvili. Si tratta del primo scambio di prigionieri tra Russia e Occidente dopo quello nel dicembre 2022 tra la stella del basket statunitense Brittney Griner e il trafficante d'armi russo Viktor Bout. Gia' nel 2010 c'era stato un grosso scambio, che coinvolgeva 14 presunte spie (tra cui 'la rossa' Anna Chapman), mentre quelli precedenti piu' importanti risalgono alla Guerra Fredda alla meta' degli anni '80.
Media, 'anche la reporter Kurmasheva dovrebbe essere liberata'
Ci sarebbe anche la giornalista russo-americana Alsu Kurmasheva nella lista dei detenuti che dovrebbero essere rilasciati in uno scambio tra Russia e Stati Uniti: lo scrive la Tass citando a sua volta il canale tv Cbs. Kurmasheva è stata condannata in Russia a sei anni e mezzo di reclusione in base alla legge bavaglio che di fatto proibisce ogni tipo di critica all'invasione dell'Ucraina.
Ucraina: Ue, nessun rischio fornitura petrolio per sanzioni Lukoil
Allo stato attuale, sulla base di "analisi preliminari", non c'è "alcuna indicazione di un rischio imminente per la sicurezza delle forniture di petrolio" in Ungheria e Slovacchia in conseguenza delle sanzioni imposte dall'Ucraina alla compagnia petrolifera russa Lukoil. Lo dice il portavoce della Commissione Europea Balasz Ujvari, durante il briefing quotidiano con la stampa a Bruxelles.
Il vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis, spiega, "ha affrontato la questione con il premier ucraino Denys Shmyhal. Secondo le informazioni che abbiamo, sembra che le sanzioni imposte dall'Ucraina nei confronti di Lukoil non colpiscano il transito del petrolio attraverso l'oleodotto Druzhba, che viene condotto da compagnie commerciali, dato che Lukoil non è il titolare formale del petrolio".
La Commissione "aspetta una risposta dettagliata da Ungheria e Slovacchia, per confermare che le cose stanno così. I servizi della Commissione hanno concluso in via preliminare che allo stato attuale consultazioni urgenti non sono giustificate, dato che non c'è alcuna indicazione di rischi immediati per la sicurezza di approvvigionamento", conclude
'Scambio di prigionieri potrebbe coinvolgere Minsk e Berlino'
Lo scambio di prigionieri tra Usa e Russia potrebbe coinvolgere anche la Bielorussia, la Germania e la Slovenia. Lo scrive la Reuters sul proprio sito, riferendo che diversi detenuti americani sono stati spostati dalle loro prigioni e che negli ultimi giorni almeno sei aerei speciali del governo russo hanno volato da e verso le regioni in cui si trovano le carceri in cui sono detenuti i dissidenti.
Ucraina: Mosca, distrutti 3 lanciatori sistema di difesa aerea Patriot
L'esercito russo ha distrutto in 24 ore tre lanciatori del sistema di difesa aerea americano Patriot in Ucraina. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Mosca, precisando che "l'aviazione, i veicoli aerei senza pilota, le forze missilistiche e l'artiglieria delle Forze Armate della Federazione Russa, oltre ad aver neutralizzato i tre lanciatori, hanno colpito un centro di controllo Uav, treni con personale e munizioni, magazzini con attrezzature militari nemiche in 147 distretti".
I sistemi di difesa aerea - comunica ancora il ministero - hanno abbattuto un missile tattico-operativo Atacms, 14 missili Himars e 61 droni.
'Lo scambio riguarda 24 prigionieri, c'è anche Krasikov'
Lo scambio di prigionieri tra Russia e Paesi occidentali coinvolge 24 persone. Tra questi ci sarebbe anche Vadim Krasikov, un presunto ex agente russo in carcere fino ad oggi in Germania con l'accusa di aver ucciso un ex comandante ceceno a Berlino. Lo riferisce la Cbs, citata dall'agenzia russa Tass.