Medioriente, attacco Israele su Beirut, ucciso il numero 2 di Hezbollah

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A tre giorni dal massacro di bambini drusi a Majdal Shams, nel Golan settentrionale, la rappresaglia israeliana è arrivata. Una potente esplosione ha colpito in serata la roccaforte dei miliziani sciiti filoiraniani a Beirut, obiettivo il Consiglio della Shura di Hezbollah oltre che la sala operativa del braccio militare del partito di Dio e delle Guardie rivoluzionarie iraniane, Fuad Shukr, n. 2 delle milizie di Hassan Nasrallah. Secondo Hezbollah, Israele ha fallito ma altre fonti riferiscono della sua morte

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Iran: Khamenei, la bandiera dell'Islam è oggi nelle mani di Gaza

"Oggi, la più alta bandiera dell'Islam è nelle mani dei palestinesi e del popolo di Gaza e, grazie alla loro resistenza, è stato preparato il terreno più che mai per la promozione dell'Islam". Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, durante un incontro a Teheran con il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, e del segretario generale della Jihad islamica palestinese, Ziad al-Nakhalah. Secondo quanto riferisce Irna, Haniyeh ha affermato che "oggi, 300 giorni dopo l'inizio della guerra di Gaza, siamo ad un punto sensibile e storico ed è tempo che le forze della resistenza consolidino il loro eroismo e la loro vittoria". Da parte sua, Al-Nakhalah ha sottolineato che l'unità di Hamas e della Jihad islamica palestinese e la cooperazione tra i gruppi del "fronte della resistenza" sono nelle loro migliori condizioni. Haniyeh e al-Nakhalah si trovano a Teheran per partecipare alla cerimonia di insediamento del presidente eletto in Iran, Massoud Pezeshkian.

Siccità e causa palestinese nel discorso del re del Marocco

L'acqua e la Palestina al centro del discorso del re per la festa del trono. È una chiamata alla mobilitazione quella che lancia re Mohammed VI ai sudditi per il 25° anniversario della sua salita al trono del Marocco. Tolleranza zero per negligenza, ritardi e cattiva gestione sul tema delle risorse idriche e della loro scarsità.   Non è un discorso che fa il bilancio dell'anno, come nelle scorse occasioni. Quello che il sovrano marocchino ha letto a reti unificate dalla residenza di Tetouan, ieri sera, è piuttosto un allarme nazionale, che punta il dito sui ritardi sulle opere già programmate e non ancora realizzate. "Sei anni consecutivi di siccità hanno colpito profondamente le riserve idriche e le falde acquifere, rendendo la situazione idrica più precaria e più complessa - spiega, ma denuncia - Questa situazione è anche imputabile al ritardo nel completamento di alcuni progetti programmati nel quadro della politica dell'acqua". Poi il pensiero è andato alla causa palestinese di cui re Mohammed VI è uno dei principali portavoce nel mondo. Ha ricordato la sofferenza del "popolo fraterno palestinese" chiedendo una rapida ripresa del dialogo per raggiungere un cessate il fuoco immediato

Leader Hamas a giuramento Pezeshkian, incontra Khamenei

Il capo dell'ufficio politico di Hamas Ismail Haniyeh e il segretario generale del Movimento della Jihad islamica palestinese Ziyad al-Nakhalahe sono a Teheran per

la cerimonia di giuramento del neo eletto presidente iraniano Masout Pezeshkian. Stamattina, secondo quanto riferisce

l'agenzia Irna, hanno incontrato la Guida suprema della Rivoluzione islamica, Ali Khamenei. La cerimonia è  prevista per questo pomeriggio presso il Consiglio islamico, e sono attese una settantina di delegazioni straniere


Austin: "Una guerra tra Israele ed Hezbollah non è inevitabile"

Una guerra tra Israele ed Hezbollah non è inevitabile: lo ha detto il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, sottolineando che Washington vorrebbe che la situazione si risolvesse in modo diplomatico. Austin, riporta l'agenzia di stampa Reuters sul suo sito, è intervenuto oggi su questo tema durante una conferenza stampa congiunta a Manila, a seguito dei colloqui nel settore della sicurezza tenuti insieme al Segretario di Stato Antony Blinken con le rispettive controparti filippine, Gilberto Teodoro ed Enrique Manalo

Israele,truppe si ritirano da Khan Younis dopo ultime operazioni

L'esercito israeliano ha comunicato che la 98ma divisione si è ritirata da Khan Younis, nel sud di Gaza, dopo le ultime operazioni durate poco più di una settimana. L'Idf afferma che negli ultimi giorni le truppe hanno ucciso oltre 150 terroristi, demolito tunnel e altri siti utilizzati da Hamas. Inoltre, i riservisti della 252ma divisione che operano nell'area del corridoio Netzarim hanno ucciso diversi uomini armati durante i raid contro siti di Hamas. 

IDF: "completata attivita' area Khan Yunis"

 Le Forze armate israeliane hanno fornito un bilancio finale delle attività della 98/ma divisione nell'area di Khan Yunis. Come si legge in una dichiarazione su Telegram, "è stato eliminato un terrorista che aveva avanzato molteplici attacchi alle truppe delle IDF nella parte centrale di Gaza". Inoltre, "durante la notte, la 98/ma divisione ha completato la sua attività operativa contro infrastrutture e agenti terroristici nell'area di Khan Yunis. Nell'ultima settimana, le truppe hanno eliminato oltre 150 terroristi, smantellato tunnel terroristici, depositi di armi e infrastrutture terroristiche e localizzato armi".


IDF, colpiti 10 obiettivi Hezbollah in Libano

Durante la notte, le forze armate israeliane hanno colpito una decina di "obiettivi terroristici di Hezbollah in sette diverse aree del Libano meridionale". E' quanto si legge sul profilo Telegram di IDF. Inoltre, spiega ancora l'esercito, "in attacchi aerei e terrestri le IDF hanno eliminato un terrorista di Hezbollah nell'area di Bayt Lif e colpito un deposito di armi, siti di infrastrutture terroristiche, strutture militari e un “lanciatore" sempre nel sud del Libano.

leader di Hamas e Jihad islamica incontrano Khamenei a Teheran

Ismail Haniyeh, il capo dell'ufficio politico di Hamas, e Ziyad al-Nakhalah, il segretario generale della Jihad islamica palestinese, hanno avuto un incontro a Teheran con la Guida suprema della Repubblica islamica, Ali Khamenei. Lo riferisce il portale dei dissidenti iraniani con sede all'estero, Iran International, facendo sapere che Haniyeh e al-Nakhalah si trovano nella capitale iraniana per partecipare alla cerimonia di insediamento del presidente eletto Massoud Pezeshkian

Israele, colpiti 10 obiettivi di Hezbollah in Libano

Durante la notte, le forze di difesa israeliane (Idf) hanno colpito circa 10 obiettivi terroristici di Hezbollah in sette diverse aree del Libano meridionale. Lo riferisce l'Idf aggiungendo di avere eliminato un miliziano di Hezbollah nell'area di Bayt Lif, oltre ad aver colpito un deposito di armi e strutture militari delle milizie legate all'Iran. L'esercito ha fatto sapere inoltre che l'Aeronautica ha colpito Ibrahim Hegazi, responsabile dei missili anticarro nel battaglione Nuseirat di Hamas. Mentre nel centro di Gaza, le truppe stanno conducendo raid mirati, eliminando i terroristi e smantellando le loro infrastrutture terroristiche, anche nell'area di Tel al-Sultan

Tensione in Israele per l'udienza dei 9 soldati arrestati

 L'esercito israeliano (Idf)  ha creato un posto di blocco sulla strada che conduce alla base di Beit Lid, nel centro di Israele, e ha eretto una recinzione all'ingresso del tribunale militare dove oggi pomeriggio si tiene l'udienza sulla custodia cautelare per i nove riservisti arrestati con l'accusa di presunti abusi sessuali a un detenuto, comandante di Hamas di Shujayieh, nel centro di detenzione di Sde Teiman. Le misure di sicurezza sono state prese nel punto in cui rivoltosi di estrema destra hanno fatto irruzione ieri sera tardi per contestare gli arresti. Dopo che nel primo pomeriggio politici e attivisti di destra avevano assaltato la base dell'Idf di Sde Teiman. Decine di ufficiali e soldati della polizia di frontiera sono stati schierati nell'area della base per rafforzare la sicurezza. Intanto l'avvocato di uno dei soldati arrestati ha fatto sapere che il suo assistito sostiene che il detenuto palestinese è stato ferito mentre si trovava in un'altra struttura e solo in seguito è arrivato alla base di Sde Teiman e pertanto i soldati detenuti non hanno alcun collegamento con le accuse

Presidente Iran: "Efficaci le azioni degli Houthi per la Palestina"

Le mosse degli Houthi yemeniti a sostegno della Palestina sono state importanti ed efficaci, riuscendo ad esercitare pressione su Israele e i suoi sostenitori. Lo ha affermato il presidente eletto dell'Iran, Massoud Pezeshkian, durante un incontro con il portavoce e il negoziatore capo del gruppo yemenita, sostenuto da Teheran, Mohammed Abdulsalam. I rapporti tra l'Iran e gli Houthi si basano su una fiducia comune e inviolabile mentre la cooperazione reciproca continuerà in modo più forte che prima, ha aggiunto il presidente iraniano, come riferisce la tv di Stato. Pezeshkian ha anche lanciato un appello alla coordinazione tra i Paesi islamici "per porre fine alla tirannia contro i musulmani". Durante il colloquio, il funzionario degli Houthi, che si trova a Teheran per partecipare alla cerimonia di insediamento di Pezeshkian, ha affermato che il suo gruppo continuerà "la cooperazione e la coordinazione con l'Iran per affrontare le sfide comuni

Israele: soldati arrestati per abusi davanti tribunale militare

I soldati dell'Idf arrestati ieri dalla polizia militare per presunti gravi abusi su sospetti terroristi palestinesi saranno portati oggi davanti al tribunale militare di Camp Gur. Lo afferma l'organizzazione di assistenza legale di estrema destra Honenu che rappresenta alcuni dei soldati. Secondo l'organizzazione, i sospettati sono stati interrogati a lungo dagli investigatori militari e sono rimasti in custodia militare durante la notte. Ieri l'esercito israeliano ha annunciato che nove soldati erano stati arrestati nell'ambito di un'indagine su presunti maltrattamenti di un detenuto in un centro di detenzione dove sono rinchiusi i palestinesi di Gaza dall'inizio della guerra.

Un portavoce dell'esercito ha confermato che nove soldati sono stati "presi per essere interrogati" in relazione al caso. Secondo i media israeliani, il detenuto è un palestinese che sarebbe stato maltrattato nel centro di detenzione di Sde Teiman, nel deserto del Negev, nel sud di Israele.

Israele, Gallant: " Si indaghi su Ben Gvir in assalto a basi Idf"

Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha inviato una lettera al primo ministro Benjamin Netanyahu, esortandolo a indagare se il ministro della Sicurezza nazionale di estrema destra Itamar Ben Gvir abbia ordinato alla polizia di non fermare i rivoltosi nelle basi dell’Idf di Sde Teiman e di Beit Lid dove sono stati arrestati e poi trasferiti nove soldati per presunti abusi sessuali ai danni di un detenuto di Hamas. Lo riporta Times of Israel. "Vi invito ad agire con mano pesante contro i membri della coalizione che hanno preso parte ai disordini e a ordinare un'indagine per verificare se il ministro della sicurezza nazionale abbia impedito o ritardato la risposta della polizia ai violenti incidenti a cui hanno preso parte membri del suo partito", ha scritto Gallant nella lettera, che è stata resa pubblica. Gallant ha affermato che gli eventi di ieri nelle due basi "danneggiano gravemente la sicurezza del paese e l’autorità del governo che esiste grazie dell'IDF".

Iran intenre ampliare le relazioni con la Siria

Il Presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha chiesto di ampliare le relazioni con la Siria e di utilizzarne i legami per incrementare la cooperazione tra i Paesi musulmani della regione e del mondo. L'appello è stato lanciato nel corso di un incontro con il primo ministro siriano Hussein Arnous, giunto ieri a Teheran per partecipare alla cerimonia di giuramento del nuovo presidente. L'Iran e la Siria, in quanto "amici in tempi difficili", dovrebbero rafforzare i legami economici, commerciali e culturali, ha detto Pezeshkian, come riporta l'Irna. Da parte sua, Arnous ha affermato che i due Paesi hanno compiuto passi importanti per espandere le relazioni, ma ci sono ancora potenzialità da sfruttare per approfondire ulteriormente i legami

Sono gravi 7 bambini su 16 feriti dal missile a Majdal Shams

Sedici bambini rimasti feriti dall'esplosione di un missile lanciato dal Libano sabato scorso sulla cittadina drusa di Majdal Shams, sono ancora ricoverati in ospedale, sette dei quali in gravi condizioni. Otto dei feriti sono allo Ziv Medical Center, tre sono gravi, due sono ancora sedati e ventilati. Tutti e tre hanno ferite addominali, al torace e fratture agli arti, afferma l'ospedale. Il Rambam Medical Center di Haifa, dove sono stati portati altri feriti, ha reso noto che 5 bambini sono ancora ricoverati, tre sono in gravi condizioni nell'unità di terapia intensiva pediatrica. Altri tre piccoli sono al Tsafon Medical Center vicino a Tiberiade, uno è ancora in gravi condizioni e un altro in condizioni moderate

Gran Bretagna esorta cittadini a lasciare il Libano

Il governo britannico ha invitato i suoi cittadini a lasciare il Libano e a non recarsi nel paese a causa delle crescenti tensioni in Medio Oriente. Lo ha affermato il ministro degli Affari Esteri, David Lammy. Si tratta di una situazione molto instabile, motivo per cui il personale del Ministero degli Esteri lavora 24 ore su 24 per contribuire a "garantire la sicurezza dei cittadini" del Regno

Unito, ha indicato il capo della diplomazia britannica su X. Il ministero ha avvertito nei suoi avvisi di viaggio che la crisi nella regione potrebbe aggravarsi. "E' necessario disporre di un piano di emergenza personale che non dipenda dal governo del Regno Unito. Ciò potrebbe includere la possibilità di partire rapidamente", si legge. 

Ong, attacchi israeliani su basi militari in Siria

L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha riferito di attacchi israeliani contro due postazioni militari siriane nella provincia meridionale di Daraa nella notte, senza riportare vittime. Questi attacchi arrivano dopo che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso di fornire una "risposta severa" all'attacco attribuito agli Hezbollah libanesi che sabato ha ucciso 12 giovani nell'annesso Golan. Questo movimento filo-iraniano è fortemente radicato in Siria, insieme alle truppe di Damasco, suo alleato. "Israele ha preso di mira due basi di difesa aerea siriane con missili nella provincia di Daraa", ha affermato l'Osservatorio siriano per i diritti umani (OSDH). Gli spari, provenienti dalla parte del Golan siriano occupato e annesso da Israele, non hanno causato vittime, secondo la ong.

Dall'inizio della guerra civile in Siria nel 2011, Israele ha effettuato centinaia di attacchi contro l'esercito e i gruppi filo-iraniani che sostengono il presidente Bashar al-Assad. Queste operazioni sono aumentate dopo l'attacco senza precedenti del palestinese Hamas in Israele il 7 ottobre, che ha scatenato la guerra a Gaza.

Katz: 'Nasrallah un assassino di bambini, agisce per conto Iran'

"Nasrallah è un assassino di bambini che agisce per conto dell'Iran per diffondere il terrore nella regione. Dobbiamo fermarli ora, prima che sia troppo tardi". Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, riferendosi al leader di Hezbollah. 

Iran a Hezbollah, 'nostro dovere sostegno a resistenza'

"L'Iran elogia la resistenza dei coraggiosi combattenti di Hezbollah contro le aggressioni e i crimini del regime sionista e continuerà a sostenere i movimenti di resistenza, come un dovere islamico e una politica di principio della Repubblica islamica": lo ha detto ieri sera il presidente Massoud Pezeshkian durante un incontro con Naim Qassem, il vice del leader di Hezbollah, che si trova a Teheran per partecipare alla cerimonia di giuramento del nuovo presidente. "Il sostegno fornito dagli Stati Uniti e da alcuni Paesi occidentali ai crimini dei sionisti è un'altra macchia sul bilancio dei diritti umani di questi Paesi", ha aggiunto. Secondo la tv di Stato, Qassen ha affermato che grazie al lavoro della "resistenza, il regime sionista sarà certamente sconfitto". 

Iran, "nostra posizione su Palestina invariata con nuovo governo"

"La politica iraniana di difesa dei palestinesi e della causa della liberazione di al-Quds non cambierà con il cambio di amministrazione in Iran": lo ha detto il nuovo presidente, Massoud Pezeshkian. "Continuiamo a sostenere con forza i palestinesi e nulla può turbare la nostra determinazione", ha affermato Pezeshkian ieri sera, durante un incontro con il segretario generale del Movimento del Jihad islamico palestinese, Ziad al-Nakhalah, che si trova a Teheran per partecipare all'insediamento presidenziale di oggi. "Questo incontro è un messaggio importante per coloro che cercano di creare una distanza tra l'Iran e i gruppi di resistenza", ha aggiunto, citato dall'Irna. Al-Nakhalah, da parte sua, ha detto che "la posizione dell'Iran nei confronti della Palestina ha un effetto importante sul mantenimento dello spirito della resistenza palestinese". 

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