A tre giorni dal massacro di bambini drusi a Majdal Shams, nel Golan settentrionale, la rappresaglia israeliana è arrivata. Una potente esplosione ha colpito in serata la roccaforte dei miliziani sciiti filoiraniani a Beirut, obiettivo il Consiglio della Shura di Hezbollah oltre che la sala operativa del braccio militare del partito di Dio e delle Guardie rivoluzionarie iraniane, Fuad Shukr, n. 2 delle milizie di Hassan Nasrallah. Secondo Hezbollah, Israele ha fallito ma altre fonti riferiscono della sua morte
Podemos, bloccare nave con benzina per i caccia israeliani
Il partito spagnolo Podemos ha denunciato all'autorità giudiziaria il passaggio in acque territoriali iberiche di una nave con un carico di "combustibile per aerei da guerra israeliani", chiedendo di "bloccarla" e di effettuare a bordo "un'ispezione": è quanto reso noto dalla segretaria generale della formazione, Ione Belarra. "Il governo è obbligato ad agire così per non contribuire al genocidio", ha scritto su X. L'imbarcazione in questione, una nave-cisterna chiamata Overseas Santorini, aveva in programma già venerdì scorso una sosta nel porto spagnolo di Cartagena: dopo proteste di collettivi locali e dello stesso Podemos, i suoi responsabili hanno però deciso di cambiare programmi e puntare a uno scalo a Gibilterra, secondo l'agenzia di stampa Efe. Già da tempo il governo spagnolo ha annunciato di non voler consentire lo scalo in territorio nazionale a navi con carichi di materiale bellico diretti verso Israele.
Un altro soldato israeliano accusato di violenze a detenuti
Un riservista dell'esercito israeliano, estraneo alle indagini in corso sui nove soldati arrestati ieri, è stato incriminato per abusi contro detenuti palestinesi. Secondo l'accusa dei procuratori militari, il riservista, in diversi incidenti tra febbraio e giugno, mentre garantiva il trasporto di sospetti terroristi, avrebbe "usato gravi violenze contro di loro".
Iran: slogan contro Israele durante l'insediamento di Pezeshkian
Alcuni deputati hanno intonato slogan contro Israele e gli Stati Uniti durante la cerimonia di insediamento, presso il Parlamento di Teheran, del presidente iraniano Massoud Pezeshkian. Lo riferisce il portale dei dissidenti iraniani con sede all'estero, Iran International, pubblicando su X un video in cui si vedono parlamentari che gridano "morte a Israele" e "morte all'America" durante la cerimonia di giuramento del presidente iraniano.
La prigione delle violenze innesca caso in Israele
L'arresto di nove soldati israeliani con l'accusa di abusi gravi su un detenuto palestinese continua ad agitare Israele, mentre prosegue la guerra a Gaza contro Hamas e non accenna a diminuire la tensione con Hezbollah al nord, dove
un civile e' morto a causa di un raid missilistico. L'indignazione provocata dal presunto violento atto di sodomia su un dirigente di Hamas non ha impedito a un gruppo di sostenitori dei riservisti in detenzione di radunarsi fuori dalla base di Beit Lid, dove è attesa l'udienza dei sospettati. Già ieri la base nel centro di Israele, dove sono in custodia i nove soldati, era stata presa d'assalto da manifestanti ultranazionalisti, così come la base di Sde Teiman dove sarebbe avvenuta tre settimane fa la violenza. L'uomo, un miliziano di alto grado di Nukhba, le forze speciali di Hamas, è stato trovato in "condizioni molto serie" con gravi danni all'ano e al retto tanto da non poter camminare. E' stato trasferito in un ospedale vicino ed è stato sottoposto a operazione chirurgica. Uno dei riservisti accusati, tramite il suo avvocato Efraim Demri, ha negato ogni responsabilità, sostenendo che il detenuto è stato ferito mentre si trovava in una struttura diversa e solo in seguito è arrivato alla base di Sde Teiman. Altri hanno negato categoricamente le accuse, spiegando che a volte i detenuti creano coltelli e armi rudimentali, motivo per cui vengono periodicamente perquisiti. Per questo secondo quanto riferito da Honenu, organizzazione di assistenza legale di estrema destra che rappresenta alcuni dei sospettati, durante una perquisizione il prigioniero "ha opposto resistenza e ha iniziato ad attaccare e mordere i soldati e ha cercato di afferrare una delle loro pistole taser", ferendo leggermente uno
di loro. "Solo grazie alla loro determinazione i soldati sono
riusciti a sopraffare il terrorista", ha affermato l'organizzazione, senza spiegare come l'incidente abbia potuto causare le gravi ferite riportate dall'uomo. "Il prigioniero che ha presentato la denuncia era un comandante Nukhba e aveva autorità sugli altri prigionieri nella struttura. Si à opposto alla perquisizione e quindi è stato necessario usare la forza. Ma era completamente vestito e non ci sono state violenze all'ano", hanno fatto sapere i soldati, sottolineando che il miliziano stava incitando gli altri prigionieri alla rivolta.
No Hezbollah a diplomazie, se Israele attacca rispondiamo
Secondo fonti di media internazionali, Hezbollah ha respinto le richieste degli inviati di numerosi Paesi, con in testa gli Usa, di astenersi dal rispondere a un eventuale attacco israeliano come rappresaglia per i 12 bambini e adolescenti uccisi da un razzo lanciato dal Libano sabato scorso sul villaggio druso di Majdal Shams, nel Golan settentrionale.
Msf, proteggere l'ospedale Nasser nel sud di Gaza
Un appello per proteggere l'ospedale Nasser, l'ultima struttura ospedaliera principale ancora in funzione nel sud di Gaza, è stato lanciato da Medici senza frontiere con un comunicato. L'Ong ha evidenziato come i combattimenti a Khan Younis si avvicinino sempre di più all'ospedale, con il rischio per la sua operatività e l'accesso alle cure mediche per la popolazione. Nel solo mese di luglio i team di Msf che lavorano negli ospedali Nasser e Al-Aqsa hanno risposto a 10 episodi di afflussi di massa di feriti gravi dopo attacchi e combattimenti nelle aree circostanti. "Il sistema sanitario è completamente decimato e l'evacuazione di centinaia di pazienti e di forniture mediche, più o meno rapidamente, sarebbe comunque impossibile. Avrebbe conseguenze devastanti per le persone della zona che non hanno nessun altro posto dove andare. Chiudere l'ospedale Nasser non è un'opzione", afferma Jacob Granger, coordinatore dei progetti di Msf a Gaza. L'ospedale Nasser assiste circa 550 pazienti tra cui persone con gravi ustioni e traumi, neonati e donne incinte, prosegue la nota dell'Ong. Le persone attualmente ricoverate hanno bisogno di cure continue e salvavita, comprese quelle che richiedono un alto livello di assistenza, ossigenoterapia o un monitoraggio ravvicinato. Essendo l'ultima struttura ospedaliera principale nel sud di Gaza, l'ospedale Nasser fornisce anche un supporto essenziale a diverse altre strutture sanitarie nell'area circostante, compresa la produzione di ossigeno, sottolinea Msf.
Video girato da un bambino ha ripreso il missile su Majdal Shams
Un nuovo video diffuso sui social media mostra il momento in cui un razzo di Hezbollah colpisce il campetto da calcio nella cittadina drusa di Majdal Shams, sulle alture del Golan, uccidendo 12 bambini e adolescenti. Lo riferiscono i media israeliani. Il filmato sembra essere stato girato da un bambino nel piccolo parco giochi adiacente al campo di calcio, mentre suonavano le sirene. Un secondo invece è stato ripreso da una telecamera di sorveglianza. L'Idf ha affermato che le schegge sulla scena dell'esplosione corrispondevano a quelle di un razzo Falaq-1 di fabbricazione iraniana, utilizzato in Libano esclusivamente da Hezbollah.
Erdogan insiste: "Netanyahu peggio di Hitler"
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, è tornato a fare paragoni tra la politica del governo del premier israeliano Benyamin Netanyahu su Gaza e le azioni di Adolf Hitler. "Hanno commesso un'atrocità che metterà in ombra Hitler, la figura più maledetta del secolo scorso. Gaza è diventata oggi il più grande campo di sterminio del mondo", ha affermato Erdogan, come riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara. "I leader occidentali e le organizzazioni il cui dovere è garantire la sicurezza internazionale hanno semplicemente osservato questa brutalità da lontano per quasi 300 giorni", ha aggiunto Erdogan.
Idf, i corpi di alcuni ostaggi non saranno mai ritrovati
Dopo le recenti operazioni di recupero, le Forze di difesa israeliane sono arrivate a comprendere che esiste la possibilità che i corpi di alcuni ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre non vengano mai più ritrovati. Lo ha appreso il Times of Israel. La valutazione arriva mentre 111 dei 215 ostaggi rimangono a Gaza, ormai da quasi 300 giorni, compresi i corpi di 39 morti confermati dall'Idf.
Nonostante il rischio escalation, folla all'aeroporto di Beirut
Secondo l'Ap, nonostante la tensione sia alle stelle tra Hezbollah e Israele, all'aeroporto di Beirut oggi tutto procede regolarmente con l'usuale flusso di viaggiatori. Nei giorni scorsi alcune compagnie aerre internazionali hanno cancellato i voli per Beirut fino agli inizi di agosto proprio per il rischio di escalation.
Razzo lanciato dal Libano colpisce città del nord in Israele
Un razzo lanciato dal Libano ha colpito la città di Hillel, nel nord di Israele. Nell'area è scoppiato un incendio dopo le esplosioni, riferiscono i media nazionali.
Hezbollah rivendica attacco a Israele dal Libano
Hezbollah ha rivendicato la responsabilità dell'attacco che oggi pomeriggio ha ucciso un civile israeliano nel kibbutz Ha Goshrim, affermando di aver lanciato decine di razzi contro una vicina base militare. Dall'8 ottobre, gli attacchi guidati da Hezbollah hanno provocato 25 morti tra i civili israeliani e 18 tra soldati e riservisti dell'IDF.
Iran: presidente Pezeshkian incontra leader di Hezbollah e Hamas
Il presidente eletto dell'Iran, Massoud Pezeshkian, ha avuto incontri con il segretario generale della Jihad islamica palestinese, Ziad al-Nakhalah, con il vice segretario degli Hezbollah libanesi, Naim Qassem, con il portavoce degli Houthi yemeniti, Mohammed Abdul-Salam e con il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran, come riferisce la tv di Stato iraniana. I rappresentati di Hamas, Houthi, Jihad Islamica e Hezbollah si trovano in Iran per partecipare alla cerimonia di insediamento di Pezeshkian.
Hezbollah, se Israele in Libano metteremo piede in Galilea
"Non ci aspettiamo un'invasione di terra israeliana, ma se dovesse succedere, siamo pronti. Se decidessero di entrare in Libano, metteremmo piede in Galilea": così alcuni membri di spicco Hezbollah hanno detto a Al Jazeera che la milizia libanese risponderà a qualsiasi "aggressione" israeliana, anche se di natura e dimensioni limitate. "La leadership della resistenza deciderà la forma e la portata della risposta a qualsiasi potenziale aggressione", hanno affermato esponenti di Hezbollah.
Protezione civile Hamas, 300 cadaveri trovati a Khan Younis
La difesa civile di Gaza ha annunciato che l'operazione militare israeliana lanciata il 22 luglio a Khan Younis, nel sud della Striscia, ha provocato circa 300 morti. "Dall'inizio dell'invasione di terra israeliana nelle regioni orientali del governatorato di Khan Younis, iniziata il 22 luglio e durata otto giorni, la difesa civile e le squadre mediche hanno recuperato circa 300 martiri, molti dei quali sono cadaveri in decomposizione", ha dichiarato all'Afp il portavoce della difesa civile Mahmoud Bassal.
Missili dal Libano su un kibbutz, ucciso 30enne israeliano
Un uomo di 30 anni è morto in seguito alle ferite riportate nel lancio di razzi dal Libano sul kibbutz Ha Goshrim, nel nord di Israele. Secondo l'esercito, nell'attacco sono stati lanciati 10 razzi dal Libano, la maggior parte dei quali è stata intercettata dall'Iron Dome. L'Idf ha fatto sapere che sta bombardando il sito di lancio con l'artiglieria.
Israele: forte tensione nel governo dopo assalti a basi dell'Idf
Riunione di governo particolarmente tesa oggi a Gerusalemme dove i ministri si sono scambiati reciproche accuse per le irruzioni avvenute ieri in due basi delle Idf da parte di attivisti e parlamentari di estrema destra contrari all'arresto di nove soldati accusati di presunti abusi a un comandante di Hamas detenuto. I media israeliani riferiscono che il premier Benyamin Netanyahu ha detto ai ministri che "non si entra nelle basi militari", paragonando gli assalti ai blocchi autostradali dei manifestanti antigovernativi. Il ministro degli Interni Moshe Arbel, del partito Shas che rappresenta gli ebrei ultraortodossi, ha condannato il paragone di Netanyahu pur sottolineando che non si può permettere ai dimostranti di estrema destra di "mettere in pericolo l'esercito in questo modo
Tajani: "A favore di una de-escalation tra Libano e Israele"
Ho parlato ieri con il ministro degli Esteri del Libano e con il ministro degli Esteri di Israele. Siamo a favore di una de-escalation": lo ha affermato il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine dell'assemblea annuale dei delegati 2024 di Fondazione Enasarco. A proposito dell'ultimo attacco sulle alture del Golan in cui sono stati uccisi 12 bambini, "ci sono delle vittime colpite da un missile di fabbricazione iraniana. Credo che Hezbollah debba rispettare la risoluzione 1701 delle Nazioni Unite", ha proseguito. "Noi continuiamo a lavorare per la popolazione palestinese attraverso il progetto 'Food for Gaza' e ci auguriamo che nessuno voglia lavorare per un'escalation, un messaggio che ho dato sia al ministro degli Esteri libanese, sia al ministro degli Esteri israeliano. Stiamo lavorando per la pace e perché il conflitto non diventi sempre più largo", ha aggiunto
Hamas, in operazione Israele a Khan Younis uccisi in 300
Circa 300 palestinesi sono stati uccisi nell'operazione israeliana a Khan Younis e dintorni, conclusasi oggi dopo otto giorni. "Dall'inizio dell'invasione terrestre israeliana della parte orientale della provincia di Khan Younis, la difesa civile e le squadre mediche hanno recuperato circa 300 corpi di martiri, molti dei quali in decomposizione", ha dichiarato il portavoce dell'agenzia di difesa civile di Gaza Mahmud Bassal. Le forze armate israeliane hanno riferito di aver "eliminato nell'ultima settimana nella zona oltre 150 terroristi, smantellato tunnel terroristici, depositi di armi ei infrastrutture terroristiche e localizzato armi".
Hamas, a Gaza 39.400 morti e 90.996 feriti
Striscia di Gaza, dall'inizio della guerra ci sono stati a Gaza 39.400 morti, di cui 37 nelle ultime 24 ore. Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas. I feriti sono 90.996.