Attacco su Majdal Shams, 12 vittime. Israele: sono ragazzi e bambini. Hezbollah nega

©Ansa

Netanyahu convoca il gabinetto di sicurezza e dice: Hezbollah pagherà. Ma la milizia libanese nega responsabilità dell'azione su alture del Golan. Negoziatori israeliani trasmettono agli Usa proposta "aggiornata" per accordo su cessate il fuoco a Gaza e rilascio ostaggi. Il ministero Sanità di Hamas riferisce che decine di persone sono rimaste ferite nell'attacco aereo israeliano con tre missili contro un ospedale a Deir al Balah

LIVE

Oms: a Gaza un milione di vaccini antipolio

Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus ha dichiarato sul Guardian che un milione di dosi di vaccino contro la poliomielite saranno inviate nella Striscia di Gaza nel tentativo di proteggere i residenti dalla malattia. Tuttavia, ha avvertito, molti continueranno comunque a morire nella Striscia a causa di malattie che sarebbero prevenibili. 

Israele: intercettato drone entrato dal Libano

La marina israeliana, in collaborazione con l'aeronautica, ha "intercettato con successo un drone (Uav) entrato dal territorio libanese nelle acque israeliane". Lo ha fatto sapere il portavoce militare.

Idf chiede a residenti di Khan Yunis sud di evacuare a Mawasi

L'esercito israeliano ha chiesto ai residenti delle zone sud di Khan Yunis di evacuare "temporaneamente" verso la zona umanitaria di Mawasi sulla costa. Lo ha fatto sapere il portavoce militare motivando la richiesta "con la significativa attività terroristica" nell'area e "il lancio di razzi verso Israele dalla zona sud di Khan Yunis". "Restare in questa area - ha sottolineato il portavoce  - è diventato pericoloso". "In base a informazioni di intelligence - ha proseguito la stessa fonte - Hamas ha collocato infrastrutture terroristiche nell'area che è stata indicata come umanitaria e l'esercito è costretto ad operare contro le organizzazioni terroristiche". L'Idf aveva già chiesto nei giorni scorsi ai residenti dei quartieri est della città di evacuare verso Mawasi per gli stessi motivi. 

Israele "agirà con forza" a Khan Younis e ordina nuova evacuazione'

Israele ha annunciato che “agirà con forza” nel sud di Khan Younis e ha ordinato una nuova evacuazione dei residenti. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver annunciato l’ultima evacuazione di massa per le aree meridionali della città di Khan Younis tramite Sms, telefonate, messaggi audio registrati e trasmissioni in lingua araba.

L’ultimo ordine di evacuazione si aggiunge all’evacuazione della scorsa settimana delle aree orientali della città meridionale devastata dalla guerra, che ha costretto circa 180.000 palestinesi a fuggire entro quattro giorni e con pochi beni. Nel suo ultimo ordine, l’esercito israeliano ha affermato che “agirà con forza contro l’organizzazione terroristica” a Khan Younis e ha accusato Hamas di utilizzare “gli abitanti di Gaza come scudi umani”.

Le agenzie delle Nazioni Unite hanno aspramente criticato la politica israeliana di sfollamento di massa della popolazione civile di Gaza e gli attacchi da parte dei suoi militari su aree precedentemente dichiarate da Israele come le cosiddette “zone sicure”.

Parlamenti Tunisia e Algeria: proteggere popolo palestinese

I Parlamenti della Tunisia e dell'Algeria hanno chiesto, in una dichiarazione congiunta, di fornire urgentemente protezione internazionale al popolo palestinese, oltre a soccorsi e aiuti medici: lo riporta l'agenzia di stampa tunisina Tap (Tunis Afrique Presse). I due Parlamenti esortano inoltre ad accelerare le procedure di responsabilità penale per Israele per i suoi crimini e imporre il rispetto del diritto umanitario internazionale e della legittimità internazionale, in particolare le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e della Corte internazionale di giustizia. I parlamentari condannano fermamente quella che definiscono la continua aggressione barbarica e gli atroci crimini commessi contro il popolo palestinese, con morti e feriti che si registrano ogni giorno a Gaza e in Cisgiordania.

Trump: "Harris l'antisemita che vuole giustiziare i neonati"

Donald Trump ha accusato ieri la rivale Kamala Harris di essere un'antisemita che intende permettere l'uccisione di neonati, in un discorso rivolto ai suoi sostenitori di estrema destra nel sud della Florida. La vicepresidente, sposata con un uomo ebreo, ha guadagnato terreno su Trump nei sondaggi da quando, pochi giorni fa, ha sostituito Joe Biden al vertice della lista democratica per la corsa alla Casa Bianca. Trump ha parlato un'ora al 'Summit dei credenti' dell'organizzazione di estrema destra Turning Point Action, dedicando gran parte del suo discorso ad attaccare il curriculum di Harris come senatrice e come numero due di Biden, ma molti dei suoi attacchi sono stati diffamatori e non legati alla realtà. Spiegando il motivo per cui la 59enne Harris aveva saltato il discorso del primo ministro israeliano Benjamin Netanyau al Congresso degli Stati Uniti mercoledì scorso per onorare un impegno precedente, Trump l'ha accusata di antisemitismo. "Non le piacciono gli ebrei. Non le piace Israele. È così e sarà sempre così. Non cambierà", ha detto. L'osservazione - dopo l'affermazione di mercoledì in North Carolina, secondo cui Harris "è totalmente contro il popolo ebraico" - ha segnato un'escalation nella retorica di Trump, pochi giorni dopo che la sua campagna elettorale aveva dichiarato che un attentato alla sua vita lo aveva portato a concentrarsi sull'unità. L'ex presidente ha definito la Harris una "fannullona" e una vicepresidente fallita che ha rifiutato giudici federali perché cattolici e che avrebbe nominato "marxisti incalliti" alla Corte Suprema. L'ha poi accusata di voler obbligare i medici a somministrare farmaci per la castrazione chimica ai bambini e di voler giustiziare i neonati. "Se Kamala Harris riescirà a fare a modo suo, ci sarà una legge federale per l'aborto, per strappare il bambino dal grembo materno all'ottavo, al nono mese e anche dopo la nascita - ha affermato -, giustiziando il bambino dopo la nascita". 

Gaza: Canada, Australia, Nuova Zelanda chiedono cessate il fuoco

Il Canada, l'Australia e la Nuova Zelanda hanno chiesto a Israele e Hamas un cessate il fuoco immediato a Gaza in una dichiarazione congiunta dei primi ministri dei tre Paesi pubblicata sul sito del governo canadese. "La situazione a Gaza è catastrofica. La sofferenza umana è inaccettabile. Non può continuare - si legge nella dichiarazione -. Rimaniamo inequivocabili nella nostra condanna di Hamas per le atrocità del 7 ottobre e per gli atti di terrorismo in corso. Hamas deve deporre le armi e rilasciare tutti gli ostaggi. Non vediamo alcun ruolo per Hamas nel futuro governo di Gaza". "Israele deve ascoltare le preoccupazioni della comunità internazionale. La protezione dei civili è fondamentale ed è un requisito del diritto umanitario internazionale. Non si può far pagare ai civili palestinesi il prezzo della sconfitta di Hamas. Deve finire - prosegue il messaggio -. È necessario un immediato cessate il fuoco. I civili devono essere protetti e per affrontare la situazione umanitaria è necessario un aumento sostenuto del flusso di assistenza in tutta Gaza". Ottawa, Canberra e  Wellington si dicono "seriamente preoccupati per la prospettiva di un'ulteriore escalation nella regione" e sottolineano che "l'escalation delle ostilità non fa altro che rendere più urgente il cessate il fuoco a Gaza". "Sosteniamo pienamente l'accordo globale di cessate il fuoco, delineato dal presidente Biden e approvato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Chiediamo alle parti in conflitto di accettare l'accordo. Qualsiasi ritardo porterà solo alla perdita di più vite umane", osservano Justin Trudeau, Anthony Albanese e Christopher Luxon. 

Netanyahu a Mar-a-Lago, Trump attacca Harris su Israele

Tappeto rosso per Benyamin Netanyahu a Mar-a-Lago per il faccia a faccia con Donald Trump sulla guerra a Gaza, dopo il controverso discorso del premier israeliano al Congresso Usa e gli incontri alla Casa Bianca con Joe Biden e poi con Kamala Harris, che pare averlo irritato per aver alzato i toni sulla Striscia. Il tycoon ha colto l'occasione al volo per attaccare la sua rivale presidenziale: "Le sue parole sono irrispettose di Israele... in realtà non so come una persona ebrea possa votarla, ma questo dipende da loro", ha detto dopo aver accolto l'ospite. "Abbiamo persone incompetenti a gestire il nostro Paese", ha proseguito, descrivendo Harris come peggiore di Biden. "Se vinciamo, sarà molto semplice. Tutto si sistemerà, e molto in fretta. Se non lo facciamo, potrebbero accadere grandi guerre in Medio Oriente e forse una Terza guerra mondiale", ha aggiunto. E' il primo contatto dal 2020: da allora The Donald aveva fatto scendere il gelo sull'amico Bibi, reo di "slealtà" per essersi affrettato a congratularsi con Joe Biden riconoscendo la sua vittoria in elezioni da lui contestate. Ma adesso hanno entrambi bisogno uno dell'altro: Trump per rafforzarsi come interlocutore nei principali nodi internazionali, dall'Ucraina al Medio Oriente, e per mostrare il suo sostegno a Israele nel tentativo di conquistare voti tra gli ebrei americani, tradizionalmente filo dem; il premier israeliano per riallacciare i rapporti, sia in chiave interna (i partiti di destra al governo sostengono il tycoon) sia nel caso venga rieletto. Un esercizio di equilibrismo, essendo sbarcato in Usa dopo il ritiro dalla corsa di Biden, il subentro di Harris e la riapertura della partita elettorale. 

Nave con carburante diretto a Israele cancella scalo Spagna

La nave cisterna 'Overseas Santorini', con a bordo 300.000 barili di combustibile propellente per i caccia F-16 ed F35 diretto alle forze armate israeliane, ha cancellato nel pomeriggio lo scalo che aveva sollecitato al porto di Algesiras, a Cadice, per il 30 luglio, secondo quanto hanno confermato fonti dell'Autorità Portuale all'Efe. La decisione, dopo le proteste indette da varie organizzazioni sociali e partiti con lo slogan 'Nessun porto per il genocidio di Gaza', per chiedere al governo spagnolo di non facilitare la fornitura di materiale a scopo bellico a Israele, nel contesto delle operazioni militari a Gaza. Una grossa mobilitazione di protesta era stata convocata per domani al porto di Algesiras, per impedire la sosta tecnica della nave cisterna. Alla mobilitazione si era unito oggi anche Podemos.   "Se lasciamo attraccare questa nave in un porto dello Stato spagnolo, siamo complici del genocidio che sta perpetrando Israele sulla popolazione palestinese", scrivono i collettivi che hanno convocato la protesta. "Esigiamo al governo spagnolo Psoe-Sumar di vietare immediatamente che attracchi nei porti spagnoli".   L'autorità portuale di Algesiras ha precisato che è il ministero degli Affari esteri competente per un eventuale divieto di entrata ad una nave in acque giurisdizionali iberiche. La 'Overseas Santorini', che incrocia in acque atlantiche in direzione dello Stretto di Gibilterra, non ha segnalato se farà scalo tecnico in un altro porto del Mediterraneo oppure proseguirà direttamente verso Israele.

Netanyahu conferma: 'negoziatori a Roma a inizio settimana'

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu, incontrando Donald Trump a Mar-a-Lago, ha detto che Israele invierà una squadra negoziale ai colloqui per il cessate il fuoco a Roma "probabilmente all'inizio della settimana". Lo scrivono i media internazionali, tra cui il Guardian.   In precedenza, il reporter Barak Ravid aveva riferito sul portale Walla - citando fonti israeliane e Usa - che il capo del Mossad David Barnea incontrerà domenica nella Capitale il direttore della Cia William Burns, il premier del Qatar Mohammed bin Abdel Rahman al-Thani e il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamal per discutere dell'accordo sugli ostaggi.

Mondo: I più letti