Secondo media internazionali, il premier israeliano Netanyahu ha confermato l'invio di una squadra negoziale "probabilmente all'inizio della settimana". La vicepresidente Usa Kamala Harris ha espresso "seria preoccupazione" per le sofferenze nella Striscia. Israele: "Le sue parole mettono a rischio gli sforzi per un cessate il fuoco". L'Idf: "Uccisi più di 500 terroristi in Libano negli ultimi nove mesi". Incontrando Netanyahu a Mar-a-Lago, Trump ha definito le dichiarazioni di Harris "irrispettose di Israele"
Iran respinge accuse di Israele su attentato a Olimpiadi
La missione iraniana presso le Nazioni Unite ha respinto le accuse di Israele, dopo che lo Stato ebraico aveva avvertito la Francia riguardo ad un 'complotto' dall'Iran per attaccare gli atleti israeliani che oggi sfilano con quelli italiani, nel giorno di apertura delle Olimpiadi di Parigi. "Atti terroristici non hanno spazio nei principi dei gruppi di resistenza, bugie e inganni non possono cambiare il ruolo dell'accusatore e dell'imputato", ha affermato la missione della Repubblica islamica presso l'Onu, come riferisce Irna.
Unesco dichiara monastero a Gaza patrimonio umanità
Il comitato dell'UNESCO ha approvato l'iscrizione del monastero di Sant'Ilarione, a Gaza, nella lista dei patrimoni dell'umanità per proteggerlo dagli effetti della guerra in Medio Oriente. Si tratta di uno dei monasteri più antichi della Palestina. Lo scorso dicembre, l’Unesco si era detta “profondamente preoccupata per l’impatto dei combattimenti in corso” sul patrimonio culturale in Palestina e ha invitato in una dichiarazione tutte le parti coinvolte nel conflitto a evitare che i beni culturali siano bersaglio di attacchi. La sua registrazione oggi arriva dopo che l'organismo gli aveva concesso il massimo grado di immunità lo scorso dicembre, in attesa della sua nomina “d'urgenza” durante l'assemblea di Nuova Delhi. Inoltre, il suo nuovo status gli consentirà di accedere a ulteriore assistenza finanziaria da parte dell’Unesco. Il monastero, situato nel sud di Gaza, fu fondato nel terzo secolo ma, secondo l'Unesco, è in rovina da quando fu distrutto nel 614. Il sito contiene le rovine di due chiese, un luogo di sepoltura, una sala battesimale, un cimitero pubblico, una sala delle udienze e sale da pranzo. L'organizzazione definisce il luogo come “una testimonianza eccezionale e unica del cristianesimo a Gaza” e sottolinea che è diventato “un centro di religione cosmopolita” su un'importante rotta commerciale. Altri siti Patrimonio dell'Umanità in Palestina includono la Basilica della Natività e il Cammino di Pellegrinaggio a Betlemme, l'antica città di Gerico, l'antica città di Hebron e il paesaggio culturale del sud di Gerusalemme, che comprende coltivazioni di ulivi e vigneti sulla collina di Battir.
Israele: 'Parole Harris potrebbero ritardare accordo su ostaggi'
Le parole della vicepresidente americana Kamala Harris, che ha affermato che la grave situazione umanitaria a Gaza non può essere ignorata, potrebbe ritardare un accordo sugli ostaggi. Lo ha affermato un funzionario israeliano, riferendosi alle dichiarazioni della Harris, rilasciate dopo aver incontrato il primo ministro Benjamin Netanyahu. "Spero che le cose che la vicepresidente ha detto in una conferenza stampa non vengano interpretate da Hamas come una frattura in via di sviluppo tra Israele e gli Stati Uniti, che ritarderebbe un accordo", ha detto il funzionario. "Non possiamo permetterci di restare insensibili di fronte alla sofferenza e non resterò in silenzio", aveva dichiarato la Harris in una conferenza stampa dopo l'incontro con il primo ministro israeliano.
Harris: 'È tempo di porre fine alla guerra a Gaza'
"È tempo che questa guerra finisca". Lo ha detto la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris in quello che ha definito un colloquio "franco e costruttivo" con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Usando un tono più duro rispetto al presidente Joe Biden, la Harris ha affermato di aver espresso chiaramente le sue "serie preoccupazioni" in merito alle vittime di Gaza, sottolineando con Netanyahu quanto sia importante il modo in cui Israele si difende. La Harris ha inoltre sottolineato la necessità di trovare un percorso verso una soluzione a due Stati.
Israele, ucciso soldato a Gaza: bilancio ora a 330
L'esercito israeliano ha annunciato l'uccisione di un soldato in combattimenti a sud di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui si tratta del riservista Moti Rave (37 anni). Il bilancio dei soldati israeliani caduti in combattimento dall'avvio della guerra Gaza è ora arrivato a 330.
Israele deluso da decisione Gb di ritirare obiezioni davanti alla Corte dell'Aja
"Israele è profondamente deluso da questa decisione fondamentalmente sbagliata". Lo detto, citato dai media, un alto funzionario israeliano riferendosi ai rapporti sul fatto che la Gran Bretagna intenda ritirare le sue obiezioni alla Corte penale dell'Aja per la richiesta di mandati di arresto nei confronti del premier Benyamin Netayahu e del ministro della difesa Yoav Gallant. "È contraria alla giustizia e alla verità e - ha aggiunto - viola il diritto di tutte le democrazie a combattere il terrorismo".
Genitori ostaggi: "Più ottimisti dopo incontro con Biden"
I familiari degli ostaggi israelo-americani prigionieri a Gaza, dopo un incontro con il presidente americano Joe Biden alla Casa Bianca, si sono detti piu' ottimisti sulla possibilità che venga raggiunto un accordo tra Hamas e Israele. "Dopo aver posto una serie di domande difficili e aver ottenuto risposte a tutte... ci sentiamo probabilmente piu' ottimisti di quanto non lo siamo mai stati dal primo round di liberazioni a fine novembre", ha affermato Jonathan Dekel-Chen, padre di Sagui, aggiungendo che l'incontro è stato "produttivo e onesto".
Biden a Netanyahu: "Concludi accordo su Gaza"
Il presidente americano Joe Biden ha esortato il premier israeliano Benjamin Netanyahu a "concludere" un accordo con Hamas per mettere fine alla guerra a Gaza e riportare a casa gli ostaggi. Lo ha riferito la Casa Bianca.
Fonte Israele: parole Harris minano sforzi per accordo
Le parole della vice presidente americana Kamala Harris sulla guerra a Gaza e le sofferenze dei palestinesi sulle quali "non restera' in silenzio" hanno messo a rischio gli sforzi in corso per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi israeliani. E' quanto sostenuto da un alto funzionario israeliano, dopo le dichiarazioni della numero due della Casa Bianca, al termine dell'incontro con il premier Benjamin Netanyahu. "Spero che le osservazioni di Harris nella sua conferenza stampa non vengano interpretate da Hamas come una distanza tra Stati Uniti e Israele, rendendo così più difficile ottenere un accordo", ha affermato la fonte citata da Times of Israel.
Harris: "Non resterò zitta di fronte sofferenze a Gaza"
Incontrando il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha espresso "seria preoccupazione" per le sofferenze a Gaza, assicurando che non restera' in silenzio. "Non possiamo voltare lo sguardo di fronte a queste tragedie. Non possiamo permetterci di diventare insensibili alla sofferenza e non restero' in silenzio", ha detto Harris dopo l'incontro.