Elezioni Usa, il comizio di Kamala Harris: “Voglio unire il partito, vinceremo”

Dopo Wilmington, Kamala Harris oggi sarà a Milwaukee, in Wisconsin, uno degli Stati in bilico del Midwest. Lì, si è appena tenuta la convention repubblicana.

"La missione solenne dei servizi segreti è proteggere i leader della nostra nazione. L'attentato all'ex presidente Donald Trump il 13 luglio è il fallimento operativo più significativo degli ultimi decenni per i servizi segreti". Così la direttrice dei Secret Service Kimberly Cheatle testimoniando davanti alla commissione di vigilanza della Camera. "In qualità di direttore del Secret Service degli Stati Uniti, mi assumo la piena responsabilità per qualsiasi errore nella sicurezza", ha proseguito, messa sotto torchio per ore in modo bipartisan da repubblicani e democratici, che ne chiedono le dimissioni.

I repubblicani Usa non hanno preso benissimo l'arrivo sulla scena di Kamala Harris. Lo speaker repubblicano della Camera, Mike Johnson, ha chiesto intanto a gran voce le dimissioni immediate di Biden dalla presidenza perché "se non è in grado di correre, allora non è in grado neanche di servire da presidente". Ma Biden ha promesso che finirà il suo mandato.

In meno di 24 ore dal ritiro di Joe Biden dalla corsa per la Casa Bianca e dal "pieno appoggio" a Kamala Harris, è stata una pioggia di endorsement, dal partito ai donatori, con una raccolta record di oltre 50 milioni in un giorno.

La media dei sondaggi recenti condotta dalla Cnn - che mette a confronto la vicepresidente Kamala Harris con l'ex presidente Donald Trump in vista delle elezioni presidenziali di novembre - apre la strada a un possibile testa a testa. Il tycoon è al 48%, la vice di Biden è al 47%. Tutti i sondaggi presi in considerazione sono stati condotti dopo il dibattito presidenziale della Cnn il mese scorso e solo uno, il sondaggio Cbs/YouGov, è stato condotto dopo il tentativo di assassinio di Trump del 13 luglio.

Kamala Harris ha incassato l'appoggio dell'ex speaker della Camera Nancy Pelosi, che in una nota scrive: "Con immenso orgoglio e ottimismo che appoggio Kamala Harris per la presidenza". Manca ancora, invece, quello di Barack Obama.

Harris, da Wilmington, ha poi elogiato il presidente uscente Joe Biden, sottolineando l’eredità “senza pari” lasciata da un "leader visionario". Lui era in collegamento video, ancora fermo a Rehboth Beach in convalescenza per il Covid-19. "Non sarò nel ticket ma sarò pienamente impegnato nella campagna e farò qualunque cosa Kamala Harris voglia o necessiti. Abbiamo preso la decisione giusta, lei è la migliore", ha detto allo staff, invitando ad abbracciarla e sostenerla.

"So che tipo di persona è Donald Trump, ne ho conosciuti quando facevo la procuratrice in California e ho messo sotto inchiesta truffatori e predatori sessuali": sbarcata a Wilmington al quartier generale della campagna Biden che ora porta il suo nome e lavora per lei, Kamala Harris ha sferrato così un attacco al tycoon, nel suo primo evento elettorale dopo il ritiro del presidente dalla corsa.

Con il voto virtuale di oltre 300 delegati del suo Stato, la California, Kamala Harris ha un impegno verbale di un numero sufficiente di delegati per ottenere la nomination dem alla Casa Bianca. Lo riportano Politico e la Cnn. Ora la vicepresidente può contare su oltre i 1.976 delegati, il quorum per essere candidati alla presidenza, grazie all'ondata di endorsement ottenuti nella notte da varie delegazioni statali.