Come l’intelligenza artificiale sta cambiando la politica

Mondo
Francesco Di Blasi

Francesco Di Blasi

L'intelligenza artificiale sta influenzando la politica in vari modi e non solo attraverso la diffusione di informazioni false. Dai deepfake utilizzati dai politici per le campagne elettorali, fino alla scrittura delle leggi, sono innumerevoli i modi in cui la politica sta iniziando a usare attivamente questa tecnologia 

ascolta articolo

Leggi scritte dall’intelligenza artificiale e avatar iper-realistici di politici che comunicano con il loro elettorato. L'intelligenza artificiale sta trasformando profondamente diversi settori della società e la politica non fa eccezione. I campi della comunicazione e della legislazione sono quelli in cui sembra che l'attività politica abbia maggiormente interagito con l'IA.

 

Le elezioni indiane, da poco concluse, ne sono un esempio. Diversi politici, affrontando la sfida di comunicare con un elettorato vasto, composto da 969 milioni di persone che parlano ventidue lingue ufficiali, hanno utilizzato la tecnologia deepfake. Grazie a questo sistema alcuni politici indiani sono riusciti a creare versioni virtuali di sé stessi capaci di parlare qualsiasi lingua, una tecnica che gli ha permesso di raggiungere un elettorato più vasto.

 

La possibilità di creare dei deepfake così convincenti ha tuttavia aumentato la possibilità di diffondere disinformazione o manipolare l'opinione pubblica. Non solo perché una traduzione fatta dall’IA di un discorso politico potrebbe contenere degli errori, ma anche perché degli attori malintenzionati potrebbero creare versioni false dei leader, facendogli dire cose mai dette. 

 

Sono avvenuti diversi casi di questo tipo nell’ultimo anno e nonostante esistano  strumenti basati sull’AI per riconoscere contenuti deepfakee, e molti altri siano in fase di sviluppo, il loro utilizzo è ancora poco comune per diverse ragioni. Uno dei casi di disinformazione tramite l’utilizzo di deepfake più noti ha coinvolto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. La voce clonata di Biden alcuni mesi fa ha raggiunto migliaia di americani attraverso delle telefonate in cui comunicava di non votare per lui a delle elezioni locali nello stato del New Hampshire. Il responsabile dell’episodio, un consulente politico, è sotto processo per l’accaduto. 

 

L’Intelligenza artificiale e la scrittura delle leggi

 

Sempre negli Stati Uniti l’IA è stata protagonista di un altro episodio legato alla politica: la scrittura di alcuni testi legislativi. Il membro del Congresso degli Stati Uniti Ted W. Lieu più di un anno fa ha dichiarato di aver presentato il primo atto legislativo federale scritto da un'intelligenza artificiale. Un atto che dopo la sua presentazione è stato approvato. Sono seguiti altri casi, sia a livello locale che nazionale, in diverse parti del mondo. La maggior parte di questi casi sono stati perlopiù gesti dimostrativi e non hanno portato a cambiamenti legislativi significativi, ma secondo Nathan Sanders e Bruce Schneier dell’Università di Harvard l’utilizzo dell’IA nella scrittura delle leggi potrebbe essere più diffuso di quanto comunemente si pensi.

 

Secondo gli esperti la possibilità che l’IA riesca a scrivere interi testi legislativi è ancora lontana, ma potrebbe essere già molto efficace nella scrittura degli emendamenti, cioè piccole modifiche a leggi esistenti. Questa caratteristica, unita alla capacità dell’IA di analizzare enormi volumi di testi legislativi, potrebbe favorire le società di lobbying. Si tratta di gruppi che rappresentano gli interessi dei propri clienti, di solito aziende o associazioni, di fronte ai decisori politici, con l’obiettivo di convincere questi ultimi a prendere decisioni che favoriscano i loro clienti. Ad esempio un'azienda di lobbying potrebbe lavorare per un produttore di auto elettriche e cercare di convincere i legislatori a ridurre le tasse su questi veicoli. 

 

Nonostante il lobbying sia un'attività legale e regolata in molti paesi, gli esperti avvertono che l’IA potrebbe rendere questa attività estremamente efficace, fino a renderla potenzialmente pericolosa.  La tecnologia potrebbe essere utilizzata per identificare i punti chiave di una legge in cui inserire modifiche, generando quest’ultime in modo da massimizzare i vantaggi per dei gruppi specifici. Modifiche efficaci insomma, ma al contempo molto sintetiche, per passare inosservate nella fase di approvazione di una legge. 

 

Nonostante l’incertezza su come l’intelligenza artificiale modificherà il modo di fare politica, sembra inevitabile che questa tecnologia porterà a dei cambiamenti. L'uso dei deepfake a fini politici è ancora in una fase iniziale, con sperimentazioni limitate, mentre la produzione legislativa assistita dall'IA, ufficialmente, rimane confinata a gesti simbolici. Lo sviluppo di questa tecnologia e le regolamentazioni che la disciplineranno saranno determinanti nell'influenzare questi mutamenti.

La lotta alla disinformazione è al centro di AI4TRUST, un progetto europeo finanziato dal programma Horizon Europe dell’Unione Europea di cui Sky TG24 è partner e di cui questo articolo fa parte. AI4TRUST nasce con l'obiettivo di sviluppare una piattaforma contro la disinformazione che combini l'apporto dell'intelligenza artificiale con le verifiche di giornalisti e fact-checker.

 

Mondo: I più letti