Medioriente, Hamas: Netanyahu responsabile per stop colloqui

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Husam Badran, membro dell'ufficio politico di Hamas, ha dichiarato ad Al Jazeera che "è diventato evidente" a tutte le parti coinvolte nella negoziazione di un accordo di cessate il fuoco a Gaza che Netanyahu è "personalmente responsabile" per aver interrotto gli attuali colloqui e i precedenti round a causa di considerazioni personali e di quelle del suo governo di estrema destra

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Da Usa nuove sanzioni ai coloni israeliani in Cisgiordania

Gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni contro gli estremisti israeliani accusati di alimentare la violenza nella Cisgiordania occupata. "Oggi imponiamo sanzioni a tre individui e cinque entità israeliane legate ad atti di violenza contro i civili in Cisgiordania", ha affermato in un comunicato il Dipartimento di Stato, precisando in particolare di aver preso di mira l'organizzazione Lehava.

Autorità Striscia: trovati 60 corpi fra le macerie a Gaza

Una sessantina di corpi sono stati scoperti sotto le macerie degli edifici a Shujaiya, un quartiere di Gaza dal quale l'esercito israeliano ha annunciato il ritiro mercoledì sera dopo due settimane di offensiva militare, ha riferito la Protezione civile della Striscia. "Quando le forze di occupazione israeliane si sono ritirate dal distretto di Shujaiya, le squadre della Protezione civile, con l'aiuto dei residenti, sono riuscite a trovare circa sessanta martiri", ha detto in un discorso il portavoce della Protezione civile di Gaza, Mahmoud Basal.

Ministri G7 condannano nuovi insediamenti in Cisgiordania

I ministri Esteri del G7 "si uniscono all'Onu e all'Ue nel condannare" l'annuncio di Smotrich "che 5 avamposti saranno legalizzati in Cisgiordania. Respingiamo inoltre la decisione del governo israeliano di dichiarare 'terre statali' oltre 1.270 ettari in Cisgiordania - la più grande di questo tipo dai tempi degli accordi di Oslo - e di espandere gli insediamenti esistenti in Cisgiordania di 5.295 nuove unità abitative e di realizzare tre nuovi insediamenti". Il programma di insediamenti "è incompatibile col diritto internazionale e controproducente per la causa della pace, invitiamo il governo israeliano a revocare la decisione".

Ufficio Netanyahu: negoziati su Gaza domani al Cairo

I negoziati per la tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi proseguiranno domani al Cairo dove andrà una delegazione israeliana guidata dal capo dello Shin Bet Ronen Bar. Lo ha annunciato l'ufficio di Benyamin Netanyahu aggiungendo che la delegazione negoziale israeliana a Doha, guidata dal capo del Mossad David Barnea, è rientrata in Israele dopo un vertice con i mediatori di Usa, Egitto e Qatar ed ha incontrato il premier. "Nell'incontro" - ha sottolineato la fonte - "si è discusso dei capitoli dell'accordo per il ritorno degli ostaggi e le modalità di attuazione del piano, garantendo nel contempo tutti gli obiettivi della guerra".

Borrell: "Insufficiente la pressione Usa su Netanyahu"

L'Alto rappresentante per la Politica estera dell'Ue, Josep Borrell, ritiene che "non siano state sufficienti" le pressioni degli Stati Uniti sul premier israeliano Benjamin Netanyahu per mettere fine alla guerra contro Hamas a Gaza che ha già provocato quasi 39 mila morti. Washington ha misure più drastiche per influenzare lo Stato ebraico, come la limitazione della vendita di armi, ha aggiunto il capo della diplomazia Ue in un'intervista alla Efe da Washington dove si trova per il vertice Nato. "La pressione diplomatica non è stata sufficiente, resta da vedere se saranno disposti ad adottare altri tipi di misure" che "sono state prese in passato", ha dichiarato Borrell, riferendosi alle restrizioni sulla vendita di armi imposte da presidenti repubblicani come Ronald Reagan e George H.W. Bush, ma senza citarle esplicitamente.

Rientrata la delegazione di Israele, stasera prevista la riunione di gabinetto

La delegazione israeliana impegnata nei negoziati per un accordo per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi e' rientrata in patria da Doha per presentare i risultati dei colloqui. Il gabinetto politico e di sicurezza si riunira' alle 20.30 ora locale (le 19.30 in Italia) e verranno forniti gli aggiornamenti sui negoziati in corso. 

L'Idf presenta indagine sul 7/10 a Be'eri: "Abbiamo fallito"

Il portavoce dell'esercito israeliano , Daniel Hagari, ha presentato ai residenti del Kibbutz Be'eri i risultati dell'indagine dell'Idf sugli eventi accaduti nella comunità durante l'attacco di Hamas del 7 ottobre scorso. "L'Idf non era a Be'eri, non siamo riusciti a proteggere il kibbutz", ha affermato Hagari, scusandosi con i residenti. "Questa è un'indagine militare, non una commissione d'inchiesta statale che dovrebbe essere istituita", ha aggiunto. I membri del kibbutz hanno fatto presente ai militari che si aspettano che gli alti ufficiali si assumano la responsabilità del loro fallimento il giorno del massacro, in modo che l'indagine e le sue conseguenze servano da esempio per le indagini future.

Gaza, cittadini contano i danni dopo il ritiro delle forze israeliane. VIDEO

Erdogan: "I massacri di Gaza come il genocidio di Srebrenica"

''I responsabili delle 'barbarie' a Gaza verranno, prima o poi, ritenuti responsabili davanti al diritto internazionale proprio come i responsabili del genocidio di Srebrenica nel 1995''. Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. "La Turchia continuerà a fare del suo meglio per garantire che giustizia sia fatta e che i responsabili del massacro siano ritenuti responsabili", ha affermato Erdogan in un videomessaggio inviato a una cerimonia di commemorazione del 29esimo anniversario del genocidio di Srebrenica in Bosnia ed Erzegovina.

"Le minacce e i tentativi di Israele di estendere il conflitto devono cessare. Altrimenti, la nostra regione affronterà il rischio di conflitti più profondi e persino di guerra", avverte il presidente turco.

Gallant: "Inviato Usa conferma l'invio di munizioni a Israele"

L'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente Brett McGurk ha confermato l'invio "di importanti munizioni" in Israele, "per alcune delle quali" la spedizione "avverrà nei prossimi giorni". Lo ha fatto sapere il ministro della difesa Yoav Gallant al termine di un incontro con McGurk. "I due - ha spiegato il ministero - hanno discusso dei progressi compiuti nelle colloqui sull'accordo per il rilascio degli ostaggi, ponendo l'accento sulle misure di sicurezza necessarie per prevenire il contrabbando di armi a Gaza". 

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Hamas, bilancio morti sale a 38.345; 88.295 i feriti

Il ministero della Salute del governo di Hamas ha annunciato un nuovo bilancio di 38.345 morti nel territorio palestinese dall'inizio della guerra con Israele, entrata nel suo decimo mese. Almeno 50 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore, ha affermato in un comunicato, aggiungendo che 88.295 persone sono rimaste ferite. 

Erdogan: "Attacchi a Gaza come il massacro di Srebrenica"

"Oggi, il popolo palestinese a Gaza e nei territorio occupati è esposto a una brutalità simile a quella vissuta a Srebrenica 29 anni fa". Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. "Istituzioni e organizzazioni internazionali stanno semplicemente assistendo all'uccisione di circa 40mila innocenti, tra cui 16mila bambini, come 29 anni fa", ha detto il leader turco in un videomessaggio in occasione dell'anniversario del genocidio a Srebrenica durante la guerra in Bosnia-Erzegovina. "Come per Srebrenica, i responsabili della barbarie a Gaza prima o poi saranno giudicati davanti alla legge internazionale", ha aggiunto. 

Razzi dal Libano sul nord di Israele, un ferito grave

Un cittadino israeliano è rimasto gravemente ferito dopo una raffica di razzi lanciati dal Libano verso il nord di Israele. Lo riferiscono fonti mediche, spiegando che un razzo è caduto vicino al Kibbutz Kabri e ha ferito un uomo in modo grave. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno confermato che diversi razzi sono entrati nello spazio aereo israeliano dal Libano e sono caduti nella regione della Galilea.

Idf, eliminato capo sicurezza Hamas per Gaza centrale

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver eliminato un importante miliziano di Hamas, Hassan Abu Kuwaik, che era a capo del Dipartimento delle operazioni di sicurezza nel centro della Striscia di Gaza. Abu Kuwaik è stato eliminato in un raid aereo nella zona centrale dell'enclave palestinese, spiegano le Idf in una nota, precisando che il miliziano aveva guidato diverse operazioni contro Israele.

I militari israeliani spiegano che, oltre a Kuwaik, è stato eliminato anche Nasser Mahana, capo della squadra dell'intelligence militare di Hamas.

Usa: cauto ottimismo su colloqui per cessate fuoco e ostaggi

C'è ''cauto ottimismo'' da parte degli Stati Uniti nei confronti dei colloqui in corso per raggiungere un accordo di cessate il fuoco per la Striscia di Gaza che permetta il rilascio degli ostaggi ancora trattenuti nell'enclave palestinese. Lo ha dichiarato alla Cnn il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby.

''Siamo cautamente ottimisti sul fatto che le cose si stiano muovendo nella giusta direzione'', ha dichiarato Kirby sottolineando che ''ci sono ancora delle distanze tra le due parti'', ma ''crediamo che queste differenze possano essere colmate ed è ciò che Brett McGurk (l'inviato per il Medio Oriente della Casa Bianca, ndr) e il direttore della Cia Bill Burns stanno cercando di fare in questo momento''.

Washington Post: Hamas e Israele per governo ad interim a Gaza

Hamas e Israele avrebbero concordato nella seconda fase dell'intesa sulla tregua a Gaza su "un governo ad interim" nella Striscia di cui nessuno dei due avrebbe il controllo. Lo afferma sul Washington Post il giornalista David Ignatius che cita una fonte Usa secondo cui la sicurezza "sarebbe garantita da una forza addestrata dagli Stati Uniti e sostenuta da alleati arabi moderati, in base ad un gruppo di circa 2.500 sostenitori dell'Anp a Gaza, già controllati da Israele". Secondo la stessa fonte, "la bozza" dell'intesa complessiva è "concordata" e le parti stanno ora discutendo " dettagli su come applicarla". 

Leader ortodosso Israele: non arruolatevi nell'Idf

Uno dei massimi leader degli ebrei ortodossi askenaziti in Israele, il rabbino Dov Lando, ha detto che gli studenti delle yeshivà (le scuole religiose) "non dovrebbero affatto presentarsi agli uffici di leva" dell'Idf, rinfocolando così le polemiche roventi nella società e nella politica israeliane. In una dichiarazione al quotidiano ortodosso 'Yated Neeman' - vicino al partito Torah Unita, uno degli alleati chiave del governo Netanyahu - Lando ha spiegato, attaccando le indicazioni sulla leva della Corte Suprema, che "la situazione al momento è che i tribunali hanno dichiarato guerra al mondo della Torah ed hanno aperto un fronte cambiando un accordo che esisteva da anni, ordinando all'esercito di avviare il processo di reclutamento effettivo dei membri della yeshivà". 

Pezeshkian a Hamas, continueremo a sostenere Palestina

Il presidente eletto dell'Iran, Masud Pezeshkian, ha assicurato che il suo Paese continuerà a sostenere la Palestina nella sua lotta contro Israele, in un messaggio indirizzato al leader politico del gruppo palestinese Hamas, Ismail Haniyeh. "La Repubblica Islamica dell'Iran, secondo i principi e gli obiettivi della Rivoluzione Islamica e le idee dell'Imam Khomeini, nonché le direttive della Guida Suprema, considera un dovere umano e islamico sostenere la nazione palestinese nella sua lotta contro l'occupazione e l'apartheid del regime sionista", ha detto Pezeshkian nel messaggio riportato dall'agenzia statale Irna. Teheran è uno dei principali alleati del movimento islamista Hamas e guida il cosiddetto "Asse di resistenza" contro Israele, composto, tra gli altri, da Hezbollah e dai ribelli Houthi dello Yemen. Pezeshkian ha vinto il secondo turno delle elezioni presidenziali tenutesi la scorsa settimana in Iran, una nomina anticipata dopo la morte in un incidente aereo del precedente leader, Ebrahim Raisi'. Il presidente eletto entrerà in carica il 30 luglio con una cerimonia davanti al Parlamento iraniano.

Israele: uccisi 2 comandanti di Hamas a Gaza

L'esercito israeliano, mentre continua "l'attività operativa contro gli agenti terroristici insediati nel quartier generale dell'Unrwa nel centro di Gaza", ha annunciato di aver "ucciso due comandanti" di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui il primo è "Hassan Abu Kuik, capo della sicurezza operativa delle forze di sicurezza interna di Hamas nei campi centrali di Gaza". "Hassan - ha aggiunto - era un agente militare, attivo nell'ufficio di emergenza di Hamas, e ha guidato numerosi attacchi terroristici contro Israele". Il secondo è "Naser Mehanna, comandante di una squadra dell'intelligence militare di Hamas". Per quanto riguarda il quartiere generale dell'Unrwa a Gaza City, il portavoce ha detto che nell'ultimo giorno in quell'area "le truppe hanno rinvenuto grandi quantità di armi, tra cui droni esplosivi, granate, ordigni esplosivi, cecchini, colpi di mortaio, razzi e Rpg". In contemporanea, c'è stato un raid "su un complesso di combattimento nell'area utilizzata dai terroristi come base per sparare contro le truppe". Le operazioni proseguono anche nell'area di Rafah dove "sono stati eliminati decine di terroristi, smantellati diversi siti di infrastrutture terroristiche equipaggiati con esplosivi, nonché imbocchi di tunnel". "Durante i raid mirati nell'area di Tel al-Sultan, i soldati - ha concluso - hanno localizzato imbocchi di tunnel del terrore, Rpg e altre armi". 

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