Medioriente, spiragli d'intesa tra Hamas e Israele sulla tregua

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Dopo il nutrito lancio di razzi e droni da parte del “Partito di Dio”, l'esercito israeliano sta colpendo le postazioni di tiro nel sud del Libano. Nella notte, l'esercito israeliano ha colpito "obiettivi terroristici di Hezbollah nel sud del Libano, compresa una struttura militare nella zona di Chihine e altre 3 strutture nell'area di Blat". Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che "soldati hanno aperto il fuoco per rimuovere una minaccia a Chebaa sempre nel Libano meridionale"

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Striscioni pro-Palestina sulla facciata del Parlamento australiano

La protesta fa seguito alle recenti divisioni all'interno del governo laburista, che ha sospeso una senatrice musulmana che aveva votato a favore del riconoscimento dello Stato palestinese da parte dell'Australia. LE IMMAGINI

STRISCIONI PALESTINA SU PARLAMENTO AUSTRALIANO

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Onu: 90% popolazione della Striscia sfollata almeno una volta

Circa il 90% della popolazione della Striscia di Gaza è stata sfollata almeno una volta dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas: lo ha reso noto l'agenzia umanitaria delle Nazioni Unite, come riporta il Guardian. Secondo il responsabile nei Territori palestinesi del'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (Ocha), Andrea De Domenico, si ritiene che circa 1,9 milioni di persone siano sfollate a Gaza. "Stimiamo che nove persone su 10 nella Striscia di Gaza siano state sfollate almeno una volta, se non fino a 10 volte, purtroppo, da ottobre", ha affermato ieri De Domenico in un incontro con i media. "Prima stimavamo 1,7 (milioni), ma dopo c'é stata l'operazione a Rafah e abbiamo avuto ulteriori sfollati da Rafah", ha aggiunto: "Poi ci sono state anche operazioni nel nord che hanno spostato altre persone". "Dietro questi numeri, ci sono persone... E probabilmente avevano sogni e speranze; oggi sempre meno, temo, purtroppo", ha commentato il funzionario, ricordando che la Striscia di Gaza è stata tagliata in due dalle operazioni militari di Israele. Secondo l'Ocha, 300.000-350.000 persone sono bloccate nel nord del territorio assediato.

Proteste anti governo bloccano due strade in Israele

Manifestanti anti governo hanno bloccato questa mattina due strade nel centro di Israele chiedendo nuove elezioni. La prima è la Ayalon, la tangenziale di Tel Aviv, mentre la seconda è la strada numero 4 a  Even Yehuda. I dimostranti - secondo i media - hanno invocato - uno sciopero generale che spinga a nuove elezioni. "Israele ha bisogno di un governo sano e responsabile che garantisca a tutti - hanno sostenuto durante la protesta - un futuro migliore". 

Striscioni pro Palestina su facciata Parlamento australiano

Manifestanti filo-palestinesi si sono arrampicati oggi sulla facciata del Parlamento australiano, sopra l'ingresso principale dell'edificio, ed hanno srotolato striscioni con la scritta 'La Palestina sarà libera', accusando il primo ministro Anthony Albanese di complicità nella guerra a Gaza. La piccola protesta fa seguito alle recenti divisioni all'interno del governo laburista, che ha sospeso una senatrice musulmana che aveva votato a favore del riconoscimento dello Stato palestinese da parte dell'Australia. La senatrice Fatima Payman ha affermato di essere stata "esiliata" dopo aver sostenuto la mozione parlamentare - avanzata dal partito dei Verdi - a dispetto della politica del governo. L'Australia, che non riconosce uno Stato palestinese, ha espresso il suo sostegno a un'eventuale soluzione a due Stati. 



Israele: colpiti obiettivi Hezbollah nel sud del Libano

Durante la scorsa notte, l'esercito israeliano ha colpito "obiettivi terroristici di Hezbollah nel sud del Libano, compresa una struttura militare nella zona di Chihine e altre 3 strutture nell'area di Blat". Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che "soldati hanno aperto il fuoco per rimuovere una minaccia a  Chebaa sempre nel Libano meridionale". 

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