Guerra Ucraina, Kiev: 5 morti e 53 feriti nel raid su Dnipro

Zelensky via X

"Dnipro ha subito danni a edifici residenziali, un ospedale e un'impresa", ha sottolineato Zelensky nel suo discorso serale. Secondo Politico.com, Trump starebbe pensando, nel caso venisse di nuovo eletto, a un piano per mettere fine alla guerra, che prevedrebbe di trattare con Putin per fermare la potenziale estensione della Nato all'Ucraina. Cominciato ad Astana il colloquio tra Putin e il presidente cinese Xi Jinping. Erdogan: "La Turchia può gettare le basi per un accordo che ponga fine alla guerra"

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Xi a Putin: "Serve amicizia duratura, salvaguardare nostri diritti e interessi"

"Di fronte a una situazione internazionale caratterizzata da turbolenze e cambiamenti", Cina e Russia "dovrebbero continuare a sostenere l'aspirazione originaria di amicizia duratura" e dare impulso alla "cooperazione". Lo ha detto il leader cinese Xi Jinping nell'incontro ad Astana, in Kazakistan, con il presidente russo Vladimir Putin. Nelle dichiarazioni riportate dall'agenzia ufficiale cinese Xinhua, Xi parla di "conservare il valore unico" dei rapporti tra Pechino e Mosca e delle necessità di impegnarsi per "salvaguardare diritti e interessi legittimi" di Cina e Russia.

Erdogan a Putin: "Pace giusta è possibile"

"Una pace giusta in Ucraina è possibile". Questo il messaggio recapitato dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan al collega russo Vladimir Putin, durante un faccia a faccia avvenuto nella capitale del Kazakistan Astana. "La Turchia continuerà a fare di tutto per raggiungere la pace. Riteniamo fondamentale in primo luogo giungere a un cessate il fuoco nel piu' breve tempo possibile; con la cessazione delle ostilità si porranno le basi per un negoziato che conduca a una pace giusta. Una strada che riteniamo possibile", ha detto Erdogan a Putin. 

Ad Astana un'ora di colloquio Putin-Erdogan, per leader turco "possibile pace giusta"

E' andato avanti per circa un'ora il colloquio ad Astana, in Kazakistan, tra il leader russo Vladimir Putin e il turco Recep Tayyip Erdogan. Lo riferisce l'agenzia russa Tass, sottolineando come Putin abbia promesso a Erdogan che si recherà in visita in Turchia. Ma non c'è una data. Erdogan spera "il prima possibile". Al centro del colloquio, riporta la Tass, la cooperazione economica e nel settore dell'energia. Ma anche, hanno fatto sapere da Ankara, il conflitto in Ucraina e la guerra a Gaza, la Siria e la "lotta al terrorismo".


Ucraina: Erdogan, possiamo gettare basi per accordo pace

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto all'omologo russo, Vladimir Putin, che la Turchia può "gettare le basi per un accordo che ponga fine alla guerra tra Russia e Ucraina" con un cessate il fuoco prima e poi con una pace "giusta" che soddisfi sia Mosca che Kiev. Lo riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara, facendo riferimento ad un incontro tra Erdogan e Putin ad Astana, in Kazakhstan, in occasione del vertice dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai.

Putin, 'cooperazione Russia-Cina non è diretta contro nessuno'

"La cooperazione" tra Russia e Cina "non è diretta contro nessuno: non creiamo blocchi o alleanze, agiamo semplicemente nell'interesse dei nostri popoli": lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin in un incontro ad Astana con il presidente cinese Xi Jinping. Lo riporta la Tass. 

Putin, 'relazioni Russia-Cina le migliori della storia'

Le relazioni tra Russia e Cina stanno vivendo "il periodo migliore nella loro storia" essendo basate "sui principi di uguaglianza, benefici reciproci e rispetto per la sovranità di entrambi". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin incontrando ad Astana quello cinese Xi Jinping. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.

Cominciato a Astana l'incontro Putin-Xi

E' cominciato ad Astana il colloquio tra il presidente russo Vladimir Putin e quello cinese Xi Jinping. Lo riferiscono le agenzie russe. I due leader si trovano nella capitale del Kazakhstan per partecipare al vertice dell'Organizzazione della cooperazione di Shanghai (Sco).

Erdogan, possiamo costruire con Mosca un'altra centrale atomica

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che potrebbero essere adottate "serie" iniziative per costruire con la Russia un secondo impianto nucleare in Turchia, a Sinop sul Mar Nero, mentre Mosca sta già costruendo un'altra centrale atomica in Turchia, ad Akkuyu, in provincia di Adana, nel sud del Paese, sul Mediterraneo. "Abbiamo colloqui (con la Russia) riguardo all'impianto nucleare di Sinop, ritengo che possiamo compiere passi seri a riguardo", ha detto Erdogan, come riferisce Anadolu, che in questo momento si trova a colloquio con il presidente russo, Vladimir Putin, ad Astana in Kazakhstan, in occasione del vertice dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai. "Il nostro obiettivo è di raggiungere i 100 miliardi di dollari (nell'interscambio economico tra Turchia e Russia), penso che possiamo raggiungerlo, abbiamo tale potenziale", ha aggiunto Erdogan.

Mosca, stop a partecipazione Assemblea parlamentare Osce

La Russia ha annunciato la sospensione della sua partecipazione all'Assemblea parlamentare dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), accusandola di essere "russofoba" e "discriminatoria" a causa del conflitto ucraino. Le dichiarazioni sono state adottate oggi da entrambe le camere del Parlamento russo. "Approcci parziali e discriminatori, due pesi e due misure e una totale russofobia (...) testimoniano un estremo deterioramento dell'Assemblea parlamentare dell'Osce come meccanismo di cooperazione interparlamentare", ha condannato il Consiglio della Federazione, la camera alta, nella sua dichiarazione. In una dichiarazione su Telegram, il Consiglio della Federazione ha affermato che "i ripetuti appelli" dei parlamentari russi per "un dialogo interparlamentare paritario e la creazione dell'architettura di sicurezza europea non hanno incontrato la comprensione o una risposta adeguata" da parte dei leader di questa struttura dell'Osce. 

Sondaggio, ucraini preferiscono sovranità a ripresa di territori

L'ultimo sondaggio dello European Council on Foreign Relations (Ecfr) rivela che la maggioranza degli ucraini (58%), quasi due anni e mezzo dopo l'invasione russa, ritiene di poter vincere la guerra e che la fiducia nelle Forze armate dell'Ucraina e nel Presidente del Paese, Volodymyr Zelensky, rimane alta. Tuttavia, in tema di potenziali compromessi per porre fine al conflitto, l'Ucraina appare "fortemente divisa". Alla domanda, infatti, "l'Ucraina dovrebbe accettare l'adesione alla Nato in cambio della rinuncia ai territori occupati?" il 48% risponde "no" e un altro 23% "probabilmente no". Ma il 45% preferisce l'opzione in cui l'Ucraina "perde parti del territorio attualmente occupato" ma rimane "sovrana, con un proprio esercito e la libertà di scegliere le proprie alleanze", come l'Ue e la Nato, rispetto all'ipotesi in cui il Paese "riconquista il territorio attualmente occupato" ma accetta di smilitarizzarsi e di diventare neutrale, senza poter aderire ad alleanze come Ue e Nato, scelta dal 26% degli intervistati. 

Ucraina: sale a 5 morti e 34 feriti bilancio raid russo su Dnipro

E' salito a 5 morti e 34 feriti, tra cui una ragazza di 14 anni, il bilancio raid russo condotto con droni e missili su Dnipro, nell'Ucraina sudorientale. "Dnipro: ancora attacchi terroristi russi contro la nostra città'', ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram esprimendo le sue condoglianze alle famiglie delle vittime. ''Il mondo può proteggere le nostre vite, ma c'è bisogno della determinazione dei leader'', ha aggiunto. Nel raid che ha colpito l'impianto per la fabbricazione di missili della Pivdenmash è stato anche danneggiato un centro commerciale.

Scholz, 'mi impegno a non entrare nel conflitto ucraino'

Olaf Scholz garantisce che la Germania non entrerà nel conflitto ucraino? "Sì io do questa garanzia. E su questo mi impegno come cancelliere". È la risposta che ha dato il Kanzler tedesco a una delle domande dei parlamentari al Bundestag. Scholz ha ribadito però il sostegno all'Ucraina e il rifiuto di una pace che sia un diktat russo. 

Governatore russo: 'Tre feriti da artiglieria vicino Belgorod'

Il capo dei separatisti filorussi della regione ucraina di Kherson, Vladimir Saldo, accusa le truppe ucraine di aver provocato la morte di due civili e il ferimento di una terza persona in un raid di droni nella cittadina di Alyoshkin nel quale sarebbe stata colpita una panetteria. Lo riporta l'agenzia Interfax. "Due operai sono morti e una donna che lavora nella panetteria è rimasta ferita", ha dichiarato Saldo. Il governatore della regione russa di Belgorod, Viaceslav Gladkov, sostiene che tre persone siano rimaste ferite in un raid delle forze ucraine sulla periferia di Shebekino. "Un colpo di artiglieria ha colpito il territorio di un'impresa agricola e ha provocato un incendio. Tre dipendenti hanno riportato ferite da frammentazione di varia entità", sostiene Gladkov.

Mosca, conquistato quartiere di Chasiv Yar nel Donetsk

Le forze russe hanno completamente conquistato il quartiere Nuovo della cittadina di Chasiv Yar, nella regione orientale ucraina di Donetsk. Lo annuncia il ministero della Difesa citato dai media di Mosca.

Politico: "Trump vuole trattare con Putin stop Ucraina in Nato"

Secondo Politico.com, Donald Trump sta pensando, nel caso venisse di nuovo eletto alla Casa Bianca, a un piano per mettere fine alla guerra in Ucraina, che prevedrebbe di trattare con Putin per fermare la potenziale estensione della Nato all'Ucraina, ma anche alla Moldavia e alla Georgia, e per concordare quali territori Kiev debba cedere a Mosca in cambio della pace. Un'ipotesi che vanificherebbe la promessa, finora vaga, di adesione all'Alleanza da parte di Kiev. Il sito americano nell'editoriale - un'analisi su dove andrebbe la Nato nel caso di una vittoria trumpiana - cita a proposito come fonti due esperti della sicurezza nazionale allineati all'ex presidente e informate su quanto accade nella "cerchia ristretta" di Trump.

Cremlino, con Cina collaboriamo in tutti campi

La Russia collabora con la Cina in tutti i settori, compresi quelli sensibili, ha ribadito alla stampa il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. "Sì, collaboriamo con la Cina in tutti i settori, compresi quelli sensibili", ha detto Peskov ai giornalisti dopo che Bloomberg ha riportato che compagnie cinesi e russe stanno sviluppando un drone d'attacco simile allo 'Shaed' di fabbricazione iraniana, utilizzato da Mosca in Ucraina. 

Peskov: "Russia non dialoga con Trump sulla pace in Ucraina"

"La Russia non dialoga con Trump sulle condizioni per raggiungere la pace in Ucraina". Lo ha detto il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitrij Peskov, secondo Interfax. Fonti vicine all'ex presidente americano hanno riferito a Politico che avrebbe allo studio un piano per porre fine alla guerra in Ucraina da sottoporre a una trattativa con la Russia, includendo uno stop all'ingresso di Kiev nella Nato e l'eventuale cessione di territori ucraini a Mosca. 

Media, Trump negozia con Putin su territori occupati

Il candidato repubblicano alla presidenza Usa, Donald Trump, come parte del suo piano per porre fine alla  guerra in Ucraina, sta negoziando con il presidente russo Vladimir Putin su quanto territorio ucraino Mosca abbia intenzione di mantenere il suo controllo. Lo scrive Politico, citando due esperti di sicurezza nazionale associati a Trump che hanno parlato in forma anonima. Politico non fornisce dettagli sul formato in cui si starebbero svolgendo i negoziati e in quale fase si troverebbero, come pure non viene specificato di quali territori si starebbe discutendo.


Cremlino, Putin e Erdogan parleranno di Ucraina e Siria

Il presidente russo Vladimir Putin e quello turco Recep Tayyip Erdogan parleranno anche della situazione in Ucraina e in Siria durante un incontro oggi ad Astana, a margine di un vertice dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco). Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. Secondo Peskov, durante il colloquio, che dovrebbe durare almeno un'ora, si parlerà anche di una possibile visita di Putin in Turchia. 

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