La scelta del co-pilota di avvisare i passeggeri dell'accaduto è stata molto criticata poiché ha creato agitazione, confusione e, soprattutto, malori
Il pilota muore durante il volo e a bordo dell’aereo scoppia il caos. E’ accaduto il 12 giugno scorso a bordo di un Airbus 320 della compagnia egiziana Sky Vision, in volo dal Cairo a Taif. Il comandante Hassan Youssef Adas è deceduto in cabina di pilotaggio ed è dunque toccato al secondo pilota prendere il comando e gestire la situazione: in primis ha informato i passeggeri e ha chiesto di procedere con un atterraggio d’emergenza. L’aereo è stato indirizzato verso l’aeroporto di Gedda ma a bordo si sono vissuti momenti difficili: la notizia ha inevitabilmente gettato gli oltre 100 passeggeri presenti nel panico, scatenando diversi malori.
Critiche al comportamento del secondo pilota
Il comportamento adottato dal secondo pilota ha suscitato non poche polemiche: la prima perplessità nasce dalla decisione del copilota di informare i passeggeri, una scelta inusuale visto che in casi del genere si tende a mantenere la discrezione per evitare il panico. Altre perplessità sono legate alla liceità dell’annuncio in quanto un decesso dovrebbe essere certificato da un medico, non da un pilota. Va detto però che la presenza obbligatoria di due piloti a bordo garantisce la gestione delle emergenze e il ritorno a terra dell’aereo in sicurezza.