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Immunità parziale a Trump, Biden: "Americani meritano un processo prima del voto"

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Il presidente Usa ha rilasciato dichiarazioni durante una conferenza stampa alla Casa Bianca: "Ora il popolo americano dovrà fare ciò che la Corte avrebbe dovuto fare: decidere se l'assalto di Donald Trump alla nostra democrazia lo rendono inadatto a ricoprire la più alta carica del Paese". Il tycoon approfitta della sentenza per provare a ribaltare il caso Stormy Daniels

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Il presidente deli Stati Uniti Joe Biden ha commentato la sentenza della Corte suprema Usa che ha concesso a Donald Trump una immunità parziale rispetto al processo per l’assalto al Congresso americano del 6 gennaio 2021. Si tratta di un “pericoloso precedente” per Biden, che ha aggiunto: “Quattro anni fa, il mio predecessore ha mandato una folla violenta a Capitol Hill per bloccare il trasferimento pacifico del potere. Si è seduto e li ha guardati attaccare la polizia. Cosa è successo quel giorno? Uno dei più bui della storia Usa. Il popolo americano merita di avere una risposta nei tribunali prima delle elezioni".

Per cosa vale la sentenza

L’immunità parziale è stata concessa al tycoon solo per quanto riguarda gli atti ufficiali. Il presidente della Corte Suprema, John Roberts, ha scritto infatti che "sotto la struttura costituzionale dei poteri separati, la natura del potere presidenziale richiede che un ex presidente abbia una certa immunità" dagli atti ufficiali mentre governa, ma che il presidente "non gode di immunità per i suoi atti non ufficiali e non tutto ciò che fa è ufficiale”. Saranno i tribunali di grado inferiore, ha stabilito la Corte, a stabilire quali atti sono ufficiali e quali no, una situazione che ritarderà il processo per "sovversione elettorale" contro Trump a Washington. Da ricordare che su sei giudici conservatori della Corte Suprema, tre sono stati nominati da Trump durante il suo mandato.

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Biden: "Il popolo americano decida se fidarsi di Trump"

Biden dalla Casa Bianca ha commentato: “Nemmeno il presidente degli Usa è al di sopra delle legge”. La decisione presa dalla Corte suprema, secondo il leader dei Democratici, è un “terribile disservizio per le persone di questa nazione". “Ora il popolo americano dovrà fare ciò che la Corte avrebbe dovuto fare: decidere se l'assalto di Donald Trump alla nostra democrazia e il 6 gennaio lo rendono inadatto a ricoprire la più alta carica del Paese. E forse la cosa più importante: il popolo americano deve decidere se fidarsi ancora una volta di una presidenza di Donald Trump", ha tuonato l’ex vice di Obama.

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Trump si preparara a ribaltare la condanna per Stormy Daniels

Intanto, forte della sentenza della Corte suprema Usa, Donald Trump si sta muovendo per ribaltare la condanna nel caso dei pagamenti alla pornostar Stormy Daniels. Il New York Times, riportando la vicenda, precisa che il tycoon ha dato mandato ai suoi avvocati proprio poche ore dopo la decisione del massimo tribunale Usa: in una lettera al giudice che supervisiona il caso, Juan Merchan, è stata chiesta l'autorizzazione per presentare una mozione per annullare il verdetto, a dieci giorni dalla sentenza di condanna prevista l'11 luglio. Un tentativo ambizioso da parte di Trump, dato che la condanna in questo caso è arrivata da semplice candidato e non da presidente in essere. I suoi avvocati, probabilmente, sosterranno che la procura ha istruito il caso in parte su prove risalenti al suo periodo alla Casa Bianca.

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Sentenza su caso Stormy Daniels potrebbe slittare

Così, la sentenza di Donald Trump per il risarcimento alla pornostar prevista l'11 luglio potrebbe slittare dopo la decisione della Corte Suprema sull'immunità presidenziale. Lo afferma l'ufficio del procuratore di Manhattan, sottolineando che la richiesta dell'ex presidente di revocare la sua condanna dovrebbe essere riferita e illustrata alla corte entro il 24 luglio. "Anche se riteniamo senza merito" le argomentazioni per la revoca "non ci opponiamo alla richiesta di aggiornare" la data della sentenza, ma "chiediamo" che venga fissata la scadenza del 24 luglio.

 

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