Introduzione
Dopo la performance negativa del presidente nel dibattito tv contro Trump, tra i dem sarebbe scattato un "forte panico". Lo scenario che vede una sostituzione di Biden nella corsa alla Casa Bianca resta improbabile. Eppure questa eventualità ora è tornata al centro del dibattito. Non esiste una procedura codificata, e occorrerebbe comunque un passo indietro volontario da parte del diretto interessato.
Ma quali nomi sarebbero in lizza, eventualmente, per percorrere il tratto finale della campagna elettorale da qui al 5 novembre? Dalla vicepresidente Kamala Harris, passando per i governatori della California e del Michigan: ecco alcuni dei profili più gettonati
Quello che devi sapere
Biden in bilico
- Il primo faccia a faccia tra Joe Biden e l'ex presidente Donald Trump, che si è svolto negli studi della Cnn, ha già restituito un esito poco felice per il candidato democratico. Media e analisti americani sono quasi tutti concordi: Biden è andato male. E tra i dem ci sarebbe già un "forte panico" per la prestazione che rischia ora di affondare definitivamente il presidente nei sondaggi. Ma i dem possono sostituire il loro candidato? Questo scenario resta improbabile. Di questa eventualità, però, non si è mai parlato tanto quanto si parla adesso. In teoria Biden potrebbe essere sostituito, ma non esiste una procedura codificata, e occorrerebbe comunque un passo indietro volontario da parte del diretto interessato. Ma se tutto ciò si verificasse, quali nomi sarebbero in lizza per il tratto finale della corsa alla Casa Bianca?
Per aprofondire:
Kamala Harris
- I nomi pronti a entrare nella corsa presidenziale - che terminerà con il voto del 5 novembre - non sono molti, e si dovrebbero dare battaglia per conquistare il voto dei delegati lasciati da Biden. L’ipotesi più concreta è quella della vicepresidente Kamala Harris, anche se - come ricorda Il Corriere della Sera - le regole del partito non le danno nessun vantaggio in caso Biden decidesse di ritirarsi. Non riceverebbe in automatico i delegati, ma il presidente potrebbe aiutarla in questo senso dandole il proprio endorsement. Dopo il dibattito, comunque, Harris è rimasta ‘vicina’ al presidente e ha dichiarato: "Sì, c'è stato un inizio lento ma c'è stato un finale forte. Le persone possono discutere su questioni di stile, ma alla fine queste elezioni e chi sarà il presidente degli Stati Uniti devono riguardare la sostanza, e il contrasto è chiaro"
Gavin Newsom
- C’è poi il nome del governatore (dal 2019) della California Gavin Newsom. Ha 56 anni, è laureato in scienze politiche ed è sposato con la documentarista femminista Jennifer Siebel. Ha quattro figli ed è stato anche sindaco di San Francisco. È conosciuto per le sue politiche green e ha un’agenda fortemente progressista. Anche Newsom comunque, dopo il dibattito, ha ribadito che il partito resta unito con il presidente
Gretchen Whitmer
- C’è poi la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer. Ha 52 anni e si è fatta conoscere soprattutto perché durante il Covid tenne testa a Donald Trump che alimentava le proteste contro le restrizioni imposte. Si definisce una democratica progressista, e da governatrice si è concentrata sull'assistenza sanitaria femminile, sull'espansione del Medicaid e sulle infrastrutture. È stata anche protagonista di un tentativo di rapimento
Josh Shapiro
- Tra gli altri nomi che circolano, ma meno quotati rispetto ai precedenti, cè anche quello del governatore della Pennsylvania Josh Shapiro: 51 anni, ebreo osservante, è stato anche procuratore generale della Pennsylvania
J.B. Pritzker
- C'è poi il governatore dell’Illinois J.B. Pritzker: 59 anni, è un uomo d'affari e un filantropo. L a sua famiglia, che possiede la catena alberghiera mondiale Hyatt, è considerata tra le più ricche degli Stati Uniti
Ro Khanna
- Circola anche il nome del deputato della California Ro Khanna: ha 47 anni ed è laureato in economia alla University of Chicago e in Legge a Yale. Ha insegnato alla Stanford University ed è stato vice segretario aggiunto al commercio nell'amministrazione Obama
Il caso di Michelle Obama (che non è in lizza)
- Infine, c’è l’eterna suggestione di Michelle Obama. Anche se il suo nome torna puntualmente a circolare, e la sua candidatura viene rilanciata da tanti, è stata la stessa ex first lady - più di una volta - a respingere questa ipotesi, sostenendo di non avere nessuna intenzione di tornare alla Casa Bianca
Per approfondire:
Dibattito Biden-Trump, la Cnn: tra i dem è allarme dopo la performance del presidente