Suore clarisse scomunicate in Spagna cacciano anche il falso vescovo della Pia Unione

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Le religiose erano già state scomunicate nei giorni scorsi dal vescovo di Burgos a causa della loro rivolta contro la Chiesa cattolica. Le clarisse si erano quindi messe sotto la tutela di Pablo de Rojas Sanchez-Franco, fondatore della congregazione, dal quale oggi hanno però deciso di separarsi. "Camminano libere e sole", hanno assicurato in un comunicato

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Un secondo capitolo nella storia delle suore Clarisse del monastero di Belorado, in provincia di Burgos, nel nord della Spagna, in rivolta contro la Chiesa. Dopo essere state scomunicate sabato dall'arcivescovo di Burgos per lo scisma dalla Chiesa cattolica, oggi la separazione anche dalla Pia Unione di San Paolo Apostolo. Dopo aver abbracciato la congregazione, si sono allontanate anche da essa e hanno cacciato dal monastero il falso vescovo e fondatore della setta, Pablo de Rojas Sanchez-Franco.

Cacciato il falso vescovo della congregazione

Oggi "camminano libere e sole", assicurano in un comunicato ripreso dall'agenzia Efe, in cui informano di aver allontanato dal convento Pablo de Rojas e José Ceacero, il sedicente prete che aveva fatto da portavoce, e di avere il pieno controllo del monastero. I due esponenti della Pia Unione, "dalla cui giurisdizione prendiamo le distanze", segnalano le ex suore, non sono più nel monastero da lunedì. Le clarisse sostengono ora di non riconoscere altra autorità che "i tribunali di Giustizia". Il falso vescovo della setta, scomunicato nel 2019 dalla Santa Sede, e il suo portavoce risiedavano nel monastero da settimane, con il pretesto di dare "assistenza spirituale" alle religiose ribelli. Nel comunicato, firmato dai propri legali, le clarisse non rinunciano però alla battaglia economico-immobiliare intrapresa con l'arcivescovado di Burgos.

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La scomunica dalla Chiesa di Roma

Le suore del monastero di Belorado nei giorni scorsi erano state scomunicate dal vescovo di Burgos, Mario Iceta, dopo la decisione di separarsi dalla Chiesa cattolica. Le clarisse sono quindi costrette a lasciare il monastero in cui vivono: in caso contrario, il vescovo Iceta ha annunciato azioni legali per sgomberarle. Le religiose, note a livello mediatico e sui social come "le suore dei cioccolatini" per i dolci prodotti nel monastero, avevano annunciato il 13 maggio la decisione di mettersi sotto la tutela e la giurisdizione di Pablo de Rojas Sanchez-Franco e della sua cosiddetta Pia Union de Santi Pauli Apostoli, che non è in comunione con Roma e il cui fondatore è stato scomunicato nel 2019. Motivo del contendere sarebbe anche la vendita del monastero di Derio, sotto utilizzato, che le monache volevano alienare per ottenere le entrate necessarie a portare avanti il complesso di Belorado. Oggi arriva anche la separazione dalla Pia Unione ma le suore, come si legge nel comunicato firmato dai legali, non hanno intenzione di rinunciare alla battaglia economico-immobiliare intrapresa con l'arcivescovado di Burgos. 

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