Elezioni anticipate in Bulgaria, Gerb sfida Pp-Db. Lo scenario politico

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09 giu 2024 - 06:30

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Oggi, 9 giugno, i cittadini bulgari saranno chiamati alle urne per eleggere i 240 membri dell'Assemblea nazionale. Le elezioni anticipate, inizialmente previste per il 12 giugno 2027, sono state indette lo scorso 5 aprile dal presidente della Repubblica, Rumen Radev. In testa ai sondaggi c'è la coalizione di centrodestra Gerb-Sds, guidata da Bojko Borisov. Segue la coalizione liberale di Pp-Db, formata dai partiti We Continue the Change, Volt Bulgaria e Democratic Bulgaria

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È tutto pronto in Bulgaria per le elezioni parlamentari anticipate. Oggi, 9 giugno, contemporanenamente alle elezioni Europee, tutti i cittadini bulgari saranno chiamati alle urne per eleggere i 240 membri dell'Assemblea nazionale. Le elezioni, inizialmente previste per il 12 giugno 2027, sono state indette lo scorso 5 aprile dal presidente della Repubblica, Rumen Radev, dopo che i tentativi di formare e approvare un nuovo governo, che sostituisse quello di Nikolaj Denkov della coalizione Pp-Db (in carica dal 6 giugno 2023 fino al 9 aprile 2024), sono falliti. È la sesta volta che i bulgari votano per il loro parlamento dal 2021. Si prevede un'affluenza alle urne di circa il 40%, ovvero tra 2,5 e 2,7 milioni di cittadini.

I partiti bulgari

Tra i protagonisti del voto di oggi in Bulgaria troviamo Gerb-Sds, la coalizione di centrodestra guidata dall'ex primo ministro bulgaro ed ex sindaco di Sofia Bojko Borisov. Secondo un sondaggio condotto dall'agenzia Exacta Research Group, la coalizione conservatrice, che alle elezioni dello scorso anno aveva ottenuto il 25,39% dei voti, ha un vantaggio di ben 10 punti sui suoi avversari.

Al secondo posto troviamo invece la coalizione liberale di Pp-Db che, formata dai partiti We Continue the Change, Volt Bulgaria e Democratic Bulgaria, si attesta - secondo i sondaggi - intorno al 15,5%. Stessa percentuale anche per Vazrazhdane, il partito ultranazionalista, filo-russo e anti-Ue presieduto da Kostadin Kostadinov.

Stando ancora ai sondaggi, il Movimento per i Diritti e le Libertà, di orientamento social-liberale e centrista a maggioranza turca, potrebbe ottenere il 14,6% delle preferenze, seguito dal Partito Socialista bulgaro (9%). Chiude la “classifica” il partito populista e anti-corruzione There Is Such a People (Itn), fondato dal cantante e conduttore televisivo Slavi Trifonov.

A newly installed sign pointing to Schengen transfer flights is pictured next to EU and Romanian flags, after Romania's official entry into the European area of free circulation at Otopeni's "Henri Coanda" international airport on March 31, 2024. Bulgaria and Romania joined Europe's vast Schengen area of free movement on March 31, opening up travel by air and sea without border checks after a 13-year wait. A veto by Austria however means the new status will not apply to land routes, after Vienna expressed concerns over a potential influx of asylum seekers. Despite the partial membership, the lifting of controls at the two countries' air and sea borders is of significant symbolic value. (Photo by Daniel MIHAILESCU / AFP) (Photo by DANIEL MIHAILESCU/AFP via Getty Images)

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Secondo quanto emerge da un paper di Unimpresa, la misura esiste in tutti gli Stati dell'Ue: in alcuni casi è stabilita per legge, in altri dalla contrattazione collettiva. Fissando la soglia del salario minimo legale a 9 euro lordi l'ora, sostiene l’asociazione, “il livello retributivo italiano diverrebbe uno dei più elevati fra i Paesi membri, con potenziali gravi ripercussioni e costi assai elevati”. I DATI

Il salario minimo esiste in tutti gli Stati dell'Ue: in alcuni casi è stabilito per legge, in altri dalla contrattazione collettiva. In 21 Paesi esistono salari minimi legali (l'ammontare del valore minimo varia in maniera significativa, da 312 euro mensili in Bulgaria a 2.142 in Lussemburgo), mentre in sei Stati membri (Danimarca, Italia, Cipro, Austria, Finlandia e Svezia) la protezione del salario minimo è fornita esclusivamente dai contratti collettivi. È quanto emerge da un paper di Unimpresa, mentre nel nostro Paese il tema è al centro del dibattito

Secondo lo studio, “posto che la media salariale mensile degli Stati europei è pari a circa 924 euro, se il salario minimo europeo fosse calcolato in base a tale media non troverebbe mai possibilità di approvazione, in quanto determinerebbe per molti Paesi un incremento insostenibile del costo del lavoro e così la crescita del livello di disoccupazione, l'aumento del lavoro irregolare e la perdita di competitività”

Fissando la soglia del salario minimo legale a 9 euro lordi l'ora, sostiene Unimpresa, “il livello retributivo italiano diverrebbe uno dei più elevati fra i Paesi membri, con potenziali gravi ripercussioni e costi assai elevati: i lavoratori coinvolti nell'incremento salariale risulterebbero, infatti, pari a 2,9 milioni, con un aumento retributivo medio annuo di 1.073 euro, con un incremento complessivo del valore di 3,2 miliardi e un costo totale per le aziende stimato attorno ai 6,7 miliardi”