Danimarca, premier annulla impegni dopo aggressione. Solidarietà dai leader politici

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Molti leader europei e internazionali, da Soltenberg a Borrell, hanno espresso la propria vicinanza alla prima ministra danese, presa a pugni in strada da un uomo di 39 anni che, come stabilito dal giudice al termine dell'udienza nel tribunale di Frederiksberg, resterà in carcere fino al 20 giugno. "Sono scossa, ma sto bene", ha commentato sui social

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Sono tanti i leader politici internazionali che hanno espresso la propria solidarietà alla prima ministra danese Mette Frederiksen, aggredita in strada a Copenaghen lo scorso 7 giugno. La premier, 46 anni, è stata presa a pugni a Kultorvet, un'affollata piazza nel centro della capitale, da parte di un uomo di 39 anni che è stato in seguito arrestato. Trasportata all'ospedale Rigshospitalet per un controllo, la leader del partito socialdemocratico danese si è detta “scioccata” da quanto accaduto. Secondo la stampa danese, le sue condizioni sono buone e le conseguenze dell'attacco sarebbero un leggero colpo di frusta e un trauma psicologico. Nel frattempo, però, tutti i suoi impegni politici sono stati annullati. 

In carcere l'aggressore

Dopo l'udienza di oggi al tribunale Frederiksberg, il 39enne resterà in carcere fino al 20 giugno. Lo ha deciso il giudice che ha visionato le immagini della videosorveglianza e ha ascoltato la testimonianza di Fredriksen e della difesa.  

I messaggi di solidarietà

Moltissimi i messaggi di solidarietà ricevuti dalla prima ministra: dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, a molti dei leader europei e mondiali. Tutti hanno condannato la violenza che, per la seconda volta in meno di un mese, ha colpito un capo di un governo proprio a ridosso delle elezioni europee. Il primo era stato Robert Fico, ferito a metà maggio in quello che fu un tentativo di omicidio. Intanto in Danimarca, il ministro per la cooperazione e la politica climatica, Dan Jorgensen, ha stigmatizzato i commenti contro la leader che si sono diffusi sui social media dopo l'aggressione di ieri. "Una piccolissima minoranza nel nostro Paese non rispetta la democrazia. Rischiano di rovinare anche tutti gli altri danesi".

Stoltenberg: “Scioccato dall'aggressione”

"Sono scioccato dalla notizia della violenza contro la mia amica Mette Frederiksen, la premier del nostro alleato Danimarca”. Così il segretario generale della Nato, Jens Soltenberg, ha commentato su X la vicenda che ha coinvolto la premier danese. “Condanno fermamente ogni violenza contro i nostri leader politici. Gli alleati Nato si uniscono per proteggere i nostri valori, la libertà, la democrazia e lostato di diritto", ha aggiunto.

Borrell: “La violenza non determinerà le nostre scelte”

Anche l'Alto rappresentante dell'Ue per la politica estera, Josep Borrell, ha espresso la propria vicinanza a Frederiksen. “Sono cioccato da un'altra aggressione fisica contro un leader democraticamente eletto”, ha scritto su X. “Lo condanno. La mia solidarietà alla premier danese Mette Frederiksen. La violenza non determinerà le nostre scelte politiche", ha aggiunto Borrell.

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"Scossa ma sto bene"

La premier danese ha poi postato un cuore rosso sul suo profilo Instagram mandando un messaggio a tutti coloro che l'hanno contattata in seguito all'attacco subito ieri sera: "Grazie per i tantissimi messaggi di supporto e incoraggiamento. Sono estremamente commossa" ha scritto la Prima Ministra. "Sono rattristata e scossa per l'incidente di ieri ma sto bene" ha scritto, chiedendo pace e tranquillità per recuperare fisicamente, confortata dalla sua famiglia. "Sono molto grata per tutti i messaggi, fiori e pensieri affettuosi che ho ricevuto" ha concluso.

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