La direzione dell'azienda aveva avviato già da alcuni mesi i negoziati con i sindacati, in vista del rinnovo di contratto e dell'aumento dei salari, ma le parti non sono riuscite a ridurre le distanze. Proprio il colosso, in una nota, ha spiegato di essere "impegnato con le organizzazioni dei lavoratori" e di volerlo essere anche in futuro. Ma alcuni lavoratori hanno messo in atto le proteste davanti alla sede di Seul
Uno sciopero di un solo giorno ma che fa comunque rumore, essendo la prima mobilitazione in assoluto. E’ quella in corso in Corea del Sud presso la Samsung Electronics, uno dei maggiori produttori di smartphone al mondo e anche una delle poche aziende a livello globale a produrre chip di memoria di fascia alta utilizzati per l'intelligenza artificiale generativa. Il management dell'azienda, infatti, è bloccato sin da gennaio scorso in trattative con il sindacato sul rinnovo di contratto e sull’aumento dei salari, ma le due parti non sono riuscite a trovare un punto d’incontro.
Il “primo sciopero”
"Il primo sciopero alla Samsung Electronics avrà luogo oggi attraverso l'utilizzo delle ferie retribuite, e risulta chiaro che molti dipendenti vi parteciperanno", ha detto Son Woo-mok, capo dell'Unione nazionale di Samsung Electronics. "E' difficile fornire un numero esatto, ma da quello che ho visto sulle presenze sul posto di lavoro la mattina, c’è una differenza significativa rispetto al solito", ha poi aggiunto.
Le proteste
Come detto, la direzione dell'azienda aveva avviato già da alcuni mesi i negoziati con i sindacati, ma le parti non sono riuscite a ridurre le distanze. Proprio il colosso, in una nota, ha spiegato di essere "impegnato con le organizzazioni dei lavoratori" e di volerlo essere anche in futuro. Circa una decina di lavoratori, intanto, ha già protestato davanti alla sede principale della Samsung a Seul, chiedendo a gran voce "rispetto del lavoro” con lo slogan “Non vogliamo un aumento del 6,5% o un bonus del 200%!". Samsung Electronics è la filiale di punta del colosso sudcoreano Samsung Group, la più grande conglomerata a controllo familiare del Paese che domina gli affari nella quarta economia asiatica. La società di ricerche TrendForce con sede a Taiwan ha rilevato che lo sciopero non avrà impatto sulla produzione di Dram e Nand Flash, né causerà alcuna carenza di spedizioni.