Migranti, 11 cadaveri recuperati in mare al largo di Tripoli

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Frederic SeguinMSF

La segnalazione è partita dal velivolo Seabird ed è stata accolta dalla nave di Msf Geo Barents che si stava dirigendo a Genova con a bordo 146 migranti salvati. Sul luogo dell'avvistamento, al largo di Tripoli, sono statai individuati i corpi senza vita di undici persone ma si continuano le ricerche di altri possibili dispersi

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Almeno undici migranti sono morti in un naufragio nel Mediterraneo centrale. La segnalazione, lanciata dal velivolo Seabird dell’ong Sea Watch, è stata accolta dalla Geo Barents di Medici Senza Frontiere. La nave si stava dirigendo verso il porto di Genova con 146 persone a bordo, è tornata indietro per raggiungere il luogo dell’avvistamento di alcuni cadaveri in galleggiamento a 38 miglia nautiche a nord di Janzour (Tripoli). Geo Barents ha ottenuto dalle autorità italiane l'autorizzazione a procedere verso sud est e una volta giunta sul posto individuato 11 corpi privi di vita alla deriva. 

Si cercano altri dispersi

Le ricerche di eventuali dispersi sono ancora in corso. "Non sappiamo - afferma Sea Watch - se siano tutti parte dello stesso naufragio fantasma. Questo è ciò che accade nel Mediterraneo, anche quando nessuno lo vede. Abbiamo provato a contattare una motovedetta libica, in inglese e in arabo via radio, affinché li recuperasse ma senza risposta. Per loro e per l'UE queste persone non valgono nulla neanche da morte. Il nostro pensiero va ai loro cari e chi vive nell'incertezza di non sapere se parenti e amici siano vivi o morti".

La premier Giorgia Meloni e il primo ministro albanese Edi Rama al porto di Shengjin per una visita all'hospot destinato alle procedure di ingresso dei migranti, realizzato in base al Protocollo fra Italia e Albania, 05 giugno 2024./// Italian Prime Minister Giorgia Meloni and Albanian Prime Minister Edi Rama at the port of Shengjin for a visit to the hotspot intended for the entry procedures of migrants, created on the basis of the Protocol between Italy and Albania, 05 June 2024.
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"Ci abbiamo messo quattro ore per arrivare sul posto e più di cinque ore per recuperare le vittime di questo ennesimo naufragio. Le 11 salme adesso sono a bordo della Geo Barents insieme alle 165 persone soccorso nei precedenti interventi. Queste salme sono la conseguenza delle politiche di gestione del flusso migratorio, si lasciano morire le persone in mare. Non esiste un meccanismo di ricerca e soccorso con un chiaro mandato in mare". Lo ha detto Juan Matias Gil, capo missione di Medici Senza Frontiere, sul nuovo naufragio in mare con 11 vittime recuperate. Sulla Geo Barents diretta a Genova ci sono 165 migranti soccorsi in due interventi. 

Frederic Seguin/MSF

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