"Hamas ha accolto positivamente la proposta di cessate il fuoco a Gaza. Ora aspettiamo la risposta di Israele". L’ha detto il ministro egiziano degli Esteri Sameh Shoukry. Netanyahu ha detto che Israele è pronto a “intraprendere la Fase 1 del piano, per la Fase 2 presenterà delle condizioni”. Intanto gli Houthi dello Yemen sostengono di aver “colpito per la prima volta un sito militare nella città di Eilat, nel sud di Israele, con un missile balistico”.
Tajani: "Disposti a missione Onu per formare stato palestinese"
"Noi siamo pronti a riconoscere lo stato palestinese, ma quando riconoscerà Israele e quando Israele riconoscerà lo stato palestinese. Ma certamente non uno stato palestinese guidato da Hamas". Lo ha detto il ministro degli Esterio Antonio Tajani intervistato da Rtl. "Siamo disposti a partecipare a una eventuale missione Onu con i nostri militari per formare un nuovo stato palestinese, per vivere in pace. Noi vogliamo la pace", ha aggiunto Tajani.
Israele: intercettato missile lanciato dal Mar Rosso
Il sistema di difesa aereo israeliano ha intercettato un missile superfice-superfice lanciato dal Mar Rosso verso Israele, dove, a Eilat, sono risuonate le sirene di allarme. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui non ci sono vittime.
Israele, identificato corpo di Yehud ritenuto ostaggio
Il corpo di Dolev Yehud, che si pensava fosse stato rapito da Hamas il 7 ottobre nel kibbutz di Nir Oz, è stato invece identificato tra gli uccisi dalla fazione islamica in quell'assalto. Lo ha fatto sapere l'esercito al termine di una indagine forense sui resti di vittime sui quali si sta ancora lavorando. Dolev Yehud (35 anni), era un paramedico nelle organizzazioni di Pronto Soccorso che durante l'attacco di Hamas lasciò la propria casa per prestare aiuto nel kibbutz. "E' stato ucciso da Hamas e - ha aggiunto il portavoce - il suo corpo è stato localizzato nel kibbutz stesso".
22 morti in diversi raid notturni Israele su Striscia Gaza
Il bilancio delle vittime degli attacchi notturni su abitazioni e campi profughi nella Striscia di Gaza è salito a 22 morti, secondo quanto riporta Al Jazeera, citando i media locali. Almeno 12 persone sono state uccise, tra cui donne e bambini, negli attacchi notturni delle forze israeliane sulle città di Khan Younis e Rafah, nel Sud di Gaza, riporta l'agenzia di stampa Wafa. Due attacchi israeliani sui campi profughi di Bureij e Nuseirat, nel centro di Gaza, invece, hanno ucciso altre 10 persone, sempre secondo l'agenzia Wafa.
Israele: sirene di allarme al nord, al confine col Libano
Le sirene di allarme stanno risuonando nel nord di Israele, nella zona di Hurfeish, al confine con il Libano. Lo ha detto il portavoce militare aggiungendo che nella scorsa notte aerei israeliani hanno colpito obiettivi Hezbollah, tra "un lanciatore di razzi e strutture militari", nelle aree di Naqoura, Maroun El Ras, e Khiam nel Libano del sud.
Media: 22 morti in raid israeliani contro la Striscia di Gaza
Raid israeliani sulla Striscia di Gaza hanno provocato la morte di 22 persone: la denuncia arriva dall'agenzia di stampa palestinese Wafa, che parla di 12 morti negli attacchi la notte scorsa su Khan Younis e Rafah e dieci vittime di raid sferrati dalle forze israeliane contro i campi profughi di Nuseirat e Bureij, nella parte centrale della Striscia.