Elezioni USA 2024
Arrow-link
Arrow-link

Medioriente, Hamas accoglie proposta cessate il fuoco Usa. Netanyahu: tregua a tempo

©Getty

"Hamas ha accolto positivamente la proposta di cessate il fuoco a Gaza. Ora aspettiamo la risposta di Israele". L’ha detto il ministro egiziano degli Esteri Sameh Shoukry. Netanyahu ha detto che Israele è pronto a “intraprendere la Fase 1 del piano, per la Fase 2 presenterà delle condizioni”. Intanto gli Houthi dello Yemen sostengono di aver “colpito per la prima volta un sito militare nella città di Eilat, nel sud di Israele, con un missile balistico”. 

LIVE

Netanyahu: "Tregua a tempo per ostaggi e poi discuteremo"

"La guerra finirà (il tempo) per riportare indietro gli ostaggi e poi discuteremo. Ci sono altri dettagli che il presidente degli Stati Uniti non ha presentato al pubblico". Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, sostenendo che ci sono "lacune" tra la versione israeliana e la proposta presentata da Biden che è "incompleta"

Sánchez: "Pronti ad accogliere 29 bimbi malati da Gaza"

La Spagna è pronta ad accogliere 29 bambini malati provenienti da Gaza, impegnandosi a "offrire loro cure mediche sicure e di qualità": lo ha annunciato su X il premier spagnolo, Pedro Sánchez, dando conto di un incontro a Madrid con Hans Kluge, direttore per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).  "Ci siamo riuniti per organizzarne l'accoglienza", ha spiegato Sánchez in riferimento a questi 29 bambini, "speriamo di poter dar loro il benvenuto nelle prossime settimane".  Il premier ha aggiunto che si tratta di minori "a cui è stato diagnosticato un cancro o che hanno patito gravi traumi a causa del conflitto a Gaza".

Sanchez vede Shoukry: "Lavoriamo insieme per pace e sicurezza"

Il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, ha avuto un incontro "molto positivo" con il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, al quale ha spiegato la scelta della Spagna di riconoscere lo Stato palestinese. Durante il faccia a faccia, ha spiegato Sanchez in un post sul social X, "ho espresso il mio apprezzamento per tutti gli sforzi compiuti dall'Egitto per raggiungere un cessate il fuoco e garantire il rilascio degli ostaggi. Continuiamo a lavorare insieme per raggiungere la pace e la sicurezza in Medio Oriente".

Lancia molotov contro ambasciata israeliana a Bucarest, arrestato

Un uomo di 34 anni, apparentemente un rifugiato di origine siriana, ha lanciato una molotov contro l'edificio che a Bucarest ospita l'ambasciata israeliana. Lo riporta l'emittente Kan, precisando che l'uomo - che ha lanciato l'ordigno contro l'ingresso - è stato arrestato. Sull'incidente, che non ha causato né danni, indagano i servizi segreti romeni. Al momento sono ignote le cause del gesto.

Hamas, "36.476 i morti a Gaza, 40 vittime nelle ultime 24 ore"

Il ministero della Sanità di Hamas ha aggiornato ad oggi il bilancio dei morti nella Striscia di Gaza contando 36.479 vittime dall'inizio della guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese. Almeno 40 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore, ha affermato il ministero in un comunicato, riferendo che 82.777 persone sono state ferite nel territorio palestinese dal 7 ottobre. 

Netanyahu: "Tregua a tempo per ostaggi e poi discuteremo"

Il premier Benyamin Netanyhau ha confermato che "l'accordo proposto include un cessate il fuoco temporaneo per il rilascio degli ostaggi". Poi, citato dai media, ha aggiunto che lo schema presentato da Biden "è parziale perchè ci sono altri dettagli che non sono stati pubblicati". "La guerra - ha tuttavia precisato - verrà fermata allo scopo di restituire i sequestrati e poi discuteremo". 

Onu, più di metà delle strutture a Gaza distrutte o danneggiate

Secondo un'analisi satellitare preliminare delle Nazioni Unite, circa il 55% di tutte le strutture nella Striscia di Gaza sono state distrutte, danneggiate o forse danneggiate dallo scoppio della guerra in ottobre. Lo riporta il Guardian.   L'analisi ha mostrato che più di 137.000 edifici sono stati colpiti, ha scritto Unosat, l'agenzia di analisi satellitare delle Nazioni Unite, in un post su X. La stima si basa su un'immagine satellitare scattata il 3 maggio e confrontata con le immagini scattate a maggio di un anno prima, lo scorso settembre e il 15 ottobre, poco più di una settimana dopo l'attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre.

Crosetto, tregua Hamas-Israele notizia attesa da giorni

"Una tregua tra Hamas e Israele è una notizia che aspettiamo da giorni e che io sto seguendo personalmente. L'Italia ha fatto tutto il possibile per contribuire a spingere verso questa soluzione e ci auguriamo avvenga. Ne avremmo bisogno anche da altre parti, in primis in Ucraina, perché sono mesi che non abbiamo notizie positive". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, al termine della cerimonia in onore dei soldati francesi morti per la liberazione d'Italia, presso il cimitero militare di Monte Mario. 

Madrid e il Cairo insieme 'per aprire passaggi ad aiuti Gaza'

"Spagna ed Egitto lavorano assieme per aprire tutti i passaggi terrestri per fare entrare gli aiuti umanitari alla popolazione di Gaza". Lo ha segnalato il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, nella conferenza stampa congiunta con l'omologo egiziano Sameh Shoukry, dopo l'incontro oggi a Madrid. Albares ha rilevato "la delicata situazione in cui si trova l'Egitto come conseguenza dell'offensiva di Israele su Rafah, dove deve cessare il fuoco, come esige la Corte Internazionale di Giustizia", ha osservato. Il capo della diplomazia spagnola ha ringraziato il governo del Cairo per "gli sforzi per arrivare a un accordo sul cessate il fuoco immediato, la liberazione degli ostaggi" nella mani di Hamas, e "per fare arrivare gli aiuti a Gaza e porre fine a una sofferenza insopportabile, della popolazione". Albares ribadito che Madrid appoggia "la proposta del presidente Biden" e ha assicurato che la Spagna, che ha riconosciuto lo Stato di Palestina, "lavora con l'Egitto per una pace duratura" nella regione. 

Media Libano: attacco Israele con drone in zona Sidone

Media libanesi hanno riferito di un attacco israeliano con drone contro un veicolo vicino al villaggio di Kauthariyet al-Rez, nella zona di Sidone, in Libano. 

Media, Netanyahu vuole vedere Ben Gvir su accordo con Hamas

Il premier Benyamin Netanyahu avrebbe convocato il ministro della sicurezza nazionale - e leader di destra radicale - Itamar Ben Gvir per spiegargli il possibile accordo con Hamas. Lo ha riferito Israele Ha-Yom (considerato vicino a Netanyahu) che cita fonti dell'ufficio del premier secondo cui l'incontro dovrebbe avvenire nelle prossime ore. Le stesse fonti hanno fatto sapere che intanto è stato spiegato a Ben Gvir - decisamente contrario all'intesa - che nell'eventuale accordo "non c'è la fine della guerra". Sia Ben Gvir sia l'altro ministro di destra radicale Bezalel Smotrich hanno minacciato una possibile uscita dalla maggioranza di governo. 

Unrwa, oltre un milione palestinesi hanno lasciato Rafah

Oltre un milione di palestinesi hanno lasciato Rafah, nell'estremo sud di Gaza, da quando il mese scorso le truppe israeliane hanno esortato la popolazione a evacuare in vista di un'offensiva di terra. E' quanto riferito dall'Unrwa, l'agenzia dell'Onu per i palestinesi. Israele ha avviato operazioni a Rafah nelle scorse settimane, nonostante l'opposizione internazionale per i timori di un bagno di sangue tra l'1,4 milioni di palestinesi che avevano trovato rifugio nella città meridionale al confine con l'Egitto.

Israele: circa 50 gli obiettivi colpiti a Gaza

Sono circa 50 gli obiettivi militari colpiti dall'esercito di Israele nelle ultime 24 ore in raid sulle Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce secondo cui gli obiettivi hanno incluso "infrastrutture terroristiche dei gruppi armati e depositi di armi". L'esercito - ha proseguito la stessa fonte - sta continuando ad operare nella zona di Rafah, nel sud dell'enclave palestinese e anche al centro della Striscia. 

Ministro Egitto: no alla presenza d'Israele alla frontiera Rafah

L'Egitto ha espresso oggi la sua opposizione a una presenza israeliana alla frontiera di Rafah, fra la penisola egiziana del Sinai e la Striscia di Gaza, secondo quanto ha dichiarato oggi il ministro degli Affari esteri, Sameh Shoukry in conferenza stampa con l'omologo spagnolo, José Manue Albares, dopo un incontro a Madrid. "E' difficile che il passo di Rafah continui a funzionare senza un'amministrazione palestinese", ha rilevato Shoukry. 

Gallant: "Con Blinken discusso governo alternativo ad Hamas"

Il ministro israeliano della Difesa Yoav Gallant ha detto al segretario di Stato americano Antony Blinken, nella telefonata della scorsa notte, che Israele è determinato a smantellare Hamas e a trovare un'alternativa per governare Gaza. Lo riporta il Times of Israel. "Nel quadro di qualsiasi processo di sviluppo, Gallant ha sottolineato l'impegno di Israele a smantellare Hamas come autorità governativa e militare. A questo proposito, ha discusso la questione di identificare e consentire l'emergere di un'alternativa di governo locale", si legge nel comunicato diffuso dal suo ufficio.

Egitto: "Hamas ha accettato la proposta degli Usa"

"Hamas ha accolto positivamente la proposta di cessate il fuoco a Gaza e ora aspettiamo la risposta di Israele". Lo ha detto il ministro egiziano degli Esteri Sameh Shoukry, oggi in visita a Madrid.

Khamenei: "Dopo 7 ottobre Israele si sta disintegrando"

L'Iran riafferma il suo compiacimento per quanto accaduto lo scorso 7 ottobre e per le conseguenze che ritiene avrà sull'esistenza stessa di Israele. Il leader supremo della Repubblica islamica, l'ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato che Israele è "sulla via della distruzione", che "si sta gradualmente disintegrando", grazie all'attacco di Hamas del 7 ottobre, effettuato "al momento giusto". Quell'attacco, ha detto, "ha rappresentato un colpo decisivo per il regime sionista" e lo ha messo "sulla strada che porterà alla sua distruzione", ha dichiarato il leader iraniano in un discorso pronunciato in occasione del 35esimo anniversario della morte dell'ayatollah Khomeini, il fondatore della Repubblica Islamica. "E' successo al momento giusto", ha aggiunto. "Naturalmente, non posso pretendere che chi l'ha concepito sapesse fino a che punto sarebbe stato un ottimo lavoro, ma di fatto è stato così. Il regime sionista si sta gradualmente disintegrando davanti agli occhi dei popoli del mondo - ha proseguito - Prima o poi l'America dovra' ritirare il suo sostegno", ha detto l'Ayatollah Khamenei, parlando davanti a diverse migliaia di persone riunite nel mausoleo di Khomeini, vicino a Teheran. L'Iran, che non riconosce Israele, è uno dei principali sostenitori di Hamas, che fa parte del cosiddetto "asse della resistenza" che riunisce gli alleati di Teheran in Medio Oriente. 

Ong, 16 uccisi in raid di Israele nel nord della Siria

E' salito a 16 miliziani siriani filo-iraniani il bilancio del raid aereo israeliano compiuto nella notte nel nord della Siria, nei pressi di Aleppo e non lontano a basi militari russe e turche presenti nella regione.   Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui l'attacco ha preso di mira depositi di armi di Hezbollah e una fabbrica di rame nelle località di Hayyan e Tamura, vicino alla metropoli settentrionale siriana. Tra le vittime ci sono diversi feriti in condizioni molto gravi, riferiscono le fonti citate dall'Osservatorio. Questo potrebbe far sì che il bilancio si aggravi col passare delle ore. Dall'inizio dell'anno a oggi Israele ha condotto 44 attacchi sul territorio siriano contro obiettivi iraniani e di milizie filo-iraniane. Da gennaio a oggi nei raid israeliani in Siria sono stati uccisi 164 tra soldati e miliziani e 13 civili, inclusi un minore e due donne. Tra gli uomini armati uccisi si contano 21 Pasdaran iraniani, 30 Hezbollah libanesi, 12 combattenti iracheni filo-iraniani, 44 miliziani siriani cooptati dall'Iran, 40 soldati governativi siriani e tre persone mai identificate. 

Gantz a Blinken: la restituzione degli ostaggi è la priorità

Benny Gantz, membro del gabinetto di guerra israeliano, afferma su X di aver avuto ieri sera un colloquio con il segretario di stato americano, Antony Blinken, e di aver chiarito che considera la restituzione degli ostaggi come una "priorità nella cronologia della guerra".  "Ho parlato ieri - afferma Gantz - con il Segretario di Stato americano Blinken sugli sforzi per garantire un accordo per la restituzione degli ostaggi. Gli ho sottolineato che lo Stato di Israele è impegnato nella restituzione degli ostaggi e la considera non solo una responsabilità morale superiore, ma anche una priorità nel calendario della guerra. Intendiamo fare tutto il necessario per esaurire ogni opportunità di raggiungere l'obiettivo. Ho ribadito al segretario l'imperativo della pressione americana sui negoziatori per garantire l'attuazione dell'accordo proposto da Israele".

Mondo: I più letti