Guerra Gaza, Israele smentisce raid su Rafah. Usa: "Rispetti i diritti"

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Giallo mediatico circa la notizia , diffusa da fonti della Protezione civile di Hamas della Striscia, di un nuovo attacco israeliano "sulle tende" della zona umanitaria di al-Mawasi che avrebbe causato la morte di 21 palestinesi. Il portavoce militare Hagari ha detto di non essere "a conoscenza di un nuovo raid israeliano sulle tende". Gli Stati Uniti si dicono "profondamente rattristati" per i raid israeliani a Rafah e invitano Israele a "rispettare i diritti umanitari"

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Lapid vedrà Liberman e Saar per 'governo alternativo'

Il leader dell'opposizione Yair Lapid vedrà Avigdor Liberman - presidente di 'Israel Beitenu' e Gideon Saar, capo di 'Nuova speranza', per discutere la formazione di "un governo alternativo" a quello del premier Benyamin Netanyahu. Lo ha riferito la tv Kan. Lapid ha più volte chiesto le dimissioni del premier e ha invitato il leader centrista Benny Gantz - accreditato da tutti i sondaggi in possibili nuove elezioni - ad uscire dal Gabinetto di guerra di cui è ministro ed unirsi nell'alternativa a Netanyahu. Intanto anche oggi si registrano nuove proteste nel Paese con manifestazioni per nuove elezioni subito. Tra queste da segnalare quelle di gruppi di auto a rilento sulle principali arterie di Israele con bandiere e appelli al voto.

Katz contro Sanchez: 'Se riconosci Palestina sei complice'

Nuovo attacco del ministro degli esteri Israel Katz alla Spagna nel giorno in cui Madrid annuncia il riconoscimento dello Stato Palestinese. "Khamenei, Sinwar e il vice primo ministro spagnolo Yolanda Diaz - ha denunciato Katz su X - chiedono l'eliminazione di Israele e la creazione di uno stato terrorista islamico palestinese dal fiume al mare". "Primo Ministro Sanchez - ha proseguito - se non licenzi il tuo vice e annunci il riconoscimento di uno Stato palestinese, sei complice nell'istigazione al genocidio ebraico e ai crimini di guerra".

Katz: 'Diaz come Khamenei e Sinwar, vogliono la scomparsa dello stato di Israele'

Khamenei, Diaz e Sinwar "vogliono la scomparsa dello stato di Israele e la creazione di uno stato terroristica islamico dal fiume al mare". A scriverlo, su X, dopo la formalizzazione del riconoscimento dello Stato palestinese da parte del premier spagnolo Pedro Sanchez, è il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz. Katz accompagna le sue parole con un montaggio fotografico in cui affianca le immagini del capo politico di Hamas a Gaza Yahya Sinwar, a quelle della vicepremier spagnola Yolanda Diaz e dell'ayatollah Ali Khamenei. Katz accusa quindi Sanchez "non licenziando Yolanda Díaz e annunciando il riconoscimento dello Stato palestinese" di essere "complice dell'incitamento all'omicidio del popolo ebraico e dei crimini di guerra".

Cina: molto preoccupati dall'azione militare di Israele a Rafah

La Cina ha espresso "grave preoccupazione" per l'azione militare di Israele in corso a Rafah, che ha causato decine di vittime. La portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, nel briefing quotidiano, ha sollecitato "tutte le parti a proteggere i civili e le loro strutture".

Libano, 2 civili uccisi in raid israeliano nel sud

E' di due civili uccisi e otto feriti il bilancio di un raid aereo israeliano avvenuto nelle ultime ore nel sud del Libano, a Bint Jbeil, roccaforte degli Hezbollah alleati dell'Iran. Secondo quanto riferito stamani da media libanesi, l'attacco israeliano ha preso di mira lo spazio antistante all'ospedale Salah Ghandur di Bint Jbeil, uccidendo sul colpo una guardia giurata all'ingresso del pronto soccorso e ferendo altre persone. Uno dei feriti è morto a causa delle ferite riportate. Nelle ultime 48 ore raid con droni israeliani hanno ucciso in Libano dieci persone, di cui 7 civili e tre miliziani. Di questi, due sono combattenti di Hezbollah e un altro è un palestinese della Jihad islamica.

Sanchez: 'Decisione riflette il nostro rifiuto totale di Hamas'

"Questa decisione riflette il nostro rifiuto totale di Hamas, che è contro la soluzione dei due Stati", ha affermato nella dichiarazione istituzionale oggi dal Palazzo della Moncloa il premier Pedro Sanchez, nel ricordare che "la Spagna ha condannato dal primo momento e con tutta la determinazione gli attacchi terroristi del 7 ottobre e questa condanna è il nostro impegno assoluto nella lotta contro il terrorismo". Sanchez ha voluto dare una particolare importanza simbolica al riconoscimento dello Stato della Palestina con la dichiarazione prima dell'inizio del Consiglio dei ministri che ratificherà la decisione. "Da domani - ha aggiunto il leader socialista - concentreremo tutti i nostri sforzi nel fare realtà la soluzione dei due Stati". Il premier ha poi segnalato che "sebbene non spetti alla Spagna definire le frontiere di altri paesi, la nostra visione è pienamente allineata con le risoluzioni del consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e con la posizione che ha tradizionalmente mantenuto l'Unione Europea".

Guardian: 'Minacce ex capo Mossad a un procuratore della Cpi'

Secondo il Guardian, l'ex capo del Mossad, l'agenzia di intelligence israeliana, avrebbe minacciato un procuratore della Corte penale internazionale in una serie di incontri segreti negli anni scorsi per cercare di evitare un'indagine su crimini di guerra. Lo scrive il Guardian. I contatti segreti di Yossi Cohen con l'allora procuratore della Cpi, Fatou Bensouda, hanno avuto luogo negli anni precedenti la sua decisione di aprire un'indagine formale su presunti crimini di guerra e crimini contro l'umanità nei territori palestinesi occupati. Tale indagine, avviata nel 2021, è culminata la scorsa settimana quando il successore di Bensouda, Karim Khan, ha annunciato la richiesta di un mandato di arresto per il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu. La decisione del pubblico ministero di richiedere alla camera preprocessuale della Cpi mandati di arresto per Netanyahu e il ministro della difesa, Yoav Gallant, insieme a tre leader di Hamas, è un risultato che l'establishment militare e politico israeliano teme da tempo. 

Media: ministri Esteri Ue discutono sanzioni contro Israele

I ministri degli Esteri dell'Ue si sono impegnati per la prima volta in una discussione "significativa" sulle sanzioni contro Israele se non rispetta il diritto internazionale umanitario. Lo riporta Politico.eu. "C'è stato un consenso molto chiaro sulla necessità di sostenere le istituzioni giuridiche umanitarie internazionali", ha detto il ministro degli Esteri irlandese Micheal Martin. La Corte internazionale di giustizia (ICJ) ha stabilito venerdì che Israele deve immediatamente fermare la sua offensiva a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, e aprire il valico di frontiera di Rafah per l'ingresso degli aiuti umanitari.

Wang a ministro yemenita: 'Fermare attacchi contro navi civili nel Mar Rosso'

Le autorità cinesi chiedono che si ponga fine agli attacchi contro le navi civili nel Mar Rosso: nel corso di un incontro con il suo omologo yemenita, Shaya Mohsin Zindani, a Pechino, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha sottolineato l'importanza di mantenere una "navigazione sicura" nell'area. Wang ha assicurato che il gigante asiatico è "disposto a continuare a svolgere un ruolo costruttivo" sulla questione e ha ricordato che lo Yemen è stato uno dei primi Paesi arabi a stabilire relazioni diplomatiche con la Cina.  Wang ha deplorato la "situazione di tensione" nella regione mediorientale. "La prima priorità è porre fine alla guerra il prima possibile, per evitare una grave catastrofe umanitaria e per ridurre l'impatto del conflitto nella regione". "La comunità internazionale deve anche prendere provvedimenti per l'attuazione della soluzione dei due Stati. Chiediamo inoltre la fine degli attacchi contro le navi civili e il mantenimento della sicurezza nelle acque del Mar Rosso", ha affermato.

Israele: 'Convogli di protesta' di auto bloccano traffico per chiedere elezioni anticipate

Nuove proteste contro il governo di Benjamin Netanyahu oggi in Israele dove convogli di auto bloccano il traffico lungo diverse arterie del paese procedendo a velocità molto ridotta e chiedendo elezioni anticipate. Ne dà notizia il Times of Israel: video postati sui social mostrano decine di auto che procedono in blocco a passo d'uomo attraverso aree diverse del paese, Sharon, Ben Shemen, Caesarea e Haifa. 

Msf scrive a Meloni: 'Necessaria iniziativa umanitaria dell'Italia in Medio Oriente'

Per chiedere un immediato cessate il fuoco a Gaza e un'iniziativa umanitaria dell'Italia, Medici Senza Frontiere (Msf) scrive una lettera alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni firmata da 18 operatrici e operatori umanitari italiani, medici, infermieri, psicologi, logisti. Tutti, dal brutale attacco di Hamas del 7 ottobre, hanno lavorato nell'inferno di Gaza o supportato la nostra azione dalla Cisgiordania o dall'Egitto.

''I bombardamenti israeliani hanno colpito la popolazione oltre ogni misura. A Gaza manca tutto, l'acqua, il cibo, lo spazio, le cure. Il sistema sanitario è al collasso e la sproporzione tra i bisogni umani e la capacità di intervenire è immane. Si vive sotto attacco, nel totale annichilimento di ogni regola di condotta delle ostilità, mentre gli ostaggi sono ancora dolorosamente lontani dai loro cari'', scrivono gli operatori e le operatrici di Msf nella lettera al governo. 

Msf chiede al governo italiano di farsi promotore di un'iniziativa umanitaria concreta e ambiziosa, richiamando i leader europei e del G7 intorno a 5 obiettivi. Il primo è ottenere un immediato e prolungato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Quindi, garantire la protezione dei civili, interrompendo ogni forma di sostegno, incluso l'invio di armi, alle operazioni militari e all’assedio di Gaza e pretendendo il pieno rispetto del diritto internazionale umanitario. Terzo punto, assicurare l'assistenza umanitaria alla popolazione, garantendo supporto e accesso sicuro e incondizionato agli aiuti necessari, incluse le forniture mediche e alimentari per affrontare il rischio di carestia.

Sanchez dice che il riconoscimento Stato Palestina è "necessità"

Il riconoscimento dello Stato di Palestina è "una necessità" per "raggiungere la pace" tra israeliani e palestinesi, oltre a essere "una questione di giustizia storica", ha affermato il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez . In una breve dichiarazione in spagnolo e inglese, poche ore prima del riconoscimento dello Stato palestinese da parte del governo di sinistra spagnolo riunito nel Consiglio dei ministri, Sanchez ha aggiunto che questa decisione non e' stata presa "contro nessuno, e ancor meno contro Israele. Sempre oggi, anche Irlanda e Norvegia riconosceranno ufficialmente uno Stato palestinese. 


Turchia, da Israele accuse prive di fondamento contro Erdogan

"Il tono irrispettoso e le accuse prive di fondamento da parte del ministro degli Esteri (israeliano Israel) Katz contro il presidente (turco Recep Tayyip) Erdogan sono un futile tentativo per cambiare l'agenda sui crimini di Israele in Palestina". Lo ha affermato il ministero degli Esteri di Ankara, in un comunicato, dopo che Katz aveva scritto su X che Erdogan è "colui che dovrebbe essere accusato di genocidio", chiamandolo "dittatore che uccide cittadini curdi". Secondo Ankara, "è il governo di (Benjamin) Netanyahu che ha ucciso quasi 40.000 palestinesi da ottobre e che ieri sera ha massacrato barbaramente dozzine di palestinesi innocenti in un attacco a una tendopoli. Tutti coloro che sono complici di questi crimini saranno consegnati alla giustizia davanti ai tribunali internazionali". Erdogan ieri aveva contestato Israele per l'attacco che ha colpito un campo profughi di Rafah, paragonando nuovamente Netanyahu ad Adolf Hitler e promettendo che Ankara farà di tutto affinché il premier israeliano e il suo governo siano "ritenuti responsabili" davanti alla giustizia.

Sanchez: 'Spagna approva riconoscimento della Palestina

Il premier spagnolo Pedro Sanchez in una dichiarazione istituzionale in spagnolo e in inglese ha annunciato oggi che "la Spagna riconosce lo Stato della Palestina". "Nella riunione del Consiglio dei ministri di oggi il governo della Spagna approverà il riconoscimento dello Stato di Palestina. La Spagna si unisce così a oltre 140 Paesi nel mondo che già riconoscono la Palestina. Si tratta di una decisione storica con l'unico obiettivo: contribuire che israeliani e palestinesi raggiungano la pace". "Non adottiamo questa decisione contro nessuno", ha aggiunto.

Tunisi: manifestazione in solidarietà al popolo palestinese

Manifestazione di solidarietà ieri davanti al Teatro Municipale di Tunisi, per esprimere la vicinanza al popolo palestinese e la condanna delle gravi e continue violazioni che subisce da parte di Israele, ultima dei quali il bombardamento del campo profughi di Rafah. Numerosi attivisti, difensori dei diritti umani, rappresentanti di partiti politici e organizzazioni nazionali e un'ampia gamma di tunisini di diverse età hanno partecipato all'iniziativa per rinnovare il loro sostegno al popolo palestinese. I partecipanti alla manifestazione di solidarietà hanno anche urlato slogan in onore della resistenza armata palestinese e la fermezza del suo popolo di fronte alla macchina da guerra israeliana, sottolinea in una nota l'agenzia di stampa Tap.

Libano: guardia di sicurezza uccisa in raid israeliano vicino ad ingresso ospedale

Un raid israeliano che aveva ieri per bersaglio un miliziano a bordo di un veicolo vicino all'ingresso di un ospedale ha provocato anche la morte di una guardia addetta alla sicurezza. Ad affermarlo sono state oggi funzionari della Sanità libanese, citati dal Times of Israel. Il raid era diretto contro un bersaglio che si spostava a bordo di una motocicletta, identificato dall'Idf come un miliziano di Hezbollah intercettato presso un sito di lancio di razzi a Aynata, nel sud del Libano, vicino Bint Jbeil, usato per colpire l'area settentrionale di Malkia, in Israele. Il miliziano è stato ucciso nell'attacco, era stato riferito dopo il raid.

A dare notizia di una seconda persona uccisa nel raid è stato Mohammed Suleiman, direttore dell'ospedale Salah Ghandour a Bint Jbeil, che ha parlato di un morto e 9 feriti per il raid. I feriti erano perlopiù "civili che si trovavano davanti all'ospedale, dove si raccolgono parenti e altre persone che accompagnano i pazienti alla struttura", ha affermato. 

L'ospedale è gestito dal Comitato sanitario islamico, affiliato a Hezbollah, si legge sul Times of Israel. Hezbollah ha poi lanciato una raffica di decine di missili contro la zona del Monte Meron, Safsufa e Kiryat Shmona, nel nord di Israele, in risposta all'attacco. Non sono stati segnalati feriti negli attacchi missilistici, conclude il quotidiano.

Media: Idf si posiziona nell'area di A-Sultan a Rafah

Rapporti palestinesi da Rafah hanno riferito che l'Idf si è posizionato con truppe e tank nell'area di a-Sultan nel nord ovest della città dove finora l'esercito non aveva operato sul terreno. Lo ha riferito il sito Ynet. A-Sultan è l'area dove è avvenuto il raid su due comandanti di Hamas che ha provocato come conseguenza la morte di almeno 45 morti.

Israele: 'Tre missili anti tank lanciati dal Libano'

Tre missili anti tank sono stati tirati dal libano nel nord di Israele, nell'area di Shtula. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che non ci sono vittime.

Spagna, Irlanda e Norvegia oggi riconoscono Stato Palestina

Spagna, Irlanda e Norvegia - come annunciato nei giorni scorsi - riconosceranno oggi formalmente lo Stato di Palestina. Una decisione - hanno ricordato i media in Israele - condannata dallo stato ebraico come "un premio" per Hamas in più di sette mesi di guerra e una mossa "unilaterale".

Abc: 'Scheggia su tank possibile causa incendio a Rafah'

L'amministrazione Biden è stata informata da Israele sulla possibilità che una scheggia abbia dato fuoco ad un serbatoio di benzina a 100 metri di distanza da una tenda di sfollati provocando così l'incendio in cui sono state uccise almeno 45 persone a Rafah. Lo ha riferito la tv americana Abc - ripresa da Haaretz - secondo cui l'amministrazione Biden sta valutando le cause del fatto ed è in attesa delle indagini israeliane.

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