Guerra Gaza, raid su un campo profughi a Rafah. Mezzaluna: "Decine di morti"

Un attacco israeliano ha provocato un "gran numero" di morti e feriti in una zona umanitaria vicino alla città di Rafah: lo ha annunciato la Mezzaluna rossa palestinese. Sirene di allarme nella parte centrale di Israele. Secondo i media sono almeno 7 i razzi lanciati da Rafah con allarmi su Raanana, Herzliya, Natanyaa e la zona grande di Tel Aviv. Il ministro del Gabinetto di guerra ha avanzato la richiesta di istituire una Commissione di inchiesta sui fatti del 7 ottobre e sulla guerra a Gaza che ne è seguita

Congedato il soldato del video su ammutinamento

Un riservista dell'IDF che ha invitato all'ammutinamento in un video condiviso sui social media durante il fine settimana è stato interrogato oggi dalla Polizia Militare con l'accusa di ammutinamento, incitamento all'ammutinamento, non esecuzione degli ordini e altri reati, dicono i militari citati dal Times of Israel. Al termine dell'interrogatorio si è deciso di congedare il soldato dal servizio di riserva. L'indagine della Polizia Militare e' in corso, i risultati saranno presentati all'Avvocato Generale Militare, aggiunge l'IDF. 

Gabinetto di guerra Israele stasera su ripresa dei negoziati

Il Gabinetto di guerra israeliano è stato confermato che si riunirà questa sera. Lo riferiscono i media secondo cui al centro della discussione ci sarà il rinnovo dei negoziati per il rilascio degli ostaggi a Gaza. 

Media, tre persone uccise in Libano in raid di Israele

Almeno tre persone sono rimaste uccise oggi nel sud del Libano a seguito di due raid israeliani. Lo riferisce Al Jazeera online citando l'agenzia libanese National News Agency, secondo cui in particolare due persone sono state uccise e diversi civili feriti in un raid israeliano che ha preso di mira una motocicletta nel villaggio di confine di Aita al-Shaab. L'attacco è stato effettuato da un drone israeliano. L'esercito israeliano, scrive al Jazeera online, ha poi affermato in un comunicato che "un terrorista Hezbollah è stato identificato mentre usciva da una struttura militare" nella zona di Naqoura, aggiungendo che un aereo lo ha "colpito ed eliminato".  A sua volta, Hezbollah ha annunciato che un suo combattente è stato ucciso e una fonte vicina al gruppo ha detto che è morto a Naqoura. 

Iran, non cambieremo nostra strategia di sostegno ai palestinesi

"La strategia fondamentale dell'Iran di sostenere il movimento di resistenza, in particolare i gruppi palestinesi, era una questione importante per il defunto presidente Ebrahim Raisi, e non cambierà con il nuovo governo". Lo ha dichiarato il presidente iraniano nominato dopo la morte di Raisi, Mohammad Mokhber parlando al telefono con il segretario generale del movimento della Jihad islamica palestinese, Ziyad al-Nakhalah. "Il movimento di resistenza è il modo più efficace per affrontare i crimini e le aggressioni del regime sionista", ha affermato Mokhber, aggiungendo che gli attacchi dell'Iran ad aprile contro Israele sono il risultato del movimento di resistenza che ha rotto l'egemonia degli Stati Uniti e di Israele. Nakhalah ha sottolineato - riporta Mehr -, che l'Iran supererà le difficoltà con il suo approccio rivoluzionario. 

Hamas, finora non abbiamo ricevuto nuova proposta

Hamas afferma di non aver ricevuto alcuna nuova proposta dai negoziatori prima della ripresa dei colloqui per il rilascio degli ostaggi e un accordo di tregua temporanea, e afferma di rimanere fermo nella sua posizione che chiede una "sospensione permanente e completa" delle operazioni militari israeliane "in tutta la Striscia di Gaza". Striscia, non solo a Rafah, secondo una dichiarazione rilasciata dal funzionario del gruppo terroristico Izzat al-Rishq, scrive il Times of Israel. Rishq accusa inoltre il primo ministro Benjamin Netanyahu di prendere tempo per continuare la guerra, aggiungendo che "il tempo sta scadendo". La dichiarazione arriva dopo che il capo del Mossad David Barnea e' tornato in Israele sabato dopo un incontro a Parigi con i principali mediatori statunitensi e del Qatar, nel corso del quale Barnea ha accettato di riavviare i negoziati e ha presentato l'ultima proposta di Israele. Il gabinetto di guerra israeliano dovrebbe riunirsi questa sera per discutere un accordo sulla liberazione degli ostaggi. 

Meloni, "Israele deve rispettare il diritto internazionale"

"Quello che io vedo è che Israele rischia di infilarsi esattamente nella trappola che i fondamentalisti avevano architettato: costringere Israele a una rappresaglia sul territorio molto forte" per isolarlo. "Questo sta accadendo e per questo credo si debba ribadire" che Israele "deve rispettare il diritto internazionale". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni intervistata a In mezz'ora su RaiTre. "Quello che io vedo è che Israele rischia di infilarsi esattamente nella trappola che i fondamentalisti avevano confezionato - ha osservato Meloni -: quella trappola era costringere Israele a una rappresaglia sul territorio di casa che fosse molto forte perche' la strategia del fondamentalismo è storicamente quella di isolare Israele. Questo sta accadendo sul piano internazionale, sta accadendo nelle nostre opinioni pubbliche e credo che è per questo che si debba ribadire, anche nei confronti di Israele, la necessità di rispettare il diritto internazionale". "Noi dobbiamo continuare a lavorare per un cessate il fuoco sostenibile per rilascio di tutti gli ostaggi, penso che dobbiamo scongiurare un attacco un ingresso israeliano a Rafah. Penso che dobbiamo rafforzare l'autorità nazionale palestinese se si vuole costruire una prospettiva stabile e duratura di pace anche per il Medioriente. Questa è una parte del lavoro che sta facendo l'Italia", ha concluso.


Borrell: "Decisione della Corte dell'Aja deve essere rispettata"

"La situazione a Gaza ormai è oltre ogni parola. In Cisgiordania il rischio di esplosione aumenta di giorno in giorno. Tutto ciò mentre c'è un verdetto della Corte Internazionale di Giustizia che ha ordinato a Israele di fermare l'attacco a Rafah, di tenere aperti i valichi, di permettere l'ingresso di aiuti e e quello di una commissione che indaghi se ci sia stato o meno genocidio a Gaza". Lo ha detto l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell, prima del vertice ministeriale tra l'Ue, il premier della Palestina e i ministri dei Paesi arabi. "La sentenza della Corte è vincolante e va rispettata in ogni aspetto. Nelle ultime ore abbiamo visto anche dei lanci di razzi di Hamas verso Israele, e anche questo deve fermarsi", ha aggiunto.

Ripresa negoziati e Aja, Idf rivede l'operazione a Rafah

Con la ripresa dei negoziati sul rilascio degli ostaggi e la pressione dopo la decisione dell'Aja, Israele sta modificando la sua operazione a Rafah. Lo ha detto una fonte israeliana a Times of Israel. L'Idf - ha spiegato - continuerà ad operare ma lo farà per ora in modo relativamente contenuto. 

Hamas su negoziati, "dai mediatori non abbiamo ricevuto nulla"

Hamas ''non ha ricevuto nulla dai mediatori'' in vista dei negoziati che, secondo fonti egiziane, riprenderanno martedì al Cairo. Lo ha affermato il funzionario di Hamas Izzat al-Risheq citato da Ynet. "Non abbiamo ricevuto nulla dai mediatori. Ciò che è chiaramente richiesto è la fine permanente della guerra nell'intera Striscia di Gaza, non solo a Rafah. Questo è ciò che il nostro popolo aspetta e questo è il nostro punto di partenza", ha affermato.

Norvegia consegna a premier Anp testo riconoscimento Stato palestinese

Il ministro degli Esteri norvegese Espen Barth Eide ha consegnato al primo ministro palestinese Mohammad Mustafa incontrato a Bruxelles il documento con cui la Norvegia riconosce lo Stato palestinese. ''Il riconoscimento significa molto per noi. E' la cosa più importante che chiunque possa fare per il popolo palestinese'', ha affermato Mustafa. Il riconoscimento formale dello Stato palestinese da parte di Norvegia, Spagna e Irlanda è previsto per martedì.

Meloni: "Lavoriamo per scongiurare l'ingresso israeliano a Rafah"

"Continuiamo a lavorare per il cessate il fuoco sostenibile, per il rilascio degli ostaggi, per scongiurare l'ingresso israeliano a Rafah. Bisogna rafforzare l'Autorità nazionale palestinese, fondamentale per costruire una prospettiva di pace. Tutta l'Italia deve essere molto fiera di quanto fatto in questi mesi. Penso anche che non dobbiamo aspettare per costruire una soluzione stabile e strutturale. Uno dei modi per far finire la crisi è iniziare a parlare subito della soluzione dei 'due popoli e due stati'". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni ospite di "In mezz'ora" su RaiTre.

Spagna: "Riconoscere Palestina è la sola strada per la pace"

"La Spagna riconoscerà lo Stato palestinese il prossimo martedì unendosi agli altri 143 Paesi che già lo hanno fatto. Il popolo palestinese ha il diritto ad avere uno Stato, come lo Stato israeliano. Il riconoscimento è un atto di giustizia per i palestinesi ed è la miglior garanzia di sicurezza per Israele". Lo ha detto il ministro degli Esteri spagnolo Jose Manuel Albares in conferenza stampa a Bruxelles con il premier palestinese Mohammed Mustafa. "Serve un cessate il fuoco immediato a Gaza, non possiamo più accettare vittime civili, gran parte dei quali donne e bambini", ha aggiunto Albares. "Abbiamo diritto di vivere in uno Stato libero e sicuro, ed è questo l'unico modo per raggiungere la pace sulla base del diritto internazionale", ha sottolineato Mustafa ringraziando la Spagna.

Idf: da Rafah sparati almeno 8 razzi su Israele

L'esercito israeliano ha dichiarato che almeno otto razzi sono stati lanciati verso il centro del Paese da Rafah, nell'estremo sud della Striscia di Gaza, dove le sue truppe sono impegnate in feroci combattimenti con gruppi armati palestinesi.

Haaretz: “Razzi lanciati su centro Israele da Rafah”

Secondo Haaretz i razzi sulla zona centrale di Israele sono stati lanciati da Rafah nel sud di Israele. Ynet ha aggiunto che le Brigate Qassam, ala militare di Hamas, hanno rivendicato la salva di razzi. "Abbiamo sparato - hanno riferito le Brigate Qassam - una grande salva su Tel Aviv in risposta ai massacri". I media hanno riferito di almeno 7 lanci con alcuni intercettati dall'Iron Dome con allarmi su Raanana, Herzliya, Natanyaa e la zona grande di Tel Aviv.

Israele: sirene allarme razzi da Gaza nel centro del Paese

Le sirene di allarme per razzi da Gaza stanno risuonando nella parte centrale di Israele. Lo ha fatto sapere l'esercito. Su Tel Aviv, come constatato da Ansa sul posto, si sono udite esplosioni in cielo probabilmente dovute all'intercettazione dell'Iron Dome. Erano mesi che non succedeva.

Israele: “Operazioni continuano a Rafah e a Jabalya”

“L’Idf sta continuando le operazioni a Rafah, nel sud di Gaza, e a Jabalya, nel nord dell'enclave palestines”. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui "in azioni mirate nell'area di Rafah sono stati uccisi operativi che cercavano di attaccare truppe dell'Idf". Secondo la stessa fonte "le truppe hanno localizzato imbocchi di tunnel e grandi quantità di armi. Inoltre sono stati colpiti due lanciatori di razzi che erano in procinto di essere tirati su Kerem Shalom”. “A Jabalya i soldati  hanno condotto un raid simirato su un desposito di armi che era dentro una scuola e dove sono state trovate decine di parti di razzi e armi. Questa è una ulteriore prova che Hamas sfrutta sistematicamente le strutture civili”, ha aggiunto il portavoce.

Khan: "Insensato" dire che paragono Israele ad Hamas"

Nella sua prima intervista da quando ha annunciato la richiesta di mandati di arresto per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il suo ministro della Difesa Yoav Gallant e tre leader di Hamas, il procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi), Karim Khan, respinge come "insensate" le accuse secondo cui avrebbe equiparato le azioni di Israele e quelle di Hamas.

Israele: circa 10 i razzi lanciati dal Libano nel nord

Sono circa 10 i razzi lanciati dal Libano nel nord di Israele dove sono risuonate più volte le sirene di allarme. Lo ha fatto sapere l'esercito. Al momento non sono segnalate vittime.

"Sono 150 i camion di aiuti verso Gaza, i primi da 20 giorni"

Per la prima volta in 20 giorni circa 150 camion di aiuti umanitari stanno entrando a Gaza attraverso il valico di Kerem Salem, tra Egitto, Israele e la Striscia. Il capo della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai, Khaled Zayed, lo ha riferito all'ANSA, precisando che le ispezioni stanno comunque prendendo del tempo. I mezzi si stanno muovendo in coordinamento tra Egitto, Israele, Unrwa (l'Agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi) e Mezzaluna Rossa palestinese, per la prima volta in 20 giorni A bordo, alcune tonnellate di aiuti alimentari. In viaggio anche 4 autocisterne che trasportano carburante nella Striscia di Gaza.

Indagine Idf su soldato che ha fatto appello a ammutinamento

La polizia militare israeliana ha aperto una indagine e sta interrogando un soldato riservista che, in un video sui social apparso in questi giorni, ha fatto appello all'ammutinamento se i vertici militari non proseguiranno nella guerra ad Hamas a Gaza. Lo ha detto l'esercito. Nel video il soldato, armato e a viso coperto, ha promesso di rifiutare gli ordini del ministro della Difesa Yoav Gallant e del capo di stato maggiore dell'Idf, Herzi Halevi, ed ha affermato che i soldati ascolteranno solo il primo ministro Benyamin Netanyahu, se il governo non perseguirà la "vittoria completa" su Hamas.

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