Brasile, inondazioni nel Rio Grande do Sul: 147 morti e 600 mila sfollati. VIDEO

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Sono ancora 202mila le case senza approvvigionamento idrico nello stato a sud del Paese  flagellato dalle alluvioni nelle ultime settimane. La carenza di acqua corrente colpisce 21 municipi. L'impatto delle alluvioni si ripercuote anche in Argentina. A causa dell'esondazione del fiume Uruguay sono già centinaia le famiglie evacuate nelle ultime ore nelle città di Concordia, Santo Tomè e Paso de Los Libres nel nord-est argentino

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Un dramma senza fine. Le incessanti piogge che stanno colpendo il Brasile hanno provocato le maggiori inondazioni della storia del Rio Grande do Sul, stato a sud del Paese. “Continua a piovere e il livello dei fiumi non smette di salire: il lago Guaiba potrebbe raggiungere il record di cinque metri e mezzo entro il pomeriggio. E a Porto Alegre potremmo assistere ad inondazioni anche più gravi dei giorni scorsi”. Queste le parole del vice governatore dello stato brasiliano, Gabriel Souza ai microfoni di Globo News. Le alluvioni hanno colpito 21 milioni di persone in 447 città. Finora i morti registrati sono almeno 147 e gli sfollati 619.484. Souza parla di “allerma massima”, avvertendo anche sul rischio frane dopo che residenti di Caxias do Sul hanno segnalato tremori della terra. La nuova piena del Rio Cai nel frattempo ha provocato il crollo del ponte sul fiume tra i municipi di Caxias do Sul e Nova Petropolis.

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202mila case senza approvvigionamento idrico

Sono ancora 202mila le case senza approvvigionamento idrico a Rio Grande do Sul, flagellato dalle alluvioni nelle ultime settimane. La carenza di acqua corrente colpisce 21 municipi. “Il maltempo ostacola anche lo svolgimento dei lavori per il ripristino delle strutture e degli impianti, nonché nella ricostruzione di strutture come reti e condotte idriche danneggiate”, riferisce la Companhia Riograndense de Saneamento (Corsan) in una nota, evidenziando che resta attivo il piano di emergenza per ristabilire l'approvvigionamento nelle città nel più breve tempo possibile, mentre tutto il Paese è mobilitato per raccolte di beni e donazioni. Il presidente Luiz Inacio Lula da Silva intanto ha rinviato il previsto viaggio in Cile per seguire da vicino l'evolvere della situazione.

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Congelamento del rimborso per 3 anni in risposta dell'alluvione

Il governo sospenderà per tre anni il pagamento del rimborso del debito accumulato dallo stato del Rio Grande do Sul con l'Erario. Lo riferisce il quotidiano O Globo anticipando l'annuncio del presidente Luiz Inacio Lula da Silva atteso insieme ad altre ulteriori misure in favore del territorio flagellato dalle alluvioni. La misura si traduce in 11 miliardi di real (2 miliardi di euro) in più a disposizione delle autorità locali per far fronte all'emergenza che ha già causato 147 morti e lasciato 617.781 persone senza un tetto. Intanto il governatore Eduardo Leite ha annunciato che i cittadini colpiti dagli allagamenti riceveranno immediatamente un bonifico bancario di 2.000 real (360 euro). Si tratta di una prima distribuzione diretta alla popolazione delle donazioni ricevute della società civile brasiliana sul conto dello Stato, pari a 93 milioni di real (16,7 milioni di euro). A beneficiarne saranno tutte le famiglie costrette a lasciare le proprie case con una rendita di fino a tre salari minimi (4.236 real, circa 763 euro). Secondo i calcoli dovrebbero beneficiarne circa 45 mila famiglie.

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Impatto anche in Argentina

L'impatto delle alluvioni si ripercuote anche in Argentina. A causa dell'esondazione del fiume Uruguay sono già centinaia le famiglie evacuate nelle ultime ore nelle città di Concordia, Santo Tomè e Paso de Los Libres nel nord-est argentino. Le autorità locali hanno dichiarato lo stato di emergenza temendo un ulteriore aumento del livello del corso d'acqua che ha origine in Brasile e che rappresenta il confine naturale con l'Uruguay. Anche nel Paese vicino d'altra parte il Sistema nazionale di emergenza (Sinae) rende noto che sono nove i dipartimenti interessati dalle inondazioni, con 2.436 persone autoevacuate e 598 evacuate dalla protezione civile finora.

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