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Cina, turisti bloccati per un'ora in fila su una parete a strapiombo

Mondo

La società che gestisce la via ferrata si è scusata con i visitatori ammettendo l'errore: "A causa della nostra errata valutazione del numero di clienti che sarebbero arrivati, della mancanza di controlli efficaci del traffico, i clienti sono stati bloccati e intrappolati lungo il percorso di arrampicata"

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All’inizio di questa settimana, un gruppo di alpinisti che scalavano il monte Yandang, nella Cina orientale, è rimasto bloccato per più di un’ora su una parete a strapiombo, aggrappati a una corda lungo un percorso di arrampicata. Il motivo? Un afflusso imprevisto di turisti che creato uan vera e propria fila sul crinale della montagna. Gli escursionisti hanno trascorso un'ora di terrore fino a quando i soccorritori non sono intervenuti, facendo defluire l'ingorgo.

Le immagini degli alpinisti appesi con l’abisso sotto di loro, mentre aspettavano che gli altri procedessero lungo la via ferrata sono diventate virali sui social media cinesi.

La Wenzhou Dingcheng Sports Development Co., Ltd, che gestisce la via ferrata, si è poi scusata e ha affermato di aver sottovalutato il numero di persone interessate a scalare la montagna.

Cos'è successo

Il monte Yandang, su cui sono rimasti bloccati per oltre un’ora gli escursionisti, si trova a circa 410 chilometri a sud di Shanghai, nella provincia di Zhejiang, ed è alto 1.150 metri. Si tratta di una meta di per sé molto attrattiva per i turisti, affollata soprattutto durante il periodo delle feste. Come quella del lavoro, il Labor day, che in Cina ricorre ogni anno durante la prima settimana di maggio e anche quest’anno ha contribuito ad aumentare il numero di visitatori della via ferrata.

La cattiva gestione degli afflussi, quindi, avrebbe fatto poi il resto creando l'ingorgo che ha bloccato decine di aplinisti appesi al cavo metallico senza poter procedere avanti né tornare indietro.

Gli escursionisti sono rimasti bloccati lì, senza potersi muovere, per oltre un'ora fino a quando i soccorritori non sono intervenuti, facendo defluire l'ingorgo.

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Il comunicato dei responsabili

La società che gestisce la via di scalata per i turisti ha ammesso l'inconveniente e si è scusata per l'incidente. "A causa della nostra errata valutazione del numero di clienti che sarebbero arrivati, della mancanza di controlli efficaci del traffico, di un sistema di prenotazione dei biglietti e delle carenze nella gestione in loco, i clienti sono stati bloccati e intrappolati lungo il percorso di arrampicata", si legge in un comunicato della società.

L'ente ha aggiunto che sospenderà temporaneamente la vendita dei biglietti per riorganizzare la situazione e implementare un sistema di controllo del traffico per i visitatori. 

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