Guerra M.O., Hamas: "Intesa solo con la fine della guerra". Migliaia in piazza in Israele

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Le trattative al Cairo restano ancora in bilico e nulla è dato per scontato, dopo che Hamas ha gelato i colloqui al termine di una giornata che aveva visto spiragli positivi su una possibile intesa. Un alto funzionario israeliano ha accusato il gruppo palestinese di "vanificare gli sforzi" per l'intesa

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Media: '3 terroristi uccisi da Idf in Cisgiordania dopo assedio 12 ore'

Almeno tre terroristi che si erano barricati in una casa nella città di Deir al-Ghusun, vicino a Tulkarem, in Cisgiordania, sono stati neutralizzati dalle forze speciali dell'Idf e dall'unità d'élite antiterrorismo israeliana 'Yamam'. Lo scrive Ynet News, aggiungendo che l'operazione, durata oltre 12 ore, ha comportato intensi scontri a fuoco, dopo che la casa è stata circondata e infine demolita. Le forze israeliane si sono ora ritirate dalla città palestinese.

Wafa: "Almeno 2 palestinesi uccisi in Cisgiordania"

Sono almeno due i palestinesi uccisi in scontri armati durante un'operazione dell'Idf a Tulkarem in Cisgiordania dove l'esercito ha assediato una casa.
Lo ha riferito l'agenzia palestinese Wafa aggiungendo che "la casa in questione è stata demolita" e che video sui social mostrano i militari sparare ai due mentre uscivano dalle macerie". Media israeliani hanno aggiunto che "i terroristi palestinesi si erano barricati in una casa nella città di Deir al-Rosun vicino a Tulkarem". Secondo la stessa fonte, "le forze israeliane stanno ora lasciando la città dopo più di 12 ore".

Wp pubblica video che smentisce Idf su uccisione giornalisti (2)

Il Washington Post ha ottenuto ed esaminato le riprese del drone di Thuraya, che sono state archiviate in una scheda di memoria recuperata sulla scena e inviata a una società di produzione palestinese in Turchia. Nessun soldato, aereo o altro equipaggiamento militare israeliano è visibile nel filmato girato quel giorno - che il Post pubblica nella sua interezza - sollevando interrogativi sul motivo per cui i giornalisti sono stati presi di mira. Altri giornalisti hanno affermato di non essere a conoscenza dei movimenti di truppe nella zona.
Le interviste con 14 testimoni dell'attacco e con i colleghi dei giornalisti uccisi offrono il resoconto più dettagliato finora dell'incidente mortale. Il Post non ha trovato indicazioni che quel giorno uno dei due uomini agisse come qualcosa di diverso dal giornalista. Entrambi erano passati attraverso i posti di blocco israeliani nel loro cammino verso sud all'inizio della guerra; Dahdouh aveva recentemente ottenuto il permesso di lasciare Gaza, un raro privilegio che difficilmente sarebbe stato concesso a un noto militante.
In risposta alle molteplici richieste e alle domande dettagliate del Post, l'IDF ha dichiarato: "Non abbiamo altro da aggiungere". Il Post non è riuscito a identificare altri casi durante la guerra in cui i giornalisti sono stati presi di mira dall'IDF per aver fatto volare droni, che sono stati ampiamente utilizzati per catturare l'entità della devastazione a Gaza.

Fonte Israele: "Ancora nessuna informazione da Hamas"

"Stiamo aspettando con ansia di vedere la posizione finale di Hamas. Le informazioni non sono ancora arrivate". Lo ha detto una fonte israeliana citata da Haaretz aggiungendo che "alla luce dell'esperienze passate, anche se Hamas dice che sta seguendo lo schema, i piccoli dettagli e le riserve che presenterà potrebbero far dissolvere l'accordo."

Wp pubblica video che smentisce Idf su uccisione giornalisti

Il Washington Post pubblica un video che contraddice la versione israeliana su un raid che ha ucciso due giornalisti di Al Jazeera, accusati di essere terroristi.
Il 7 gennaio, l'esercito israeliano ha effettuato un attacco missilistico mirato su un'auto sulla quale c'erano quattro giornalisti palestinesi, appena fuori da Khan Yunis, nel sud di Gaza. Due membri di un team di Al Jazeera - Hamza Dahdouh, 27 anni, e l'operatore di droni Mustafa Thuraya, 30 anni - sono stati uccisi insieme al loro autista. Due giornalisti freelance sono rimasti gravemente feriti. Stavano tornando dalla scena di un precedente attacco israeliano contro un edificio, di cui avevano utilizzato un drone per filmare le conseguenze.
E proprio il drone sarebbe centrale nella giustificazione israeliana dell'attacco. Le forze di difesa israeliane hanno dichiarato in una dichiarazione il giorno successivo di aver "identificato e colpito un terrorista che utilizzava un mezzo aereo che rappresentava una minaccia per le truppe dell'IDF".
Due giorni dopo, l'esercito ha annunciato di aver scoperto prove che entrambi gli uomini appartenevano a gruppi militanti - Thuraya ad Hamas e Dahdouh alla Jihad islamica palestinese - e che l'attacco era stato una risposta a una minaccia "immediata".

Media, Israele non accetterà in nessun caso fine guerra nel quadro dell'accordo

Israele "non accetterà in alcuna circostanza la fine della guerra come parte di un accordo per il rilascio dei nostri ostaggi". A sottolinearlo, smentendo i resoconti dei media secondo cui gli Stati Uniti avrebbero assicurato che tutte le truppe verranno ritirate da Gaza a conclusione di un accordo in tre fasi, è un funzionario israeliano vicino ai colloqui citato dal Times of Israel. "Come deciso a livello politico, l'IDF entrerà a Rafah e distruggerà i restanti battaglioni di Hamas, con o senza una tregua temporanea per consentire il rilascio dei nostri ostaggi", ha affermato.

Fonti Israele: "Non porremo fine alla guerra con l'accordo"

Un funzionario israeliano vicino ai colloqui in corso per garantire un accordo sulla liberazione degli ostaggi smentisce le notizie dei media arabi secondo cui gli Stati Uniti avrebbero garantito che Israele ritirerà tutte le truppe da Gaza alla conclusione di un accordo di cessate il fuoco in tre fasi. "Contrariamente a quanto riportato, Israele non accetterà in nessun caso la fine della guerra come parte di un accordo per il rilascio dei nostri ostaggi", afferma il funzionario citato dal Times of Israel. "Come deciso dai vertici politici, l'Idf entrerà a Rafah e distruggerà i rimanenti battaglioni di Hamas lì con o senza una tregua temporanea per consentire il rilascio dei nostri ostaggi", aggiunge la fonte. Israele ha ripetutamente rifiutato la fine della guerra per distruggere Hamas a Gaza come condizione per un accordo sulla liberazione degli ostaggi. 

Hamas, bilancio morti in conflitto Gaza a 34.654

Il bilancio delle vittime del conflitto nella Striscia di Gaza è stato aggiornato a 34.654 complessive. Lo riferisce il Ministero della Salute di Hamas. Nelle ultime 24 ore i morti sono stati almeno 32. Il numero complessivo dei feriti ammonta a 77.908. 

Idf, raid contro postazioni nel centro e sud di Gaza

Aerei da combattimento israeliani hanno colpito postazioni a Khan Younis, nel sud di Gaza, dopo che un razzo è stato sparato ieri dall'area del Kibbutz Ein Hashlosa. Ad annunciarlo sono state le Forze di Difesa israeliane, precisando che il razzo è caduto vicino al confine. Un altro raid sferrato dai caccia nel sud di Gaza ha preso di mira un lanciarazzi che era pronto per essere utilizzato in un attacco contro Israele. Il raid, ha precisato l'Idf, citato dal Times of Israel, è stato effettuato dopo che i civili che si erano rifugiati nell'area erano stati evacuati. Nel centro di Gaza, sono stati effettuati attacchi aerei contro le postazioni di lancio dei mortai pronte per attacchi contro le truppe, precisa la fonte militare. La Marina ha anche effettuato attacchi lungo la costa della Striscia, in gran parte a sostegno delle forze di terra che operano nel centro di Gaza, è stato infine reso noto. 

Media, da Hamas ok ad accordo nelle prossime ore

Hamas annuncerà l'approvazione dell'ultima proposta di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi nelle prossime ore. Lo scrive il quotidiano palestinese Al-Quds rilanciato dai media israeliani. Secondo il Times of Israel, anche il quotidiano saudita Asharq riferisce che l'accordo è vicino e conferma che Hamas annuncerà la sua risposta nelle prossime ore. Una fonte anonima di Hamas afferma che il gruppo islamista è disposto ad accettare la prima fase senza il ritiro delle truppe israeliane da Gaza perche' crede di avere ancora "le carte per un maggiore potere riguardo all'identita' di alcuni dei rapiti, soldati dell'IDF che sono ancora vivi".

Media egiziani, progressi significativi in negoziati Gaza

"Ci sono progressi significativi nei negoziati" tra Hamas e Israele sulla proposta di cessate il fuoco e liberazione degli ostaggi a Gaza: lo ha reso noto l'emittente egiziana Al-Qahera News, legata ai servizi segreti del Paese, che cita   una fonte anonima. I mediatori egiziani hanno "raggiunto una formula concordata sulla maggior parte dei punti controversi", ha aggiunto. 

Media, da Hamas ok a prima fase accordo su ostaggi

Hamas avrebbe approvato la prima fase di un accordo per il rilascio degli ostaggi, in cambio di garanzie americane su un completo ritiro di Israele da Gaza tempo 124 giorni, a completamento delle tre fasi che comporrebbero l'intesa. Lo rivela una fonte di Hamas citata dall'emittente israeliana Channel 12, secondo cui le garanzie americane sarebbero state fatte pervenire per il tramite dei mediatori egiziani e qatarini che oggi incontreranno al Cairo esponenti di Hamas. L'accordo prevederebbe inoltre la promessa sostenuta dagli Stati Uniti che Israele non avvierà la prevista operazione nella città meridionale di Rafah, nell'enclave palestinese.  L'ultima proposta di accordo prevederebbe una prima fase di durata fino a 40 giorni durante la quale 33 ostaggi tenuti a Gaza verrebbero rilasciati e l'Idf si ritirerebbe da parte della Striscia. La seconda fase si estenderebbe fino a 42 giorni durante i quali verrebbero rilasciati tutti gli altri ostaggi ancora in vita e le parti si accorderebbero sulle condizioni di un ritorno alla calma a Gaza.  Durerebbe 42 giorni anche la terza ed ultima fase, dedicata alla consegna dei corpi senza vita. 

Delegazione Hamas arrivata al Cairo per negoziati

La delegazione di Hamas attesa al Cairo è arrivata in Egitto per la prosecuzione dei negoziati sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e la liberazione degli ostaggi israeliani. Lo ha riferito la testata egiziana Al-Qahera News. "Progressi significativi sono stati realizzati nei negoziati", riferisce Al-Qahera News, citando una "fonte di alto livello". I mediatori egiziani sarebbero pervenuti a una "formula consensuale sulla maggior parte dei punti di disaccordo".


Media egiziani, progressi significativi in negoziati Gaza

"Ci sono progressi significativi nei negoziati" tra Hamas e Israele sulla proposta di cessate il fuoco e liberazione degli ostaggi a Gaza: lo ha reso noto l'emittente egiziana Al-Qahera News, legata ai servizi segreti del Paese, che cita   una fonte anonima. I mediatori egiziani hanno "raggiunto una formula concordata sulla maggior parte dei punti controversi", ha aggiunto. 

Le Monde, rapinati 66 mln euro a Banca Palestina di Gaza

Gruppi armati palestinesi, di cui uno che si è presentato come Hamas, hanno sottratto il mese scorso 66 milioni di euro complessivi dalle agenzie bancarie di Gaza. Lo riporta il quotidiano francese Le Monde, che ha avuto accesso a un documento trasmesso dalla Banca di Palestina "ad alcuni partner internazionali". La prima scoperta fu fatta il 16 aprile scorso, quando gli impiegati si accorsero dell'effrazione di casseforti e della sottrazione di 2,8 milioni di euro in shekel israeliani. Il 17 aprile si ripresentarono nella banca gruppi di uomini armati muniti di esplosivi che si impadronirono dell'equivalente di 29 milioni di euro in diverse valute. Il 18 aprile un assalto in una seconda agenzia di Gaza City fu operato da un commando di uomini che si proclamarono "le piu' alte autorita' a Gaza", ossia miliziani di Hamas, e si impadronirono dell'equivalente di 33,6 milioni di euro in shekel.

Hamas chiede garanzie Israele non attacchi dopo rilascio ostaggi

Alti funzionari di Hamas hanno detto ad Haaretz, prima del loro arrivo in Egitto dove continueranno i negoziati per un accordo, che secondo quanto riferito dai mediatori egiziani, Israele e gli Stati Uniti sono impegnati per un cessate il fuoco. Tuttavia, la questione cruciale per Hamas è se Israele riprenderà ad attaccare Gaza dopo che gli ostaggi verranno rilasciati. I funzionari - scrive il giornale - hanno aggiunto che il movimento chiede garanzie agli intermediari che Israele non riprenderà i combattimenti. Sabato arriverà al Cairo anche una delegazione del Qatar. 

Bernie Sanders si schiera con gli studenti contro guerra a Gaza

Il senatore americano Bernie Sanders si schiera apertamente con gli studenti che nelle università americane stanno protestando contro la guerra a Gaza, dicendo loro "siete dalla parte giusta della Storia". "Nel 1962 - scrive su X l'esponente della sinistra democratica - organizzammo sit-in per porre fine alle politiche razziste all'Università di Chicago. Nel '63 fui arrestato mentre protestavo contro la segregazione scolastica. Ma avevamo ragione.   Sono orgoglioso di vedere gli studenti protestare contro la guerra a Gaza. Restate pacifici e focalizzati. Siete dalla parte giusta della storia". 

Mo, manifestanti interrompono cerimonia a università Michigan

La cerimonia inaugurale alla Scuola di musica, teatro e danza dell'Università del Michigan è stata interrotta per alcuni minuti da una manifestazione pro-Palestina. Video postati sui social media, e di cui riferisce The Times of Israel, mostrano un gruppetto di studenti mascherati, alcuni con hijab, entrare nell'auditorium e sventolare bandiere palestinesi e cartelli contro Israele e la polizia. Dopo che alcune proteste si sono levate dalla platea affinché la cerimonia continuasse, è intervenuta la polizia che ha sgomberato i manifestanti.


Media, Qatar disponibile a richiesta Usa espulsione Hamas

Il Qatar è pronto ad accettare la richiesta degli Usa di espellere da Doha la leadership di Hamas, tra cui Ismail Haniyeh. Lo ha detto al Times of Israel una fonte a conoscenza del dossier. Secondo il Washinton Post (Wp) il segretario di Stato Usa Antony Blinken lo scorso mese ha consegnato la richiesta di "espellere" i leader di Hamas da Paese se continuano a rifiutare l'accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Blinken - secondo il quotidiano - ha consegnato questo messaggio al primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani il mese scorso. Il Wp ha anche riferito che il Qatar aspettava da mesi la richiesta Usa.

Mo, fonti: Qatar pronto ad accettare richiesta Usa espellere leader Hamas

Il Qatar sarebbe pronto ad accettare la richiesta degli Stati Uniti di espellere la leadership di Hamas da Doha, espulsione che potrebbe avvenire presto. Lo ha detto una fonte americana a conoscenza del dossier al Times of Israel, confermando quanto scritto dal Washington Post, secondo cui sarebbe stato il segretario di Stato americano Antony Blinken a fare presente al premier del Qatar Mohammed Al Thani che Doha dovrebbe espellere la leadership del gruppo se Hamas continuerà a respingere le proposte sul cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi. Una richiesta che verrebbe ribadita dagli americani nel caso in cui il movimento dovesse dire no al Cairo all'ultima offerta. 

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