Guerra M.O., Hamas: "Intesa solo con la fine della guerra". Migliaia in piazza in Israele
Le trattative al Cairo restano ancora in bilico e nulla è dato per scontato, dopo che Hamas ha gelato i colloqui al termine di una giornata che aveva visto spiragli positivi su una possibile intesa. Un alto funzionario israeliano ha accusato il gruppo palestinese di "vanificare gli sforzi" per l'intesa
Fonti Israele, richiesta Hamas vanifica sforzi per tregua
Un alto funzionario israeliano, sotto condizione di anonimato, ha affermato che la richiesta di Hamas di porre fine alla guerra "vanifica" gli sforzi per raggiungere una tregua.
Almeno 5 morti nel raid israeliano in Cisgiordania
Sono cinque le persone uccise dalle forze israeliane durante il raid nella città di Deir al-Ghusun, nel distretto di Tulkarem. Lo ha riferito il ministero della Sanità palestinese, poche ore dopo il ritiro dell'Idf da Deir al-Ghusun, dopo un assedio durato 15 ore.
Proteste studenti pro-Gaza, Bernini: "Il 13 maggio incontro con rettori e Piantedosi"
In agenda un vertice del Comitato per l'ordine e la sicurezza, a cui parteciperà anche il ministro dell'Interno. "Preoccupa quando la protesta diventa gruppi che fanno azioni distruttive e reati, sfondano porte, attaccano e forze dell'ordine", dice la ministra dell'Università. I Giovani Palestinesi bolognesi si preparano alla prima vera "acampada" L'ARTICOLO
Giro d'Italia, denunciato attivista pro palestina: aveva 4 fumogeni
Un attivista pro Palestina è stato denunciato a Torino perché trovato in possesso di quattro fumogeni sul ponte Umberto I, a poche centinaia di metri da dove passava la prima tappa del Giro d'Italia. La digos della questura del capoluogo piemontese lo ha identificato insieme ad altri attivisti. A quanto si apprende solo lui è stato denunciato per possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive. Nei pressi dell'arrivo della tappa del Giro sono state esposte alcune bandiere palestinesi, appese alle transenne. Il centro sociale Askatasuna attraverso Telegram scrive "Esposte bandiere palestinesi per portare solidarietà alla resistenza del popolo palestinese e contro l'invito speciale fatto alla squadra dell'Apartheid sionista - scrivono dal centro sociale - in tutta risposta Digos e forze dell'ordine hanno fermato e portato in questura una studentessa solo per aver appeso una bandiera palestinese nei pressi dell'arrivo del Giro". Tra le 22 squadre che corrono il Giro ce n'è una israeliana, la Israel Premier Tech per la quale corre anche un italiano, Marco Frigo.
Proteste degli studenti per la Palestina in tutto il mondo
Proteste filo-palestinesi anche all'Università di Losanna
Da giovedì sera un centinaio di studenti filo-palestinesi stanno occupando l'atrio dell'edificio Géopolis dell'Università di Losanna (Unil) in Svizzera, chiedendo il boicottaggio accademico delle istituzioni israeliane e un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza. L'occupazione prosegue pacificamente e dovrebbe durare fino a lunedì.
Pam: Gaza nord colpita da una carestia che si diffonde al sud
Il nord della Striscia di Gaza è colpito da una "vera carestia", che avanza verso il sud del territorio palestinese. E' l'avvertimento lanciato dalla direttrice del Programma alimentare mondiale (Pam-Wfp), Cindy McCain.
A Gaza "c'è la carestia, una vera carestia al nord, che si sposta verso il sud", ha affermato McCain in un'intervista al canale americano Nbc che andrà in onda a Gaza domani.
"Quando si hanno conflitti come questo, con così tanta emozione, dove succedono così tante cose, arriva la carestia - ha precisato -. Ciò che chiediamo, ciò che abbiamo continuato a chiedere, è un cessate il fuoco e la possibilità di avere libero accesso per entrare" a Gaza per fornire aiuti umanitari.
Il Pam è una delle numerose agenzie e organizzazioni umanitarie che cercano di portare cibo a Gaza. La situazione alimentare sta leggermente migliorando nel territorio palestinese, ma rimane il rischio di carestia, ha stimato ieri l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Gli aiuti internazionali, strettamente controllati da Israele, arrivano a fiumi, principalmente dall'Egitto via Rafah, ma rimangono comunque insufficienti visti gli immensi bisogni dei 2,4 milioni di abitanti di Gaza.
Israele: "Agente gravemente ferito in operazione in Cisgiordania"
L'esercito israeliano ha riferito che un agente di polizia è rimasto gravemente ferito durante un'operazione nella città di Tulkarem, in Cisgiordania. Lo scrive Haaretz, precisando che l'ufficiale è un membro dell'unità speciale antiterrorismo della polizia (Yamam) ed è stato portato in un vicino ospedale. L'operazione a Tulkarem, effettuata dalle forze dell'esercito, dello Shin Bet e della polizia è durata circa 12 ore e ha provocato la morte di cinque palestinesi. Stando all'agenzia Wafa, le vittime sono invece sei.
Media saudita: "Israele potrebbe liberare Marwan Barghouti"
Il quotidiano saudita Asharq riferisce - citato da Haaretz - che Israele nell'ambito dell'accordo con Hamas sarebbe disposto a rilasciare Marwan Barghouti, il leader palestinese di Fatah condannato a vari ergastoli per reati di terrorismo. Secondo il giornale, Israele non obietterebbe alla liberazione a patto che Barghouti vada a Gaza e non in Cisgiordania. Ma non c'è nessuna conferma ufficiale dell'indiscrezione del media saudita.
Al Jazeera: "Israele bombarda una moschea a sud di Gaza"
Al Jazeera ha reso noto che "le forze israeliane hanno bombardato una moschea nella città di Al-Fukhari, a est di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza". Secondo il report, "i bombardamenti israeliani hanno colpito anche le città di al-Mughraqa e az-Zahra nel centro di Gaza", ma "non è ancora chiaro se ci siano state delle vittime".
Da parte loro le forze armate israeliane (Idf) hanno reso noto che "aerei da combattimento dell'aviazione di Israele hanno colpito infrastrutture terroristiche e obiettivi terroristici adiacenti a un sito di lancio nell'area di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza".
Hamas: "Accordo deve includere fine della guerra e ritiro Idf"
"Qualunque accordo da raggiungere deve includere le nostre richieste nazionali: la completa e permanente fine dell'aggressione, il pieno e totale ritiro dell'occupazione da Gaza". Lo ha detto - citato dai media internazionali - Taher Nunu, un consigliere del leader di Hamas Ismail Haniyeh, annunciando che sono cominciati al Cairo i colloqui della fazione islamica con i mediatori egiziani e del Qatar che sono affrontati "con serietà e responsabilità". Le altre richieste chiave - ha proseguito - sono il ritorno degli sfollati alle loro case "senza restrizioni" e un "reale scambio di prigionieri".
Al Azhar invita a seguire la Colombia rompendo con Israele
L'Osservatorio per la lotta all'estremismo di Al-Azhar ha espresso il suo sostegno alla decisione della Colombia di rompere le relazioni diplomatiche con Israele, invitando altri Paesi a fare altrettanto.
"L'Osservatorio di Al-Azhar - si legge in una nota - ha espresso il suo apprezzamento per questa voce libera, invitando la comunità internazionale a parlare apertamente per scoraggiare questa entità terroristica che si sta diffondendo come un cancro nella regione".
Inoltre - aggiunge - "ciò che l'occupazione israeliana ha fatto per più di 200 giorni in termini di uccisioni, distruzioni, torture e violazioni, davanti o dietro gli schermi, ha creato la necessità di riconsiderare molte delle disposizioni e delle carte delle Nazioni Unite, perchè non debbano più ripetersi queste aggressioni in futuro, nè contro il popolo palestinese nè contro altri popoli del mondo".
Fonti Israele: "Al Cairo solo con una risposta positiva di Hamas"
Una delegazione israeliana andrà al Cairo solo "se ci sarà una risposta da parte di Hamas che abbia un orizzonte per i negoziati". Lo hanno detto fonti di Israele aggiungendo che "la delegazione è già pronta a partire e ha ricevuto il mandato per l'accordo". In Israele, hanno aggiunto i media, si spera che la risposta della fazione islamica arrivi stasera o domani mattina.
Stasera nuova manifestazione a Tel Aviv per rilascio ostaggi
Le famiglie degli ostaggi israeliani a Gaza manifesteranno questa sera a Tel Aviv per chiedere al governo di raggiungere un'intesa per il loro rilascio. Lo hanno annunciato le stesse famiglie paragonando la difficile situazione dei rapiti con quella dei sopravvissuti alla Shoah che da stasera si celebra in tutta Israele fino a domani sera. Lo striscione scelto per la protesta recita infatti 'Mai più è ora'. "All'indomani del 7 ottobre, la frase 'Mai più' - hanno aggiunto gli organizzatori - ha assunto un significato aggiuntivo, rilevante e urgente".
Wafa: "Saliti a 6 i palestinesi uccisi in Cisgiordania"
E' salito a 6 il numero dei palestinesi uccisi in pesanti scontri armati vicino Tulkarem, in Cisgiordania. Lo ha riferito l'agenzia Wafa. Sul posto l'Idf e le forze di polizia hanno operato per oltre 13 ore nel villaggio di Deir al-Ghusun vicino a Tulkarem, circondando - hanno detto media israeliani - una casa "dove si nascondevano i terroristi fino ad attaccarla e distruggerla".
Tajani: "Hamas accetti l'accordo per la tregua"
"Chiediamo ad Hamas di accettare gli accordi per un cessate il fuoco, che porterebbero la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani e permetterebbero a tutte le organizzazioni internazionali di portare aiuti ed alimenti alla popolazione palestinese che sta vivendo un momento drammatico".
Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando con i giornalisti a Laives mentre sono in corso i negoziati al Cairo.
Media: "Ok Hamas a liberare primi ostaggi senza fine guerra"
Alti funzionari israeliani riferiscono che secondo le prime indicazioni Hamas accetterà di portare a termine la prima fase dell'accordo - il rilascio umanitario di ostaggi - senza un impegno ufficiale da parte di Israele a porre fine alla guerra. Lo rende noto su X Barak Ravid di Axios.
Media: "3 terroristi uccisi da Idf in Cisgiordania dopo assedio 12 ore"
Almeno tre terroristi che si erano barricati in una casa nella città di Deir al-Ghusun, vicino a Tulkarem, in Cisgiordania, sono stati neutralizzati dalle forze speciali dell'Idf e dall'unità d'élite antiterrorismo israeliana 'Yamam'. Lo scrive Ynet News, aggiungendo che l'operazione, durata oltre 12 ore, ha comportato intensi scontri a fuoco, dopo che la casa è stata circondata e infine demolita. Le forze israeliane si sono ora ritirate dalla città palestinese.
Fonte Israele: "La nostra delegazione non è ancora al Cairo"
Israele invierà una delegazione al Cairo per colloqui su una tregua a Gaza solo se vedrà un "movimento positivo" verso un accordo sugli ostaggi. Lo ha detto un funzionario israeliano in condizioni di anonimato.
"Quello che stiamo cercando è un accordo su un quadro per una possibile intesa sugli ostaggi", ha detto il funzionario aggiungendo che "per un accordo vero ci si aspettano trattative dure e lunghe".
Media egiziani, al Cairo 'progressi significativi'
"Progressi significativi" per un accordo tra Israele e Hamas sono stati fatti al Cairo. E' quanto sostiene il giornale egiziano al-Qahera, secondo cui sarebbe stato raggiunto un consenso su diversi punti in discussione, pur senza precisare di quali si tratta.