Spagna, premier Sanchez non si dimette: "Più forte a guida del governo"

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L'annuncio dopo il periodo di riflessione preso nei giorni scorsi di fronte alla campagna di pressioni contro di lui e contro sua moglie

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Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato che non si dimetterà e continuerà a guidare l'esecutivo "con ancora più forza, se possibile", dopo il periodo di riflessione preso nei giorni scorsi di fronte alla campagna di pressioni contro di lui e contro sua moglie. "La campagna di discredito contro me e mia moglie non si fermerà, sono in grado gestirla", ha aggiunto il premier iberico, che ha appena annunciato, dalla Moncloa, che rimarrà alla guida del governo. Sanchez ha inoltre ringraziato per le espressioni di solidarietà ricevute nei

giorni scorsi e ha spiegato che "la mobilitazione sociale ha pesato" sulla sua decisione di rimanere alla guida del governo spagnolo. "Ho deciso di continuare, di continuare con ancora più forza alla guida della presidenza del governo della Spagna. Questa decisione è un punto fermo, ve lo garantisco", ha detto davanti alle telecamere. "C'è solo un modo per invertire questa situazione, che la maggioranza sociale, come ha fatto in questi cinque giorni, si mobiliti in un fermo impegno per la dignità e il buon senso, mettendo fine alla politica della vergogna che stiamo subendo da troppo tempo".

Le accuse alla moglie Begona Gomez

 

Sanchez, al potere dal 2018, aveva scioccato la Spagna la scorsa settimana quando aveva annunciato, in una lettera pubblica su X, che si sarebbe preso una pausa dalle sue funzioni per riflettere se valesse la pena continuare come primo ministro. Questo dopo la notizia che un tribunale aveva aperto un'indagine sulle accuse di traffico di influenza e corruzione da parte di sua moglie Begona Gomez. Un tribunale separato sta valutando un ricorso da parte della Procura di Madrid per archiviare il caso per mancanza di prove. Sanchez ha insistito sull'innocenza della moglie e ha accusato i leader dell'opposizione Alberto Nunez Feijoo del Partito popolare (PP) e Santiago Abascal del partito di estrema destra Vox di essere coinvolti nel giro di accuse che circolate contro la moglie. 

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