Vladimir Putin ha firmato un decreto per il trasferimento temporaneo delle sussidiarie russe di Ariston e Bosch alla Gazprom Domestic Systems. "Ho dato mandato al Segretario generale della Farnesina di convocare l'ambasciatore della Federazione russa in Italia. Il Governo chiede chiarimenti sulla vicenda": lo scrive Antonio Tajani su X. Le forze di Mosca hanno sferrato nella notte un massiccio attacco alle infrastrutture energetiche ucraine in diverse regioni del Paese
Il sito Ariston vicino San Pietroburgo attivo dal 2005
E' stato inaugurato nel 2005 lo stabilimento di Vsevolozhsk, a 20 km da San Pietroburgo, di Ariston Group, leader nella produzione di scalda acqua, la cui gestione è stata temporaneamente trasferita su decreto del presidente russo Vladimir Putin alla Gazprom Domestic Systems, la società di Gazprom che produce elettrodomestici. Si tratta di un sito di 64mila mq, secondo fonti aziendali, di cui 30mila coperti, con 200 dipendenti tra diretti e indiretti, più altri 100 della rete commerciale. Nell'impianto vengono prodotti scalda acqua elettrici per il mercato locale. Con l'inizio della guerra in Ucraina e delle sanzioni, il Gruppo ha interrotto gli investimenti sul sito che continua a operare in modo ordinario. Ariston Group, presente in Russia dal 1995, ha chiuso il 2023 con ricavi per 3,1 miliardi, il fatturato dello stabilimento di Vsevolozhsk si aggira sul 3% del totale. Ancora da valutare, sempre secondo fonti aziendali, l'impatto della nazionalizzazione decisa da Putin.
Russia, formalizzato arresto 12esimo sospetto attentato Crocus
Il Tribunale Basmanny di Mosca ha ordinato l'arresto di un dodicesimo sospetto per l'attentato terrorista alla Crocus Hall di Mosca in cui sono morte 144 persone e rivendicato dall'Isis-k. E' il tagiko Dzhumakhon Kurbonov che rimarrà in carcere fino al 22 maggio.
Mosca: 'Wsj su Navalny? Speculazioni inutili'
"Ho visto l'articolo. Non lo descriverei come un articolo di alta qualità che merita attenzione. Sono solo speculazioni inutili". Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha commentato con i giornalisti l'articolo del Wall Street Journal secondo cui gli 007 americani ritengono che il presidente russo Vladimir Putin "non abbia probabilmente ordinato direttamente di uccidere Navalny". "Sembra che l'obiettivo fosse quello di dare al pubblico mondiale qualcosa da leggere nel fine settimana", ha tagliato corto Peskov.
"007 Usa, Putin non ordinò direttamente morte Navalny"
Il presidente russo Vladimir Putin non ha probabilmente ordinato direttamente la morte di Alexei Navalny. Lo riporta il Wall Street Journal citando fonti dell'intelligence americana. La conclusione degli 007 statunitensi è criticata dagli alleati di Navalny: coloro che affermano che Putin non sapesse "chiaramente non capiscono come funziona la Russia moderna. L'idea che Putin non fosse informato e non abbia approvato l'uccisione di Navalny è ridicola", mette in evidenza in una nota al Wall Street Journal Leonid Volkov, alleato di Navalny. LEGGI L'ARTICOLO
Russia, perquisizioni al museo di arte contemporanea di Mosca Garage
Perquisizioni al Museo di arte contemporanea "Garage" di Mosca fondato nel 2008 da Dasha Zhukova, ex moglie di Roman Abramovich, e dal magnate, rende noto Novaya Gazeta Europe. Le perquisizioni, durate un paio d'ore, hanno interessato l'edificio in cui si trovano gli archivi all'interno del complesso a Gorky Park e alla Casa del Narkomfin, esempio di architettura costruttivista in cui il museo organizza visite guidate. Fonti dello staff hanno spiegato che le forze dell'ordine coinvolte, una ventina di agenti in tutto, dell'Fsb secondo alcune fonti, stavano cercando "letteratura Lgbt" e avevano l'elenco dei dipendenti che intendevano interrogare. Sono state interrogate 30-40 persone. Poco dopo l'invasione, il museo aveva annunciato che avrebbe sospeso il suo programma di mostre "fino a che non sarà finita la tragedia umana e politica in atto in Ucraina". Abramovich, aveva agito come mediatore nei colloqui di pace fra Russia e Ucraina nella primavera del 2022, e avrebbe cercato di mediare nello scambio fra Evan Gershkovich e Aleksei Navalny con Vadim Krasikov, poco prima della morte di Navalny nella colonia penale in cui era detenuto.
Urso sente Merloni su Ariston: "Pronti a tutelare l'azienda"
Dopo la decisione del governo russo di procedere al trasferimento temporaneo della sussidiaria russa dell'azienda italiana Ariston Thermo Group, alla russa Gazprom Household Systems Jsc, società produttrice di elettrodomestici che fa capo a Gazprom, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha avuto una conversazione telefonica con Paolo Merloni, presidente di Ariston, per un confronto sulla situazione in corso e per esprimere la vicinanza del governo, pronto a tutelare l'azienda in ogni sede. Lo fa sapere il Mimit in una nota. Alle 14.30 il ministro Urso incontrerà a Pescara il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, nella cui area di Fabriano la multinazionale italiana ha la sede centrale e operativa.
Russia, Putin rivendica risultati economici record
Il Presidente russo Vladimir Putin rivendica risultati economici record per il suo Paese. Il pil crescerà di oltre il tre per cento entro la fine dell'anno, ha affermato, citando "molti esperti". Il pil nei mesi di gennaio febbraio è cresciuto del sei per cento, rispetto allo stesso periodo dello stesso anno. La produzione industriale è cresciuta dell'8,5 per cento a febbraio, e del 4,6 per cento a gennaio.
Tajani, convocato l'ambasciatore russo per vicenda Ariston
Il ministro era già intervenuto ieri sera sulla vicenda: "Dopo l'inattesa decisione governo russo sulla gestione di Ariston Thermo Group - aveva scritto su X - ho subito attivato la nostra Ambasciata in Russia e parlato con i vertici dell'azienda italiana. Il Governo italiano è al fianco delle imprese, pronto a tutelarle in tutti i mercati internazionali". Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato ieri un decreto per il trasferimento temporaneo delle filiali russe dell'italiana Ariston e della tedesca Bosch alla russa Gazprom Domestic Systems, la società del gruppo statale Gazprom produttrice di elettrodomestici. Il decreto, postato sul portale ufficiale per le informazioni legali, riguarda la Ariston Thermo Rus LLC, controllata da Ariston Holding, e la BSH Household Appliances LLC, controllata da BSH Hausgerate GmbH. Dall'inizio della guerra in Ucraina, la Russia ha posto sotto "gestione temporanea" i beni di una manciata di aziende occidentali, giustificando queste mosse come ritorsioni per le azioni di altri Paesi contro imprese russe, colpite da sanzioni.
Ucraina, Strada: "Invio armi non ha funzionato, dalla guerra si esce con il negoziato"
“L’invio delle armi in Ucraina non ha funzionato. Dopo due anni dall’inizio della guerra, se fosse bastato il sostegno militare e l’invio delle armi, staremmo festeggiando l’Ucraina in pace, invece stiamo ancora contando i morti. Dalla guerra se ne esce solo con il negoziato”. Lo ha dichiarato Cecilia Strada, candidata alle Europee come capolista Pd, intervenendo oggi a “L’Attimo Fuggente” condotto da Luca Telese e Giuliano Guida Bardi sulla FM di radio Giornale Radio.
Zelensky: "Questa notte, 34 missili russi hanno preso di mira l'Ucraina. Siamo riusciti a intercettarne una parte. Tuttavia, il mondo ha tutte le risorse per aiutarci a intercettare ogni missile e drone lanciato dai terroristi russi. Questo è completamente fattibile. Tutto ciò che serve è che le decisioni politiche e gli accordi necessari vengano attuati"
Cremlino: "Non ci sono ancora condizioni per colloqui con Kiev, operazione va avanti"
"Al momento, non ci sono le premesse per colloqui (con l'Ucraina, ndr)", ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Tutti conoscono la posizione dell'Ucraina che è quella di respingere qualsiasi tipo di negoziato. L'operazione militare speciale quindi continua", ha aggiunto. La posizione di Vladimir Putin "è ben nota": il Presidente russo, ha aggiunto Peskov.
Tusk: missile russo caduto a 15 chilometri dal confine polacco
Il premier polacco, Donald Tusk, ha reso noto con un post su X che nella notte "decine di bombe e razzi sono caduti sul distretto di Leopoli (Ucraina), uno dei quali ha colpito a 15 chilometri dal confine con la Polonia". "In questo momento Mateusz Morawiecki (ex premier) sta stabilendo una strategia antieuropea comune con i politici di estrema destra filo-Putin di Budapest. Stupidità? Tradimento? O entrambi?', ha scritto Tusk.
Il Cremlino: "Cina è Paese sovrano, no comment su eventuali pressioni Usa"
"La Cina è un Paese sovrano, una potenza in grado di difendersi e proteggere i suoi interessi. E allo stesso tempo un nostro stretto partner". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in risposta a chi gli chiedeva delle pressioni degli Stati Uniti su Pechino sul tema delle relazioni bilaterali. "Non c'è assolutamente nulla da commentare", ha dichiarato.
Governatore di Belgorod: "Un drone ucraino ha ferito 5 civili"
Il governatore della regione russa di Belgorod Vyacheslav Gladkov ha reso noto su Telegram che l'attacco di un drone ucraino ha provocato il ferimento di cinque civili, tra cui un ragazzino. Lo riporta la Tass. "Un drone si è schiantato su una strada nel villaggio di Voznesenovka, nel distretto di Shebekinsky. L'incidente ha causato un'esplosione che ha ferito cinque civili feriti, tra cui un adolescente, e ha danneggiato tre auto", ha scritto su Telegram.
Cremlino: "Non alta qualità l'articolo del Wsj su Putin-Navalny"
"Non è di alta qualità" e contiene "ragionamenti vuoti" l'articolo del Wsj secondo cui l'intelligence americana non riterrebbe che il presidente russo, Vladimir Putin, abbia ordinato la morte del dissidente Alexei Navalny. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel corso di un punto stampa. "Ho visto questo materiale, non direi che si tratta di materiale di alta qualità che merita una certa attenzione", ha affermato, secondo quanto riporta l'agenzia Tass.
Isw: "Le forze russe hanno recentemente ottenuto ulteriori guadagni tattici a nord-ovest di Avdiivka e, secondo quanto riferito, sono avanzate ulteriormente nell’area a partire dal 26 aprile"
Russia, lavora per media "sgradito": multato un giornalista
Un tribunale di Mosca ha inflitto una multa di 10.000 rubli (poco piu' di 100 euro) a un giornalista del portale di notizie indipendente Meduza, registrato in Lettonia, per aver partecipato a un'organizzazione "indesiderata".
"Il tribunale distrettuale di Nikulino della città di Mosca ha inflitto oggi a Dmitri Kuznetsov una multa amministrativa di 10.000 rubli", ha riferito su Telegram la direzione del tribunale della capitale russa. Secondo la corte, Kuznetsov è stato accusato di aver partecipato a un'organizzazione non governativa straniera dichiarata indesiderabile sul territorio russo, riferendosi a Meduza. Le autorità russe hanno dichiarato Meduza "indesiderabile" nel gennaio 2023, ritenendo che le sue attività rappresentano una minaccia per l'ordine costituzionale a causa della sua posizione critica sulla guerra in Ucraina. Meduza è una pubblicazione in lingua russa e registrata a Riga, e' stata bloccata la lettura su Internet in Russia dopo essere stata dichiarata "agente straniero" il 23 aprile 2021. Dopo Meduza altri media indipendenti, tra cui la televisione Dozhd e Mediazona, oltre a decine di giornalisti e personaggi pubblici si sono aggiunti alla stessa lista di "agenti stranieri".
Bulgaria, oltre 180 mila gli ucraini con protezione temporanea
Dall'inizio del conflitto in Ucraina, l'Agenzia per i rifugiati bulgara ha concesso la protezione temporanea a oltre 180mila ucraini arrivati nel Paese dopo l'invasione russa, dei quali oltre 30mila sono uomini tra i 18 e 60 anni d'età, ovvero obbligati alla leva militare. Dall'inizio dell'anno sono stati registrati in Bulgaria altri 2.700 uomini provenienti dall'Ucraina. Evitano di parlare della nuova legge ucraina sulla mobilitazione ma 'off the record' ammettono di non voler andare a combattere al fronte. È quanto si rileva in un servizio trasmesso ieri sera dalla tv nazionale bulgara Bnt, dedicato alla sospensione voluta da Kiev dei servizi consolari all'estero per gli ucraini maschi in età di leva militare. La sospensione sarà effettiva fino all'entrata in vigore il 18 maggio prossimo della nuova legge sulla mobilitazione dei civili nelle forze armate. "La gente non vuole morire, se ti mandano al fronte sarai ucciso, e per niente", dichiara il 19enne ucraino Oleg davanti alle telecamere. Oleg è arrivato a Sofia un anno fa e lavora in un'autofficina. "Ho un cugino che è morto nella guerra. Il mio posto non è al fronte, non sono preparato a combattere in una guerra", aggiunge Oleg.
Il Cremlino ribadisce: "Mancano le condizioni per negoziare"
La Russia non vede presupposti per negoziare con l'Ucraina, quindi l'operazione militare speciale continua, ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, come riporta la Tass. "Al momento non ci sono i prerequisiti per i negoziati, perchè tutti comprendono e sanno che l'Ucraina non accetta alcun negoziato. Pertanto, l'operazione militare speciale continua", ha detto il portavoce.
Filorussi: "Due civili uccisi da un attacco ucraino nel Kherson"
Secondo Ria Novosti, due civili sono stati uccisi e altri due feriti in un attacco ucraino a Novaya Kakhovka, nella regione di Kherson. Secondo il governatore della parte di Kherson occupata dall'esercito russo, Vladimir Saldo, le truppe ucraine hanno lanciato sulla città 12 ordigni.