A Ghazipur, nello slum di Delhi dove le elezioni non contano niente
MondoCirca 2000 famiglie vivono nelle baracche ai piedi della più grande discarica della capitale indiana smaltendo i rifiuti, in condizioni igieniche e sanitarie proibitive. Solo una Ong prova ad aiutarli. Qui le elezioni indiane sono l'ultimo dei problemi
Le elezioni, qui, non servono a niente. Siamo a Ghazipur, periferia di New Delhi, nello slum sorto ai piedi della più grande discarica della città, dove colline di rifiuti alte decine di metri continuano a crescere, con i camion dell'immondizia che le percorrono di continuo per continuare a scaricare rifiuti. Qui circa 2.000 famiglie vivono in condizioni inaccettabili, con il rischio perenne di ammalarsi, visto che la discarica inquina le acque e ovviamente anche l'aria. Nessuno ha l'acqua corrente in casa, ci si lava in strada, e abbiamo visto una sola latrina per tutti gli abitanti.
La discarica da lavoro a tutti
Lo slum è esso stesso una discarica a cielo aperto, visto che la maggior parte della popolazione lavora allo smaltimento dei rifiuti, che vengono prima presi dalle colline di immondizia, poi differenziati e venduti ai negozi più vicini: plastica, metallo, vestiti. Tutto si ricicla. Un signore con cui abbiamo parlato, seduto fuori dalla sua baracca fatiscente, spiega che con la vendita della plastica riesce a guadagnare 400 rupie al giorno, che sono meno di 4 euro. Non abbastanza per riparare la sua casa. Anche i bambini lavorano a differenziare e separare l'immondizia, e la maggior parte di loro non va a scuola. I genitori stessi, nella maggior parte dei casi non sono istruiti.
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Una sola Ong aiuta gli abitanti
Ad aiutare i disperati di Ghazipur c'e solo una piccola Ong, giusto a qualche metro di distanza dalla distesa di immondizia che dà loro da vivere. Qui dal 2013 si da l'opportunità alle donne di avere un lavoro fisso e non pericoloso per la salute come raccogliere rifiuti, le si aiuta ad aprire un conto in banca e c'è anche una scuola per i loro figli. La responsabile ci spiega le difficoltà iniziali, e i risultati ottenuti dopo anni di lavoro: "Al principio è stato difficile convincere le donne dello slum a venire a lavorare qui da noi. Guadagnavano meglio smaltendo i rifiuti. Ma piano piano le abbiamo convinte che quello non era un lavoro sano e che qui potevano imparare una professione. Adesso non solo le donne vogliono lavorare con noi, ma anche mettere da parte i loro risparmi, così abbiamo aperto lo sportello per fargli avere i conti correnti. In banca devono presentare troppi documenti, che non hanno, mentre qui è piu facile. I risparmi servono loro sopratutto per far studiare i figli, lo racconta una delle ragazze che lavorano nell'Ong: "La mia vita è cambiata perché adesso gestisco meglio la mia famiglia ma sopratutto do un'educazione migliore ai miei figli. Il salario che prendo qui lo do per educare i miei figli e risparmio soldi all'ufficio delle poste per loro".
Allevamenti di animali ai piedi della discarica
Tornando per le vie dello slum si capisce che il lavoro di questa associazione è una goccia nell'acqua. Alternate alle case ci sono le stalle dei bufali, non delle mucche che qui sono sacre. Immaginate che latte può uscire da un animale allevato ai piedi di una montagna di immondizia, che beve acque inquinate.
Le elezioni indiane, le più ampie per numeroi di votanti della storia, a Ghazipur sembrano non esistere. Nessuno ce ne ha parlato, nessuno le ha mai citate, a parte una giovane ragazza, del tutto disincantata: "Qui a Ghazipur ci sono molti problemi e non c'è nessuna costituzione, nessuna politica che possa portare cambiamento. A partire dai problemi nel sistema di drenaggio delle acque. Vivo qui da 10 anni non ho visto mai nessun aiuto arrivare". Le elezioni, viste da qui, sono l'ultimo dei problemi.