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Iran Israele, media: l'esercito israeliano è pronto per entrare a Rafah

©Ansa

La cittadina è considerata l'ultimo bastione di Hamas nella Striscia di Gaza. L'operazione sarà lanciata non appena ci sarà l'approvazione del governo. La Casa Bianca: "Restiamo contrari a un'operazione a Rafah". Il capo della diplomazia israeliana ha ringraziato il Senato Usa per l'approvazione di un aiuto militare da 13 miliardi di dollari. Ondata di attacchi in Libano dopo un lancio di razzi. Biden assicura che i primi aiuti a Israele partiranno nelle prossime ore

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Katz: "Ringrazio il Senato degli Stati Uniti per aver approvato il pacchetto di aiuti a Israele con una schiacciante maggioranza bipartisan"

Israele, ondata di attacchi in Libano dopo lancio di razzi

L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto che l'aeronautica ha colpito un sito da cui venivano lanciati razzi a Tayr Harfa, nel sud del Libano, poco dopo essere stato utilizzato per un attacco contro l'area settentrionale di Shomera la scorsa notte. L'Idf ha aggiunto di aver colpito anche un edificio in cui erano riuniti miliziani di Hezbollah. Lo riferiscono i media israeliani. "Nella notte, gli aerei da combattimento dell'Iaf hanno effettuato un'ondata di attacchi sulle postazioni di Hezbollah nel sud del Libano, in seguito ai ripetuti attacchi del gruppo terroristico nel nord di Israele", ha dichiarato l'esercito.

Protesta anti-Israele durante voto aiuti Usa, 100 arresti

Oltre 100 manifestanti filo-palestinesi che protestavano contro il sostegno americano a Israele sono stati arrestati davanti all'abitazione a Brooklyn di Chuck Schumer, il leader dei democratici al Senato Usa. Lo riferiscono il New York Times e il New York Post. Circa 2mila manifestanti hanno organizzato la protesta vicino casa di Schumer mentre il Senato si riuniva per approvare il massiccio pacchetto di aiuti che include miliardi in assistenza militare a Israele. Tra gli organizzatori della manifestazione c'erano l'antisionista Jewish Voice for Peace, l'estrema sinistra IfNotNow e gli ebrei per la giustizia razziale ed economica.

Media, 4 morti in raid Israele su campo profughi Nuseirat

L'emittente araba Al Jazeera afferma che quattro persone sono state uccise stanotte in un bombardamento israeliano vicino a una scuola nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia. Colpiti anche il quartiere Zeitoun della città di Gaza e il villaggio di Zawaida. 

Unrwa: "Entrati 310 camion di aiuti, record dal 7 ottobre"

Il capo dell'agenzia Onu per i profughi palestinesi Unrwa, Philippe Lazzarini, ha dichiarato che "più di 310 camion di aiuti" sono entrati ieri nella Striscia di Gaza, sottolineando che si tratta del numero più alto dal 7 ottobre. "Ciò dimostra che quando c'è una volontà c'è un modo: ora occorre sostenerlo e incrementarlo ulteriormente", ha scritto Lazzarini sul suo account X aggiungendo che "i camion dovrebbero includere sia forniture commerciali che umanitarie in modo che i mercati possano riaprire" nell'enclave palestinese. La carestia nel nord della Striscia di Gaza "può essere evitata solo con una fornitura significativa e ininterrotta" di aiuti "anche attraverso l'Unrwa", ha aggiunto il capo dell'agenzia Onu.

Amnesty: "Israele commette crimini di guerra con armi Usa"

Il direttore esecutivo di Amnesty International Usa, Paul O'Brien, ha affermato che "le forze israeliane" nella Striscia di Gaza stanno "commettendo crimini di guerra" contro il popolo palestinese "utilizzando munizioni di fabbricazione statunitense". In un post sul suo account X, O'Brien ha ribadito che Amnesty chiede agli Usa di "fermare l'invio di armi" a Israele. 

Il governo della Giamaica riconosce lo Stato di Palestina

Il governo della Giamaica ha "preso la decisione di riconoscere lo Stato di Palestina". Lo ha annunciato la ministra degli Esteri giamaicana Kamina Johnson Smith. "La Giamaica continua a sostenere la soluzione dei due stati come unica opzione praticabile per risolvere il conflitto di lunga data, garantire la sicurezza di Israele e sostenere la dignità e i diritti dei palestinesi", spiega la Johnson Smith in un comunicato diffuso ieri sera. "Riconoscendo lo Stato di Palestina, la Giamaica rafforza la sua difesa verso una soluzione pacifica", ha sottolineato la ministra di Kingston. Johnson Smith afferma che la decisione si basa sulle preoccupazioni della Giamaica riguardo alla guerra nella Striscia di Gaza e alla crisi umanitaria sempre più profonda. Secondo la ministra "la decisione è in linea con il forte impegno della Giamaica nei confronti dei principi della Carta delle Nazioni Unite, che cercano di generare rispetto reciproco e coesistenza pacifica tra gli stati, nonché il riconoscimento del diritto dei popoli all'autodeterminazione".

Israele ringrazia Senato Usa: "Aiuti sono monito a nemici"

Il capo della diplomazia israeliana ha ringraziato il Senato degli Stati Uniti per l'approvazione di un aiuto militare da 13 miliardi di dollari, che secondo lui invia un "messaggio forte" ai "nemici" di Israele. "Ringrazio il Senato americano per aver adottato, con un'ampia maggioranza di entrambi i partiti, questo aiuto a Israele che è una chiara garanzia della forza della nostra alleanza e invia un messaggio forte a tutti i nostri nemici", ha affermato il ministro Israel Katz in un post pubblicato oggi sul suo account X. 

Quasi 400 camion di aiuti dall'Egitto a Gaza

Si intensificano gli aiuti umanitari verso Gaza. Oggi circa 260 camion con aiuti umanitari, inclusi 8 camion di carburante e gas, sono entrati nella Striscia di Gaza dai valichi di Rafah e Kerem Shalomh . Lo ha riferito il presidente della Mezzaluna Rossa Khaled Zayed. Altri 120 camion erano ore fa in attesa di entrare ai valichi di Kerem Shalom e al posto di frontiera terrestre di Al-Awja. Sono invece giunte da Gaza come nei giorni scorsi, circa 900 persone, tra feriti, accompagnatori, stranieri ed egiziani. Tornati a Gaza 120 palestinesi rimasti bloccati nel Sinai.

Egitto, nessuna intesa con Israele su evacuazioni da Rafah

L'Egitto "nega categoricamente" di aver discusso con Israele dell'invasione di Rafah e ribadisce il suo totale rifiuto di questa ipotesi e di ogni sfollamento forzato dei palestinesi dalla loro terra. Diaa Rashwan, capo dell'Ufficio stampa statale egiziano, ha smentito recisamente in una nota quanto pubblicato ieri sul Wsj, che sosteneva che l'Egitto avesse discusso con la parte israeliana i suoi piani per la prevista invasione di Rafah e una previa evacuazione. Nella nota si conferma "la ferma posizione egiziana, annunciata in diverse occasioni dai leader politici, di un rifiuto totale di questa invasione, che porterà a massacri, perdite umane massicce e distruzioni diffuse, che si aggiungeranno alla sofferenza del popolo palestinese della Striscia di Gaza sofferto durante i 200 giorni della sanguinosa aggressione israeliana".

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