Guerra in Medioriente, almeno 10 morti in raid aerei israeliani a Rafah

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Tra i morti ci sono anche sei bambini. L'esercito israeliano sta portando avanti un'operazione antiterrorismo nel campo profughi di Nur Shams in Cisgiordania: secondo la Mezzaluna Rossa i morti sono almeno 14. Un morto e otto feriti ieri sera nella base militare dell'Iraq centrale che ospita ex paramilitari filo-iraniani di Hachd al-Chaabi. Usa e Israele negano di essere coinvolti. La Camera Usa approva il pacchetto di aiuti di 26,4 miliardi di dollari destinato a Israele

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Migliaia a Tel Aviv contro governo e per ritorno ostaggi

Migliaia di manifestanti si sono radunati in centro a Tel Aviv per protestare contro il governo, chiedendo elezioni anticipate e un accordo per il ritorno degli ostaggi in mano ad Hamas a Gaza. Molti di coloro che si sono riuniti a 'Democracy Square', come e' stato ribattezzato un tratto di Kaplan Street in onore delle proteste anti-governative, sventolano bandiere bianche e blu e cartelli contro il primo ministro Benjamin Netanyahu. La polizia ha transennato alcune strade nei dintorni così come gli incroci con la vicina autostrada Ayalon per impedire ai manifestanti di bloccare il traffico come hanno fatto più e più volte in precedenza.


Donne in nero manifestano a Udine per il cessate il fuoco

Manifestazione silenziosa delle Donne in nero di Udine oggi nel centro cittadino, con striscioni e cartelli, per lanciare un appello al "cessate il fuoco" nella striscia di Gaza e in Ucraina e in tutte le guerre, e richiamare con forza l'Unione europea, a "non continuare a tradire i suoi principi fondativi, che la impegnano a promuovere e a tutelare la pace nel mondo". Nel volantino della manifestazione, le parole di Christa Wolf, scrittrice e attivista del movimento femminista-pacifista, scomparsa nel 2011: "Tra uccidere e morire c'è una terza via: vivere!". "Parole sempre attuali - ha ricordato la portavoce delle Donne in nero di Udine, Annalisa Comuzzi, nel suo intervento - che ci spingono all'impegno quotidiano per denunciare la pericolosa normalizzazione della guerra nel discorso pubblico e le continue violazioni del diritto internazionale che hanno portato all'irrilevanza dell'Onu e alla militarizzazione delle coscienze". 

Idf, "colpiti per la terza volta oggi miliziani di Hezbollah nel sud del Libano"

Le forze di difesa israeliane hanno dichiarato di aver colpito per la terza volta oggi miliziani di Hezbollah in un sito utilizzato dal gruppo nel sud del Libano. Secondo l'IDF, i riservisti della Brigata Etzioni hanno individuato diversi miliziani in uno dei siti del gruppo a Jebbayn e i caccia hanno colpito l'edificio. Hezbollah ha fatto i nomi di tre esponenti uccisi nell'attacco, che porta a 285 il bilancio dei miliziani uccisi dal 7 ottobre. Lo riporta il Times of Israel. 

Mezzaluna rossa Palestina, un morto negli scontri con coloni

Un autista di un'ambulanza, di 50 anni, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco mentre evacuava i feriti dopo uno scontro tra palestinesi e coloni ad As-Sawiya, a sud di Nablus in Cisgiordania: lo ha riferito il ministero della Sanità palestinese, come riporta Haaretz.   Secondo la Mezzaluna Rossa, altre due persone sono state evacuate dalla zona dopo essere state ferite da proiettili. Una fonte della sicurezza ha detto che i coloni hanno lanciato pietre contro le auto palestinesi vicino alla città, e le truppe dell'esercito israeliano sono poi arrivate nell'area e hanno aperto il fuoco.  Al momento non è noto chi abbia sparato all'autista dell'ambulanza. 

Erdogan: "Un giorno Israele pagherà il prezzo dell'oppressione"

Nell'incontro tra il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan e il capo politico di Hamas, Ismail Haniye, durato circa due ore e mezza, Erdogan ha dichiarato che "un giorno Israele pagherà il prezzo dell'oppressione che infligge ai palestinesi, che la Turchia continuerà a denunciare i massacri contro Gaza con ogni mezzo e che si stanno facendo tutti gli sforzi per creare lo Stato indipendente di Palestina, che è la chiave per la pace regionale e per portare una pace permanente nella regione". Lo riporta la Cnn turca. Durante il colloquio, presenti anche le delegazioni, il presidente turco ha affermato che la Turchia continua "i suoi sforzi diplomatici per attirare l'attenzione della comunità internazionale sull'oppressione dei palestinesi e che in ogni occasione viene sottolineata la necessità di porre fine alla brutalità e di un urgente cessate il fuoco permanente".

Israele, migliorate condizioni bimba ferita in raid Iran

Sono migliorate le condizioni della bimba di 7 anni rimasta gravemente ferita sabato scorso nell'attacco con centinaia di droni e missili lanciato dall'Iran contro Israele. Lo ha annunciato l'ospedale Soroka, precisando che la piccola respira da sola, ma le sue condizioni sono ancora gravi. La bimba beduina e' stata colpita alla testa da schegge che hanno colpito la sua casa: e' stata l'unica ferita nell'attacco iraniano. 

Katz a Erdogan dopo incontro con Haniyeh: "Dovresti vergognarti!"

"Fratelli Musulmani: stupro, massacro, profanazione di cadaveri, bambini bruciati. Recep Tayyip Erdogan, dovresti vergognarti!". Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano Ysrael Katz, commentando l'incontro di oggi a Istanbul fra il presidente turco e il capo politico di Hamas Hismail Haniyeh.   

Corteo Milano arriva in piazza Leonardo, piantato ulivo per la pace

Un ulivo è stato piantato in piazza Leonardo Da Vinci, di fronte alla sede del Politecnico di Milano, al termine del 28esimo corteo per la Palestina, nell’ambito della mobilitazione per la giustizia sociale e climatica.  “Questo ulivo è simbolo di una pace, ma di una pace giusta, e della resistenza del popolo palestinese, contro la distruzione della terra perpetrata dai sionisti”, ha spiegato un ragazzo dei Fridays for Future.  Circa duemila i manifestanti che hanno ingrossato le fila del corteo, partito intorno alle 15.30 da via Palestro. 


Erdogan e Haniyeh, 'fornitura adeguata ed ininterrotta di aiuti a Gaza'

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, hanno discusso nel loro incontro a Istanbul di misure destinate ad assicurare una fornitura "adeguata ed ininterrotta" di aiuti a Gaza e di una pace "equa e duratura" nella regione. A riferirne è stato l'ufficio responsabile della comunicazione di Erdogan su X. La Turchia è impegnata negli sforzi diplomatici per un "cessate il fuoco immediato" a Gaza, ha assicurato Erdogan durante l'incontro, al quale hanno partecipato anche il ministro degli Esteri Hakan Fidan e il capo dell'intelligence Ibrahim Kalin.

Abu Mazen, rivedere rapporti con Usa dopo veto Onu

L'Autorità Nazionale Palestinese "rivedrà" i suoi rapporti con gli Stati Uniti dopo il veto posto da Washington all'ingresso a pieno titolo della Palestina nelle Nazioni Unite. "L'autorità palestinese rivedrà le relazioni bilaterali con gli Stati Uniti, in modo da garantire la protezione degli interessi della nostra gente, della nostra causa e dei nostri diritti", ha detto il presidente dell'Anp, Abu Mazen, secondo quanto riferisce l'agenzia palestinese Wafa.

Erdogan, 'lavoriamo per creazione Stato palestinese'

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ricevuto il presidente dell'Ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, presso l'ufficio presidenziale di Dolmabahce, a Istanbul. Durante l'incontro, durato 2 ore e mezza, sono state discusse questioni relative al cessate il fuoco e agli aiuti umanitari a Gaza. Lo scrive il quotidiano turco Hurriyet, aggiungendo che Erdogan ha dichiarato che la Turchia continuerà a compiere tutti gli sforzi possibili per creare uno Stato indipendente palestinese, che è la chiave per la pace permanente nella regione.

Erdogan ad Haniyeh, 'i palestinesi siano uniti contro Israele'

Un appello all' "unità" dei palestinesi contro Israele è stato lanciato oggi dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan al termine del suo incontro con il leader di Hamas Ismaïl Haniyeh a Istanbul nel quale, secondo l'emittente statale Trt i due hanno discusso degli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza e degli aiuti umanitari a Gaza. "È fondamentale che i palestinesi agiscano uniti in questo processo; la risposta più forte a Israele e il percorso verso la vittoria passano attraverso l'unità e l'integrità", ha affermato Erdogan secondo un comunicato della presidenza turca. Dopo le recenti tensioni tra Israele e Iran, il presidente turco ha sottolineato che "ciò che è accaduto non dovrebbe far guadagnare terreno a Israele e che è importante agire in modo da mantenere l'attenzione su Gaza". Erdogan ha anche assicurato che la Turchia "continuerà il suo aiuto umanitario alla Palestina per alleviare il più possibile le sofferenze" della popolazione di Gaza e ha ricordato che il suo Paese ha adottato "una serie di sanzioni contro Israele, comprese restrizioni commerciali".

Ministro Israele a Erdogan, vergognati a incontrare Hamas

"I Fratelli Musulmani: stupri, omicidi, profanazione di cadaveri e bambini bruciati. Erdogan, vergognati!". Così, in risposta all'incontro tra il presidente turco Erdogan e il capo di Hamas Ismail Haniyeh, reagisce su X il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz. Il tweet è stato pubblicato anche sul suo account in turco.

Erdogan-Haniyeh, incontro di due ore e mezza

E' durato poco più di due ore e mezza l'incontro tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il capo politico dell'organizzazione palestinese Hamas, Ismail Haniyeh. Al faccia a faccia, inizialmente previsto ad Ankara ma poi andato in scena a palazzo Dolmabahce di Istanbul, hanno preso parte anche l'ex numero uno di Hamas, Khaled Meshal, il capo dei servizi segreti turchi, Ibrahim Kalin e il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan. I rappresentanti di Turchia e Hamas hanno parlato della situazione umanitaria a Gaza, delle difficoltà relative la consegna alla popolazione civile degli aiuti umanitari, ma sopratutto della possibilità di giungere a un cessate il fuoco con Israele e delle crescenti tensioni tra lo Stato ebraico e l'Iran, uno dei principali alleati dell'organizzazione palestinese. 

Media, almeno tre morti in un raid israeliano nel sud Libano

Almeno tre morti e un numero imprecisato di feriti sono il bilancio di un raid israeliano contro postazioni di Hezbollah ad al-Jabin, nel sud del Libano. Lo scrive Ynet citando media libanesi. 

La Camera Usa vota oggi gli aiuti per Ucraina e Israele

La Camera Usa vota oggi (nella serata italiana) quattro distinti disegni di legge per gli aiuti per l'Ucraina (60 miliardi di dollari), Israele (26, di cui 9 per aiuti umanitari) e Taiwan (8 miliardi), mentre uno mira a bandire TikTok (se l'app cinese non verra' venduta), utilizzare gli asset russi congelati e imporre nuove sanzioni a Mosca, Teheran e Pechino. In caso di approvazione, il Senato seguira' a ruota nel weekend, quindi la firma di Joe Biden. In tal caso i primi aiuti a Kiev potrebbero arrivare gia' la prossima settimana. Lo speaker della Camera Mike Johnson mettera' ai voti anche un provvedimento per una stretta sui migranti al confine col Messico. 

Iniziati in Turchia colloqui tra Erdogan e Haniyeh

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sta incontrando il capo dell'Ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, presso l'Ufficio della Presidenza ad Istanbul. Lo scrivono i media turchi, aggiungendo che l'incontro è iniziato intorno alle 14.30 ora locale. 

Nel colloquio con Haniyeh, Erdogan discuterà dei passi da compiere per un cessate il fuoco e delle questioni relative all'aumento degli aiuti umanitari a Gaza.

Israele, raid nel sud del Libano contro Hezbollah

Israele ha effettuato raid aerei nelle località di Ayta ash-Shab e Kfar Kila, nel sud del Libano, contro miliziani di Hezbollah avvistati nelle basi del gruppo. Lo rende riporta The Times of Israel, citando l'Idf. 

Israele, 10 uomini armati uccisi e 8 arrestati a Tulkarem

L'esercito israeliano sta portando avanti un'operazione antiterrorismo nel campo profughi di Nur Shams in Cisgiordania ormai da più di 40 ore e annuncia che nel corso del raid almeno 10 uomini armati sono stati uccisi e otto palestinesi ricercati sono stati arrestati. Lo riporta il Times of Israel. L'esercito israeliano afferma che le truppe hanno anche scoperto e distrutto un laboratorio per la fabbricazione di bombe e hanno sequestrato armi da fuoco, compresi fucili d'assalto. 

Media, missile contro l'Iran era in grado di eludere i radar

Il missile lanciato nell'attacco israeliano contro le difese aeree del sito nucleare di Natanz, nei pressi di Isfahan, aveva una tecnologia che consentiva all'arma di eludere i sistemi di difesa radar dell'Iran. Lo scrive il New York Times citando due funzionari occidentali, secondo i quali l'aereo da guerra da cui è stato lanciato il missile era "lontano dallo spazio aereo israeliano o iraniano" e né il caccia né il missile sono entrati nello spazio aereo giordano: una mossa calcolata per tenere Amman fuori da qualsiasi problema. Due funzionari iraniani hanno riferito inoltre al quotidiano che l'Iran non ha rilevato intrusioni nel suo spazio aereo. Secondo le informazioni raccolte dal New York Times, l'attacco includeva almeno un missile lanciato da un aereo ell'aeronautica israeliana che aveva preso di mira un sito radar di difesa aerea vicino a Isfahan, parte di uno schieramento a difesa del vicino sito nucleare top-secret di Natanz. Le immagini satellitari mostrano danni al radar di un sistema S-300 presso l'ottava base aerea di Shekari a Isfahan. afferma il New York Times. "L'uso da parte di Israele di droni lanciati dall'interno dell'Iran e di un missile che non è stato in grado di rilevare - hanno spiegato le fonti occidentali - aveva lo scopo di dare all'Iran un assaggio di come potrebbe essere un attacco su larga scala. Il raid è stato calibrato per far riflettere l'Iran due volte prima di lanciare un attacco diretto contro Israele in futuro". 

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