Un 61enne è stato fermato dopo essersi asserragliata nell'edificio del 16esimo arrondissement. Avrebbe detto di voler "vendicare il fratello". Contrariamente a quanto era trapelato inizialmente, su di lui non è stato trovato alcun esplosivo. Lunedì prossimo si sarebbe dovuto presentare in tribunale per aver tentato di incendiare lo stesso consolato
Un uomo ha minacciato di farsi esplodere al consolato iraniano nel 16esimo arrondissement di Parigi, per poi essere fermato e arrestato dalla polizia: avrebbe detto di voler "vendicare il fratello". In un primo momento si era detto che il sospettato, che era stato visto entrare nell'edificio verso le 11 di mattina, avrebbe avuto con sé una granata o un giubbotto esplosivo. La polizia della capitale francese, citata da Reuters, ha però poi fatto di non aver trovato materiale esplosivo né su di lui né nella sua auto. L'uomo, 61 anni, si sarebbe dovuto presentare lunedì prossimo in tribunale per un tentativo di incendio dello stesso consolato risalente al settembre scorso. In quell'occasione, ancora incensurato, aveva spiegato il suo gesto dicendo di voler sostenere i movimenti di rivolta in Iran. Aveva gridato "donne, vita, libertà" davanti al giudice. Era stato condannato a 8 mesi di carcere con la condizionale e il divieto di andare nell'arrondissement in cui si trova il consolato.
Mobilitata la Bri
Su richiesta di intervento del consolato, è stata mobilitata la Bri, l'unità d'elite della polizia francese. La zona del consolato è stata interamente transennata e resa inaccessibile, Il traffico sulle linee della metropolitana che servono il quartiere interrotto.
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