Alcuni edifici sono crollati nella contea orientale di Hualien, vicino all'epicentro del sisma. Oltre 100 sono persone rimaste sotto le macerie, tra queste 70 sono lavoratori intrappolati in due miniere di carbone. Il terremoto che ha colpito oggi la parte orientale di Taiwan è stato il più forte degli ultimi 25 anni. L'allerta tsunami per il momento sembra rientrata
Un terremoto di magnitudo 7.4 è stato registrato oggi sulla costa orientale di Taiwan, riporta l'Istituto geofisico statunitense Usgs. Il sisma è stato localizzato a 18 km a sud-est di Hualien City, a circa 155 km a sud della capitale Taipei, ad una profondità di 34,8 km. Almeno nove persone sono rimaste uccise, secondo la National Fire Agency (Nfa). I decessi sono tutti avvenuti nella contea di Hualien, vicino all'epicentro del terremoto. Le autorità di Taiwan hanno riferito che i feriti sono almeno 736. E 127 persone risultano intrappolate (LA SCOSSA A TAIWAN: VIDEO).
Settanta le persone intrappolate nei tunnel
Il Central Disaster Response Center di Taiwan ha fornito i dettagli delle 127 persone che risultano intrappolate a causa del terremoto: 70 sono nei tunnel Jinwen e Daqinqshui (nella prima 64, nella seconda sei) sotto le montagne nella contea di Hualien, secondo i dati dell'Amministrazione nazionale dei vigili del fuoco. Due cittadini tedeschi, invece, sono bloccati nel tunnel Chongde del parco nazionale Taroko, mentre le altre residue lo sono in quattro minibus che viaggiavano da Hualien verso lo stesso parco in vista del lungo weekend festivo. L'aeronautica militare di Taiwan ha riferito che sei aerei da combattimento F-16 sono stati "leggermente danneggiati" in una delle basi nella contea di Hualien da dove sono di solito fatti decollare per contrastare le incusioni dei jet cines, sempre più frequenti intorno all'isola. Secondo i media locali, tuttavia, gli aerei "sono destinati a tornare in servizio molto presto".
Il più forte degli ultimi 25 anni
Due allarmi tsunami - poi rientrati - sono stati emessi in seguito alla violenta scossa - uno per Taiwan e uno per il Giappone - che è stata seguita da un secondo sisma di magnitudo 6.4. Il secondo terremoto è stato localizzato in mare, a 11 km a nord-est di Hualien City, ad una profondità di 11,8 km. Alcuni edifici sono crollati nella contea orientale di Hualien, a Taiwan, vicino all'epicentro del terremoto di magnitudo 7.4 che ha colpito oggi il Paese. Il terremoto che ha colpito oggi la parte orientale di Taiwan è stato "il più forte degli ultimi 25 anni": lo ha affermato il direttore del Centro sismologico di Taipei, Wu Chien-fu. "Il terremoto è vicino alla terraferma ed è poco profondo. È stato avvertito in tutta Taiwan e nelle isole al largo... è il più forte degli ultimi 25 anni dal terremoto (del 1999)", ha detto Wu Chien-fu riferendosi a un terremoto del settembre 1999 di magnitudo 7.6 che uccise 2.400 persone.
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L'imprenditore Nelson Chang: "Alcuni danni ma siamo resilienti"
L'imprenditore Nelson Chang, principale investitore taiwanese in Italia, ha diffuso una nota in cui spiega: "Anche se abbiamo effettivamente subito alcuni danni, rimaniamo resilienti e determinati anche con il vostro sostegno. Questo disastro ci ricorda la potenza e forza inarrestabile della natura, che dobbiamo affrontare sempre con umiltà e rispetto". Chang - che in Italia ha interessi diversificati nei settori turistico, immobiliare, energetico e agricolo - è tra l'altro ad di Ldc Hotels and resorts che ha un albergo anche a Hualien, epicentro del sisma di Taiwan: la struttura, si spiega, è stata fatta evacuare e chiusa per precauzione anche se non ha avuto danni. "Conosciamo l'importanza fondamentale della sostenibilità", prosegue Chang "auspicando e garantendo che anche le generazioni future possano apprezzare le meraviglie della nostra Terra". "Pur essendo abituati ai terremoti - spiega poi Marco Casarola, presidente di Ldc Italy che fra l'altro possiede a Firenze Palazzo Serristori, Palazzo Vivarelli Colonna e Palazzo Portinari Salviati - anche per i taiwanesi il sisma di oggi è stata molto forte. Ma i danni sono molto limitati rispetto alla potenza del sisma. Dai messaggi che ho scambiato stamani con i mie colleghi in chat mi dicono che è tutto a posto. Taiwan è come il Giappone: essendo entrambe terre fortemente sismiche hanno adeguato le loro tecniche di costruzione per far fronte a questi eventi. Basti pensare che Taipei, la capitale, ha uno dei grattacieli pià alti del mondo, il Taipei 101, che svetta per oltre 500 metri".
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Ristoratore sardo a Taipei: "Scosse terribilmente forti ma siamo aperti come sempre"
"Nessun allarme sul telefonino come capita di solito in questi frangenti. Il terremoto è arrivato improvvisamente alle 8 del mattino e ci ha trovato ancora in casa", ha testimoniato il ristoratore sardo Pino Rascini, 67 anni di Osilo, in provincia di Sassari, trapiantato da ormai 10 anni nel Paese asiatico. Qui ha aperto sei anni fa il suo locale dove prepara i piatti della tradizione sarda, dai culurgionis alla fregula sino al filindeu. "Stamattina eravamo ancora a letto, ci eravamo appena svegliati e il terremoto ci ha trovato così - ha raccontato -. Mia moglie mi ha detto di prendere le chiavi di casa ma io sono rimasto immobile. Ero spaventato, nonostante siamo abituati ai terremoti finora non avevamo mai sentito una scossa così forte. Sto ancora tremando". A casa, dove vive con la moglie taiwanese e il figlio, nessun danno ma al ristorante a Taipei - non lontano dal fiume e dall'aeroporto di Sung Shan - Pino ha trovato tutti i cassetti aperti e alcuni piatti caduti da una mensola. Eppure in città la vita continua, quasi come se nulla fosse. "Abbiamo sentito notizie su crolli e che ci sono stati degli edifici inclinati dove c'è stato l'epicentro. Ho anche sentito che ci sono state delle frane sulla parte montuosa con gallerie crollate e qualche morto ma per il resto la gente vive il terremoto abbastanza nella normalità - ha aggiunto -. Qui sono preparati a questi eventi e anche i palazzi e le altre strutture sono state realizzate con sistemi antisismici in grado di resistere ai terremoti". Il suo ristorante di cucina sarda 'Domo de Sardegna', l'unico a Taiwan, di norma resta chiuso a pranzo ma oggi era aperto per un piccolo gruppo di clienti, tra i quali l'ex rappresentante taiwanese in Italia negli anni 2000. "Sono venuti a pranzo come se fosse un giorno normale, non me lo aspettavo: ma qui la vita continua anche dopo un terremoto così potente. E dire che da sardo io non ero proprio abituato alle scosse".
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Il presidente filippino Marcos: "Vicinanza a Taiwan"
Il presidente filippino Ferdinand Marcos Jr ha espresso la vicinanza del suo Paese a Taiwan. "I nostri cuori sono con il popolo di Taiwan mentre sopporta le conseguenze del potente terremoto di oggi", ha scritto su X. "Non preoccupatevi, il nostro Dipartimento dei Lavoratori migranti sta garantendo diligentemente la sicurezza dei 159.480 filippini attualmente residenti a Taiwan. Siamo pronti ad assistere e a sostenere i nostri connazionali filippini a Taiwan in ogni modo possibile durante questo periodo difficile", ha aggiunto Marcos. Tra i messaggi di solidarietà a Taipei c'è anche quello della Repubblica Ceca Vystrcil Milos, al quale il ministero degli Esteri dell'isola ha rivolto i ringraziamenti dell'isola per "la solidarietà con Taiwan durante il periodo difficile della nostra nazione. Il messaggio sincero come amico fedele fornisce conforto e forza d'animo". Il premier indiano Narendra Modi si è detto "profondamente addolorato per la perdita di vite umane", esprimendo "le nostre più sentite condoglianze alle famiglie in lutto e l'augurio di una pronta guarigione ai feriti. Siamo solidali con il popolo resiliente di Taiwan mentre sopporta le conseguenze e si riprende". Condoglianze anche dal presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, che ha sottolineato che "l'Ue è pronta a fornire tutta l'assistenza necessaria".
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L'allarme in Giappone
Le autorità delle Filippine hanno avvertito la popolazione di "alte onde di tsunami" e hanno chiesto l'evacuazione delle zone costiere del Paese. "Agli abitanti delle zone costiere delle seguenti province si consiglia vivamente di evacuare immediatamente su zone più elevate o di spostarsi più all'interno", ha detto l'istituto statale di sismologia in un avviso per 23 province che dovrebbero essere colpite da "onde di tsunami elevate". Le autorità della prefettura meridionale di Okinawa, in Giappone, hanno sospeso i voli nel principale aeroporto della regione. Le operazioni all'aeroporto di Naha sono state sospese dalle 9:25 ora locale (le 2:25 in Italia) come misura precauzionale, ha detto all'agenzia di stampa Afp un funzionario del ministero dei Trasporti di stanza all'aeroporto, aggiungendo che "i voli in arrivo devono essere deviati".
Avvertito anche in Cina
Il violento terremoto di magnitudo 7.4 registrato questa mattina sulla costa orientale di Taiwan è stato segnalato in modo chiaro anche in Cina, fino a Shanghai. Secondo i media statali, la provincia del Fujian, quella dall'altra parte dello Stretto di Taiwan, è stata particolarmente interessata: la scossa, infatti, è stata avvertita anche a Fuzhou, Xiamen, Quanzhou e Ningde. Altri tre terremoti, di magnitudo 5.7, sono stati registrati negli ultimi minuti davanti alle coste orientali di Taiwan: lo riporta sul suo sito l'Istituto geofisico statunitense Usgs. Le tre scosse, tutte ad una profondità di 10 km, hanno colpito a pochi chilometri a nord del sisma - sempre in mare - di magnitudo 6.5, che l'Usgs ha successivamente rivisto a 6.4. Al momento l'Istituto geofisico statunitense segnala un totale di 7 scosse, di cui 4 in mare.