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Giappone, se non cambierà la legge entro il 2531 avranno tutti stesso cognome: lo studio

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©Getty

Secondo Hiroshi Yoshida, professore di economia dell’Università nipponica di Tohoku, se non cambierà la legge sul cognome unico, nel giro di 500 anni si chiameranno tutti "Sato" 

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In Giappone entro il 2531 avranno tutti lo stesso cognome: “Sato”. A dirlo è uno studio condotto di Hiroshi Yoshida, professore di economia dell’Università nipponica di Tohoku. Questo accadrà entro 500 anni a meno che lo Stato non cambi la legge che impone alle coppie sposate di prendere il cognome unico del marito o della moglie.

Lo studio

Secondo quanto riporta il quotidiano giapponese The Mainichi, il professor Yoshida ha utilizzato i dati disponibili sul sito web Myoji-yurai.net, che fornisce informazioni e classifiche sui cognomi giapponesi in base a statistiche del Governo ed elenchi telefonici. Il cognome Sato, come si legge sul portale, è il più diffuso con circa 1 milione e 830 mila persone, pari all’1,5% della popolazione giapponese (125,1 milioni circa in totale).

Con questi dati Yoshida ha calcolato due scenari: uno in cui il Giappone mantiene il sistema del cognome unico tra le coppie sposate e l'altro in cui il Paese introduce un sistema di cognome selettivo e separato. Nel primo caso, supponendo che il tasso di crescita si mantenga costante e che le coppie chiamate Sato continuino ad aumentare ogni anno, più della metà della popolazione assumerà questo cognome entro l’anno 2446, fino a includere tutti entro il 2531. Se fosse invece possibile separare il cognome, il processo sarebbe rallentato. In base a un sondaggio del 2022 della Confederazione sindacale giapponese, infatti, su 1.000 lavoratori di età compresa tra 20 e 59 anni, il 39,3% vorrebbe condividere lo stesso cognome con il proprio coniuge, anche in presenza del sistema selettivo. Utilizzando questa cifra, Yoshida ha stabilito che entro il 2531 con la modifica di legge, solo il 7,96% si chiamerà Sato. Ma questo cognome prenderà comunque il sopravvento entro l'anno 3310. Se continuerà, però, il declino della natalità giapponese, conclude lo studioso, ci saranno solo 22 persone nel 3310 e quindi la distinzione dei cognomi sarà preservata fino alla loro estinzione.

La Legge sui cognomi

Il Giappone, come riporta Rainews, utilizza una legge del codice civile che risale al 1800 e impone alle coppie di scegliere un solo cognome quando si sposano: nel 95% dei casi è la donna a rinunciare al proprio. Tra i favorevoli alla modifica di questa legge c’è proprio il professor Hiroshi Yoshida che al quotidiano giapponese The Mainichi ha dichiarato: “Se tutti diventassero Sato, potremmo dover essere chiamati con i nostri nomi o con i numeri. Non penso che possiamo definirlo un buon risultato"

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