Israele-Hamas. Negoziati al Cairo, famiglie ostaggi: Netanyahu ostacola tregua

©Getty

Lo ha riferito la tv egiziana Al Qahera News TV. Il premier Benyamin Netanyahu nei giorni scorsi aveva annunciato l'invio di delegazioni nella capitale egiziana e a Doha in Qatar. 5 persone sono morte a Gaza per la calca, durante la quale sono stati anche uditi colpi d'arma da fuoco, mentre venivano distribuiti aiuti umanitari. Intanto i media libanesi riferiscono di un attacco con un drone israeliano nel sud del loro Paese. L'esercito israeliano smentisce

LIVE

Hamas, bilancio morti a Gaza arrivato a 32.705

Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che almeno 32.705 persone sono morte durante piu' di cinque mesi di guerra nella Striscia. Il bilancio comprende almeno 82 morti nelle ultime 24 ore, si legge in un comunicato del ministero, e 75.190 sono i feriti.


Unifil: 'feriti 4 osservatori Onu, inaccettabile prendere di mira peacekeeper'

Quattro osservatori Onu della missione di supervisione della tregua (Untso) sono rimasti feriti in un'esplosione mentre stavano pattugliando a piedi lungo la Blue Line, nel sud del Libano. Lo ha confermato Unifil, precisando che sta ancora indagando sull'origine dell'esplosione.

"Prendere di mira i peacekeeper è inaccettabile", ha aggiunto Unifil, sottolineando che "tutti gli attori hanno la responsabilità, sulla base del diritto umanitario internazionale, di evitare di prendere di mira non combattenti, tra cui peacekeeper, giornalisti, personale medico e civili". Gli osservatori dell'Untso supportano l'Unifil nell'attuazione del suo mandato.

Fonti libanesi, 'drone Israele ha attaccato convoglio Onu'

Fonti della sicurezza libanesi hanno affermato all'ANSA che l'attacco nel sud del Libano contro osservatori Onu della missione Untso è stato lanciato da un drone che ha seguito il convoglio composto da due veicoli con chiare insegne delle Nazioni Unite. "I tre osservatori e il loro interprete libanese erano scesi dai veicoli nei pressi di Rmeish - affermano le fonti - quando hanno il ronzio del drone e sono rientrati velocemente a bordo dei due fuoristrada".   A quel punto, affermano, il drone ha lanciato un missile verso il convoglio Uno dei feriti è stato trasportato d'urgenza in elicottero all'Ospedale Saint George di Beirut. 

Su auto Onu colpita osservatori australiano, cileno e norvegese

Sull'auto degli osservatori Onu colpita da un raid nei pressi di Rmeish, al confine tra Libano e Israele, c'erano tre membri della Untso di nazionalità australiana, cilena e norvegese, più un traduttore libanese, rimasti feriti nell'attacco. Lo afferma la tv libanese filo-Hezbollah Al Mayadeen. 

Israele, '16 arresti in Cisgiordania e al nord del Paese'

La polizia israeliana ha annunciato l'arresto di 16 persone a Kfar Qasem, in Cisgiordania, e nel nord di Israele nel sospetto di "istigazione e sostegno ad atti di terrorismo da commettere sulla Spianata delle Moschee" a Gerusalemme. Le indagini - secondo la polizia, citata dai media - hanno mostrato che "alcuni dei sospettati hanno espresso supporto ad Hamas, fatto appello per colpire gli ebrei e incoraggiato gli Hezbollah a lanciare razzi su Tel Aviv". 

Osservatori Onu feriti al confine tra Libano e Israele

Quattro osservatori Onu della missione di supervisione della tregua Untso sono stati feriti in un raid nel sud del Libano a ridosso della linea blu di demarcazione con Israele. Lo riferiscono all' ANSA fonti della sicurezza libanese, precisando che uno dei 4 è di nazionalità libanese. Gli altri 3 sono di altre nazionalità, ma non italiani. Al momento non è stato possibile identificare la fonte dei colpi, se da Israele o dal lato libanese. L'episodio si è verificato nei pressi di Rmeish, dove alcune fonti locali riferiscono che la responsabilità sarebbe degli israeliani. I feriti sono stati trasportati in in ospedale. 

Idf smentiscono raid contro veicolo Unifil

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno smentito che un loro drone avrebbe colpito un veicolo con a bordo personale Unifil nella zona di Rmesih, nel sud del Libano. "Al contrario di quanto riportato, stamane le Idf non hanno attaccato un veicolo dell'Unifil nell'area di Rmeish", si legge in una nota in risposta alle notizie diffuse dai media libanesi.

Raid Libano, feriti spagnoli e norvegesi Unifil

La rete libanese Al-Mayadeen, che è legata ad Hezbollah, ha reso noto che nel team di Unifil che era sull'auto colpita nel sud del Libano c'erano membri dell'organizzazione spagnoli e norvegesi, che sono stati trasferiti in un villaggio vicino perché feriti. Tra i feriti c'e' anche un cittadino libanese che lavora come traduttore.


Media Libano, drone israeliano ha colpito veicolo Onu, diversi feriti

Secondo l'emittente libanese Lbci, ad essere stata colpito è stato un mezzo con a bordo tre osservatori dell'Unifil e un traduttore libanese.

Media, Israele ha colpito auto osservatori Onu in Libano

Un attacco israeliano ha colpito un veicolo su cui viaggiavano osservatori dell'Onu fuori dalla città di Rmeish, nel sud del Libano. Lo ha riferito Reuters, citando due fonti della sicurezza. Nessun commento finora dall'Unifil, la missione Onu che opera nel Paese dei Cedri e che accompagna gli osservatori tecnici nel monitoraggio della Linea Blu, che delimita il confine tra Libano e Israele. 

Padre soldato prigioniero di Hamas: 'priorità Netanyahu non è ritorno ostaggi'

Il padre dell'unico soldato nato negli Stati Uniti prigioniero di Hamas a Gaza, Omer Neutra, non crede che la priorità del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, sia la liberazione degli ostaggi. "Sta lavorando (per il ritorno degli ostaggi, ndr), ma la vittoria nella guerra è più importante", ha dichiarato Ronen Neutra alla radio pubblica Kan. "Non abbiamo ricevuto alcun dettaglio sui negoziati. Ha affermato che possediamo asset che Hamas vuole davvero", ha aggiunto dopo che si è tenuto il primo incontro dal 7 ottobre tra Netanyahu e le famiglie dei soldati prigionieri.

Israele, 'operazioni proseguono allo Shifa e a Khan Yunis'

L'esercito israeliano ha continuato le operazioni all'ospedale Shifa di Gaza City e nei quartieri di al-Qarara e  al-Amal di Khan Yunis, la roccaforte di Hamas nel sud della Striscia. Lo ha riferito il portavoce militare ricordando che allo Shifa sono "stati uccisi uomini armati, sequestrate armi e localizzati siti appartenenti ai gruppi terroristi presenti nell'area". Nel quartiere di al-Amal - ha detto il portavoce - "sono stati uccisi numerosi uomini armati, inclusi alcuni che aveva tentato di attaccare le truppe con ordigni esplosivi".

Mo: blitz israeliano vicino Jenin, ucciso 13enne palestinese

Un palestinese di 13 anni è stato ucciso e altri due palestinesi sono rimasti feriti, uno dei quali in maniera grave, durante un'incursione militare israeliana all'alba a Qabatiya, a sud di Jenin, in Cisgiordania. Lo ha riferito l'agenzia di stampa palestinese Wafa, citando il direttore dell'ospedale al-Razi di Jenin. Fawaz Hammad, questo il nome del 13enne, è morto a causa delle ferite provocate da proiettili veri. Fonti locali, citate dalla Wafa, hanno confermato che numerosi soldati dell'esercito israeliano sono entrati a Qabatiya e fatto irruzione in diverse case, schierando cecchini sui tetti. Testimoni parlano di scontri violenti.

Israele contesta allarme Onu rischio carestia in Gaza nord

Israele ha contestato l'allarme Onu sul rischio probabile e imminente di una carestia nel nord di Gaza. Il Cogat israeliano ha sostenuto che il rapporto dell'Integrated Food Security Phase Classification (Ipc) contiene molteplici difetti fattuali e metodologici, alcuni dei quali gravi". Secondo le autorita' dello Stato ebraico, viene sottostimata la quantità di acqua disponibile pro capite al giorno nella Striscia, si denuncia la mancanza di dati e la loro dipendenza dalle informazioni di Hamas e si sottolinea come i media palestinesi parlino "ogni giorno" di "mercati alimentari pieni di cibo di tutti i tipi" in varie parti di Gaza. "Respingiamo apertamente qualsiasi accusa secondo cui Israele sta intenzionalmente affamando la popolazione civile di Gaza", ha ribadito il Cogat. 

Media: Israele crea zona cuscinetto, prenderà 16% Striscia

Le Forze di difesa israeliane (Idf) stanno creando una zona cuscinetto di sicurezza al confine con la Striscia di Gaza che potrebbe occupare circa il 16% del territorio dell'enclave palestinese, secondo Haaretz. In base a immagini satellitari citate dal quotidiano israeliano, la zona sarà larga circa un chilometro e tutti gli edifici presenti saranno smantellati.

Media Usa, Israele propone forza sicurezza con Paesi arabi

L'ipotesi di una forza militare multinazionale con truppe provenienti dai Paesi arabi da schierare a Gaza per garantire l'ordine e scortare i convogli di aiuti umanitari è stata prospettata questa settimana dal ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant in occasione della sua visita a Washington. Lo riferiscono due alti funzionari israeliani, secondo quanto riportato dal sito di notizie statunitense Axios. Le fonti ritengono che una forza multinazionale potrebbe supportare un'alternativa ad Hamas nel territorio. "Una mossa del genere costruirà un organo di governo nell'enclave che non sia Hamas e affronterà il crescente problema di Israele con gli Stati Uniti per quanto riguarda la situazione umanitaria a Gaza", ha detto un alto funzionario israeliano, secondo quanto riportato da Axios. Gallant avrebbe chiesto il sostegno politico e materiale degli Stati Uniti alla sua proposta durante gli incontri con il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, il segretario di Stato Tony Blinken e il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. La permanenza dell'eventuale forza araba sarebbe limitata a un periodo di transizione.

Cnn: lunedì a Washington i colloqui Usa-Israele su Rafah

I colloqui ad alto livello tra funzionari statunitensi e israeliani su potenziali operazioni militari a Rafah potrebbero aver luogo a Washington già lunedì, hanno riferito ieri sera funzionari Usa alla Cnn. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva improvvisamente annullato i colloqui previsti per questa settimana dopo che gli Stati Uniti si sono rifiutati di bloccare una risoluzione delle Nazioni Unite che chiedeva un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas. La delegazione israeliana ha proposto di riprogrammare i colloqui per lunedì, hanno detto le fonti citate dall'emittente Usa. 

Washington Post: ok di Biden a 25 F-35 e migliaia di bombe a Israele

Nonostante la crescente spaccatura con il governo israeliano e le preoccupazioni per un'offensiva militare a Rafah, negli ultimi giorni l'amministrazione Biden ha autorizzato il trasferimento di miliardi di dollari in bombe e aerei da combattimento allo Stato ebraico. Lo scrive il Washington Post. I nuovi pacchetti includono 25 jet F-35 per 2,5 miliardi e più di 1.800 bombe MK84 da 2.000 libbre (900 kg) e 500 bombe MK82 da 500 libbre (225 kg), secondo dirigenti del Pentagono e del Dipartimento di Stato. Le bombe da 2.000 libbre sono state collegate a precedenti eventi con vittime di massa durante la campagna militare a Gaza.

Mondo: I più letti