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Guerra Israele-Hamas, fonti palestinesi: colpito il palazzo dei media a Gaza City

©Ansa

L'edificio è crollato: non ci sarebbero vittime. L'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk ha affermato in un'intervista alla Bbc che Tel Aviv ha una responsabilità significativa sulla catastrofe umanitaria nella Striscia e che esiste un caso "plausibile" secondo cui stia usando la privazione di aiuti come arma. Il presidente dell'Autorità Palestines  Mahmoud Abbas ha approvato la composizione del governo presentato dal suo primo ministro, Mohammed Mustafa, con un decreto ufficiale

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Israele, tensioni nel governo su esenzione leva per ortodossi

L'esenzione dalla leva per gli ebrei ortodossi sta creando forti problemi al governo del premier Benyamin Netanyahu che ha nella sua maggioranza due partiti religiosi. Se l'establishment rabbinico, attraverso quei partiti, vuole garantire l'esenzione in massa di quanti siano iscritti nei collegi religiosi, il ministro della difesa Yoav Gallant ed il ministro del Gabinetto di guerra, il centrista Benny Gantz, ritengono invece necessaria una revisione profonda della questione. Soprattutto alla luce dell'attuale guerra a Gaza e della necessità urgente di accrescere il numero dei reclutamenti. Senza una posizione comune nel governo, Netanyahu ha quindi chiesto alla Corte Suprema una ulteriore dilazione prima di offrire la visione dell'esecutivo. La richiesta è legata al fatto che la Corte deve esaminare petizioni avanzate da varie parti contro l'esonero dei giovani ortodossi ed ha fissato per il tardo pomeriggio la scadenza ultima per conoscere la posizione definitiva del governo in materia.

Vice leader politico Hamas non ottimista su colloqui

Il numero due dell'ufficio politico di Hamas, Khalil Al Yahya, ha detto di non essere ''ottimista'' in merito a un prossimo accordo sul cessate il fuoco per la Striscia di Gaza. Intervistato a Teheran dall'emittente Press Tv, Al Yahya ha detto di ritenere che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu voglia prolungare l'attacco a Gaza.

Hezbollah, rispondiamo presto e in maniera decisa a Israele

Risponderemo rapidamente e con decisione a ogni attacco israeliano e continuiamo lo scontro con Israele per difendere il Libano e sostenere Gaza: lo ha detto oggi un alto rappresentante di Hezbollah, lo shaykh Ali Daghmush, vice presidente del consiglio esecutivo del movimento armato libanese alleato di Iran e Hamas. Parlando durante alle esequie pubbliche per un combattente ucciso da Israele, Daghmush ha affermato che Hezbollah proseguirà il suo "scontro" con Israele "per difendere il Libano e sostenere Gaza". Le sue parole giungono a poche ore da sanguinosi raid israeliani nel sud del Libano, sia contro combattenti di Hezbollah e di gruppi armati alleati, sia contro civili. "Risponderemo rapidamente e in maniera decisiva a ciascun attacco israeliano", ha detto Daghmush. Stamani Hezbollah ha rivendicato il lancio di una decina di razzi contro due obiettivi militari israeliani in Alta Galilea.

Iran, 'istituzioni internazionali fermino i crimini di Israele'

"Le istituzioni internazionali devono impedire fermamente i crimini di guerra di Israele contro la popolazione della Striscia di Gaza e della Cisgiordania". Lo ha affermato il presidente del parlamento dell'Iran, Mohammad Baqer Qalibaf, come riporta la tv di Stato iraniana, durante un incontro con il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, che si trova da martedì a Teheran, dove ha incontrato anche il presidente, Ebrahim Raisi, e la Guida suprema, Ali Khamenei. "La resistenza è l'unica soluzione per sbarazzarsi delle azioni feroci del regime di Israele", ha detto Haniyeh, lodando il sostegno della Repubblica islamica per i palestinesi.

Herzog, 'il presidente Biden è un grande amico di Israele'

"Il presidente Biden è un grande amico di Israele". Lo ha detto il capo dello stato Isaac Herzog incontrando a Gerusalemme una delegazione di democratici Usa guidata dall'Aipac. Il presidente - che ha parlato nell'attuale forte clima di tensione tra i due Paesi sulla guerra a Gaza - ha sottolineato che gli Usa "non hanno amico più grande di Israele e che questi non ha amico maggiore degli Usa. Questo legame indissolubile, questa alleanza, è - ha aggiunto - più forte che mai ed è insostituibile". 

Media palestinesi, colpito il palazzo dei media a Gaza City

Un edificio che a Gaza City ospita diversi media - fra cui Sky News in arabo - è stato colpito oggi in un bombardamento ed è crollato. Al momento non si ha notizia di vittime. Lo ha riferito la agenzia di stampa Shehab News.   Il palazzo, precisano fonti locali, è situato a breve distanza dalla Piazza del Milite ignoto e dal palazzo del parlamento, che da mesi è ormai in uno stato di rovina.

Netanyahu, delegazione a Washington la prossima settimana

Il premier Benyamin Netanyahu ha informato il Gabinetto di Guerra che invierà una delegazione a Washington la prossima settimana. Lo ha riferito il sito Ynet confermando così quanto annunciato ieri dalla Casa Bianca. Fonti politiche che hanno parlato con Ynet hanno riferito che "Netanyahu si è reso conto di aver sbagliato" ad annullare in un primo momento l'invio della delegazione a Washington come reazione al voto di astensione degli Usa sulla risoluzione approvata dal Consiglio di sicurezza dell'Onu per il cessate il fuoco a Gaza. 

Protesta a Kerem Shalom contro gli aiuti per Gaza

Decine di dimostranti, fra cui attivisti dell'organizzazione ebraica di estrema destra 'Im Tirzu'', si sono radunati oggi al valico di Kerem Shalom per ostruire il transito di camion contenenti aiuti umanitari destinati a Gaza. Lo riferiscono i media secondo cui i dimostranti hanno esposto uno striscione in cui sostenevano: 'Aiuti a Gaza = aiuti a Hamas''. In seguito hanno anche acceso piccoli falò sull'asfalto, ma sono stati sgomberati dalla polizia israeliana che ha compiuto alcuni fermi.   Il transito dei camion è quindi ripreso senza altri incidenti.

Presunto attentatore Crocus si dichiara non colpevole e ricorre contro arresto

Aminchon Islomov, uno degli undici fermati in seguito all'attentato alla sala da concerto Crocus alle porte di Mosca, si è dichiarato non colpevole e ha presentato un ricorso contro l'arresto, rende noto il sito di notizie indipendente russo Gazeta.ru. E' il primo a farlo fra i sospetti che in questi giorni hanno visto la convalida in una aula di tribunale, del loro arresto. 

Gaza, software IA israeliano ha scambiato civili per terroristi

L'intelligence militare israeliana avrebbe utilizzato un programma sperimentale di riconoscimento facciale a Gaza. Tuttavia, a causa di errori di valutazione del software, che usa anche l'intelligenza artificiale, civili palestinesi sarebbero stati identificati come persone legate ad Hamas. Lo riferisce il New York Times, secondo cui il programma di sorveglianza è iniziato come un modo per cercare ostaggi israeliani a Gaza. Come spesso accade con le nuove tecnologie in tempo di guerra, l'iniziativa si è ampliata per "sradicare chiunque abbia legami con Hamas o altri gruppi militanti", scrive il Times. Tra i soggetti valutati pericolosi per errore, anche il poeta Mosab Abu Toha, che ha riferito di essere stato fermato presso un posto di blocco militare nel Nord di Gaza mentre la sua famiglia cercava di fuggire in Egitto. Sarebbe stato poi ammanettato e bendato, prima di essere rilasciato. Il software dell'intelligence utilizza la tecnologia della società privata israeliana Corsight. Con sede a Tel Aviv, la soluzione afferma di riconoscere con precisione le persone anche se riprese in lontananza, tramite l'IA e con foto scattate da droni e poca luce. Il New York Times ha ascoltato un manager della stessa società che ha però confermato la possibilità di falsi positivi e di casi in cui un palestinese veniva erroneamente contrassegnato come avente legami con Hamas. Tre ufficiali israeliani hanno dichiarato al giornale di aver utilizzato Google Foto per integrare la tecnologia di Corsight, caricando immagini di presunti ricercati sul servizio del colosso che permette di trovare corrispondenze nei volti. Un portavoce di Google ha però ricordato al sito Engadget che l'app associa le somiglianze in archivi già presenti, senza cercare altri contenuti online. "Google Foto è - viene ricordato - un prodotto gratuito ampiamente disponibile al pubblico che aiuta a organizzare le immagini raggruppando volti simili, in modo da poter etichettare le persone per ritrovarle facilmente in vecchi scatti. Non fornisce risposte su identità sconosciute nelle fotografie".

Al Jazeera: ucciso un giornalista nell'ospedale Shifa a Gaza

I media locali palestinesi, citati da Al Jazeera, riferiscono che le forze israeliane hanno sparato e ucciso il giornalista palestinese Muhammad Abu Sakhil all'ospedale al-Shifa di Gaza City. Abu Sakhil, reporter dell'emittente palestinese Sawt al-Quds Radio, si unisce ai quasi 100 giornalisti palestinesi uccisi dagli attacchi israeliani dal 7 ottobre.

Ministero della Sanità di Hamas: i morti a Gaza sono 32.552

Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 32.552, di cui 62 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 74.980, secondo la stessa fonte.

Ad Amman quarto giorno di dimostrazioni contro Israele

Per la quarta giornata consecutiva una folla si è radunata ieri ad Amman nei pressi dell'Ambasciata di Israele per protestare contro la guerra in corso a Gaza e per esprimere sostegno a Hamas. Durante la manifestazione - secondo i media israeliani - gli organizzatori hanno fatto riferimento ad un breve messaggio registrato del comandante militare di Hamas, Mohammed Deif (divulgato ieri da Hamas su Telegram), in cui egli sollecitava le masse arabe a marciare verso la Palestina e a mobilitarsi per la moschea al-Aqsa. ''Siamo con te, Abu Khaled'', è stato scandito dalla folla, facendo riferimento al suo nome di battaglia.

Tajani: 'Stop a combattimenti, liberazione ostaggi e ingresso aiuti, senza attaccare Rafah'

"Siamo favorevoli come governo all'interruzione dei combattimenti per la liberazione degli ostaggi e l'ingresso degli aiuti". Lo ha detto a 'Start' Sky Tg24 il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, commentando la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu. A proposito degli aiuti, Tajani ha sottolineato "l'impegno italiano nel progetto 'Food for Gaza', attraverso il quale saranno stanziati altri 20 milioni, per contribuire via terra e via mare a far arrivare beni alimentari alla popolazione civile. Lavoriamo per un obiettivo difficile, ma non dobbiamo demordere: quello di due Stati che si riconoscono e la pace. Dobbiamo lavorare per la stabilità, che è obiettivo di Israele e del popolo palestinese".

Quanto alla sospensione dei finanziamenti all'Unrwa, aggiunge il responsabile della Farnesina, "c'è un'inchiesta affidata all'ex ministra francese Catherine Colonna. Aspettiamo i risultati. Nel frattempo continuiamo con gli aiuti attraverso le altre organizzazioni. Abbiamo forti sospetti sull'Unrwa ma valuteremo in seguito all'inchiesta". 

Sull'ipotesi di attacco di terra a Rafah, Tajani aggiunge che "abbiamo invitato Israele a non attaccare la città nel sud di Gaza, sarebbe un errore per le troppe vittime civili che causerebbe. Hamas utilizza tutti gli strumenti, vuole creare nel mondo arabo odio contro Israele. La violenza di Hamas era di provocare la reazione di Israele, che è caduto nella trappola. Gaza subisce una crisi alimentare fortissima che bisogna scongiurare. Noi siamo per un cessate il fuoco senza attaccare Rafah".

Israele: 'Almeno 10 razzi lanciati da Libano, 9 abbattuti'

Resta alta la tensione tra Israele e il Libano. Almeno 10 razzi sono stati lanciati questa mattina dal Libano verso la comunità di confine di Shlomi. Lo ha fatto sapere, citato dai media, l'esercito aggiungendo che nove dei razzi sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome. Al momento non si segnalano danni o vittime. In risposta, l'artiglieria israeliana sta colpendo oltre confine.

Onu: fame a Gaza potrebbe equivalere a un crimine di guerra

L'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk ha affermato in un'intervista alla Bbc che Israele ha una responsabilità significativa sulla catastrofe umanitaria a Gaza e che esiste un caso "plausibile" secondo cui Israele stia usando la fame come arma di guerra a Gaza. Türk ha affermato che se l'intento fosse dimostrato, ciò equivarrebbe a un crimine di guerra.

Meloni: 'Non c'è pace senza rispetto e l'Italia è rispettata'

"Non può esserci pace se non c'è anche rispetto, e il rispetto che l'Italia è riuscita a costruire in nazioni e territori come questi, un rispetto garantito dalla professionalità e dall'umanità, dalla capacità di essere competenti, ma anche dalla capacità di saper guardare al bisogno degli altri è la carta d'identità del nostro orgoglio. È la base dell'autorevolezza che l'Italia ha costruito nel mondo e consente a persone come noi, come me, di far valere gli interessi italiani. Perché buona parte del nome che abbiamo in contesti come questo, la gran parte, è costruita dal lavoro che voi fate ogni giorno". Così la premier Giorgia Meloni nel suo discorso in Libano al contingente italiano in Libano, alla base 'Millevoi' di Shama. 

Meloni: missione Unifil in Libano indispensabile per l'Italia

"Sono venuta qui oggi soprattutto a dire grazie, a nome dell'Italia per aver scelto di aver indossato una divisa. Grazie per aver capito che indossare quella divisa significa saper usare tanto la testa quanto il cuore. Grazie per aver studiato, perché sapevate anche che indossare quella divisa impone professionalità e competenza. Grazie per aver accettato di venire fino a qui in Libano, dove da decenni le nostre forze armate costituiscono un pezzo fondamentale della missione Unifil. Una missione che per la nostra nazione è indispensabile, in una terra che è culla di grandi civiltà, che per molto tempo è stata anche un modello nella capacità di convivenza fra diverse tradizioni, confessioni religiose". Così la premier Giorgia Meloni nel suo discorso in Libano al contingente italiano in Libano, alla base 'Millevoi' di Shama. Il Libano è "una nazione a cui l'Italia è legata da una lunga storia di amicizia, che riveste un ruolo fondamentale nel mantenimento degli equilibri nel Medio Oriente. Qui - ha aggiunto Meloni - oltre al lavoro che portiamo avanti nell'ambito delle Nazioni Unite l'Italia declina il suo impegno anche a livello bilaterale con la missione Mibil, che forma e sostiene le forze di sicurezza libanesi che sono a loro volta essenziali per salvaguardare il quadro istituzionale di questa nazione. Era un lavoro importante ieri e diventa fondamentale oggi".

Meloni: militari italiani barriera all'incendio in Medio Oriente

"Sono giorni difficili in Medio Oriente, in Europa, nel mondo. Quando c'è un incendio il rischio è sempre lo stesso, che le fiamme volino velocemente da un albero all'altro e non si riescano a domare. Noi dobbiamo fare tutto il possibile per evitare il rischio e voi siete il fossato, la barriera di sabbia che aiuta a non far progredire l'incendio". Così la premier Giorgia Meloni nel suo discorso in Libano al contingente italiano in Libano.

Meloni: pace non si costruisce a parole ma con la deterrenza

"Voi non ci siete durante le feste con la famiglia, non ci siete per i vostri amici, i vostri fidanzati e fidanzate, mogli e mariti: rinunciate a tutto per garantire quella pace di cui tanti, soprattutto in questo momento, si riempiono la bocca seduti comodamente dal divano di casa loro. Perché la pace non si costruisce con i sentimenti e le buone parole, la pace è soprattutto deterrenza e impegno, sacrificio". Così la premier Giorgia Meloni in un discorso al contingente italiano in Libano.

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