Disinformazione ed elezioni, arrivano linee guida Ue per le piattaforme: cosa prevedono
MondoLa Commissione europea ha pubblicato le nuove indicazioni, ai sensi della legge Ue sui servizi digitali, dirette a tutte le grandi piattaforme online e ai motori di ricerca con oltre 45 milioni di utenti attivi nell’Unione europea. Lo scopo è mitigare i rischi di ingerenze e disinformazione che potrebbero pesare sull'integrità del voto europeo
La Commissione europea si è mossa, in vista delle imminenti elezioni europee, contro i rischi legati alla disinformazione online. L'esecutivo dell’Ue ha infatti pubblicato le linee guida, ai sensi della nuova legge Ue sui servizi digitali (Dsa), dirette a tutte le grandi piattaforme online e ai motori di ricerca con oltre 45 milioni di utenti attivi nell’Unione europea. Nel comunicato stampa rilasciato dalla Commissione stessa viene ricordato che ai sensi della Dsa le stesse piattaforme hanno “l’obbligo di mitigare i rischi legati alle elezioni, salvaguardando allo stesso tempo i diritti fondamentali tra cui quello della libertà d’espressione”. Seguendo le linee guida le grandi piattaforme potranno mitigare i rischi di ingerenze e disinformazione che potrebbero pesare sull'integrità del voto europeo, spiegano dalla Commissione.
Le misure previste dalle linee guida
Tra le misure indicate nelle linee guida c’è il rafforzamento dei processi interni - tra cui l’implementazione di gruppi di lavoro con risorse adeguate - usando analisi e informazioni disponibili sui rischi nel contesto locale e sull’uso che gli utenti fanno dei loro servizi per ottenere informazioni prima, durante e dopo le elezioni, al fine di migliorare le misure di mitigazione dei rischi. Inoltre viene indicato di mettere in campo misure specifiche sulle elezioni, adattate ai contesti locali e agli specifici periodi elettorali. Tra queste, le grandi piattaforme online e i motori di ricerca dovrebbero promuovere informazioni ufficiali sul processo elettorale e adattare i sistemi di raccomandazione per responsabilizzare gli utenti e ridurre la monetizzazione e viralità dei contenuti che minacciano l’integrità del processo elettorale. Inoltre, le pubblicità elettorali dovrebbero essere chiaramente segnalate come tali.
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Il ruolo dell’intelligenza artificiale generativa
Nelle linee guida c’è poi spazio per le misure specifiche alla mitigazione dei potenziali rischi dell’intelligenza artificiale generativa. Le grandi piattaforme online e ai motori di ricerca, i cui servizi potrebbero essere usati per diffondere contenuti basati sull’IA generativa, dovrebbero tra le altre cose segnalare chiaramente contenuti generati dall’intelligenza artificiale. (Disinformazione e intelligenza artificiale sono anche i temi al centro del progetto AI4TRUST, di cui Sky TG24 è partner).
Le linee guida indicano inoltre di cooperare con le autorità europee e nazionali - oltreché con esperti indipendenti e organizzazioni della società civile - per favorire uno scambio di informazioni efficiente e facilitare l’uso di adeguate misure di mitigazione, anche per le interferenze estere, la disinformazione e la cybersecurity. Infine, le grandi piattaforme e i motori di ricerca dovrebbero valutare l’efficacia delle misure messe in campo attraverso una review dopo le elezioni.
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I prossimi passi
Per verificare la preparazione delle Big Tech, la Commissione prevede uno stress test alla fine di aprile. Nel comunicato della Commissione viene ricordato come le linee guida rappresentino le best practices per mitigare i rischi per i processi elettorali, e che le grandi piattaforme e i motori di ricerca che non le seguiranno dovranno dimostrare che le misure prese siano efficaci allo stesso modo. Se la Commissione riceverà informazioni che mettono in dubbio l'idoneità delle misure prese dalle piattaforme potrà avviare una procedura formale ai sensi del Dsa. “Abbiamo adottato il Digital Services Act per assicurarci che le tecnologie siano al servizio delle persone”, ha detto Margrethe Vestager, vicepresidente e commissaria europea per la Concorrenza: “In vista delle elezioni europee, questo include obblighi per le piattaforme di proteggere gli utenti dai rischi legati ai processi elettorale, come la manipolazione o la disinformazione”.