Google Italia: "Gemini più sicuro con la funzione double-check"

Tecnologia
Francesco Di Blasi

Francesco Di Blasi

Gemini, l'assistente digitale di Google, introduce due importanti novità: restrizioni nelle risposte sui temi elettorali e la funzione 'double check'. Melissa Ferretti Peretti, Country Manager di Google Italia, ha evidenziato l'azione dell'azienda contro la disinformazione durante un'intervista su SkyTG24

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Il sistema di intelligenza artificiale Gemini, di proprietà di Google, è stato aggiornato per limitare i casi di disinformazione su temi legati alle elezioni. Non solo, una nuova funzione chiamata "double check" permetterà agli utenti di risalire alle fonti dei testi generati da Gemini. A inizio anno era stato il World Economic Forum a indicare la disinformazione come il principale rischio globale, un allarme che diverse istituzioni hanno dimostrato di prendere in considerazione. Tra queste, l’Unione Europea, che ha recentemente interpellato le maggiori piattaforme di Big Tech chiedendo informazioni sui loro sforzi nella limitazione di disinformazione creata dall’AI generativa. 

 

Melissa Ferretti Peretti, Country Manager di Google Italia, ha parlato degli sforzi intrapresi dall'azienda per affrontare queste sfide durante una puntata di Progress, su SkyTG24. Secondo Peretti Google è impegnato contro la disinformazione da venticinque anni “per il modo in cui organizza le informazioni che gli utenti cercano”, ma per le elezioni specifica che sono state prese delle disposizioni particolari. “Le risposte di Gemini sui contenuti elettorali saranno molto limitate perché sappiamo quanto l’intelligenza artificiale generativa, che è in grado di produrre testi, immagini e video, potrebbe essere pericolosa in questo contesto”.

 

Gemini è un modello di intelligenza artificiale generativa sviluppato da Google. Un assistente digitale capace di elaborare informazioni provenienti da diverse fonti per rispondere alle richieste degli utenti in modo testuale. E’ un modello simile al popolare ChatGPT.

 

“Su Gemini abbiamo implementato la funzione ‘double check’, vale a dire la possibilità di verificare se le risposte di Gemini hanno una rispondenza rispetto al motore di ricerca Google”, afferma Peretti. La funzione consiste in un pulsante che, quando premuto, mostra all'utente da dove il sistema ha preso le informazioni per formulare la sua risposta, pur non attestando l'eventuale correttezza delle fonte.

 

Secondo Peretti la funzione double check è stata inserita come risposta al rischio che Gemini fosse usata per la ricerca di informazioni fattuali, una funzione per la quale “esiste già la ricerca su Google”, dice. Gemini tuttavia, come è possibile riscontrare dal suo utilizzo, non blocca la richiesta di informazioni fattuali legate all’attualità. La funzione “double check” quindi, se da una parte riduce i rischi di disinformazione mostrando le fonti delle affermazioni di Gemini, dall’altra parte potrebbe anche promuovere l'uso di Gemini come uno strumento di ricerca affidabile, proprio per la garanzia di “trasparenza” rappresentata da questa funzione.

 

Lo strumento di verifica di Gemini non è l’unico presentato da Google per il contrasto alla disinformazione. “Abbiamo previsto una filigrana digitale che rappresenta un ‘marchio’ per contrassegnare i contenuti generati in modo sintetico” dice Perretti, che annuncia anche nuove regole che riguarderanno i messaggi elettorali online. “Tutti quelli che vorranno pubblicare sulle nostre piattaforme dovranno dire se hanno utilizzato contenuti sintetici e dovranno indicare chi è il finanziatore dell’annuncio”, sostiene. Tutte queste informazioni saranno poi raccolte e pubblicate in un report sulla trasparenza relativo alle elezioni. 

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