Julian Assange, l'appello della moglie per la liberazione: "Rischia la fine di Navalny"

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Da Perugia la compagna del fondatore di WikiLeaks ribadisce l'appello per far "tornare a casa Julian e restaurare i principi democratici". L'incarcerazione di Assange, aggiunge, "non è solo qualcosa che va contro i valori democratici, ma va molto più in là e attacca tutto il nostro sistema"

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"Julian, se non verrà salvato, rischia di finire come Navalny". A dirlo è stata la moglie, Stella Assange, oggi a Perugia. Lo ha fatto parlando con l'Ansa a margine della consegna dei premi Federico Caffè. "Julian e Navalny sono nella stessa posizione, entrambi sono prigionieri politici e per questo ho anche criticato Ursula von der Leyen, che ha difeso solo Navalny", ha detto ancora la moglie del fondatore di WikiLeaks. "In questi anni" - ha proseguito - "sono stata spaventata per la vita di Julian, c'erano dei segnali che mi hanno fatto temere per lui".

"La sua incarcerazione attacca tutto il nostro sistema"

"Il nostro appello è per liberare Julian, farlo tornare a casa e restaurare i nostri principi democratici", ha detto ancora la moglie di Assange, tornando a chiedere da Perugia la scarcerazione del marito. "L'incarcerazione di Julian non è solo qualcosa che va contro i valori democratici, ma va molto più in là e attacca tutto il nostro sistema. Quando Julian tornerà libero passeremo del tempo insieme, mangeremo insieme e staremo insieme godendoci la libertà"".

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