L'operazione militare a sud di Gaza non avverrà così presto. Fonti israeliane e Usa hanno confermano le ipotesi che circolavano da giorni. "La guerra a Gaza ha inflitto terribili sofferenze al popolo palestinese. Sono stati uccisi più di 30mila persone, tra cui migliaia di bambini". Così Joe Biden in una dichiarazione della Casa Bianca per l'inizio del Ramadan. Hamas ha ribadito le richieste per la liberazione degli ostaggi e accusato Israele di "non dare garanzie e impegni chiari" sul cessate il fuoco
Guterres: "Stop alle armi nel Ramadan"
Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres fa un appello per "far tacere le armi" a Gaza, "per onorare lo spirito del Ramadan". "Oggi segna l'inizio del mese sacro del Ramadan, un periodo in cui i musulmani del mondo intero celebrano e propagano i valori della pace, della riconciliazione e della solidarieta'. Ma malgrado l'inizio del Ramadan, le morti, i bombardamenti e la carneficina proseguono a Gaza", ha deplorato Guterres invocando al contempo la liberazione degli ostaggi.
Al Meyer Firenze 2 bimbi da Gaza: uno in Chirurgia con schegge
Due bambini di Gaza sono arrivati ieri sera, poco prima di mezzanotte, all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. A quanto apprende l'Adnkronos Salute dall'Irccs toscano, si tratta di un bimbo del 2017 e di un altro del 2023. Entrambi sono giunti al Meyer accompagnati da un adulto e si trovano in condizioni stabili. Il più grande soffre di una malattia metabolica, mentre il più piccolo presenta delle schegge in un braccio, in una gamba e nel cranio, per le quali verrà trattato in Chirurgia. Con loro salgono a 14 i bambini di Gaza passati dal Meyer, di cui 11 bisognosi di cure, mentre gli altri 3 familiari di piccoli pazienti.
Ambasciatore italiano: 'Con il Cairo collaborazione molto forte' su aiuti a Gaza
Sugli aiuti alla popolazione di Gaza c'è "una collaborazione molto forte e proficua" tra Italia ed Egitto. Lo sottolinea in un'intervista al quotidiano al Ahram l'ambasciatore italiano al Cairo, Michele Quaroni, a pochi giorni dalla visita della premier Giorgia Meloni. "L'Italia - rivendica - è profondamente impegnata ad alleviare la crisi umanitaria della popolazione civile a Gaza. Abbiamo lavorato in piena collaborazione con le autorità egiziane per fornire assistenza umanitaria ed evacuare soprattutto donne e bambini in condizioni di vulnerabilità e portarli in Italia".
Barghouti, erede Arafat che Israele non vuole liberare
La trattativa per un cessate il fuoco tra Israele e Hamas giace su un binario morto. Tra le ragioni dello stallo c'e' il nome di Marwan Barghouti, esponente di spicco di Al Fatah, personaggio amatissimo presso la popolazione, da anni indicato come un potenziale leader di un governo palestinese che ripari la frattura tra Hamas e l'Autorita' palestinese (ANP). Barghouti, politico arguto, ma anche rivoluzionario e leader della prima e seconda intifada, si trova rinchiuso nelle carceri israeliane dal 2002. Hamas ha imposto il suo nome nella lista dei detenuti palestinesi da liberare in cambio degli ostaggi israeliani. Una richiesta che si e' scontrata con l'intransigenza di Israele, che lo scorso anno ha anche trasferito Barghouti in un nuovo carcere di massima sicurezza, nel timore che una terza intifada potessescoppiare in Cisgiordania. La storia di Barghouti si intreccia con la storia del conflitto in Medio Oriente e fa di questo leader palestinese un personaggio chiave, non solo nella trattativa in corso, ma per il futuro dell'intero conflitto.
Gaza: due i bimbi palestinesi al Meyer, uno ha ferite da schegge
Sono due i bambini provenienti da Gaza, tra i 14 arrivati ieri in Italia con un velivolo C-130 dell'Aeronautica militare, che sono stati ricoverati all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Secondo quanto si apprende uno, nato nel 2023, ha schegge legate ad esplosioni di guerra, probabilmente di bomba, in una gambina, nel braccio e nel cranio e dovrà subire un intervento. L'altro bambino, 7 anni, ha invece una malattia metabolica. Con i due bambini arrivato la notte scorsa al pediatrico fiorentino salgono a 14 i piccoli provenienti da Gaza e transitati al Meyer, di cui 11 per cure mediche, gli altri 3 erano a seguito di nuclei familiari con minori bisognosi di cure. Tranne i due nuovi arrivati, non ci sono altri piccoli di Gaza attualmente ricoverati: chi fra loro ancora necessita di visite e sedute riabilitative è ospitato nella vicina Casa Matilde, struttura della Caritas diocesana di Firenze che fa parte della rete di accoglienza del Meyer.
Primo giorno Ramadan a Gaza, tra stallo nei negoziati e carestia
Altri due bambini sono morti per malnutrizione nella Striscia di Gaza nel primo giorno di Ramadan. Mentre i musulmani di tutto il mondo all'alba hanno iniziato il digiuno, come da precetto islamico, nell'enclave, stretta da mesi nella morsa della fame, molti palestinesi si sono svegliati sotto i bombardamenti. E le prospettive non sembrano rosee, mentre prosegue lo stallo nei negoziati tra Hamas e Israele e dal premier, Benjamin Netanyahu, continuano ad arrivare indicazioni sulla volontà di non fermare le operazioni militari.
Una flebile speranza per gli abitanti della Striscia è arrivata nei giorni scorsi con l'annuncio della creazione di un corridoio umanitario marino tra Cipro e Gaza attraverso cui far arrivare rifornimenti quotidiani nell'enclave. Ma la nave di Open Arms con 200 tonnellate di aiuti a bordo - fornite dall'organizzazione benefica statunitense World Central Kitchen - che sarebbe dovuta salpare ieri sera ha rinviato la partenza. Il portavoce del governo di Nicosia, Konstantinos Letymbiotis, ha parlato di "difficoltà tecniche", sottolineando che in ogni caso la nave non salperà prima di stasera.
Ucciso a Gaza il calciatore Mohamed Barakat
Il calciatore Mohammed Barakat, considerato uno dei migliori attaccanti palestinesi, è stato ucciso stamattina a Khan Younis in un bombardamento israeliano che ha colpito la sua casa. Il giocatore dell'Ahly Gaza aveva segnato 114 gol nella sua carriera. Era lo storico capitano e leggenda del club giovanile di Khan Younis e aveva giocato per molti club in Cisgiordania e in Giordania, fra i quali l'al-Wahadat. “Che enorme perdita dentro e fuori dal campo per il calcio palestinese. Ho giocato contro di lui. Era veloce e intelligente. Un capocannoniere eccezionale. Fuori dal campo era gentile e amichevole. Un amato amico di tutti”, ha detto ad Al-Jazeera il difensore di Khadamat al-Maghazi, Khalid Abu-Habel. “Sono troppo arrabbiato. È un'icona del calcio. Lo sport a Gaza ha perso molto durante la guerra. Quanti ne dovremmo perdere ancora? La comunità sportiva a Gaza sta semplicemente sparendo”.
Fonti Israele, 'attacco a Rafah non avverrà presto'
Un attacco a Rafah non avverrà presto. Lo hanno detto alla Cnn, ripresi dai media israeliani, esponenti politici e militari israeliani secondo cui l'esercito non è ancora pronto e non ha completato i piani per evacuare i civili palestinesi - centinaia di migliaia - per il cui spostamento occorrono almeno due settimane. Le stesse fonti hanno anche sottolineato che il Gabinetto israeliano non ha ancora approvato i piani sull'attacco. La Cnn aveva citato sullo stesso argomento e con lo stesso esito anche fonti Usa.
Sulla spianata delle Moschee Ramadan comincia nella calma
Si sono svolte la scorsa notte in un'atmosfera di "calma relativa" ma fra severe misure di sicurezza le prime preghiere del Ramadan nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme. Lo riferiscono i media israeliani secondo cui agli ingressi della Spianata si sono creati assembramenti, dopo che la polizia ha negato l'accesso a gruppi di giovani che a quel punto hanno recitato le preghiere nelle immediate vicinanze della Spianata. Le autorità israeliane temono che Hamas possa utilizzare le preghiere di massa alla Spianata per fomentare violenze in sostegno delle sue forze impegnate da mesi a Gaza. Ieri il Mufti di Gerusalemme, Muhammed Hussein, ha stabilito che quest'anno le celebrazioni assumeranno un tono sobrio. Il sito Ynet precisa che nella Città vecchia di Gerusalemme, per tutta la durata del Ramadan, saranno dislocati centinaia di agenti di polizia e della Guardia di frontiera. In occasione delle preghiere del venerdì, solitamente molto affollate, queste forze saranno assistite anche da unità speciali per far fronte a possibili situazioni di emergenza. Anche l'esercito ha rafforzato i propri ranghi nei posti di blocco fra la Cisgiordania e Gerusalemme.
Hamas, pugno di ferro contro chi collabora con Israele per sicurezza aiuti
Il sito Internet Al-Majd vicino a Hamas ha avvertito i palestinesi della Striscia di Gaza di non collaborare con gli israeliani per garantire la sicurezza dei convogli impegnati nella consegna di aiuti umanitari. Chi lo farà, scrive sito citando un funzionario della sicurezza di Hamas, verrà considerato come ''un collaborazionista'' e trattato ''con il pugno di ferro''.
L'avvertimento segue l'indiscrezione secondo cui Israele starebbe valutando di armare alcuni clan palestinesi nella Striscia di Gaza per aumentare la sicurezza durante la distribuzione di aiuti. "Il tentativo dell'occupazione di comunicare con i leader e i clan di alcune famiglie che operano all'interno della Striscia di Gaza è considerato una collaborazione diretta con l'occupazione ed è un tradimento della nazione che non tollereremo", afferma il sito Internet collegato ad Hamas, citando il funzionario.
Iran, gli aiuti degli Usa a Gaza uno spettacolo ridicolo e amaro
"La mossa simbolica degli Stati Uniti di inviare aiuti umanitari a Gaza è uno spettacolo ridicolo e amaro", ha dichiarato il portavoce del ministro degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, aggiungendo: "Da un lato, gli americani impediscono la cessazione della guerra ponendo il veto alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dall'altro, cercano di migliorare la loro immagine di guerrafondai nel mondo inviando assistenza umanitaria". Secondo l'IRNA, Kanani ha anche criticato la comunità internazionale, compreso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, per la sua "dolorosa inazione" nel porre fine alla guerra del regime israeliano contro Gaza. "Il Consiglio di Sicurezza non è riuscito a compiere il suo dovere sulla scia del sostegno politico e militare di Washington al regime israeliano e dell'uso del potere di veto da parte degli Stati Uniti", ha aggiunto.
Idf, 'combattenti uccisi e tunnel distrutti a Khan Younis'
L'esercito israeliano ha riferito di nuovi scontri nel quartiere Hamad, nella città meridionale di Khan Younis a Gaza. Le truppe hanno circondato il quartiere, ucciso i combattenti e localizzato tunnel sotterranei, secondo una dichiarazione su X dell'Idf, che ha aggiunto che "uno di essi conduceva a una stanza dove sono stati trovati cibo e armi".
I militari hanno detto ancora che un altro tunnel conduceva ad armi e a una fabbrica di cemento utilizzata per produrre componenti per la costruzione di tunnel. Entrambi sono stati distrutti in attacchi aerei. Le truppe hanno inoltre fatto irruzione in diverse località e effettuato arresti, sequestrando armi di precisione, barili di esplosivi, granate, elmetti tattici e materiale di intelligence.
Tre palestinesi pianificavano attentati, arresti a L'Aquila
Un'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita all'Aquila dalla Polizia di Stato nei confronti di 3 palestinesi per il delitto di "associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico". Gli indagati, informa la Polizia, facevano opera di proselitismo e propaganda per l'associazione e pianificavano attentati, anche suicidari, contro obiettivi civili e militari in territorio estero.
Sirene per attacco droni nel nord di Israele
Suonano le sirene di allarme nelle città vicine al confine settentrionale di Israele con il Libano per un sospetto raid di droni di Hezbollah. Lo scrivono i media israeliani, annunciando un attacco sulle alture del Golan.
Nave Open Arms da Cipro per Gaza in attesa, ieri difficoltà
Non è ancora salpata da Cipro in direzione di Gaza, nel corridoio umanitario aperto dall'Ue, la prima nave con 200 tonnellate di aiuti umanitari del gruppo non governativo Open Arms insieme all'organizzazione benefica statunitense World Central Kitchen. Il portavoce del governo di Cipro, Konstantinos Letymbiotis, ha spiegato ieri sera la mancata partenza, che potrebbe non avvenire prima di stamattina, a causa di "difficoltà tecniche". Lo riporta il Guardian. La nave è rimasta a Cipro, nonostante la spinta internazionale per aumentare gli aiuti marittimi di fronte allo stallo dei colloqui per la tregua e l'inizio del Ramadan.
Guterres: "Possa il Ramadan portare la pace"
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres ha voluto rivolgere i suoi "sentiti auguri" ai milioni di musulmani in tutto il mondo che iniziano a osservare il Ramadan "periodi di riflessione e preghiera". "il mio pensiero va al popolo afghano e a tutto il Sahel". Un messaggio speciale "di solidarietà e supporto a tutti coloro che stanno soffrendo gli orrori a Gaza" ha aggiunto Guterres nel suo messaggio su X. "Possa questo mese Santo - ha concluso - portare la pace e guidarci verso un mondo più giusto e compassionevole".
Iran, "Israele fuori dalla Commissione Onu per le donne"
L'Iran chiederà l'espulsione di Israele dalla Commissione delle Nazioni Unite sullo status delle donne. Lo ha detto Ensieh Khazali, vice presidente per gli Affari delle donne e della famiglia presso la presidenza della Repubblica islamica, dopo essere arrivata a New York per partecipare alla 68ma sessione della Commissione dell'Onu sullo status delle donne. "Se Dio vuole, chiederemo l'espulsione di Israele dalla Commissione sullo status delle donne", ha affermato Khazali, come riporta Mehr, auspicando che i Paesi partecipanti alla sessione possano trovare un consenso per condannare "questo elemento pericoloso e regime occupante". Durante la sessione, che durerà per due settimane, Khazali ha affermato che presenterà "rapporti sulla situazione delle donne in Iran come anche a livello internazionale e riguardo alle questioni che le donne affrontano, soprattutto le condizioni che purtroppo esistono a Gaza dove c'è fame e un bagno di sangue causato da crimini di guerra".
Raid Israele contro numero 3 Hamas, incerta sorte di Issa
Le Forze di difesa israeliana (Idf) hanno cercato nel fine settimana di eliminare il numero tre di Hamas, Marwan Issa, in un raid aereo condotto tra sabato e domenica contro una casa nel campo di Nuseirat nel centro della Striscia di Gaza. Nell'operazione sono rimasti uccisi cinque palestinesi, ma non è chiaro se Issa, vice capo dell'ala militare del gruppo, sia tra questi. Anche Hamas sta cercando di verificare se Issa sia stato ucciso o meno nel raid.
Fonti Egitto, "capo Cia vuole tregua 2-4 giorni a Gaza"
Gli Usa stanno tentando di favorire una breve tregua di 2-4 giorni nei combattimenti in corso a Gaza per l'avvio di Ramadan in modo da riprendere i colloqui per un accordo e aumentare l'ingresso degli aiuti umanitari. Lo hanno detto fonti egiziane al giornale del Qatar 'Al-Arabi Al-Jadid', ripreso dai media israeliani. Secondo queste fonti, la mossa è sostenuta dal direttore della Cia William Burns che la settimana scorsa è stato al Cairo dove, in quella occasione, ha visto il capo del Mossad David Barnea. Inoltre, in base alle stesse fonti, Hamas si impegnerebbe a fornire a Israele una lista con i nomi degli ostaggi che sono sotto il suo diretto controllo una lista e informazioni sugli altri detenuti da altre fazioni. Per ora non ci sono riscontri ufficiali in Israele alla notizia.