Un commando di uomini armati a bordo di motociclette ha assaltato un istituto primario a Chikun Kuriga, nella regione di Kaduna. Sequestrato anche un insegnante. "Faremo in modo che ogni bambino ritorni. Stiamo lavorando con le agenzie di sicurezza", ha detto il governatore agli abitanti del villaggio
In Nigeria si aggrava la piaga dei rapimenti di massa dei bambini. Uomini armati hanno sequestrato più di 280 studenti da una scuola nel Nord-Ovest del Paese. Funzionari del governo locale nello Stato di Kaduna hanno confermato il rapimento nella scuola di Kuriga ma non hanno fornito numeri sostenendo che stanno ancora calcolando quanti bambini siano stati prelevati. Gli alunni sono stati portati via insieme a un insegnante da decine di uomini armati fino ai denti che sono penetrati nel complesso scolastico, a bordo di motociclette con le armi spianate mentre tutta la scuola era riunita in assemblea, dopo aver ferito almeno un bambino: un raid attribuito - scrive la Bbc - a bande armate di delinquenza comune che rapiscono per arruolare baby soldato e per chiedere riscatti in denaro. Queste gang da diversi anni sembrano aver imitato le tecniche dei terroristi jihadisti come Boko Aram, i cui eredi ancora operano in alcune zone nel Nord-Est del Paese.
"Nessun bambino verrà lasciato indietro"
Sani Abdullahi, uno degli insegnanti della scuola Gss Kuriga nel distretto di Chikun, ha riferito che il personale è riuscito a scappare con molti studenti mentre gli uomini armati sparavano in aria. "Abbiamo quindi iniziato a lavorare per determinare il numero reale dei rapiti: nella Gss Kuriga mancano 187 bambini, mentre nella scuola elementare mancavano 125 bambini ma 25 sono tornati". "Nessun bambino verrà lasciato indietro", ha assicurato il governatore dello stato di Kaduna, Uba Sani. Si tratta del secondo sequestro di massa in Nigeria in meno di una settimana, quando oltre 200 tra donne e bambini sono stati rapiti nel Nord-Est del Paese dai militanti di Boko Haram.
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Il problema dei rapimenti di massa in Nigeria
La piaga dei rapimenti affligge da oltre un decennio la Nigeria. E le autorità, nel tentativo di disincentivare la lucrosa industria criminale, hanno imposto provvedimenti controversi, come quello entrato in vigore nel 2022 che vieta ai familiari di pagare riscatti contro il rischio di una pena di 15 anni di carcere: un provvedimento di fatto caduto nel vuoto perché mai applicato, ma che getta luce sulla gravità del fenomeno dei sequestri. Una violenza che resta fuori controllo, nonostante le promesse del presidente Bola Ahmed Tinubu, arrivato al potere nel 2023 con la promessa di un giro di vite contro la violenza dilagante e le sue tre diramazioni: il feroce terrorismo islamico, l'altrettanto feroce violenza delle gang criminali e la violenza interetnica e interreligiosa, che tuttora esplode in vigorose fiammate specialmente nelle regioni del centro del Paese, dove c'è una precaria convivenza fra comunità islamiche e cristiane.