Una fonte egiziana di alto livello ha riferito all'emittente Al Qahera che "ci sono delle difficoltà, ma i colloqui su Gaza continuano". Bassem Naim, alto funzionario di Hamas, ha riferito che il gruppo palestinese ha presentato la sua proposta per un accordo ai mediatori durante due giorni di colloqui e sta aspettando risposta dagli israeliani, che però non hanno partecipato a questo round negoziale. Blinken: "Hamas accetti cessate il fuoco immediato"
Hamas, il bilancio delle vittime Gaza sale a 30.631 morti
Sono 30.631 persone le vittime palestinesi della guerra tra Israele e Hamas. Lo ha reso noto il ministero della Sanità della Gaza aggiungendo che nelle ultime 24 ore ci sono stati 97 morti. Sono 72.043 persone ferite dallo scoppio della guerra il 7 ottobre.
Gantz: "A Gaza serve un'amministrazione internazionale"
L'ufficio del presidente del National Unity Party, Benny Gantz, ha reso noto che, oltre al suo incontro con la vicepresidente Usa Kamala Harris, Gantz ha incontrato il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. Secondo il suo ufficio, riporta Haaretz, Gantz ha sottolineato l'importanza di eliminare la minaccia di Hamas e di trovare una soluzione per la distribuzione degli aiuti umanitari nella Striscia. Inoltre, Gantz "ha insistito sull'importanza di agire oggi per istituire un'amministrazione internazionale in cooperazione con i Paesi della regione e come parte della promozione dei processi di normalizzazione".
Abu Mazen da Erdogan: in agenda tregua, aiuti e Hamas
Il presidente palestinese Abu Mazen è arrivato ad Ankara per incontrare il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il ministro degli Esteri Riyad al Maliki. I due leader discuteranno del dialogo per un cessate il fuoco in corso al Cairo, ma anche della consegna di aiuti umanitari a Gaza. Erdogan ha lanciato numerosi appelli per un cessate il fuoco che porti a una pace duratura sulla Striscia di Gaza, ha accusato il governo israeliano di aver posto in essere un genocidio e ha chiesto alla Corte di Giustizia internazionale di applicare misure preventive. Proprio le azioni da intraprendere presso la Corte con sede all'Aja costituiscono uno degli argomenti dell'agenda dell'incontro tra Erdogan e Abu Mazen. Il leader turco insiste inoltre per incrementare il flusso di aiuti umanitari turchi verso la Striscia di Gaza in occasione dell'inizio del mese di Ramadan. La Croce Rossa turca ha già annunciato che un piano per la consegna di 2.600 tonnellate di aiuti è già stato attivato. Erdogan inoltre continua a mediare tra l'Autorità Nazionale Palestinese e Hamas, le due organizzazioni palestinesi giunte negli anni scorsi a una rottura che ha portato Anp a governare la Cisgiordania e Hamas al governo nella Striscia di Gaza.
Israele: "Ripristino fondi Ue a Unrwa è legittima partecipazione all'attività terroristiche"
Il Ministero degli Esteri israeliano lamenta la decisione della Commissione Europea di ripristinare parte dei fondi - 50 degli 82 milioni di Euro annuali previsti - destinati all'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), congelati in seguito alle denunce relative alla partecipazione di dipendenti dell'agenzia al massacro del 7 ottobre.
"La sfortunata decisione dà legittimità al coinvolgimento dei dipendenti dell'Unrwa in attività terroristiche e alla cooperazione con Hamas", afferma il ministero in una nota.
La dichiarazione osserva che l'Ue sta riaprendo i fondi prima di un'indagine delle Nazioni Unite sulle accuse israeliane di parzialità dell'agenzia, in cui ha promesso di presentare ai paesi donatori e agli investigatori delle Nazioni Unite tutte le informazioni di cui dispone sull'argomento nelle prossime settimane.
"Israele è impegnato a trasferire gli aiuti umanitari a Gaza e a collaborare con altre agenzie delle Nazioni Unite e altri attori per garantire la distribuzione degli aiuti alla Striscia", si legge nella dichiarazione, riportata dal 'Times of Israel'.
Gaza, Orlando: "Se non si fermano le armi resta emergenza umanitaria"
"Siamo sul pullman che va da Al Arish a Rafah, in prossimità della striscia di Gaza, è l'ultima tappa di avvicinamento delle nostre giornate qui in Egitto, un passaggio molto cruciale per manifestare ancora una volta la nostra richiesta: quella del cessate il fuoco. In questi giorni abbiamo incontrato associazioni, istituzioni internazionali e tutte ci hanno detto una cosa soltanto: accanto ai bombardamenti, con i bombardamenti, nella striscia di Gaza si sta determinando una strage silenziosa dovuta alla mancanza di medicinali, di generi alimentari. Qualunque tipo di aiuto non può arrivare a destinazione se prima non si fermano le armi". Lo dice il deputato Pd ed ex Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, in un video pubblicato sui social mentre si sta recando con una delegazione di parlamentari dell'opposizione e di associazioni al valico di Rafah, al confine tra Egitto e Striscia di Gaza. "Questo è il punto fondamentale sul quale vogliamo mettere tutto il nostro impegno, tutta la nostra forza, tutta la nostra azione politica e oggi è una giornata nella quale vogliamo ribadire questo punto - conclude Orlando - anche per far sapere qual è la situazione al nostro Paese, far conoscere, al di là delle polemiche, degli scontri, dei posizionamenti politici, qual è l'emergenza umanitaria che si sta determinando".
Missione Aspides nel Mar Rosso, oggi il voto del Senato sul coinvolgimento dell'Italia
A Palazzo Madama la risoluzione che consentirà di dare il via all'operazione caratterizzata da un mandato strettamente difensivo, con compiti di sorveglianza e pattugliamento a protezione dei mercantili dei Paesi dell’Unione europea. La base operativa sarà sul Caio Duilio, il cacciatorpediniere della Marina Militare che nei giorni scorsi ha intercettato e abbattuto un drone Houthi. COSA SAPERE
Crosetto: "Attacco degli Houthi anche ad una nave svizzera"
Idf, continuano i raid su Khan Younis: decine di arresti
L'esercito israeliano continua l'offensiva iniziata il 1 dicembre sul fianco occidentale di Khan Younis, la principale città del sud della Striscia di Gaza. "Durante l'ultimo giorno, le truppe hanno arrestato decine di terroristi di Hamas e della Jihad islamica che si nascondevano tra la popolazione civile e cercavano di fuggire dalla zona", precisa oggi un comunicato militare, secondo cui sono state trovate armi ed evacuati "civili da zone di combattimento." Inoltre, nel centro della Striscia, nelle ultime ore, circa 20 miliziani sono stati uccisi da "cecchini, carri armati e droni". In tutta la Striscia, inoltre, nell'ultimo giorno sono stati attaccati "più di 50 obiettivi", tra cui postazioni di attacco, depositi di armi, imbocchi di tunnel e infrastrutture militari. Secondo fonti mediche, almeno sette persone sono state uccise e decine ferite nel bombardamento di una piazza del campo di Jabalia, a nord della Striscia di Gaza.
Medio Oriente, al via alla Camera l'esame sulle missioni estere, poi voto per le risoluzioni
Al via in Aula della Camera l'esame della relazione delle Commissioni Esteri e Difesa sulla deliberazione del Consiglio dei ministri del 26 febbraio scorso, sulla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2024. Per il governo dovrebbero prendere la parola il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il ministro della Difesa Guido Crosetto. Poi l'Aula voterà le risoluzioni. Al centro del dibattito resta in particolare la missione Aspides, con gli interventi militari in Mar Rosso a supporto dei mercantili in transito. Misure su cui potrebbe, alla fine, esserci la convergenza di tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, ad esclusione di Avs.
L'Iran deplora il silenzio del Consiglio sicurezza Onu su Gaza
Il silenzio del Consiglio di sicurezza dell'Onu sui crimini israeliani nella guerra di Gaza è una licenza concessa al regime per uccidere il popolo palestinese, in un momento in cui anche le autorità israeliane usano la fame come metodo deliberato di guerra contro i civili di Gaza: lo ha affermato l'ambasciatore iraniano all'Onu, Saeed Iravani, in un discorso tenuto ieri alla sessione dell'Onu sull'uso del diritto di veto. Gli Stati Uniti hanno usato ancora una volta il loro potere di veto "ingiustamente e spudoratamente" contro il progetto di risoluzione dell'Algeria, che prevedeva un cessate il fuoco immediato a Gaza, pochi giorni fa, ha sottolineato Iravani, citato dall'agenzia di stampa Irna. "È deplorevole che gli Stati Uniti abbiano deciso di chiudere un occhio sulla realtà e sostenere con veemenza il genocidio in corso da parte di Israele", ha aggiunto.
Il capo di Stato Maggiore della Marina italiana: "Pronti contro tutte le armi degli Houthi"
''Il Caio Duilio è una nave concepita proprio per queste missioni e può affrontare tutto l’arsenale degli Houthi: oltre ai droni, anche i missili da crociera e quelli balistici. Prima il mondo era semplice: facevamo missioni a supporto della pace. Dal 2022 invece abbiamo dovuto recuperare rapidamente la capacità di combattere in situazioni ad alto rischio''. Lo spiega in un'intervista a 'La Repubblica' l’ammiraglio Enrico Credendino, capo di Stato Maggiore della Marina Militare.
''Il cacciatorpediniere Caio Duilio ha i sensori e gli armamenti che servono per fronteggiare le minacce, ma soprattutto un lungo addestramento - aggiunge - Abbiamo dei droni-bersaglio che sono molto simili a quelli degli Houthi e prima di partire prepariamo gli equipaggi ad abbatterli usando i cannoni di bordo. Io ho passato i primi quindici anni come ufficiale addetto alla difesa contraerea: conosco molto bene donne e uomini del Caio Duilio, so quanto sono bravi. Il comandante ha sempre avuto la situazione sotto controllo: è stato avvistato uno sciame di droni, poi uno si è staccato e ha puntato verso il “Caio Duilio”. Il comandante ha trasmesso avvisi via radio, poi ha identificato l’ordigno nell’oscurità con un visore all’infrarosso e aperto il fuoco: lo hanno abbattuto con sei colpi di cannone. Agiamo solo in maniera difensiva''.
L'accusa di Israele: "Questi quattro dipendenti dell'Unrwa hanno partecipato al massacro del 7 ottobre"
Medio Oriente, 7 agenti del Mossad arrestati a Istanbul
Sette presunti agenti del Mossad sono stati arrestati dai servizi segreti turchi a Istanbul. Secondo Ankara gli agenti al servizio di Israele pedinavano cittadini palestinesi residenti nel Paese e rappresentavano per loro una minaccia. Gli 007 arrestati sono turchi e stranieri, ma non israeliani ed erano stati addestrati in città dell'est Europa e pagati da Israele attraverso conti bancari all'estero.
Credendino: "La nave Duilio pronta a fronteggiare le minacce"
"Il cacciatorpediniere Caio Duilio ha i sensori e gli armamenti che servono per fronteggiare le minacce, ma soprattutto un lungo addestramento. Abbiamo dei droni-bersaglio che sono molto simili a quelli degli Houti e prima di partire prepariamo gli equipaggi ad abbatterli usando i cannoni di bordo". A sottolinearlo, in un'intervista a Repubblica, l'ammiraglio Enrico Credendino capo di Stato Maggiore della Marina militare. Credendino poi sottolinea: "Agiamo solo in maniera difensiva". E riguardo alla protezione delle infrastrutture nei fondali afferma: "Noi dobbiamo sapere chi transita nei fondali, dove lo fa e perché. Quindi servono sensori, centrali di comando e droni in grado di intervenire, guidati da navi- madre che saranno a loro volta con o senza equipaggio. È un settore su cui dobbiamo investire: il ministro della Difesa Guido Crosetto intervenendo al lancio del Polo della Subacquea ha detto che le risorse per i fondali dovranno essere pari a quelle per lo Spazio".
Medioriente, Abu Mazen vedrà oggi Erdogan in Turchia
Il presidente dell'autorità nazionale palestinese, Abu Mazen (Mahmoud Abbas), è atteso oggi ad Ankara per un incontro con il capo di Stato turco, Recep Tayyip Erdogan. I colloqui riguarderanno la situazione a Gaza, mentre la Turchia continua a chiedere l'invio ininterrotto di aiuti umanitari e un cessate il fuoco nella Striscia ed è in corso un'intensa attività diplomatica nel tentativo di raggiungere una tregua prima del ramadan, il mese sacro per l'Islam il cui inizio è previsto per lunedì prossimo. Si tratta della prima visita del presidente palestinese in Turchia da quando è iniziato il conflitto tra Israele e Hamas, quasi cinque mesi fa. Abu Mazen è stato ad Ankara l'ultima volta nel luglio del 2023, quando ha incontrato Erdogan insieme ad Ismail Haniyeh, il capo dell'ufficio politico di Hamas, circa due mesi prima dell'attacco del 7 ottobre. L'arrivo di Abu Mazen ad Ankara è previsto per il pomeriggio e dopo i colloqui bilaterali è in programma una conferenza stampa congiunta con il presidente Erdogan.
Medioriente, Idf: intercettato drone partito da Siria verso Israele
I caccia israeliani hanno intercettato questa mattina un drone lanciato dalla Siria verso le Alture del Golan. Lo hanno riferito le Forze di difesa israeliane (Idf), spiegando che il drone è stato distrutto dai caccia dopo essere entrato nello spazio aereo di Israele. Testimoni citati dal sito di Ynet hanno detto di aver sentito il rumore di esplosioni.
Medioriente, Iran a Onu: Israele vuole sfollare palestinesi
Il rappresentante permanente dell'Iran presso l'Ufficio delle Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali a Ginevra ha lanciato l'allarme su una "politica deliberata" del regime israeliano volta a logorare i palestinesi e cacciarli dalla loro patria. Lo scrive l'agenzia iraniana Irna. "Siamo profondamente preoccupati per l'attuazione di questa politica e per le azioni deliberate degli occupanti, che mirano a eliminare totalmente la capacità di resistenza del popolo palestinese contro l'occupazione", ha detto Ali Bahraini rivolgendosi al 55esimo incontro del Consiglio Onu per i diritti umani. Riferendosi alla guerra "di genocidio" in corso nella Striscia di Gaza, Ali Bahraini ha affermato che il mondo non ha mai assistito ad una situazione umanitaria cosi' terribile negli ottant'anni di occupazione israeliana dei territori palestinesi. L'inviato iraniano ha condannato l'uccisione da parte delle forze israeliane di oltre 150 dipendenti delle Nazioni Unite a Gaza dall'inizio della guerra all'inizio di ottobre. "Fare accuse contro le agenzie umanitarie a Gaza e interrompere le loro attività fa parte dell'agenda delle forze di occupazione israeliane per costringere le persone a lasciare le proprie case", ha detto.
Houthi colpiscono portacontainer Msc, fuoco a bordo
I ribelli yemeniti Houthi hanno attaccato la nave portacontainer Msc Sky II, battente bandiera liberiana e di proprietà svizzera, diretta verso Gibuti. A bordo è scoppiato un incendio poi domato dall'equipaggio. Il comandante ha fatto comunque sapere che non ci sono feriti a bordo. Lo rende noto il Centcom, spiegando che sono stati due i missili lanciati contro l'imbarcazione, a 91 miglia nautiche a sudest di Aden. Il primo è finito in acqua, mentre il secondo ha colpito la portacontainer causando alcuni danni. L'imbarcazione sta ora proseguendo la propria rotta.
Medioriente, s'intensifica spinta diplomatica per il cessate il fuoco
Oggi dovrebbe svolgersi il terzo giorno di colloqui al Cairo per il cessate il fuoco a Gaza, ma i delegati israeliani non si sono ancora presentati nonostante la crescente pressione diplomatica per una tregua prima del Ramadan, all'inizio della prossima settimana. Mediatori internazionali e delegati di Hamas sono in Egitto per i negoziati volti a cercare di garantire una pausa nella guerra a Gaza prima dell'inizio del mese sacro del Ramadan. Gli inviati del gruppo militante palestinese e degli Stati Uniti dovrebbero incontrarsi con i mediatori del Qatar e dell'Egitto per una tregua di sei settimane, lo scambio delle dozzine di ostaggi israeliani con centinaia di prigionieri palestinesi e il flusso di aiuti a Gaza. I media israeliani hanno riferito che i mediatori del Paese hanno boicottato i colloqui dopo che Hamas non ha fornito un elenco degli ostaggi ancora in vita. Il leader di Hamas Bassem Naim ha tuttavia dichiarato all'AFP che i dettagli sui prigionieri "non sono stati menzionati in nessun documento o proposta circolata durante il processo di negoziazione".